Denosumab

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Denosumab
Caratteristiche generali
Formula bruta o molecolareC6404H9912N1724O2004S50
Massa molecolare (u)144.7 kDa
Numero CAS615258-40-7
Codice ATCM05BX04
DrugBankDB06643
Dati farmacologici
Modalità di
somministrazione
Sottocutanea (ogni 6 mesi)
Indicazioni di sicurezza
Denosumab

Il denosumab, commercializzato con i nomi Prolia e Xgeva, è un anticorpo monoclonale completamente umanizzato indicato per il trattamento dell'osteoporosi post-menopausale (PMO), il rimaneggiamento con perdita di massa ossea per artrite reumatoide (AR) o metastasi ossee e per contrastare le lesioni osteolitiche da mieloma multiplo.[1][2]

Meccanismo d'azione[modifica | modifica wikitesto]

Il denosumab agisce formando degli immunocomplessi con il RANKL (RANK Ligand), proteina che agisce come segnale primario nella promozione della rimozione ossea legandosi al recettore RANK. In numerose condizioni caratterizzate da perdita di massa ossea vi è uno squilibrio tra il RANKL (attivatore osteoclastico) che risulta aumentato e l'osteoprotegerina (inibitore osteoclastico).

Studi clinici hanno dimostrato che il denosumab possiede un profilo di sicurezza simile ai bisfosfonati e che può essere altrettanto o più efficace dei bifosfonati nel prevenire la perdita ossea causata da PMO, AR, o durante il trattamento delle metastasi ossee.[3]

Il farmaco è stato sviluppato dalla Amgen, con il nome Prolia, dal giugno 2010,[4][5] per il trattamento dell'osteoporosi (PMO), mentre per il trattamento delle metastasi ossee, con il nome Xgeva, dal novembre 2010.[6]

Negli USA la Amgen stima ogni anno fatturati di circa 12,6 miliardi di $.[6]

Indicazioni terapeutiche[modifica | modifica wikitesto]

Denosumab è indicato per[7]

Effetti collaterali[modifica | modifica wikitesto]

Gli effetti collaterali più frequenti sono: iper-colesterolemia, infezioni vescicali[4], ipocalcemia, infezioni gravi comprese le infezioni cutanee, dermatiti, eczema e rash cutaneo[5], osteonecrosi della mandibola/mascella. L'induzione di ipocalcemia potrebbe essere utilizzata in caso di ipercalcemia maligna.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ McClung MR, Lewiecki EM, Cohen SB, et al., Denosumab in postmenopausal women with low bone mineral density, in N. Engl. J. Med., vol. 354, n. 8, febbraio 2006, pp. 821–31, DOI:10.1056/NEJMoa044459, PMID 16495394.
  2. ^ GK. Ellis, HG. Bone; R. Chlebowski; D. Paul; S. Spadafora; J. Smith; M. Fan; S. Jun, Randomized trial of denosumab in patients receiving adjuvant aromatase inhibitors for nonmetastatic breast cancer., in J Clin Oncol, vol. 26, n. 30, ottobre 2008, pp. 4875-82, DOI:10.1200/JCO.2008.16.3832, PMID 18725648.
  3. ^ (EN) Landes Bioscience Journals: mAbs, su landesbioscience.com.
  4. ^ a b (EN) FDA clears Amgens bone-strengthening drug Prolia | Bioscience Technology Online, su biosciencetechnology.com (archiviato dall'url originale il 23 luglio 2012).
  5. ^ a b (EN) Medical News: FDA Approves Denosumab for Osteoporosis - in Endocrinology, Osteoporosis from MedPage Today, su medpagetoday.com.
  6. ^ a b (EN) GEN | News Highlights: Amgen's Denosumab Cleared by FDA for Second Indication, su genengnews.com (archiviato dall'url originale il 7 aprile 2018).
  7. ^ (EN) FDA: Denosumab, su cancer.gov. URL consultato il 6 luglio 2021.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

Denosumab[modifica | modifica wikitesto]

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]