Partito Popolare Socialista (Danimarca)

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Partito Popolare Socialista
(DA) Socialistisk Folkeparti
LeaderPia Olsen Dyhr
StatoBandiera della Danimarca Danimarca
SedeChristiansborg
1240 Copenaghen K
AbbreviazioneSF
Fondazione15 febbraio 1959
IdeologiaSocialismo democratico[1]
Ambientalismo[1][2]
CollocazioneCentro-sinistra[3][2]/Sinistra[4][5][6][7][8]
Partito europeoPartito Verde Europeo, Alleanza della Sinistra Verde Nordica
Gruppo parl. europeoI Verdi/Alleanza Libera Europea
Affiliazione internazionaleGlobal Greens
Seggi Folketing
15 / 179
(2022)
Seggi Europarlamento
2 / 14
(2019)
Seggi Regioni
10 / 205
(2019)
Seggi Consiglieri comunali
116 / 2 444
(2019[9])
Iscritti9 206 (2020)
Sito websf.dk/seneste-nyt

Il Partito Popolare Socialista (in danese: Socialistisk Folkeparti - SF) è un partito politico danese, di orientamento ambientalista e socialista democratico[1], fondato nel 1959 da Aksel Larsen, fuoriuscito dal Partito Comunista di Danimarca (DKP)

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Larsen aveva guidato il DKP dal 1938 al 1958, ma in polemica con l'invasione sovietica in Ungheria, abbandonò il partito. Attualmente SF è membro della Alleanza della Sinistra Verde Nordica e non della Sinistra Europea[10]. SF, infatti, pur continuando a mantenere una posizione a sinistra dei Socialdemocratici, è andato sempre più marcando le proprie distanze dal comunismo sovietico e dal socialismo radicale, integrando al proprio interno esponenti del movimento femminista e di quello ambientalista. Gli eletti di SF al Parlamento Europeo aderiscono al gruppo parlamentare Verdi/ALE[11].

Alle elezioni politiche del 1960, SF raccolse il 6,1% dei voti ed elesse 11 deputati, mentre i Comunisti si fermarono all'1%, contro il 3,1 delle elezioni precedenti. Tra il 1964 ed il 1975, i "socialisti-popolari" hanno raccolto consensi compresi tra il 5 ed il 9%, salvo salire nel 1966 al 10,3%. Nel 1977 SF crollò al 3,9%, salvo risalire nel 1979 al 5,9%. Il calo fu dovuto alla scissione subita da SF ad opera del partito 'Socialisti della Sinistra', poi confluita nella Alleanza Rosso-Verde.

Il periodo tra il 1981 ed il 1989 sarà il più florido per SF, che raccoglierà percentuali comprese tra l'11,3 ed il 14,6%. Tra il 1990 ed il 2000, i "socialisti-popolari" hanno potuto contare su percentuali comprese fra il 7,3 e l'8,3%. Le ultime due consultazioni elettorali (2001 e 2005), hanno invece visto SF calare su percentuali intorno al 6%. Alle elezioni politiche del 2011 SF ottenne il 9,2% dei voti (-3,8%) e 16 seggi (-7). Nonostante il calo di consensi, SF entrò a far parte del nuovo governo formato insieme ai Socialdemocratici ed alla Sinistra Radicale, socio-liberali. Alle Elezioni del 2015 ottiene il 4,2% di voti e 7 seggi al Folketing e passa all'opposizione del nuovo governo conservatore[12].

Nel referendum sugli opt-out dell'Unione Europeo del 3 dicembre 2015, l'SF ha dato indicazione di voto favorevole[13].

Risultati elettorali[modifica | modifica wikitesto]

Elezione Voti % Seggi Posizione
Europee 1979 81.991
1 / 16
-
Europee 1984 183.580
1 / 16
Europee 1989 162.902
1 / 16
Parlamentari 1990 268.759
15 / 175
Europee 1994 178.543
1 / 16
Parlamentari 1994 232.398
13 / 250
Parlamentari 1998 257.406
13 / 175
Europee 1999 140.053
1 / 16
Parlamentari 2001 219.842
12 / 175
Europee 2004 150.518
1 / 14
Parlamentari 2005 201.162
11 / 175
Parlamentari 2007 450.975
23 / 175
Europee 2009 371.603
2 / 13
Parlamentari 2011 326.118
16 / 175
Europee 2014 248.244
1 / 13
Parlamentari 2015 148.027
7 / 175
Europee 2019 364.895
2 / 13
-
Parlamentari 2019 272.093
14 / 175
Maggioranza
Parlamentari 2022 292.915
15 / 175
Opposizione

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b c (EN) Parties and elections - Denmark, su parties-and-elections.eu. URL consultato il 5 novembre 2022.
  2. ^ a b (EN) Denmark, su europeelects.eu.
  3. ^ Josep M. Colomer, Comparative European Politics, 2008, pp. 260.
  4. ^ Åsa Bengtsson, Kasper Hansen, Ólafur Þ Harõarson, Hanne Marthe Narud e Henrik Oscarsson, The Nordic Voter: Myths of Exceptionalism, ECPR Press, 2013, p. 204, ISBN 978-1-907301-50-6.
  5. ^ "The Socialist People’s Party of Denmark (Socialistisk Folkeparti)" Archiviato il 21 agosto 2017 in Internet Archive.. Danish Institute for Parties and Democracy.
  6. ^ "Socialist People’s Party". Britannica.
  7. ^ Finn Laursen, Denmark: In pursuit of influence and legitimacy, in Wolfgang Wessels, Andreas Maurer e Jürgen Mittag (a cura di), Fifteen Into One?: The European Union and Its Member States, 2003, p. 93, ISBN 978-0-7190-5849-3.
  8. ^ "Danish socialist party to leave government over DONG/Goldman Sachs dispute". Euronews. 30/01/14.
  9. ^ Danmarks Statistikbank
  10. ^ NGLA - Nordic Green Left Alliance, su nordic-green-left-alliance.org, 28 settembre 2007. URL consultato l'8 aprile 2018 (archiviato dall'url originale il 2 aprile 2011).
  11. ^ (EN) Members, in Greens/EFA. URL consultato l'8 aprile 2018.
  12. ^ (EN) Here is Denmark’s new government, 28 giugno 2015. URL consultato l'8 aprile 2018.
  13. ^ Danimarca. Sinistra euroscettica e referendum, su lacittafutura.it.

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

  • (DAEN) Sito ufficiale, su sf.dk. URL consultato il 3 giugno 2012 (archiviato dall'url originale il 10 febbraio 2011).
Controllo di autoritàVIAF (EN173766154 · LCCN (ENn79049355 · GND (DE4011635-9 · J9U (ENHE987007605182605171