Domenico Troili

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Domenico Troili (Macerata, 11 aprile 1722Macerata, 14 febbraio 1793) è stato un abate e naturalista italiano.

Il frontespizio del trattato di Domenico Troili conservato presso la Biblioteca Estense di Modena

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Domenico Troili è stato un abate dell'ordine dei gesuiti[1] che ha ricoperto l'incarico di custode della biblioteca della famiglia regnante d'Este a Modena ed è riconosciuto come la prima persona che ha documentato la caduta di un meteorite, nel 1766.

La meteorite di Albareto[modifica | modifica wikitesto]

Domenico Troili è autore del trattato dal titolo "Della caduta di un sasso dall'aria" nel quale descrive la caduta di un meteorite avvenuta ad Albareto nel 1766. Questo trattato, oggi conservato presso la Biblioteca Estense di Modena, è dedicato alle Principesse Benedetta ed Amalia, figlie del Duca Rinaldo I e sorelle del Duca Francesco III ed è considerato la più antica cronaca dell'impatto di una meteorite[2][3].

Oltre a descrivere il fenomeno Troili esaminò accuratamente il meteorite, oggi conservato presso il museo del Dipartimento di Scienze della Terra di Modena Gemma 1786[4], notando grani di un minerale simile all'ottone che chiamò "marchesita" e che a lungo si pensò essere Pirite (FeS2). Nel 1862 il mineralogista tedesco Gustav Rose analizzò la composizione di questo minerale e ne determinò una formula chimica diversa: FeS. Rose chiamò questo nuovo minerale troilite in onore di Domenico Troili.[5]

Opere[modifica | modifica wikitesto]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ (EN) The Fall at Albareto, 1766: Described as Volcanic by Domenico Troili
  2. ^ Da: Gallitelli Paolo, 1939 - Sulla meteorite caduta in Albareto di Modena nel luglio 1766. Periodico di Mineralogia. Anno X, 345-357
  3. ^ Da: Levi Donati Gemmarosa, 1960 - Catalogue of the meteorites in the mineralogical collection of the University of Modena (Italy). Accademia di Scienze Lettere e Arti di Modena, Atti e Memorie. Ser. 6, vol. 2, Società tipografica Modenese, Modena
  4. ^ Gemma 1786. Museo Mineralogico e Geologico Estense, su gemma.unimore.it. URL consultato il 31 luglio 2020 (archiviato dall'url originale l'11 ottobre 2016).
  5. ^ Gerald Joseph Home McCall, A. J. Bowden, Richard John Howarth, The history of meteoritics and key meteorite collections, Geological Society, 2006, pp. 206–207, ISBN 1-86239-194-7.

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