M4 Sherman: differenze tra le versioni

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== Sviluppo dell'M4 Sherman ==
== Sviluppo dell'M4 Sherman ==

Versione delle 21:09, 8 giu 2015

M4 Sherman
Uno Sherman M4A3E8 76 mm
Descrizione
TipoCarro armato medio
Equipaggio5
Data impostazione1940
Data entrata in servizio1942
Data ritiro dal servizio1955
Utilizzatore principaleBandiera degli Stati Uniti Stati Uniti
Bandiera del Regno Unito Regno Unito
Altri utilizzatoriBandiera del Canada Canada,
Bandiera dell'Unione Sovietica Unione Sovietica
Esemplari49.230
Dimensioni e peso
Lunghezza5,84 m
Larghezza2,62 m
Altezza2,74 m
Peso30,3 ton
Propulsione e tecnica
MotoreWright-Continental R975 C1 BENZINA
Potenza298 kW (400 hp) - 253 kW (350 hp) a 2,400 rpm - 15,8 hp/ton
TrazioneCingolata
SospensioniVertical Volute Spring Suspension (VVSS)
Prestazioni
Velocità max50 km/h
Velocità su strada40-48 km/h
Autonomia160 km (100 miglia)[1]
Armamento e corazzatura
Armamento primario1 cannone da 75 mm M3 L/40
Armamento secondario1 Mitragliatrice Browning M2HB .50 cal (300 colpi)
2 mitragliatrici .30-06 Browning M1919A4 (4.750 colpi)
Corazzatura frontaleA seconda delle versioni da 50 mm a 80 mm
Afvdb.50megs.com[2]
voci di carri armati presenti su Wikipedia

L'M4 Sherman fu il carro armato medio standard per l'US Army a partire dal 1942. Fu costruito in un gran numero di versioni ed operò con l'US Army fino alla guerra di Corea, mentre con l'IDF operò fino agli inizi degli anni settanta e nel 2006 era ancora in servizio nelle Forze Armate del Cile. Lo Sherman fu il carro armato, insieme al T-34 sovietico, costruito nel maggior numero di esemplari nella seconda guerra mondiale: 49.230 fra le molteplici varianti.[3]

Sviluppo dell'M4 Sherman

Spaccato di uno Sherman M4A4

Lo sviluppo dei carri armati nel periodo fra le due guerre mondiali negli Stati Uniti non era stato molto appoggiato dagli ambienti militari, tanto che, nel 1940, l'US Army aveva due soli carri in un numero limitato di esemplari: l'M2 Medium Tank (carro medio), costruito in 18 esemplari, e l'M2 light tank (carro leggero), costruito in diverse versioni, ma in quantità comunque limitate. Dopo i successi ottenuti dalla Wehrmacht con il Blitzkrieg, basata su un uso dei carri in cui veniva sfruttata la loro mobilità per fini strategici, si comprese la necessità di sviluppare carri che potessero essere confrontabili con i carri tedeschi. Per questo fu progettato il carro medio M3 Lee, armato con un cannone da 75 mm in barbetta ed un cannone da 37 mm in torretta.

Apparve subito chiaro che l'M3 era solo un progetto destinato a coprire le esigenze immediate, dato che il cannone da 37 mm era troppo poco potente per impegnare i carri tedeschi a lunga distanza ed il cannone da 75 mm, essendo posizionato in barbetta, poteva sparare solo sulla fronte e sul lato destro del carro. Per questo motivo fu sviluppato un nuovo carro medio che, su uno scafo non troppo dissimile da quello dell'M3, montava un anello di torretta abbastanza ampio da avere una torretta armata col cannone M2 da 75 mm. Questo carro fu l'M4 Sherman.

Descrizione

Un carro armato britannico M4 Sherman e un aliante da trasporto Airspeed Horsa in Ranville, Normandia, 10 giugno 1944

