Heart of Midlothian Football Club

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Heart of Midlothian FC
Calcio
The Hearts, Maroons; Jambos; Jam Tarts
Segni distintivi
Uniformi di gara
Manica sinistra
Manica sinistra
Maglietta
Maglietta
Manica destra
Manica destra
Pantaloncini
Pantaloncini
Calzettoni
Casa
Manica sinistra
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Maglietta
Maglietta
Manica destra
Manica destra
Pantaloncini
Pantaloncini
Calzettoni
Trasferta
Manica sinistra
Manica sinistra
Maglietta
Maglietta
Manica destra
Manica destra
Pantaloncini
Pantaloncini
Calzettoni
Calzettoni
Terza divisa
Colori sociali Granata
Simboli Cuore
Inno The Heart Song
Colin Chisholm & The Glasgow Branch
Dati societari
Città Edimburgo
Nazione Bandiera della Scozia Scozia
Confederazione UEFA
Federazione Scottish FA
Campionato Scottish Premiership
Fondazione 1874
Proprietario Bandiera della Scozia Ann Budge
Allenatore Bandiera della Scozia Steven Naismith
Stadio Tynecastle Park
(17420 posti)
Sito web www.heartsfc.co.uk/
Palmarès
Premiership scozzesePremiership scozzesePremiership scozzesePremiership scozzese
Titoli di Scozia 4
Trofei nazionali 8 Coppe di Scozia
4 Coppe di Lega Scozzesi
Stagione in corso
Si invita a seguire il modello di voce

Heart of Midlothian Football Club, più familiarmente Hearts, è un club calcistico scozzese di Edimburgo. Milita in Scottish Premiership, primo livello del calcio scozzese.

Ha vinto quattro titoli di campione nazionale, otto Coppe di Scozia e quattro Coppe di Lega scozzesi.

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Le prime informazioni sugli Hearts ci arrivano il 20 luglio 1865 dal giornale The Scotsman, che registra una partita di Cricket tra gli Hearts of Midlothian e lo Scotsman, appunto. Non si sa se però il giornale si riferisse proprio agli Hearts attuali, anche se allora le squadre calcistiche non raramente giocavano altri sport.[1]

La sezione calcistica fu ufficialmente fondata nel 1874. Il nome deriva da quello della sala da ballo dove venne fondato il club (che a sua volta riprendeva quello di una celebre novella di Walter Scott), mentre lo stemma riproduce un mosaico a forma di cuore (chiamatoThe Heart of Midlothian) presente su un marciapiede del Royal Mile di Edimburgo, che ricorda la posizione dove sorgeva nel XV secolo l'edificio Old Tolbooth, demolito nel 1817, che fu centro amministrativo della città, oltre che prigione e uno dei luoghi dove venivano eseguite le pene capitali.[2] Lo stadio di Tynecastle fu utilizzato solo dal 1886.

Gli Hearts vinsero, dopo la Coppa di Scozia del 1891, il double (campionato e coppa) nel 1895, bissando il successo in campionato nel 1897 e ripetendosi in coppa di Scozia nel 1901 e 1906.

Dal 1906 (anno della quarta Scottish Cup) fino al 1954 gli Hearts non vinsero alcun trofeo importante, cogliendo al massimo qualche secondo posto; tuttavia nel decennio seguente godettero di diversi successi, come i due campionati vinti nel 1958 e nel 1960, nonché una Scottish Cup nel 1956 e quattro Scottish League Cup, tra 1954, 1958, 1959 e 1962. Il periodo d'oro finì nella stagione 1964-1965, quando gli Hearts vennero sconfitti 2-0 dal Kilmarnock, perdendo il campionato all'ultima giornata per la sola differenza reti.

Da quel momento i Maroons andarono in declino: retrocessero infatti nel 1977 dalla appena creata Scottish Football League. Nonostante l'immediata risalita nel 1978, la squadra di Edimburgo passò gli anni seguenti scendendo e risalendo da una lega all'altra, a causa della sua struttura antiquata, non rinnovata rispetto ad altre squadre. Quando gli Hearts mancarono l'immediata risalita in Premier League, nel 1982 arrivò Wallace Mercier, che riportò il club ai suoi vecchi fasti: arrivarono due volte secondi in Premier Division, nel 1986 e 1988. Nei primi anni novanta gli Hearts ottennero poi un impressionante sfilza di 22 risultati utili consecutivi, tra questi la vittoria sui rivali dell'Hibernian per 2-1 nella Scottish Cup del 1994.

