Morbillo: differenze tra le versioni

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L'epidemia italiana di morbillo del [[2002]] ha causato, su circa 40.000 bambini malati, più di 600 ricoveri ospedalieri, 15 encefaliti e 6 decessi<ref name=vaccinazioni>[http://www.levaccinazioni.it/informagente/vaccinazioni/morbillo.htm Network Italiano Vaccinazioni]</ref>.
L'epidemia italiana di morbillo del [[2002]] ha causato, su circa 40.000 bambini malati, più di 600 ricoveri ospedalieri, 15 encefaliti e 6 decessi<ref name=vaccinazioni>[http://www.levaccinazioni.it/informagente/vaccinazioni/morbillo.htm Network Italiano Vaccinazioni]</ref>.


== Terapia ==
== Trattamento ==

Non ci sono farmaci specifici contro il morbillo. Gli antibiotici vengono utilizzati solo in caso di complicanze batteriche ([[ampicillina]] o [[cefalosporine]]). L'utilizzo di [[paracetamolo]] è consigliato per attenuare la [[febbre]] mentre agenti espettoranti possono essere utilizzati per liberare le vie respiratorie.
Non esiste un trattamento specifico per il morbillo. La maggior parte delle persone affette si riprenderà con il riposo e terapia di supporto, se non si verificheranno complicanze.

I pazienti che dimostrano un peggioramento possono sviluppare ulteriori complicazioni mediche. Alcune persone incorreranno nella [[polmonite]] come conseguenza della infezione con il virus del morbillo. Altre complicazioni includono infezioni dell'orecchio, [[bronchite]] (sia bronchite virale o bronchite batterica secondaria) e [[encefalite|infiammazione del cervello]].<ref>{{cite web|title=Complications of Measles|url=http://www.cdc.gov/measles/about/complications.html|publisher=Centers for Disease Control and Prevention (CDC)}}</ref> Quest'ultima ha un [[tasso di mortalità]] del 15%. Mentre non vi è alcun trattamento specifico per l'encefalite da morbillo, gli [[antibiotici]] sono necessari per polmonite batterica, per la [[sinusite]] e la [[bronchite]].

