Il giardino segreto (Burnett)

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Il giardino segreto
Titolo originaleThe Secret Garden
Altri titoliIl giardino misterioso
Il giardino incantato
Copertina della prima edizione di The Secret Garden (1910)
AutoreFrances Hodgson Burnett
1ª ed. originale1910
1ª ed. italiana1921
GenereRomanzo
SottogenereRomanzo di formazione
Lingua originaleinglese
AmbientazioneIndia e Yorkshire, primo decennio del XX secolo
Personaggi
  • Mary Lennox
  • Archibald Craven, tutore e zio di Mary
  • Colin Craven, figlio di Archibald
  • Martha Sowerby, domestica di casa Craven
  • Dickon Sowerby, giovane contadino fratello di Martha
  • Susan Sowerby, madre di Martha e Dickon
  • Mrs Medlock, governante di casa Craven
  • Ben Weatherstaff, giardiniere
  • il pettirosso, amico di Mary e Ben

Il giardino segreto (The Secret Garden) è un romanzo per ragazzi scritto nel 1910 dalla scrittrice anglo-americana Frances Hodgson Burnett, autrice anche del Piccolo Lord e della Piccola principessa. Il romanzo narra il processo di maturazione di due fanciulli, Mary e Colin, grazie alle cure da essi fornite a un giardino segreto, un giardino circondato da mura che anni prima era stato teatro di un grave incidente, a seguito del quale l'accesso al giardino era stato reso impossibile.

Le Edizioni Integrali Penguin in lingua originale inglese sottolineano nell'introduzione che l'autrice coltivava interessi per lo spiritualismo, il simbolismo sacro, la teosofia e il Cristianesimo scientista.

Trama[modifica | modifica wikitesto]

Mary Lennox è una bambina di 10 anni nata in India da genitori inglesi, che non si sono mai presi cura di lei e non le hanno mai mostrato neanche un po' di amore, portandola a diventare viziata ed egoista. Dopo la perdita di entrambi i genitori, Mary viene affidata alle cure di un ricco zio vedovo, il signor Archibald Craven, che vive in Inghilterra.

La bambina viene accolta con freddezza dalla signora Medlock, la governante di casa Craven, che informa Mary che lo zio non si trova quasi mai nell'abitazione e che Mary dovrà rimanere sempre nelle sue due stanze e lì divertirsi da sola. Diverso nei confronti della bambina è l'atteggiamento di Martha, una giovane cameriera di origini contadine, appartenente a una famiglia povera e numerosa, la quale tratta Mary con bontà e gentilezza, la spinge a diventare autonoma e le fa scoprire i lati positivi del nuovo ambiente. Inizialmente Mary prende in antipatia la vasta residenza, le persone che vi abitano e la brughiera circostante, che le sembra desolata e cupa in inverno, ma Martha le assicura che in primavera, quando i fiori saranno sbocciati, tutto sembrerà più allegro.

Una tragica vicenda riguardante la defunta signora Craven colpisce molto Mary: la signora amava coltivare rose in un meraviglioso giardino segreto. Nel giardino c'era anche un alto albero, sul quale vi era un enorme ramo dove si sedeva sempre, dal quale era caduta ed era morta. A seguito di ciò il signor Craven, disperato, chiuse la porta di accesso del giardino e seppellì la chiave, in modo da non aver più a che fare con quel luogo. Mary cerca di scoprire dove sia il giardino segreto e anche di individuare l'origine di un pianto misterioso che qualche volta ha sentito nella casa e che il personale di servizio ignora o nega. Mary comincia a trascorrere sempre più tempo nel parco e nella brughiera, inizialmente da sola, poi in compagnia di Ben Weatherstaff, un giardiniere anziano e burbero ma di animo buono e di un amichevole pettirosso. La vita all'aria aperta fa aumentare l'appetito di Mary; la bambina si sente sempre più forte e ancor di più lo diventa dopo che inizia a esercitarsi al salto alla corda che le ha regalato la madre di Martha.

