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III Giochi europei[modifica | modifica wikitesto]

Voce principale: Giochi europei.
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III Igrzyska Europejskie
Competizione Giochi europei
Sport Multisport
Edizione III
Organizzatore COE
Luogo Bandiera della Polonia Cracovia
Nazioni 50 (previste)
Discipline 30 (previste)
Impianto/i Stadio Municipale
Cronologia della competizione

I III Giochi europei (in polacco: III Igrzyska Europejskie) sono una manifestazione multisportiva per gli atleti europei. Si terranno a Cracovia, in Polonia nel 2023.

Assegnazione[modifica | modifica wikitesto]

Durante la prima edizione dei Giochi europei a Baku, la città di Manchester nel Regno Unito aveva espresso il suo interesse per ospitare la terza edizione nel 2023. Nonostante ciò, in seguito all'assegnazione dei Campionati europei del 2018 a Glasgow (insieme a Berlino) e quella dei Giochi del Commonwealth del 2022 a Birmingham, non vi è più stata alcuna manifestazione d'interesse.

A maggio 2018, il COE dichiara che il processo di selezione sarà aperto anche a candidature comuni tra città di diversi stati, aprendo il 20 settembre dello stesso anno il processo di candidatura dopo un incontro dei comitati olimpici nazionali costituenti a Stoccolma. La scadenza del periodo di candidatura è stabilita per il 28 febbraio 2019.

Nel gennaio 2019 Marcin Krupa, sindaco della città polacca di Katowice, annuncia pubblicamente l'interesse della città all'ospitare i Giochi, diventato così la prima città candidata. In seguito anche Kazan', capoluogo del Tatarstan in Russia, esprime lo stesso desiderio.

A febbraio 2019 la data di scadenza per la candidatura viene rinviata di due mesi fino al 30 aprile 2019, a causa di "forte interesse in tutto il continente". A maggio dello stesso anno la scadenza viene rimandata ulteriormente dal COE, senza citare alcuna motivazione per la scelta. Nello stesso mese il Comitato Olimpico Polacco annuncia la sostituzione della candidatura di Katowice con quella di Cracovia, e il presidente del COE Janez Kocijančič ribadisce il suo auspicio di selezionare la città ospitante entro l'inizio del Giochi di Minsk il 21 giugno 2019.

Il 31 marzo, dopo la scadenza del termine per la candidatura, il COE conferma la presenza di una sola canditatura formale, quella di Cracovia in collaborazione col voivodato della Piccola Polonia. Jacek Majchrowski, sindaco della città, ha precedentemente dichiarato che la città avrebbe rifiutato di ospitare i giochi qualora il governo nazionale e del voivodato non avessero collaborato all'organizzazione.

The official election of the European Games 2023 host took place at an EOC General Assembly in Minsk on 22 June 2019 where it was unanimously decided that Kraków and the surrounding Lesser Poland region would hold the Games. The vote was by a show of hands.

Selezione della città ospitante dei III Giochi europei
Città candidate Nazione Voti
Cracovia Bandiera della Polonia Polonia decisione

unanime







Liberato (cantante)[modifica | modifica wikitesto]

LIBERATO
NazionalitàBandiera dell'Italia Italia
GenereTrap
Pop rap
Canzone napoletana
Rhythm and blues
Hip hop
Pop
Periodo di attività musicale2017 – in attività
Strumentovoce
Sito ufficiale

Liberato, reso graficamente come LIBERATO (Napoli, ...), è un cantante e cantautore italiano dall'identità anonima[1][2], attivo a partire dal 13 febbraio 2017.

Sebbene la lingua di composizione dei suoi testi sia principalmente il napoletano, è solito amalgamare anche parole o intere frasi in lingua italiana, inglese, francese e spagnola.

L'anonimato[modifica | modifica wikitesto]

Proprio per la scelta dell'artista di mantenersi anonimo, la sua vita resta un mistero. In una rarissima intervista, rilasciata tramite posta elettronica al periodico musicale Rolling Stone, egli ha dichiarato esclusivamente di essere nato a Napoli e di chiamarsi Liberato, anche se nessuna di queste notizie è mai stata confermata da fonti terze autorevoli o da documentazione ufficiale.

Il mistero attorno alla sua vera identità è un tratto distintivo della figura di Liberato, al punto da apparire in pubblico esclusivamente incappucciato, accompagnato da sosia[3] o celato da uno schermo[4].

Carriera[modifica | modifica wikitesto]

2017[modifica | modifica wikitesto]

La carriera di Liberato comincia il 13 febbraio 2017[5] con la pubblicazione sull'omonimo canale YouTube (creato appena due giorni prima, l'11 febbraio[6]) del suo primo singolo, "NOVE MAGGIO". Il video della canzone, abbastanza criptico, segue una giovane ragazza dedita a cantare la stessa per le vie dei quartieri popolari di Napoli e porta la firma del regista partenopeo Francesco Lettieri, che sarà poi presenza fissa in tutti i videoclip dell'artista. Il giorno successivo il brano viene rilasciato in forma digitale anche sulle piattaforme di streaming, prime fra tutte Spotify e Bandcamp, riscuotendo un discreto successo fra il mondo della critica e il pubblico generale.