Tutti i [[sintomi]] che si possono presentano possono essere trattati: l'[[ibuprofene]] o il [[paracetamolo]] per ridurre la [[febbre]] e il dolore e, se richiesto, un farmaco ad azione rapida per dilatare le vie aeree per la tosse. Per quanto riguarda l'[[aspirina]], alcune ricerche hanno suggerito una correlazione tra i bambini che l'assumono e lo sviluppo della [[sindrome di Reye]].<ref name='Starko1980'>{{cite journal | author = Starko KM, Ray CG, Dominguez LB, Stromberg WL, Woodall DF | title = Reye's Syndrome and Salicylate Use | journal = Pediatrics | volume = 66 | issue = 6 | pages = 859–64 | date = 6 Dec 1980 | pmid = 7454476 | url = http://pediatrics.aappublications.org/cgi/content/abstract/66/6/859 | quote = It is postulated that salicylate [taken by school-age children], operating in a dose-dependent manner, possibly potentiated by fever, represents a primary causative agent of Reye's syndrome. | accessdate = 2011-03-17 }}</ref> Alcune ricerche hanno dimostrato l'aspirina non può essere l'unico farmaco associato con la Reye, ma anche gli [[antiemetici]] sono stati considerati.<ref>{{cite journal | author = Casteels-Van Daele M, Van Geet C, Wouters C, Eggermont E | title = Reye syndrome revisited: a descriptive term covering a group of heterogeneous disorders | journal = European Journal of Pediatrics | volume = 159 | issue = 9 | pages = 641–8 | date = April 2000 | pmid = 11014461 | doi = 10.1007/PL00008399 | url = http://www.springerlink.com/content/kb0pe634bymrn2ur/ | quote = Reye syndrome is a non-specific descriptive term covering a group of heterogeneous disorders. Moreover, not only the use of acetylsalicylic acid but also of antiemetics is statistically significant in Reye syndrome cases. Both facts weaken the validity of the epidemiological surveys suggesting a link with acetylsalicylic acid. | accessdate = 2011-03-17 }}</ref> Il legame tra l'uso di aspirina nei bambini e lo sviluppo della sindrome di Reye è debole nella migliore delle ipotesi, se non addirittura inesistente.<ref>{{cite journal | author = Schrör K | title = Aspirin and Reye Syndrome: A Review of the Evidence | journal = Paediatric Drugs | volume = 9 | issue = 3 | pages = 195–204 | year = 2007 | pmid = 17523700 | doi = 10.2165/00148581-200709030-00008 | url = http://www.ingentaconnect.com/content/adis/ped/2007/00000009/00000003/art00008 | quote = The suggestion of a defined cause-effect relationship between aspirin intake and Reye syndrome in children is not supported by sufficient facts. Clearly, no drug treatment is without side effects. Thus, a balanced view of whether treatment with a certain drug is justified in terms of the benefit/risk ratio is always necessary. Aspirin is no exception. | accessdate = 2011-03-17 }}</ref> Tuttavia, la maggior parte delle autorità sanitarie ancora mette in guardia per l'uso dell'aspirina per ogni febbre nei bambini sotto i 16 anni.<ref>{{cite journal | author = Macdonald S | title = Aspirin use to be banned in under 16 year olds | journal = BMJ (Clinical Research Ed.) | volume = 325 | issue = 7371 | pages = 988 | year = 2002 | pmid = 12411346 | pmc = 1169585 | doi = 10.1136/bmj.325.7371.988/c | quote = Professor Alasdair Breckenridge, said, "There are plenty of analgesic products containing paracetamol and ibuprofen for this age group not associated with Reye's syndrome. There is simply no need to expose those under 16 to the risk—however small." }}</ref><ref>{{cite web | url = http://www.mhra.gov.uk/Safetyinformation/Safetywarningsalertsandrecalls/Safetywarningsandmessagesformedicines/CON2015714 | title = Aspirin and Reye's Syndrome | accessdate = 2011-03-17 | date = October 2003 | work = MHRA}}</ref><ref>{{cite journal | title = Surgeon General's advisory on the use of salicylates and Reye syndrome | journal = MMWR. Morbidity and Mortality Weekly Report | volume = 31 | issue = 22 | pages = 289–90 | date = June 1982 | pmid = 6810083 | url = http://www.cdc.gov/mmwr/preview/mmwrhtml/00001108.htm }}</ref><ref>{{NINDS|reyes_syndrome|Reye's Syndrome}} "Epidemiologic evidence indicates that aspirin (salicylate) is the major preventable risk factor for Reye's syndrome. The mechanism by which aspirin and other salicylates trigger Reye's syndrome is not completely understood."</ref>

L'uso della [[vitamina A]] durante il trattamento è raccomandato dall'[[Organizzazione mondiale della sanità]] per diminuire il rischio di [[cecità]].<ref name=WHO2009Vac>{{cite journal|title=Measles vaccines: WHO position paper.|journal=Weekly epidemiological record|date=28 August 2009|volume=84|issue=35|pages=349–60|pmid=19714924|url=http://www.who.int/wer/2009/wer8435.pdf}}</ref> Una revisione sistematica di studi per il suo utilizzo non ha trovato significative riduzioni della mortalità complessiva, ma ha ridotto la mortalità nei bambini di età inferiore ai due anni.<ref name="pmid16235283">{{cite journal | author = Huiming Y, Chaomin W, Meng M | title = Vitamin A for treating measles in children | journal = The Cochrane Database of Systematic Reviews | issue = 4 | pages = CD001479 | year = 2005 | pmid = 16235283 | doi = 10.1002/14651858.CD001479.pub3 | editor1-last = Yang | editor1-first = Huiming }}</ref><ref name="pmid11869601">{{cite journal | author = D'Souza RM, D'Souza R | title = Vitamin A for treating measles in children | journal = The Cochrane Database of Systematic Reviews | issue = 1 | pages = CD001479 | year = 2002 | pmid = 11869601 | doi = 10.1002/14651858.CD001479 }}</ref><ref name="pmid12022432">{{cite journal | author = D'Souza RM, D'Souza R | title = Vitamin A for preventing secondary infections in children with measles—a systematic review | journal = Journal of Tropical Pediatrics | volume = 48 | issue = 2 | pages = 72–7 | date = April 2002 | pmid = 12022432 | doi = 10.1093/tropej/48.2.72 | url = http://tropej.oxfordjournals.org/cgi/pmidlookup?view=long&pmid=12022432 }}</ref>

