Porano

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Porano
comune
Porano – Stemma
Porano – Bandiera
Porano – Veduta
Porano – Veduta
Localizzazione
StatoBandiera dell'Italia Italia
Regione Umbria
Provincia Terni
Amministrazione
SindacoMarco Conticelli (lista civica) dal 27-5-2019
Territorio
Coordinate42°41′N 12°06′E / 42.683333°N 12.1°E42.683333; 12.1 (Porano)
Altitudine444 m s.l.m.
Superficie13,6 km²
Abitanti1 897[1] (31-8-2022)
Densità139,49 ab./km²
Comuni confinantiLubriano (VT), Orvieto
Altre informazioni
Cod. postale05010
Prefisso0763
Fuso orarioUTC+1
Codice ISTAT055028
Cod. catastaleG881
TargaTR
Cl. sismicazona 3 (sismicità bassa)[2]
Cl. climaticazona E, 2 173 GG[3]
Nome abitantiporanesi
Patronosan Biagio
Giorno festivo3 febbraio
Cartografia
Mappa di localizzazione: Italia
Porano
Porano
Porano – Mappa
Porano – Mappa
Posizione del comune di Porano all'interno della provincia di Terni
Sito istituzionale

Porano è un comune italiano di 1 897 abitanti della provincia di Terni in Umbria.

Geografia fisica[modifica | modifica wikitesto]

Porano fa parte della Comunità Montana Monte Peglia e Selva di Meana.

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Paese circondato da mura medievali, possiede una chiesa parrocchiale con alcuni affreschi di grande valore artistico, fra cui un'Annunciazione del XV secolo e un'acquasantiera di marmo degli inizi del Seicento. Nel centro storico furono edificati, agli inizi dell'età moderna, (XVI secolo) alcuni pregevoli edifici residenziali.

In particolare, Villa del Corgnolo (detta anche del Cornaro o Corniolo) si trova immersa in uno dei parchi storici di maggiore rilievo dell'Umbria. A partire da un preesistente impianto di monastero medievale, la nobile famiglia orvietana dei Gualterio, nel 1706, trasformò la proprietà in sede di villeggiatura estiva di prelati. Per questo la villa fu anche denominata ‘villa dei sette cardinali’ e tutt'oggi conserva uno spazio esterno denominato ‘rotonda dei cardinali’.

Una lapide presente sulla facciata posteriore testimonia che nella villa, in virtù degli stretti legami che il cardinale Filippo Antonio Gualterio intratteneva con la casa reale britannica, i Gualterio ospitarono nel giugno del 1723 Giacomo III d'Inghilterra. Più tardi, nell'Ottocento, fu ospite anche la principessa di Savoia. Ciò, insieme a quanto si può desumere dai lunghi inventari degli arredi redatti nel 1741, che rilevavano la presenza di ricche mobilie, statue e biblioteche, suggerisce quale grande splendore dovette conoscere questo elegante luogo di svago. Nel 1874, il senatore Filippo Antonio Gualterio, discendente dell'omonimo cardinale ed esponente di primo piano del Risorgimento, oltre che ministro del Regno d'Italia, fu costretto a vendere la proprietà a causa delle grandi spese sostenute per fini politici.

La villa, in seguito all'acquisto da parte della famiglia Viti Mariani, mutò la denominazione in Villa Paolina, dal nome della nuova proprietaria Paolina Viti. La villa è oggi sede dell'Istituto di biologia agro-ambientale e forestale del Consiglio Nazionale delle Ricerche.

Il paese è noto perché qui risiede da diversi anni la scrittrice Susanna Tamaro.

Società[modifica | modifica wikitesto]

Evoluzione demografica[modifica | modifica wikitesto]

Abitanti censiti[4]

Amministrazione[modifica | modifica wikitesto]

Gemellaggi[modifica | modifica wikitesto]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Bilancio demografico mensile anno 2022 (dati provvisori), su demo.istat.it, ISTAT.
  2. ^ Classificazione sismica (XLS), su rischi.protezionecivile.gov.it.
  3. ^ Tabella dei gradi/giorno dei Comuni italiani raggruppati per Regione e Provincia (PDF), in Legge 26 agosto 1993, n. 412, allegato A, Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l'energia e lo sviluppo economico sostenibile, 1º marzo 2011, p. 151. URL consultato il 25 aprile 2012 (archiviato dall'url originale il 1º gennaio 2017).
  4. ^ Statistiche I.Stat - ISTAT;  URL consultato in data 28-12-2012.

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

Controllo di autoritàVIAF (EN132665348 · GND (DE4327496-1 · WorldCat Identities (ENlccn-n91112261