Il 9 maggio dello stesso anno[7], il profilo YouTube di Liberato pubblica in forma di video il secondo singolo del cantante, "TU T'E SCURDAT' 'E ME", rilasciato sulle piattaforme digitali il 17 dello stesso mese. All'interno di questa clip viene presentata per la prima volta la storia d'amore di due giovani napoletani, interpretati da Demetra Avincola ed Amdam Jendoubi, che saranno poi anche i protagonisti e il punto di focalizzazione di "INTOSTREET" e "JE TE VOGLIO BENE ASSAJE". Per la prima appare in camera anche la figura di Liberato stesso, che si presenta incappucciato, di spalle e completamente vestito di nero e blu scuro, avendo però come tratto distintivo una felpa recante il suo nome.

Il 2017 si conclude con la pubblicazione, il 19 settembre su YouTube[8] e tre giorni dopo sui servizi di streaming musicale, di "GAIOLA PORTAFORTUNA". La data di pubblicazione del video ha una doppia valenza, corrispondendo sia alla festa di San Gennaro, partono di Napoli, sia all'anniversario della strage di Castel Volturno, quando la camorra uccise 6 immigrati africani. A testimonianza di questa valenza vi è sia il fatto che i protagonisti principali siano tutti neri e che il video stesso sia stato girato proprio a Castel Volturno. Sebbene la figura di Liberato non sia presente all'interno del filmato, alcune scene ritraggono un uomo di spalle con una canottiera rosa e la scritta Liberato 95.

2018[modifica | modifica wikitesto]

Il 20 gennaio[9] esce su YouTube il video di "ME STAJE APPENNENN' AMÒ", mentre si dovrà attendere il 12 giugno dello stesso anno per il lancio su Spotify. All'interno del filmato viene posto particolare risalto alle tematiche LGBT: partendo, infatti, da un discorso della donna transessuale napoletana Rosa Rubino[10], la telecamera segue poi due giovani omosessuali innamorati, un gruppo di ultrà composto interamente da donne (fra qui anche almeno una coppia lesbica) e una comitiva formata da donne, travestiti e transessuali e impegnata in una notte di eccessi. Anche la figura di Liberato è interpretata da una donna.

2019[modifica | modifica wikitesto]

Dopo mesi di assenza dalle reti sociali, a pochi minuti dallo scadere del 9 maggio 2019 Liberato rilascia in contemporanea su YouTube e Spotify il suo primo album, omonimamente chiamato "LIBERATO", composto di 11 brani, di cui 5 inediti più "GAIOLA", rielaborazione in versione voce e pianoforte del brano "GAIOLA PORTAFORTUNA". Ad accompagnare gli inediti dell'album vi è una serie di video in 5 episodi diretti sempre da Francesco Lettieri, che prende il nome di "CRV" ("Capri Rendez-Vous") e segue a più riprese, dal 1966 al 2019, lo nascita e lo sviluppo della tormentata storia d'amore fra l'attrice francese Marie (interpretata da Jessica Cressy e da Anna Rupe) e Carmine Vuotto (interpretato da Elvis Esposito), ambientata sullo sfondo dell'isola di Capri.

2020[modifica | modifica wikitesto]

Nel 2020 firma la colonna sonora del film Ultras[11], esordio alla regia di Francesco Lettieri diffuso su Netflix e in sale selezionate. Il 23 marzo pubblica sulle piattaforme di streaming l'album ULTRAS nel quale sono raccolte le canzoni che fanno da sfondo all'omonimo film.

Concerti[modifica | modifica wikitesto]

Sebbene fosse stato ufficialmente inserito nella scaletta dell'edizione 2017 del MI AMI Festival, sul palco si presentano invece Calcutta, Izi, Priestess e DJ Shablo, continuando ad alimentare il mistero circa la vera identità dell'artista.[12]

Data Luogo Festival Spettatori
26 maggio 2017 Idroscalo (Milano) MI AMI Festival
9 maggio 2018[13] Rotonda Diaz (Napoli) 15.000/20.000[14]
9 giugno 2018[15] Piazzale Donne Partigiane (Milano)
14 giugno 2018[16] Fira Montjuïc (Barcellona) Sónar
6 luglio 2018[17] Locorotondo VIVA! Festival
22 giugno 2019[18] Ippodromo delle Capannelle (Roma) Rock in Roma

     concerto annunciato ma non svolto


Discografia[modifica | modifica wikitesto]

Singoli[modifica | modifica wikitesto]