Il carro M4 Sherman era un carro con scafo saldato, molto simile nella parte inferiore all'M3. Lo scafo presentava una fronte arrotondata ed inclinata, mentre i fianchi erano verticali. Il motore fu inizialmente il Wright-Continental R975 C1 "Whirlwind" (ciclone), radiale sviluppato per usi aeronautici. Il vano di combattimento era nella parte anteriore del carro, mentre il motore era posteriore, separato dal vano equipaggio da un parete tagliafuoco e coperto da una griglia che ne permetteva la refrigerazione. L'albero di trasmissione passava sotto il pavimento della camera di combattimento, per portare la potenza del motore alle ruote dentate anteriori.
Il cambio era a cinque marce e retromarcia. Lo scafo era sostenuto da tre carrelli a due ruote per lato e con ammortizzatori verticali, posteriormente erano montate due ruote folli (che avevano anche la funzione di regolare la tensione dei cingoli) e su ogni carrello era posto superiormente un ruotino di ritorno del cingolo.
I cingoli nel corso della vita operativa del carro, furono di cinque tipi differenti: il primo tipo (T41) erano semplicemente a tacchi rettangolari collegati, uguali a quelli dell'M3 Lee, eventualmente con protuberanze laterali per muovere su terreni fangosi. Il secondo tipo (T48), e, a quanto appare dalle foto il più usato, era del tipo a chevron, cioè con una sagoma a V rovesciata (gommata) per una migliore presa sul terreno (con questo tipo non erano più richieste le protuberanze, quindi, riducendo la larghezza del cingolo, si riduceva la potenza richiesta per il movimento del mezzo).
Il tipo T54 era ancora a chevron, ma con la V più larga, sempre gommato. Infine il quarto tipo (T66), più largo, costruito appositamente per gli E8, era con una sagoma a serpente riportata sui tacchi rettangolari. Infine fu sviluppato un tipo a chevron largo, per l'uso con l'HVSS, indicato come T84.

Sherman M4A1(76) esposto al Panzermuseum di Munster.

La torretta era fusa, con due botole superiori ed il supporto per la M2 HB Browning 0,50 in (12,7 mm) di fronte alla botola del capocarro. Il cannone era protetto da un mantelletto, che, nel corso della vita del carro, cambiò diverse volte il suo aspetto. Una delle maggiori novità dello Sherman era la stabilizzazione giroscopica in elevazione del pezzo. Questa novità non fu molto apprezzata, tanto che una delle prime attività degli equipaggi, una volta preso in consegna il carro, era di rendere inoperabile il giroscopio, quindi il fuoco generalmente era effettuato da fermo.

L'equipaggio, di 5 uomini, era nello scafo (pilota e operatore radio/mitragliere) ed in torretta (capocarro, cannoniere e servente). L'accesso, oltre che dalle due botole della torretta, era assicurato da due botole nella parte anteriore dello scafo. Queste botole, costruite senza sfruttare criteri ergonomici, erano di difficile accesso dall'interno dello scafo e, spesso, nel caso di un colpo sulla torretta, era facile che il cannone collassasse su una di esse sigillandola. Questa difficoltà di uscita dal carro era una condanna a morte per l'equipaggio dello scafo nel caso che il carro avesse preso fuoco. Una volta constatato questo, il meccanismo di apertura delle botole fu modificato e fu ampliata la luce delle botole stesse.

Le esperienze belliche dimostrarono abbastanza presto che il cannone M2 da 75 mm, pur essendo abbastanza potente, non era in grado di competere con i migliori carri tedeschi (Panther e Tiger), quindi nella seconda metà del 1944 fu sostituito con un cannone da 76.2 mm lungo. Alcuni carri ebbero come armamento principale un obice da 105 mm, per uso contro bersagli non protetti.

Le munizioni erano immagazzinate con tre colpi direttamente a portata di mano del caricatore, una serie di 12 colpi a disposizione nel cestello di torretta, altri nei vani laterali accessibili sia al caricatore sia al capocarro ed infine sotto il cestello della torretta, disponibili al capopezzo. In ogni caso era una pratica comune caricare munizioni in ogni angolo disponibile.

Gli spessori di corazzatura erano:

  • scafo 51 mm frontale (successivamente aumentato a 63 mm), 38 mm laterale
  • torretta da 76 mm a 51 mm

Questi spessori erano insufficienti, dato che potevano essere penetrati dai proiettili del KwK 40 7.5 cm L/48 montato sui PzKpfw IV a 2000 m di distanza.

Denominazioni

Gli Stati Uniti fornirono il carro M4 a diversi paesi alleati durante il secondo conflitto mondiale. Nell'esercito inglese era tradizione denominare i carri con il nome di un celebre generale del paese fornitore e, com'era avvenuto per l'M3 denominato M3 Lee nella versione statunitense e M3 Grant con le modifiche richieste dai britannici, l'M4 venne ribattezzato M4 Sherman, in onore del generale Sherman. La denominazione fu presto ufficialmente adottata anche dall'esercito statunitense. I carri forniti all'esercito russo vennero denominati M4 Emcha e quelli dell'esercito canadese M4 Grizzly (M4A1) o M4 Ram (M4A5).