Non è chiaro se la supplementazione di [[zinco]] nei bambini con il morbillo possa influire sul decorso della malattia.<ref>{{cite journal|last1=Awotiwon|first1=AA|last2=Oduwole|first2=O|last3=Sinha|first3=A|last4=Okwundu|first4=CI|title=Zinc supplementation for the treatment of measles in children.|journal=The Cochrane database of systematic reviews|date=20 March 2015|volume=3|pages=CD011177|pmid=25794053|doi=10.1002/14651858.CD011177.pub2}}</ref>


== Profilassi ==
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Morbillo
Esantema maculo-papuloso di colore rosso cupo, confluente, specie al volto.
Specialitàinfettivologia
Classificazione e risorse esterne (EN)
MeSHD008457
MedlinePlus001569
eMedicine966220

Il morbillo (dal latino morbus, malattia) è una malattia infettiva esentemica altamente contagiosa causata da un virus, il Paramyxovirus del genere Morbillivirus.[1][2] I segni e sintomi iniziali di solito includono febbre, spesso superiore a 40° C, tosse, naso che cola e occhi rossi.[1][3] Due o tre giorni dopo l'inizio dei sintomi, piccole macchie bianche possono formarsi all'interno della bocca, note come macchie di Köplik. Un rash cutaneo rosso e che di solito inizia sul viso e poi si diffonde al resto del corpo, esordisce tipicamente da tre a cinque giorni dopo l'inizio dei sintomi.[3] I sintomi si sviluppano solitamente in 10-12 giorni dopo l'esposizione ad una persona infetta e si protraggono per 7-10 giorni.[4][5] Complicazioni si verificano in circa il 30% dei casi e possono includere, tra le altre, diarrea, cecità, infiammazione del cervello e polmonite.[4][6] La rosolia (morbillo tedesco) e il morbillo sono malattie diverse.[7]

Il morbillo è una malattia che si diffonde facilmente per via aerea, soprattutto attraverso i colpi di tosse e gli starnuti delle persone infette. Può anche essere diffuso attraverso il contatto con la saliva o le secrezioni nasali.[4] Nove persone su dieci che non sono immuni e condividono lo spazio in cui vivono con una persona infetta, saranno contagiati. Le persone sono infettive da quattro giorni prima a quattro giorni dopo l'inizio del rash.[6] Solitamente chi ha contratto la condizione, non la svilupperà più nella vita.[4] Il test per il virus, da utilizzare neicasi sospetti, è importante per le iniziative della sanità pubblica.[6]

Il vaccino contro il morbillo è efficace nel prevenire la malattia. La vaccinazione ha portato ad una diminuzione del 75% dei decessi dovuti a questa malattia tra il 2000 e il 2013 e circa l'85% dei bambini a livello mondiale sono attualmente vaccinati. Nessun trattamento specifico è disponibile. La terapia di supporto può migliorare la prognosi.[4] Questa può consistere nella somministrazione di una soluzione orale di reidratazione, cibo sano e farmaci per controllare la febbre.[4][5] Gli antibiotici possono essere utilizzati nel caso si verifichi un'infezione batterica secondaria, come la polmonite. L'assunzione di vitamina A è anche consigliata nei paesi in via di sviluppo.[4]