Durante una delle sue esplorazioni nel parco, Mary trova in una buca la chiave del giardino e più tardi ne scopre la porta di ingresso, nascosta dall'edera. Il giardino, invaso dalle erbacce negli anni, ha bisogno di cure e Mary, che non ha né la competenza né le attrezzature per intervenire, chiede aiuto a Dickon, fratello dodicenne di Martha. Dickon è un ragazzino gentile, profondamente affezionato alla natura e in grado di capire il linguaggio degli animali, che promette a Mary di non confidare a nessuno la scoperta riguardante il giardino.

Una notte Mary sente di nuovo il pianto misterioso. Seguendolo per cercare di capire da dove venga, con sua grande sorpresa Mary scopre in una stanza un bambino della sua età. I due scoprono di essere cugini: il bambino, di nome Colin Craven, è figlio dello zio Archibald, orfano di madre e costretto a letto perché ritenuto sofferente di un problema non specificato alla colonna vertebrale. Colin è un bambino viziato, prepotente ed ipocondriaco, fermamente convinto di dover diventare gobbo come suo padre e morire nel giro di poco tempo; tuttavia prende in simpatia Mary, la quale lo va a trovare tutti i giorni della settimana e lo distrae raccontandogli storie che parlano dell'India, di Dickon, dei suoi animali e del giardino segreto. Mary, convinta che il cugino non sia davvero malato ma abbia solo bisogno di aria fresca e di esercizio fisico, tenta di promuoverne la guarigione facendo nascere in Colin il desiderio di uscire dalla sua stanza e confidandogli di avere accesso al misterioso giardino segreto. Un giorno la signora Medlock scopre Mary in camera con Colin, il quale però le dice che, se scaccerà Mary, lui, avendone il diritto in quanto figlio del padrone di casa, la licenzierà immediatamente.

Colin ottiene quindi il permesso di uscire per la prima volta dalla sua stanza e di essere portato fuori all'aria aperta nel parco, su una sedia a rotelle condotta da Mary e Dickon. I tre bambini entrano di nascosto nel giardino segreto, dove vengono però sorpresi da Ben Weatherstaff. Irritato per questo fatto, che ritiene un insulto alla memoria della sua amata padrona, il vecchio giardiniere redarguisce i tre fanciulli e, nella foga, dà a Colin dello storpio. Furioso, Colin si alza dalla sedia a rotelle e per la prima volta si regge sulle sue gambe, che poi si scopre per dimostrare a Ben l'assenza di deformità. Divenuto consapevole di essere sano e di poter contribuire anch'egli, come Mary e Dickon, alla cura del giardino segreto, anche Colin inizia a recarsi ogni giorno nel giardino, diventando sempre più forte e fiducioso in sé. I tre bambini si accordano per mantenere il segreto sulla buona salute di Colin, in modo da fare una bella sorpresa a suo padre quando tornerà a casa.

All'estero il signor Craven, che ha fatto un sogno in cui la defunta moglie lo invitava a entrare nel giardino segreto, riceve una lettera da Susan Sowerby, la madre di Martha e Dickon (amica molto fidata anche della signora Medlock), che lo invita a tornare a casa per il bene dei ragazzi. Archibald ritorna e, appena arrivato, si dirige verso il giardino, dove sente delle voci infantili al di là dei muri esterni, va a vedere e resta stupefatto nel vedere non solo il giardino segreto in piena fioritura, ma anche suo figlio in perfetta salute e in attività. Il personale di servizio della tenuta resta sorpreso nel vedere il ritorno festoso del signor Craven con accanto Colin e gli altri due bambini.

Genesi e ricezione dell'opera[modifica | modifica wikitesto]

Il giardino di Maytham Hall (Inghilterra), possibile fonte di ispirazione per The Secret Garden

The Secret Garden è apparso dapprima a puntate, a partire dall'autunno 1910, in The American Magazine, un periodico americano che si rivolgeva a lettori adulti. Nell'estate del 1911 apparvero in volume due edizioni integrali, edite a New York da Frederick A. Stokes e a Londra da Heinemann. Poiché l'autrice è morta nel 1924, il copyright è scaduto negli Stati Uniti nel 1987 e nella maggior parte degli altri paesi nel 1995. L'entrata del testo originale nel pubblico dominio ha favorito, nei paesi di lingua inglese, l'apparizione di diverse edizioni in forma abbreviata o integrale, negli ultimi anni del XX secolo[1].