Al di là delle denominazioni ufficiali, occorre segnalare che, tra i carristi inglesi e statunitensi, il soprannome più diffuso per l′M4 era quello di Ronson, a causa della ben nota propensione ad incendiarsi, facendo il verso ad una pubblicità della nota marca inglese di accendini che recitava: "..si accende al primo colpo !".[4]

Varianti

M4A4 Sherman esposto all'Imperial War Museum di Londra

L'M4 Sherman ebbe diverse varianti, principalmente legate al fatto che il motore Whirlwind, essendo un motore aeronautico, era richiesto anche dall'USAAF (United States Army Air Force), che gestiva tutti gli aerei non assegnati all'US Navy. Le principali varianti sono indicate di seguito, con la descrizione delle modifiche rispetto al modello base M4.

Varianti per l'US Army

Dopo la denominazione dell'US Army è riportata (fra parentesi) la denominazione usata nella British Army, lo Sherman I era il modello M4.

M4A1 (Sherman II) La produzione di scafi saldati richiedeva tecnologie che non erano notevolmente diffuse, quindi un certo numero di mezzi furono realizzati con scafo fuso, ed anzi fu il primo modello di M4 ad entrare in produzione (febbraio 1942). Gli M4A1 sono ben riconoscibili dagli M4, dato che lo scafo è notevolmente arrotondato agli spigoli.

M4A2 (Sherman III) Per sostituire il motore Whirlwind fu progettato un motore ottenuto accoppiando due motori di autobus (diesel) su un unico volano, questo motore, indicato come GM Twin 6-71, fu utilizzato per un certo numero di carri (prodotto da aprile 1942 in circa 8.000 esemplari) che furono utilizzati in parte dall'United States Marines Corp ed in parte ceduti alle nazioni alleate (URSS, Gran Bretagna, Francia e Polonia) nell'ambito degli accordi Lend Lease. L'US Army ne tenne solo due per scopi addestrativi. Il motivo per cui l'US Army non gradiva questi carri era di tipo logistico, dato che la presenza di veicoli a propulsione diesel avrebbe richiesto una linea logistica parallela per l'approvvigionamento di nafta, mentre i motori degli altri tipi di Sherman non richiedevano benzine particolari, mentre l'US Navy, avendo già una linea logistica per la nafta delle navi, non sentiva questo problema.

Sherman versione M4A2E8 esposto al Tank Museum di Ontario.

M4A3 e M4A3W (Sherman IV) Montava il motore Ford GAA (8 cilindri cilindrata 18 l, 500 hp, refrigerato a liquido) e la sua produzione iniziò nel giugno 1942. Data la maggiore potenza ed affidabilità di questo motore nei confronti del Whirlwind fu la variante preferita dalle unità operative, anche se fu costruito in quantità nettamente minore degli M4 ed M4A1 (4761 mezzi). Per il significato della W, vedi sotto.

M4(105) e M4A3(105) Montavano in torretta un obice da 105 mm invece del cannone da 75 mm. Usati per l'appoggio della fanteria furono costruiti in 1641 (M4) e 3039 (M4A3) esemplari.

M4A1(76) W e M4A3(76) W Usavano la torretta T23, che, invece del 75 mm, montava un cannone M1A1C da 76 mm lungo, con lo stesso munizionamento dei cacciacarri M10 ed M18. La W indica che le munizioni erano wetted, cioè immagazzinate in griglie entro acqua. Questa soluzione aveva dovuto essere sviluppata per il grande rischio di incendi provocati dall'ignizione delle polveri delle munizioni presenti nel carro. Questa pratica ridusse gli incendi sugli Sherman dal 60-80% di quelli colpiti al 10-15%. La produzione iniziò nel luglio 1944.

M4A3E2 Jumbo Aveva una protezione rinforzata (aggiunta di piastre di spessore 38 mm frontali e laterali) ed una torretta con 152 mm di spessore, ne furono costruiti 254 ed entrarono in servizio nell'autunno del 1944. Armati inizialmente con il 75 mm, alcuni furono ricondizionati con il 76 mm. Avevano lo scopo tattico di stare in testa alle colonne quando si temevano imboscate.

M4A4 (Sherman V) Montava il motore Chrysler A-57 multi bank, ottenuto accoppiando sullo stesso albero quattro motori automobilistici. Questo motore, che, data l'origine era molto ingombrante, richiese un allungamento dello scafo di circa 30 cm. Questa variante fu costruita quasi esclusivamente per la British Army, solo alcuni esemplari rimasero negli Stati Uniti per scopi addestrativi.