Nel 1998 gli Hearts sconfissero i Rangers vincendo la Scottish Cup dopo quarant'anni. Negli anni seguenti, gli Hearts divennero la terza squadra di Scozia, arrivando spesso terzi in campionato. Nel 2004, il banchiere russo-lituano Vladimir Romanov acquistò la squadra, dichiarando che il suo scopo era quello di vincere la Champions League.

Nella Scottish Premier League 2005-2006 gli Hearts si sono classificati al 2º posto in Scottish Premier League, alle spalle del Celtic, dopo aver comandato a lungo la classifica. Sono stati quindi la prima squadra dalla stagione 1994-1995 a riuscire a frapporsi tra le due compagini dell'Old Firm; nella medesima annata hanno vinto la loro settima Coppa di Scozia in finale contro il Gretna. Nella stagione 2006-2007 la squadra si è piazzata al 4º posto. La stagione seguente è probabilmente la peggiore, infatti gli Hearts vengono sconfitti al quarto turno della Scottish Cup per 1-0 dal Motherwell, dopo un pareggio a Tynecastle per 2-2. Inoltre, non riescono nemmeno a qualificarsi nella "Top Six", il girone formato dalle prime sei squadre della lega, per la prima volta da quando è stato introdotto il "League Split" nel 2001.

Gli Hearts in azione contro l'Hibernian nel 2007

A luglio 2008 l'ungherese Csaba László divenne il nuovo allenatore della squadra[3]. Ad inizio stagione, gli Hearts ottengono una serie di risultati altalenanti, ma poi vincono cinque partite di fila, sconfiggendo anche i Rangers e qualificandosi terzi. Alla pausa invernale della stagione 2008-2009 i Maroons con 30 punti sono terzi, posizione che occuperanno a fine campionato con 59 punti, qualificandosi per la UEFA Europa League. In Scottish Cup, dopo aver sconfitto l'Hibernian per 2-0 vengono sconfitti ed eliminati dal torneo dal Falkirk. Invece, vengono immediatamente eliminati dalla Scottish League Cup dall'Airdrie United per 4-3 dopo i calci di rigore.

La stagione 2009-2010 parte con la travolgente sconfitta ad opera del Dinamo Zagabria in Europa League per 4-0, sconfitta resa meno amara dalla vittoria per 2-0 a Edimburgo che sancisce comunque l'eliminazione dei Maroons. Il campionato vede gli Hearts giocare una pessima stagione, tanto che alla 14º giornata sono appena settimi con 13 punti: nonostante ciò in Coppa di Lega scozzese riescono a battere il Celtic per 1-0 in casa. Nel primo derby della stagione l'Hearts pareggia 0-0 con l'Hibernian. Csaba Laszlo, a seguito di pessime prestazioni, viene anche esonerato, e sostituito da Jim Jefferies. L'annata continua in maniera altalenante, e i granata chiudono al 7º posto, senza qualificarsi alle coppe europee.

La stagione 2010-2011 si conclude con un buon 3º posto, che porta i Maroons in Europa League. Nonostante ciò, Jefferies viene esonerato e sostituito da Paulo Sérgio Bento Brito, ex allenatore dello Sporting Lisbona. Gli Hearts cominciano la successiva stagione 2011-2012 venendo eliminati ai preliminari di Europa League dal Tottenham (5-0 per gli Spurs a Edimburgo, 0-0 a Londra). Le vicissitudini societarie, con i conseguenti problemi finanziari, portano molti dei giocatori a lasciare la squadra a gennaio, ma il buon lavoro dell'allenatore porta i Jambos a conquistare un'altra qualificazione in Europa League, sia grazie al 5º posto finale in campionato, sia grazie alla vittoria per 5-1 nella finale della Scottish FA Cup contro i concittadini dell'Hibernian. Paulo Sérgio tuttavia si dimette, venendo sostituito da John McGlynn; gli Hearts iniziato la nuova stagione venendo eliminati dall'Europa League già ai playoff dal Liverpool, vincente per 1-0 ad Edimburgo e poi bloccato ad Anfield Road per 1-1. In campionato (reso particolare dalla mancanza dei Rangers, falliti e retrocessi) hanno ottenuto soltanto il decimo posto, ma sono giunti sino in finale di Coppa di lega, subendo una sconfitta per 3-2 dal St. Mirren.