Durante la composizione del romanzo, l'autrice Frances Hodgson Burnett gli aveva dato il titolo provvisorio di Mistress Mary, con un evidente riferimento a una popolare filastrocca in lingua inglese intitolata Mary, Mary, Quite Contrary[2]. La Burnett era appassionata di giardinaggio e considerava questa attività altamente pedagogica e addirittura terapeutica sia dal punto di vista fisico che da quello mentale[3]. La Burnett aveva praticato questa sua passione negli Stati Uniti (nel giardino della sua abitazione privata a Manhasset, nello stato di New York) e in Inghilterra (a Maytham Hall, nel Kent, dove la Burnett abitò dal 1890 al 1907)[2].

Dopo l'apparizione in volume, il romanzo conobbe un immediato successo presso i ragazzi di lingua inglese[4]. Il romanzo ebbe un rinnovato successo durante la prima guerra mondiale, fra i giovanissimi soldati alleati di lingua inglese, molti dei quali erano adolescenti[5]; tuttavia non era considerato uno dei più importanti lavori della Burnett quando la scrittrice era ancora in vita[1], tanto è vero che gli autori del necrologio della Burnett, in occasione della morte della scrittrice nel 1924, non ricordarono o non diedero molto rilievo al Giardino segreto ritenuto inferiore al Piccolo Lord o alla Piccola principessa[6]. Il romanzo è stato rivalutato soprattutto negli anni settanta del XX secolo e oggi è il romanzo più popolare della Burnett[1].

Nuovi approcci educativi contenuti nel romanzo[modifica | modifica wikitesto]

I bambini e i ragazzi possono educarsi da soli, l'amicizia tra loro può aiutarli a migliorarsi, il lavoro e la vita all'aperto garantiscono fin dalla giovane età un corpo sano e favoriscono un buon equilibrio psicologico: queste sono quindi le tesi educative del romanzo, in netto contrasto con le convinzioni pedagogiche dell'epoca, secondo le quali solo la guida, l'insegnamento e la vigilanza costante degli adulti potevano garantire l'educazione di bambini e adolescenti, l'amicizia tra ragazzi poteva essere pericolosa e andava sempre vigilata dagli adulti e l'amicizia tra giovani di sesso opposto era molto pericolosa e andava controllata e limitata dagli adulti. Quando si trovavano all'aperto e vivevano con gli animali, i ragazzi - anche per la diffusione e la scarsa curabilità di gravi patologie - dovevano rispettare rigide norme igieniche per evitare pericolose malattie. Queste erano le convinzioni educative più diffuse a inizio secolo sia in Europa che negli Stati Uniti. Essendo in contrasto con queste idee, un libro per ragazzi apparentemente semplice come Il giardino segreto finiva per rivelarsi quasi rivoluzionario.

Adattamenti[modifica | modifica wikitesto]

Cinema[modifica | modifica wikitesto]

Televisione[modifica | modifica wikitesto]

  • The Secret Garden - sceneggiato televisivo (GB, 1952), con Elizabeth Saunders (Mary), Dawson France (Colin), Brian Roper (Dickon) - Trasmesso in Gran Bretagna, in 8 episodi, dal 29 aprile al 17 giugno 1952.
  • O Jardim Encantado - sceneggiato televisivo (Brasile, 1959), diretto da Humberto Pucca Jr., con Débora Duarte (Mary), Claudio José (Dickon) - Trasmesso in Brasile il 19 novembre 1959.
  • The Secret Garden - sceneggiato televisivo (GB, 1960), con Gillian Ferguson (Mary), Peter Hempson (Colin), Colin Spaull (Dickon) - Trasmesso in Gran Bretagna, in 8 episodi, dal 3 gennaio al 21 febbraio 1952.
  • Il giardino segreto - sceneggiato televisivo (GB, 1975), diretto da Dorothea Brooking, con Sarah Hollis Andrews (Mary), David Patterson (Colin), Andrew Harrison (Dickon) - Trasmesso in Gran Bretagna dal 1 gennaio 1975 e quindi negli Stati Uniti dal 1 gennaio 1984.
  • Serie animata giapponese intitolata Mary e il giardino dei misteri prodotta nel 1991 e trasmessa in Italia, sulle reti Mediaset, nel 1993.
  • The Secret Garden - film d'animazione TV (GB-USA, 1994), diretto da Dave Edwards - Trasmesso negli Stati Uniti il 5 novembre 1994 per la serie ABC Weekend Specials.

