Mario Codermatz

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Mario Codermatz
NascitaTrieste, 31 marzo 1914
MortePasso Mardà, 22 marzo 1941
Cause della morteCaduto in combattimento
Dati militari
Paese servitoBandiera dell'Italia Italia
Forza armata Regio Esercito
CorpoAlpini
Regio corpo truppe coloniali della Somalia italiana
Anni di servizio19331941
GradoTenente in servizio permanente effettivo
GuerreGuerra d'Etiopia
Seconda guerra mondiale
CampagneCampagna dell'Africa Orientale Italiana
Decorazionivedi qui
dati tratti da I quaderni dell'Associazione Nazionale Alpini. Il Medagliere[1]
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Mario Codermatz (Trieste, 31 marzo 1914Passo Mardà, 22 marzo 1941) è stato un militare italiano, insignito della medaglia d'oro al valor militare alla memoria nel corso della seconda guerra mondiale.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Nacque a Trieste il 31 marzo 1914, figlio di Clemente e di Maria Struchel.[2] Iscrittosi alla facoltà di farmacia dell’Università di Padova, nel 1933 si arruolò volontario nel Regio Esercito[1] in qualità di Allievo ufficiale di complemento della specialità alpini e frequentò a Milano il corso allievi assieme all'amico Silvano Buffa.[3] Promosso sottotenente di complemento nel giugno del 1934, veniva assegnato per il servizio di prima nomina al 2º Reggimento alpini.[1] Trattenuto in servizio attivo, il 9 ottobre 1935 partì volontario per l'Africa Orientale in forza al battaglione alpini "Saluzzo"; passava poi temporaneamente al battaglione alpini "Trento" chiamato a rappresentare le truppe alpine nella colonna destinata a marciare sulla capitale dell'Etiopia, Addis Abeba.[1] Finito il conflitto italo-etiopico, passò, a domanda, nel Regio corpo truppe coloniali della Somalia italiana e con il XXXVII Battaglione coloniale partecipò alle grandi operazioni di polizia svoltesi nelle regioni del Galla e Sidamo e nell’Ancoberino, ottenendo anche un encomio solenne.[3] Nel 1938 fu promosso al grado di tenente ed entrò in servizio permanente effettivo per merito di guerra.[3] Alla vigilia dell'entrata in guerra del Regno d'Italia, nel giugno 1940, fu assegnato al XX Battaglione coloniale, assumendo il comando della 2ª Compagnia.[1] Il battaglione era allora al comando di Gennaro Sora, l'alpino del Polo Nord della spedizione del dirigibile Italia comandato dal generale Umberto Nobile.[3]

Cadde in combattimento al Passo Mardà, in Somalia, il 22 marzo 1941, e per onorarne il coraggio fu decretata la concessione della medaglia al valor militare alla memoria.[4]

Onorificenze[modifica | modifica wikitesto]

Medaglia d'oro al valor militare - nastrino per uniforme ordinaria
«Comandante di compagnia coloniale, dopo aver con passione forgiato in perfetto strumento di guerra il suo reparto, lo guidava vittoriosamente in numerosi fatti d’arme. Successivamente, nella difesa di importante ed esteso settore, comandato a resistere sulla posizione, in due giornate di aspro combattimento contro il nemico di gran lunga superiore per uomini e mezzi, trascinava ancora una volta il suo reparto, ormai stremato di forze, in violenti contrattacchi. Sebbene ferito gravemente in più parti del corpo, riuniva e rincuorava i superstiti portandoli ad un ultimo disperato contrattacco. Il nemico veniva respinto, mentre egli, nuovamente colpito, gloriosamente cadeva. Passo Mardà (Somalia), 18-22 marzo 1941.[5]»
— Decreto del Presidente della Repubblica 27 maggio 1952[6]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b c d e Bianchi, Cattaneo 2012, p. 64.
  2. ^ Combattenti Liberazione.
  3. ^ a b c d ANA Trieste.
  4. ^ Bianchi, Cattaneo 2012, p. 63.
  5. ^ Quirinale - scheda - visto 3 marzo 2016
  6. ^ Registrato alla Corte dei conti il 28 giugno 1952, Esercito registro 28, foglio 93.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Andrea Bianchi e Mariolina Cattaneo, I quaderni dell'Associazione Nazionale Alpini. Il Labaro, Roma, Associazione Nazionale Alpini, 2011, ISBN 978-88-902153-1-5.
  • Andrea Bianchi e Mariolina Cattaneo, I quaderni dell'Associazione Nazionale Alpini. Il Medagliere, Roma, Associazione Nazionale Alpini, 2012, ISBN 978-88-902153-2-2.
  • Gruppo Medaglie d'Oro al Valor Militare, Le medaglie d'oro al valor militare Volume secondo (1942-1959), Roma, Tipografia regionale, 1965, p. 609.

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]