Il 17 giugno 2013, poco dopo la fine del campionato, la squadra è andata in amministrazione controllata a causa di un debito di 25 milioni di sterline a seguito del fallimento della Ūkio bankas, la società del proprietario Vladimir Romanov. Per questo motivo gli Hearts hanno dovuto iniziare la stagione 2013-2014 con 15 punti di penalizzazione e a fine stagione sono retrocessi, piazzandosi all'ultimo posto in classifica. Il 21 marzo 2015, grazie alla vittoria per 3-0 sul campo del Falkirk, il club ha fatto ritorno in Scottish Premier League dopo appena un anno, ottenendo l'aritmetica vittoria del campionato di seconda divisione[4].

Nella Premiership 2015-2016 gli Hearts partono con cinque vittorie consecutive e il primo posto in solitaria dalla terza alla sesta giornata. Col trascorrere della stagione perdono progressivamente contatto dal Celtic prima e dall'Aberdeen poi, e concludono il campionato al terzo posto, qualificandosi per la UEFA Europa League 2016-2017. In coppa di Scozia sono eliminati dall'Hibernian, negli ottavi di finale.

La stagione successiva vede la squadra, meno brillante rispetto all'anno precedente, classificarsi al quinto posto. In Europa League gli Hearts vengono eliminati al secondo turno dai maltesi del Birkirkara, mentre in Coppa di Scozia sono nuovamente eliminati dall'Hibernian, che come l'anno precedente si impone negli ottavi di finale.

In Premiership 2017-2018 si classifica al sesto posto. In Coppa di Scozia si ripropone per il terzo anno consecutivo il derby contro l'Hibernian, ai sedicesimi di finale; questa volta sono gli Hearts a passare il turno, ma sono poi sconfitti ai quarti di finale dal Motherwell.

Nella Premiership 2018-2019 gli Hearts si ritrovano primi dopo due giornate e mantengono la vetta della classifica per tutta la prima parte di stagione. Alla tredicesima giornata vengono superati dal Celtic, poi da Rangers e Kilmarnock, a quel punto perdono definitivamente contatto dalle posizioni di vertice; sorpassati in seguito anche da Aberdeen e Hibernian, concludono il campionato al sesto posto. Raggiungono inoltre la finale di Scottish Cup, ma sono sconfitti 1-2 dal Celtic.

Nel campionato successivo il club naviga in bassa classifica, scivolando poi all'ultimo posto dalla ventesima giornata. L'interruzione della Premiership a causa della pandemia di COVID-19 e la cristallizzazione della classifica al trentesimo turno sancisce la retrocessione in Championship, a soli cinque anni dalla precedente risalita. In Scottish Cup, invece, gli Hearts raggiungono nuovamente la finale e si scontrano ancora col Celtic, che prevale ai calci di rigore.

In Championship 2020-2021 la squadra granata è prevedibilmente protagonista: diventa capolista solitaria già dalle prime giornate e la vittoria matematica arriva al quartultimo turno, e con essa la promozione in Premiership. Conclude la stagione con 57 punti e un vantaggio di +12 sul Dundee secondo.

Tornati in massima serie, durante le prime giornate gli Hearts conducono la classifica insieme all'Hibernian, dopodiché entrambe le squadre di Edimburgo cedono il passo alla rimonta di Rangers e Celtic; gli Hearts si stabilizzano dunque al terzo posto per il resto del campionato. In Scottish Cup sono sconfitti in finale dai Rangers (0-2 ai supplementari).