Titolo Data di pubblicazione Certificazioni FIMI[19] Album di provenienza Formato
NOVE MAGGIO 14 febbraio 2017 Oro Distribuzione digitale
TU T'E SCURDAT' 'E ME 17 maggio 2017 Platino
GAIOLA PORTAFORTUNA 22 settembre 2017
INTOSTREET 4 maggio 2018
ME STAJE APPENNENN' AMÒ 12 giugno 2018
GAIOLA 9 maggio 2019 LIBERATO
GUAGLIÒ
OI MARÌ
NIENTE
NUNN'A VOGLIO 'NCUNTRÀ
TU ME FAJE ASCÌ PAZZ'
JE TE VOGLIO BENE ASSAJE 12 giugno 2019
AMMA STÀ VICIN' 23 marzo 2020 ULTRAS
'A MAMM' E CHI 'NNALLÙCC'
CCHIÙ FORT'
FUNICULÌ FUNICULÀ
GRAZIA
GRAZIELLA
GRAZIOCAZZ
LUNTAN'
O CORE NUN TENE PADRONE - APACHE MIX
'O CORE NUN TENE PADRONE - NNN MIX
RIONE TERRA
VIEN' CCÀ (PART I)
VIEN' CCÀ (PART II)
WE COME FROM NAPOLI
"—" indica la pubblicazione come singolo

Album[modifica | modifica wikitesto]

Titolo Data di pubblicazione Numero di brani Certificazioni FIMI
LIBERATO 9 maggio 2019 11
ULTRAS 23 marzo 2020 14



Titoli monarchici derivati da Caesar[modifica | modifica wikitesto]

La storia dell'uso del termine Cæsar come titolo imperiale è testimoniata dall'ampia varietà di titoli monarchici derivati da questo in varie lingue, spesso col significato di Imperatore e Imperatrice.

Va tenuto in mente che la pronuncia latina originale del termine prevedeva la c dura e la pronuncia come due lettere separate per il dittongo ae:

Lingue germaniche:[modifica | modifica wikitesto]

Lingue baltiche:[modifica | modifica wikitesto]

Lingue slave:[modifica | modifica wikitesto]

  • BielorussoЦар e Царыца (tsar e tsaritsa);
  • BulgaroЦар e Царица (tsar e Taritsa);
  • CecoCísař e Císařovna;
  • CroatoCar e Carica (c è pronunciata ts);
  • MacedoneЦар e Царица (tsar e tsaritsa);
  • PolaccoCesarz e Cesarzowa;
  • Russo: Царь e Царица, Czar e Czaritza (archaic transliteration), tsar e tsaritsa (modern transliteration); however in the Russian Empire (also reflected in some of its other lingue), which aimed to be the "third Rome" as successor to the Byzantine Empire, it was abandoned (not in the foreign language renderings though) as imperial style — in favor of Imperator and Autocrator — and used as a lower, royal style as within the empire in chief of some of its parts, e.g. Georgia and Siberia
  • Serbo: Цар e Царица / Car e Carica (pronounciato tsar e tsaritsa) o Kesar/Кесар
  • SlovaccoCisár e Cisárovná;
  • Sloveno: Cesar e Cesarica oppure Car e Carica;
  • Ucraino: Цар/Царь e Царина (archaic transliteration: czar e czarina), tsar e tsaryna (modern transliteration)

Lingue afro-asiatiche:[modifica | modifica wikitesto]

  • Arabo: Qays'r قصر;قيصر Qas'r (palace)
  • Ebraico : Kesár‎‎ קיסר (maschile) e Kesarít קיסרית (femminile);

Lingue indoiraniche:[modifica | modifica wikitesto]

Lingue cartveliche:[modifica | modifica wikitesto]

Lingue turche:[modifica | modifica wikitesto]

  • TurcoKayser (storico), Sezar (moderno); "Qaysar-ı Rum": Cesare dei Romei, uno dei vari titoli usati dai sultani ottomani.

Lingue uraliche:[modifica | modifica wikitesto]

Lingue austronesiane:[modifica | modifica wikitesto]

Albanese:[modifica | modifica wikitesto]

Armeno:[modifica | modifica wikitesto]

  • Armeno: կայսր (Kaysr); inoltre: կայսրություն (Kaysrutiun), col significato di impero;

Greco[modifica | modifica wikitesto]

  • Greco antico: Καίσαρ (kaisar, raramente usata anche in greco moderno);

Lingue romanze:[modifica | modifica wikitesto]

Today in age the writing of the name or title "Caesar" is not used, except only to refer to the most common form, Cesar, however this is only based on Hispanic cultures. The writing of Caesar is not taken into account.

In various Romance and other lingue, the imperial title was rather based on the Latin Imperator (in fact a military mandate or a victory title), but Caesar or a derivation is then still used for both the name and the minor ranks (still perceived as Latin)

There have been other cases of a noun proper being turned into a title, such as Charlemagne's Latin name, including the epithet, Carolus (magnus) becoming Slavonic titles rendered as King: Kralj (Serbo-Croat), Král (Czech) and Król (Polish), etc.

However certain lingue, especially Romance lingue, also commonly use a 'modernized' word (e.g. César in French) for the name, both referring to the Roman cognomen and modern use as a first name, and even to render the title Caesar, sometimes again extended to the derived imperial titles above.