Il morbillo colpisce circa 20 milioni di persone l'anno,[1] soprattutto nelle aree in via di sviluppo dell'Africa e dell'Asia[4] ed è la malattia, prevenibile con il vaccino, che provoca il maggior numero di morti rispetto qualsiasi altra patologia.[8] Nel 2013 vi sono stati circa 96.000 decessi dovuti al morbillo, un dato in calo rispetto ai 545.000 decessi registrati nel 1990.[9] Si stima che negli anni 1980, la malattia causasse 2,6 milioni di morti all'anno.[4] Prima che fosse disponibile il vaccino, negli Stati Uniti si verificavano da tre a quattro milioni di casi ogni anno.[6] La maggior parte delle morti riguarda bambini di età inferiore ai cinque anni.[4] Il rischio di morte tra quelli infetti è di solito dello 0,2%,[6] ma può arrivare fino al 10% in coloro che accusano malnutrizione.[4] Si ritiene che non colpisca gli altri animali.[4]

Storia

Disegno azteco del XVI secolo che rappresenta una persona con il morbillo

Stime basate sulla biologia molecolare moderna collocano la nascita di morbillo come malattia umana poco dopo il 500 d.C.[10] (è ormai appurato che la peste antonina del 165-180 d.C. potrebbe essere stata causata dal morbillo). La prima descrizione sistematica della malattia e la sua distinzione dal vaiolo e dalla varicella, è accreditata al medico persiano Rhazes (860-932), che pubblicò il libro del vaiolo e del morbillo.[11] Considerando quello che oggi è noto circa l'evoluzione del morbillo, il resoconto di Rhazes appare straordinariamente preciso e un recente lavoro che ha esaminato il tasso di mutazione del virus indica che dal virus del morbillo è nata la peste bovina (bovini peste) come una zoonosi tra il 1100 e il 1200 d.C., un periodo che potrebbe essere stato preceduto da focolai limitati che coinvolgevano un virus non ancora completamente adattato agli esseri umani.[10] Questo concorda con l'affermazione che il morbillo richieda una popolazione suscettibile maggiore di 500.000 individui per sostenere una epidemia, una situazione che si è verificata solo in seguito alla crescita delle città medievali europee.[12]

vaccino contro il morbillo di Maurice Hilleman è stimata per evitare 1 milione di morti ogni anno.[13]

Il morbillo è una malattia endemica, il che significa che è continuamente presente in una comunità, e molte persone riescono a sviluppare resistenza. Nelle popolazioni non abituate al morbillo, l'eventuale esposizione ad un nuovo focolaio può essere devastante. Nel 1529, un'epidemia di morbillo a Cuba ha ucciso i due terzi di coloro che in precedenza erano sopravvissuti al vaiolo. Due anni più tardi, il morbillo è stato responsabile della morte di metà della popolazione dell'Honduras e aveva colpito duramente il Messico, l'America Centrale e la civiltà Inca.[14]

Tra circa 1855 e il 2005, è stato stimato che il morbillo abbia ucciso circa 200 milioni di persone in tutto il mondo.[15] Nel 1850 è stato responsabile del decesso del 20% della popolazione delle Hawaii.[16] Nel 1875, il morbillo uccise oltre 40.000 figiani, circa un terzo della popolazione.[17] In the 19th century, the disease killed 50% of the Andamanese population.[18] Si ritiene che, prima dell'introduzione del vaccino, ogni anno morissero sette-otto milioni di bambini in tutto il mondo.[19]

Nel 1954, il virus che causa la malattia è stato isolato su un ragazzo di 13 anni, David Edmonston, e poi è stato adattato e propagato in coltura di tessuti embrionali di pollo.[20] Ad oggi, 21 ceppi del virus del morbillo sono stati identificati.[21] Presso la Merck, Maurice Hilleman sviluppò il primo vaccino di successo[22] e nel 1963 diversi vaccini sono stati resi disponibili.[23] Nel 1958, è stato messo a punto un migliore vaccino contro il morbillo.[24] Il morbillo, come malattia endemica, è stato eliminato dagli Stati Uniti nel 2000, ma continua ad essere presente portato dai viaggiatori internazionali.