Cronistoria[modifica | modifica wikitesto]

Cronistoria dell'Heart of Midlothian Football Club
SFA Cup (1º titolo).
Finalista del Football World Championship.
SFA Cup (2º titolo).
SFA Cup (3º titolo).
SFA Cup (4º titolo).
Scottish League Cup (1º titolo).
SFA Cup (5º titolo).
Scottish League Cup (2º titolo).
Scottish League Cup (3º titolo).
Scottish League Cup (4º titolo).
SFA Cup (6º titolo).
SFA Cup (7º titolo).
SFA Cup (8º titolo).
Play-off di Europa League.
Secondo turno preliminare di Europa League.
Fase a gironi di Europa Conference League.

Colori e simboli[modifica | modifica wikitesto]

The Heart of Midlothian, il mosaico posto di fronte alla cattedrale di Edimburgo (2004).

Il colore sociale è il granata, da cui il soprannome Maroons. Nella divisa originaria il colore predominante era il bianco, ma venne poi relegato a favore del granata, rimanendo soltanto nelle rifiniture della maglia e nei calzoncini.[5]

Il simbolo è un cuore, derivato da un mosaico costruito sul marciapiede del Royal Mile, una celebre strada di Edimburgo, davanti alla Cattedrale di Sant'Egidio.

Strutture[modifica | modifica wikitesto]

Stadio[modifica | modifica wikitesto]

Lo stadio degli Hearts è il Tynecastle Stadium, situato nell'area di Gorgie e costruito nel 1886 per sostituire il precedente Meadows Park. Può contenere fino a 17.420 persone.

Diffusione nella cultura di massa[modifica | modifica wikitesto]

Gli Hearts ed i loro tifosi fanno diverse apparizioni nei romanzi di Irvine Welsh, nonostante questi sia notoriamente tifoso, come buona parte dei protagonisti delle sue opere, dei rivali dell'Hibernian.In particolare, il personaggio di Diane, la fidanzata di Mark Renton, che compare in Trainspotting e Porno, si dichiara, proprio in quest'ultimo, tifosa degli Hearts.Carl Ewart, uno dei quattro protagonisti di Colla, è un tiepido tifoso degli Hearts rispetto al padre che è un sostenitore del Kilmarnock. Molti personaggi di contorno di Godetevi la corsa, che è in buona parte ambientato a Gorgie, quartiere protestante di Edimburgo, sono accesi tifosi degli Hearts. Dei maroons è infine tifoso anche Bruce Robertson, il protagonista di Il Lercio, come anche buona parte dei personaggi del medesimo. Derek William Dick più conosciuto come Fish ex cantante dei Marillion e dopo l'uscita dalla band, solista in proprio si è dichiarato tifoso degli Hearts non a caso i Marillion nel periodo in cui Fish era frontman della stessa dedicarono una canzone alla squadra.

Allenatori[modifica | modifica wikitesto]

Le singole voci sono elencate nella Categoria:Allenatori dello Heart of Midlothian F.C..
Allenatori dell'Heart of Midlothian

Calciatori[modifica | modifica wikitesto]

Le singole voci sono elencate nella Categoria:Calciatori dello Heart of Midlothian F.C..

Palmarès[modifica | modifica wikitesto]

Lo stesso argomento in dettaglio: Palmarès dell'Heart of Midlothian Football Club.

Competizioni nazionali[modifica | modifica wikitesto]

1894-1895, 1896-1897, 1957-1958, 1959-1960
1890-1891, 1895-1896, 1900-1901, 1905-1906, 1955-1956, 1997-1998, 2005-2006, 2011-2012
1954-1955, 1958-1959, 1959-1960, 1962-1963
1979-1980, 2014-2015, 2020-2021

Competizioni regionali[modifica | modifica wikitesto]

Competizioni giovanili[modifica | modifica wikitesto]

1994

Competizioni internazionali[modifica | modifica wikitesto]

1901-1902

Statistiche e record[modifica | modifica wikitesto]

Statistiche di squadra[modifica | modifica wikitesto]

Partecipazioni ai campionati[modifica | modifica wikitesto]