Edizioni[modifica | modifica wikitesto]

In lingua inglese[modifica | modifica wikitesto]

Traduzioni italiane[modifica | modifica wikitesto]

  • Il giardino misterioso; traduzione di Maria Ettlinger Fano, Torino: Paravia, 1921
  • Il giardino segreto; traduzione di Maria Bresciani; illustrazioni di G. Rossini, Firenze: Bemporad, 1926
  • Il giardino segreto; traduzione di Maria Silvi; illustrazioni di L. Maraja, Milano: Baldini & Castoldi, 1949
  • Il giardino incantato; traduzione di Adelaide Cremonini Ongaro, Milano: Ed. La Sorgente, 1951
  • Il giardino segreto; traduzione di Angela Restelli Fondelli, illustrazioni di Nardini, Milano: Fabbri, 1959; riproposta con postfazione di Antonio Faeti in Il giardino segreto, Milano: BUR Rizzoli, 2009, ISBN 978-88-17-02955-1
  • Il giardino segreto; traduzione di Mario Mirandoli; tavole di Aldo Ripamonti, Milano: Aemmezeta, 1990, ISBN 88-410-0378-2
  • Il giardino segreto; traduzione di Francesca Lazzarato; illustrazioni di Marilyn Day, Milano: A. Mondadori, 1989, ISBN 88-04-32289-6
  • Il giardino segreto; traduzione di Pia Pera; illustrazioni di Fabian Negrin; Milano: Salani, 2005, ISBN 88-8451-472-X
  • Il giardino segreto; traduzione di Giorgio van Straten; illustrazioni di Nicolas Hewetson (colori) e di Paolo Bracci (bianco e nero); Firenze, Milano: Giunti Junior, 2007, ISBN 978-88-09-05777-7
  • Il giardino segreto; introduzione di Alice Sebold; con un saggio di Carlo Pagetti, Torino: Einaudi, 2010, ISBN 978-88-06-20124-1
  • Il giardino segreto: romanzo; traduzione dall'inglese di Beatrice Masini, Roma: Fanucci, 2010, ISBN 978-88-347-1675-5
  • Il giardino segreto; cura e traduzione di Riccardo Reim, Roma: Newton Compton, 2012, ISBN 978-88-541-3505-5

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b c Anne Lundin, «The Critical and Commercial Reception of The Secret Garden». In: Angelica Shirley Carpenter (ed.), In the Garden: Essays in Honour of Frances Hodgson Burnett, Toronto: Scarecrow Press, 2006, ISBN 0-8108-5288-8, ISBN 978-0-8108-5288-4
  2. ^ a b Ann Thwaite, «A Biographer Looks Back». In: Angelica Shirley Carpenter (ed.), In the Garden, Op. cit., ISBN 0-8108-5288-8, ISBN 978-0-8108-5288-4
  3. ^ Frances Hodgson Burnett, The one I knew the best of all; with illustrations by Reginald Birch, London: F. Warne, 1893 (autobiografia, e-text in Internet Archive)
  4. ^ Alice Sebold, Introduzione all'edizione Einaudi op. cit. del Giardino segreto, 2010, ISBN 978-88-06-20124-1
  5. ^ Riccardo Reim, «Il giardino segreto che è in noi», nell'edizione op. cit. del Giardino segreto edita dalla Newton Compton nel 2012, ISBN 978-88-541-3505-5
  6. ^ Anne Lundin, Constructing the Canon of Children's Literature: Beyond Library Walls, 133ff.

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Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

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