Epidemiologia

disability-adjusted life year per il morbillo per 100.000 abitanti nel 2002.

     no data

     ≤ 10

     10–25

     25–50

     50–75

     75–100

     100–250

     250–500

     500–750

     750–1000

     1000–1500

     1500–2000

     ≥ 2000

Il morbillo è una malattia estremamente contagiosa e la sua continua presenza in una comunità dipende dalla generazione di ospiti suscettibili, prevalentemente dalla nascita di bambini. Nelle comunità che generano insufficienti nuovi ospiti, la malattia si estinguerà. Questo concetto è stato riconosciuto da Bartlett nel 1957, che fece riferimento al numero minimo di supporto per il morbillo come la dimensione critica della comunità.[25] L'analisi dei focolai nelle comunità insulari ha suggerito che la dimensione critica per il morbillo è di circa 250.000 individui.[26] Per ottenere l'immunità di gruppo, oltre il 95% della comunità deve essere vaccinata a causa della facilità con cui il virus viene trasmesso da persona a persona.[19]

Nel 2011, l'Organizzazione mondiale della sanità ha stimato 158.000 decessi causati dal morbillo; un dato in forte discesa rispetto ai 630.000 decessi registrati nel 1990.[27] Dal 2013, il morbillo rimane la principale causa, in tutto il mondo, di morti prevenibili mediante vaccinazione.[8] Nei paesi sviluppati, la morte avviene in 1 o 2 casi ogni 1.000 (0,1% - 0,2%).[28] Nelle popolazioni con alti livelli di malnutrizione e con la mancanza di un'adeguata assistenza sanitaria, la mortalità può raggiungere il 10%. Nei casi con complicanze, il tasso può salire al 20%-30%.[29] Nel 2012, il numero di decessi dovuti al morbillo è stato inferiore del 78% rispetto al 2000, per via di un aumento dei tassi di vaccinazione tra gli stati membri delle Nazioni Unite.[19]

Casi segnalati [30][31][32][33][34][35]
WHO-Region 1980 1990 2000 2005 2014
African Region 1,240,993 481,204 520,102 316,224 71,574
Region of the Americas 257,790 218,579 1,755 66 19,898
Eastern Mediterranean Region 341,624 59,058 38,592 15,069 28,031
European Region 851,849 234,827 37,421 37,332 16,899
South-East Asia Region 199,535 224,925 61,975 83,627 112,418
Western Pacific Region 1,319,640 155,490 176,493 128,016 213,366
Worldwide 4,211,431 1,374,083 836,338 580,287 462,186

A livello mondiale, il tasso di mortalità è stato notevolmente ridotto da una campagna di vaccinazione guidata da partner dell'"iniziativa contro il morbillo": la Croce Rossa statunitense, i Centri degli Stati Uniti 'per il Controllo e la Prevenzione delle Malattie (CDC), la Fondazione delle Nazioni Unite, l'UNICEF e l'OMS. A livello globale, il morbillo è diminuito del 60%, da una stima di 873.000 decessi del 1999 a 345.000 nel 2005.[36] Estimates for 2008 indicate deaths fell further to 164,000 globally, with 77% of the remaining measles deaths in 2008 occurring within the Southeast Asian region.[37] Le stime per il 2008 indicano che il numero di morti è sceso ulteriormente a 164.000 casi a livello globale, con il 77% dei decessi che si verificano all'interno della regione sud-est asiatico.

Nel 2013-14, vi sono stati quasi 10.000 casi in 30 paesi europei. La maggior parte di essi si sono verificati in soggetti non vaccinati e oltre il 90% dei casi si sono verificati in cinque nazioni europee: Germania, Italia, Paesi Bassi, Romania e Regno Unito.,[38] All'inizio del 2014, vi è stata un'epidemia di morbillo in Vietnam che ha causato oltre 100 decessi.[39]

Nel 2014, una revisione da parte del Centers for Disease Control ha registrato un totale di 911 casi di morbillo tra il 2001 e il 2011, con un numero medio annuale di 61 casi concludendo che "l'eliminazione del morbillo endemico è stata ottenuta negli Stati Uniti. "[40] Tuttavia, nel 2015, un'epidemia di morbillo si è verificato negli Stati Uniti con una diffusione più elevata di quanto le previsioni avessero stimato, a causa di campagne anti-vaccinazione che hanno ridotto l'immunità della comunità. Nel 2015, una donna statunitense è morta di polmonite in seguito al morbillo. È stato il primo decesso negli Stati Uniti a causa del morbillo dal dal 2003.[41] La donna era stata vaccinato contro il morbillo ma assumeva farmaci immunosoppressiovi per un'altra condizione.[42]

Tra ottobre 2014 e marzo 2015, un'epidemia di morbillo nella capitale tedesca Berlino, ha provocato almeno 782 casi.[43]

Eziologia

Il virus del morbillo visto al microscopio elettronico.