Livello Categoria Partecipazioni Debutto Ultima stagione Totale
Scottish Football League 9 1890-1891 1920-1921 120
Scottish Division One 64 1893-1894 1974-1975
Scottish Division A 5 1946-1947 1950-1951
Scottish Premier Division 19 1975-1976 1997-1998
Scottish Premier League 15 1998-1999 2012-2013
Scottish Premiership 8 2013-2014 2022-2023
Scottish First Division 4 1977-1978 1982-1983 6
Scottish Championship 2 2014-2015 2020-2021

Statistiche nelle competizioni UEFA[modifica | modifica wikitesto]

Tabella aggiornata alla fine della stagione 2020-2021.

Competizione Partecipazioni G V N P RF RS
Champions League 3 8 2 1 5 8 16
Coppa delle Coppe 3 10 3 3 4 16 14
Coppa UEFA/UEFA Europa League 14 50 22 8 20 62 64
Coppa delle Fiere 3 12 4 4 4 20 20

Primati[modifica | modifica wikitesto]

Statistiche individuali[modifica | modifica wikitesto]

Record di presenze
Record di reti

Tifoseria[modifica | modifica wikitesto]

Rivalità[modifica | modifica wikitesto]

Lo stesso argomento in dettaglio: Derby di Edimburgo.

La rivalità più sentita è coi concittadini dell'Hibernian, contro cui gli Hearts disputano il derby di Edimburgo, uno dei più antichi in assoluto essendo la prima partita risalente al 1875.

Organico[modifica | modifica wikitesto]

Rosa 2023-2024[modifica | modifica wikitesto]

I dati sono aggiornati al 17 marzo 2024.

N. Ruolo Calciatore
1 Bandiera della Scozia P Craig Gordon (capitano)
2 Bandiera dell'Inghilterra D Frankie Kent
3 Bandiera della Scozia D Stephen Kingsley
4 Bandiera della Scozia D Craig Halkett
5 Bandiera dell'Austria C Peter Haring (vice capitano)
6 Bandiera della RD del Congo C Beni Baningime
7 Bandiera dell'Inghilterra C Jorge Grant
8 Bandiera dell'Australia C Calem Nieuwenhof
9 Bandiera della Scozia A Lawrence Shankland
10 Bandiera dell'Irlanda del Nord A Liam Boyce
11 Bandiera del Giappone A Yūtarō Oda
13 Bandiera dell'Australia D Nathaniel Atkinson
14 Bandiera dell'Australia C Cameron Devlin
N. Ruolo Calciatore
15 Bandiera dell'Australia D Kye Rowles
17 Bandiera della Scozia C Alan Forrest
18 Bandiera della Scozia A Barrie McKay
19 Bandiera dell'Inghilterra D Alex Cochrane
21 Bandiera dell'Inghilterra D Toby Sibbick
22 Bandiera della Scozia C Aidan Denholm
24 Bandiera della Scozia C Finlay Pollock
25 Bandiera della Scozia C Macaulay Tait
28 Bandiera della Scozia P Zander Clark
29 Bandiera della Scozia C Scott Fraser
30 Bandiera del Giappone A Kyōsuke Tagawa
77 Bandiera della Costa Rica A Kenneth Vargas
81 Bandiera della Giamaica D Dexter Lembikisa

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ From 20 July 1864 of the Scotsman (JPG), su londonhearts.com.
  2. ^ David Speed e Alex Knight, History: 1874–1884, su Heart of Midlothian F.C.. URL consultato il 4 giugno 2019 (archiviato dall'url originale l'11 febbraio 2011).
  3. ^ Csaba Laszlo is new manager, su heartsfc.premiumtv.co.uk, [HeartsFC.co.uk]. URL consultato l'11 luglio 2008 (archiviato dall'url originale il 19 settembre 2008).
  4. ^ Hearts have been SPFL Championship title winners, su scotzine.com.
  5. ^ Historical Football Kits: Heart of Midlothian, su historicalkits.co.uk.

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

Controllo di autoritàVIAF (EN262515513 · LCCN (ENnr2006000595 · WorldCat Identities (ENlccn-nr2006000595
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