Il morbillo è causato dal Paramyxovirus, un virus a RNA a singolo filamento negativo, del genere Morbillivirus della famiglia Paramyxoviridae.[44] Il virus è stato isolato nel 1954 dal premio Nobel John F. Enders e Thomas Peebles, da pazienti che presentavano le macchie di Koplik.[45] Gli esseri umani sono gli unici ospiti naturali del virus e non vi sono altri serbatoi animali noti. Questo virus è altamente contagioso e si diffonde attraverso la tosse e gli starnuti, con uno stretto contatto personale o il contatto diretto con le secrezioni. I fattori di rischio per l'infezione da virus del morbillo comprendono l'immunodeficienza causata dal virus HIV o dall'AIDS,[46] immunosoppressione dopo un trapianto di organo o di un trapianto di cellule staminali,[47] terapia con corticosteroidi,[48] viaggi in zone dove il morbillo è endemico o il contatto con i viaggiatori provenienti da quelle aree[48] e la perdita di anticorpi, ereditati prima dell'età di immunizzazione di routine.[49]

Segni e sintomi

Pelle di una persona, dopo 3 giorni di morbillo
"Macchie di Koplik" il terzo giorno di pre-eruttiva

I classici segni e i sintomi del morbillo includono febbre alta per quattro giorni, seguita da tosse, rinite (raffreddore, febbre, starnuti) e congiuntivite (occhi rossi) - con febbre ed eruzioni cutanee.[50] La febbre è frequente e di solito dura circa una settimana, arrivando fino a 40° C.[19] Le macchie di Koplik che si possono osservare all'interno della bocca sono patognomoniche (diagnostiche) per il morbillo, ma sono temporanee e quindi raramente possono essere viste.[50] Riconoscere queste macchie prima che una persona raggiunga l'infettività massima può aiutare i medici a ridurre la diffusione della malattia.[51]

La caratteristica eruzione cutanea del morbillo viene classicamente descritta come una eruzione cutanea maculopapulare rossa generalizzata che inizia diversi giorni dopo l'inizio della febbre. Inizia sul retro delle orecchie e, dopo poche ore, si diffonde alla testa e al collo prima di arrivare a coprire la maggior parte del corpo, causando spesso prurito. Questa eruzione cutanea appare da due a quattro giorni dopo i sintomi iniziali e dura fino a otto giorni. L'eruzione cutanea è detta a "macchia", cambiando colore dal rosso al marrone scuro, prima di scomparire.[52] Nel complesso, il morbillo di solito si risolve dopo circa tre settimane.[19]

Complicazioni

Le complicazioni del morbillo sono relativamente comuni e vanno da lievi, come la diarrea, a gravi, come la polmonite (o polmonite diretta virale o polmonite batterica secondaria), la bronchite (sia bronchite virale diretta o bronchite batterica secondaria), l'otite media,[53] l'encefalite acuta,[54] e ulcere corneali (che portano a cicatrici corneali).[55] Si riscontrano complicanze generalmente più gravi negli adulti che contraggono il virus.[56] Nel 1920, il tasso di mortalità per la polmonite a seguito del morbillo fu di circa il 30%.[57]

Tra il 1987 e il 2000, il tasso di mortalità negli Stati Uniti, a causa del morbillo, si attestava a 3 casi su 1000 casi o lo 0,3%. [58] Nelle nazioni in via di sviluppo, con alti tassi di malnutrizione e scarsa assistenza sanitaria, i tassi di mortalità erano intorno al 28%.[58] Nei soggetti immunocompromessi (ad esempio, le persone con AIDS) il tasso di mortalità è di circa il 30%.[59] I più gravi fattori di rischio per il morbillo e le sue complicanze, comprendono la malnutrizione,[48] l'immunodeficienza,[48] la gravidanza,[48] e la carenza di vitamina A.[48][60]


Modalità di contagio

Il morbillo è una malattia infettiva acuta con altissimo indice di contagiosità (97-98%); il contagio avviene per via aerea, per contatto diretto o indiretto con i fluidi corporei di una persona malata (muco, starnuti). Il bambino è contagioso da 1-3 giorni prima dell'inizio dei sintomi (e quindi 3-5 giorni prima della comparsa delle manifestazioni cutanee) fino a 7 giorni dopo la comparsa dell'esantema.

Sintomi e segni

Periodo pre-esantematico

Dopo il periodo di incubazione di 10-12 giorni durante il quale possono esserci segni vaghi di malessere, inappetenza, cefalea, disturbi gastroenterici inizia il periodo prodromico (Fase pre-esantematica) che dura in genere 3 giorni.

In questa fase il bambino presenta una caratteristica mucosite, caratterizzata da:

  • congiuntivite (con fotofobia e lacrimazione intensa)
  • raffreddore con starnuti e abbondante secrezione nasale
  • tosse secca abbaiante
  • malessere generale e febbre elevata, in genere sui 39-40 °C.
Macchie di Köplik

Due o tre giorni prima dell'esantema sono visibili sulla mucosa geniena a livello dei molari inferiori piccolissime macchie fugaci (scompaiono dopo 12-18 ore) bianche, simili a capocchie di spillo (a spruzzatura di calce), che prendono il nome di macchie di Köplik. Le macchie di Köplik sono patognomoniche (ovvero quando si diagnosticano rappresentano un segno inequivocabile della malattia).

Periodo esantematico

Dopo 3-4 giorni dall'inizio del periodo pre-esantematico appare il tipico esantema che interessa prima il viso, vicino all'attaccatura dei capelli e dietro alle orecchie, e poi, nell'arco di 2-3 giorni, il resto del corpo estendendosi alle braccia, al tronco e alle gambe con una progressione caratteristica a “nevicata” (ovvero dall'alto in basso). In questo periodo la febbre può anche superare i 40° esterni.

Le manifestazioni cutanee hanno l'aspetto di maculo-papule, ovvero di macchioline di colore rosso vivo, lievemente rilevate al tatto, a margini frastagliati, che tendono a confluire tra loro assumendo l'aspetto di grosse macchie.

Quando, dopo circa 24 ore, l'esantema arriva ad interessare il dorso del piede, l'esantema precedentemente comparso sulla fronte ed il volto inizia ad impallidire; così l'esantema procede ad attenuarsi con la stessa sequenza della sua apparizione. L'esantema si attenua in 3-4 giorni, lasciando il posto ad una desquamazione cutanea. Il decorso completo del morbillo si esaurisce normalmente in 8-10 giorni, anche se la tosse può persistere più a lungo.

Diagnosi

La diagnosi clinica del morbillo richiede una storia di febbre da almeno tre giorni accompagnata da almeno tosse, rinite o congiuntivite. L'osservazione delle macchie di Koplik è diagnostica per il morbillo.[51][61][62]

Test di laboratorio

In alternativa, una diagnosi di laboratorio può essere fatta con la conferma della presenza di anticorpi IgM per il morbillo o l'isolamento di del virus a RNA del morbillo dai campioni respiratori.[63] Quando non è possibile prelevare il sangue, può essere raccolta la saliva per test sulle IgA specifiche per il morbillo.[64] Un contatto con altri pazienti noti per avere la malattia aggiunge una forte evidenza epidemiologica per la diagnosi. Qualsiasi contatto con una persona infetta, tra cui lo sperma attraverso un rapporto sessuale, la saliva o il muco, può trasmettere l'infezione.[62]

Prognosi e complicazioni

La maggior parte dei decessi sono causati dalle complicazioni associate con la malattia; tali complicazioni sono più comuni nei bambini sotto i 5 anni e negli adulti sopra i 20.[65]

Le principali complicanze del morbillo sono rappresentate da:

L'epidemia italiana di morbillo del 2002 ha causato, su circa 40.000 bambini malati, più di 600 ricoveri ospedalieri, 15 encefaliti e 6 decessi[68].

Trattamento

Non esiste un trattamento specifico per il morbillo. La maggior parte delle persone affette si riprenderà con il riposo e terapia di supporto, se non si verificheranno complicanze.

I pazienti che dimostrano un peggioramento possono sviluppare ulteriori complicazioni mediche. Alcune persone incorreranno nella polmonite come conseguenza della infezione con il virus del morbillo. Altre complicazioni includono infezioni dell'orecchio, bronchite (sia bronchite virale o bronchite batterica secondaria) e infiammazione del cervello.[69] Quest'ultima ha un tasso di mortalità del 15%. Mentre non vi è alcun trattamento specifico per l'encefalite da morbillo, gli antibiotici sono necessari per polmonite batterica, per la sinusite e la bronchite.

Tutti i sintomi che si possono presentano possono essere trattati: l'ibuprofene o il paracetamolo per ridurre la febbre e il dolore e, se richiesto, un farmaco ad azione rapida per dilatare le vie aeree per la tosse. Per quanto riguarda l'aspirina, alcune ricerche hanno suggerito una correlazione tra i bambini che l'assumono e lo sviluppo della sindrome di Reye.[70] Alcune ricerche hanno dimostrato l'aspirina non può essere l'unico farmaco associato con la Reye, ma anche gli antiemetici sono stati considerati.[71] Il legame tra l'uso di aspirina nei bambini e lo sviluppo della sindrome di Reye è debole nella migliore delle ipotesi, se non addirittura inesistente.[72] Tuttavia, la maggior parte delle autorità sanitarie ancora mette in guardia per l'uso dell'aspirina per ogni febbre nei bambini sotto i 16 anni.[73][74][75][76]

L'uso della vitamina A durante il trattamento è raccomandato dall'Organizzazione mondiale della sanità per diminuire il rischio di cecità.[77] Una revisione sistematica di studi per il suo utilizzo non ha trovato significative riduzioni della mortalità complessiva, ma ha ridotto la mortalità nei bambini di età inferiore ai due anni.[78][79][80]

Non è chiaro se la supplementazione di zinco nei bambini con il morbillo possa influire sul decorso della malattia.[81]

Profilassi

Disposizioni legislative

Il morbillo è soggetto a denuncia obbligatoria da parte del medico con isolamento del paziente per 5 giorni dalla comparsa delle prime manifestazioni cutanee (esantema). In Italia nell'aprile del 2007 è stata istituita una sorveglianza speciale per la segnalazione dei casi[82].

Vaccinazione

Lo stesso argomento in dettaglio: Vaccino del morbillo.

Il morbillo è una malattia che può essere prevenuta efficacemente tramite apposita vaccinazione, effettuata unitariamente al vaccino per la rosolia e quello per la parotite (il vaccino MPR). Nei "Calendari Vaccinali", il vaccino per il morbillo è solitamente previsto tra il 12º e il 15º mese di età, ed è previsto un richiamo tra i 5 e 6 anni.

Quasi tutti i bambini che ricevono la vaccinazione non hanno alcun effetto collaterale; nei restanti casi, la quasi totalità sono lievissimi e transitori (rossore e gonfiore nella sede della vaccinazione, febbre, etc.). L'immunità dura tutta la vita[68].

Stato della ricerca

Nel mese di maggio 2015, sulla rivista Science, ha pubblicato un rapporto in cui i ricercatori hanno scoperto che l'infezione di morbillo può lasciare nella popolazione un maggior rischio di mortalità da altre malattie per 2 o 3 anni.[83][84]

Un trattamento specifico per il morbillo, tramite il farmaco sperimentale ERDRP-0519, ha mostrato risultati promettenti in studi su animali, ma non è ancora stato testato negli esseri umani.[85][86][87]

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Voci correlate

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