M4A3E8 (Easy Eighth) o M4A3(76) W HVSS In questo modello i carrelli furono modificati col sistema HVSS (Horizontal Volute Spring Suspension), cioè utilizzando molloni ad ammortizzatori orizzontali anziché verticali. Questo sistema, che assicurava un migliore contatto fra carrello e cingolo, quindi una marcia più veloce e confortevole, permise l'uso di cingoli più larghi, riducendo la pressione al suolo a circa 0,8 kg/cm². La produzione iniziò nel dicembre 1944: quindi l'uso maggiore di questo modello fu nel corso della guerra di Corea.

M4A5 era la versione canadese dello Sherman, indicato come Ram (ariete) nella denominazione della Royal Canadian Army. In pratica era l'M4A1 con modifiche al sistema di rotolamento. Costruito in 188 esemplari, usati principalmente per addestramento.

M4A6 Usava uno scafo con il frontale fuso e la parte centrale e posteriore saldate. Fu sviluppato dopo la seconda guerra mondiale. Montava il motore (diesel) Carterpillar RD 1820 da 450 HP, raffreddato ad aria. Costruito in 75 esemplari fu utilizzato solo per addestramento.

M4 Calliope Questo carro montava un dispositivo lanciarazzi per offrire maggiore potenza di fuoco sul campo, ed avere grazie ad esso una sorta di carro armato/arma di artiglieria, in modo da contrastare sia i carri armati che la fanteria. Ne esistono due varianti: il T40 Whizbang con lanciarazzi a corto raggio e il T34 Calliope a lungo raggio. Venne usato soprattutto in Italia Settentrionale, più precisamente nella zona padana dal 752º Battaglione Carristi.

Varianti di altre nazioni

Sherman Firefly (Gran Bretagna) in cui il cannone da 75 mm era sostituito con un 17 pdr (76.2 mm): la presenza di un pezzo di questa lunghezza costrinse ad aggiungere un contrappeso sul retro della torretta e la lunghezza del cartoccio-proietto del pezzo britannico costrinse ad aumentare la larghezza del portello del caricatore. Inoltre, per risistemare tutte le attrezzature del carro, fu necessario eliminare l'operatore radio e la sua mitragliatrice. Fino dallo sbarco in Normandia ogni plotone[5] aveva un Firefly (lucciola) in organico. Costruito in più di 600 esemplari, su scafi M4A4 (pochi su M4 e M4A1)

M4M (URSS), costruito in numero molto limitato di esemplari, erano M4A2 riarmati con il cannone sovietico F-34 da 76 mm.

M50 Super Sherman (Israele), riarmato con il cannone CN 75-50 francese, in una torretta a cui era stato aggiunto un contrappeso posteriore, completamente ricondizionato negli anni '60.

M51 Isherman (Israele), riarmato con il cannone D1504 da 105 mm francese, in una torretta completamente riprogettata. Entrambi i mezzi israeliani avevano sostituito il motore originale con il motore Cummings (diesel) da 460 hp.

In Egitto alcuni Sherman furono modificati montando la torretta del carro leggero AMX-13 con cannone da 75 mm.

Impiego operativo

Campagna del Nord Africa e d'Italia

Un M4A1 Sherman impegnato nelle azioni di sbarco in Sicilia nel 1943

La prima unità a cui furono assegnati gli Sherman fu la 2nd Armored Division (2ª divisione corazzata), a cui però furono tolti quasi subito, per essere inviati in Nordafrica, quindi la prima unità a portare in battaglia questi carri non fu statunitense, ma l'8a Armata britannica, ed il primo uso fu nella terza battaglia di El Alamein (ottobre 1942). Nel novembre dello stesso anno la 2nd Armored Division, che, nel frattempo, era stata riequipaggiata, partecipò all'Operazione Torch, cioè allo sbarco nel Nordafrica francese, e qui il 6 dicembre 1942 gli Sherman americani ebbero il battesimo del fuoco a Djebel bou Aoukar, dove un plotone del 66th Armored Regiment fu annientato dal fuoco dei PaK tedeschi.
In Nord Africa gli Sherman incontrarono per la prima volta i PzKpfw VI Tiger (501º sPzAbt), che provocarono gravi perdite il 14 e 15 febbraio 1943 nel corso della Battaglia di Sidi Bou Zid. I carri Sherman superstiti furono inglobati nella 1st Armored Division e continuarono a combattere fino alla caduta della Tunisia (aprile 1943).

Dopo la campagna del Nordafrica gli Sherman divennero la spina dorsale delle forze corazzate statunitensi, poiché, nonostante fosse in progettazione il più potente M6, quest'ultimo fu ritenuto troppo ingombrante per il trasporto via mare. Gli Sherman furono ben rappresentati anche nelle forze armate britanniche, quindi parteciparono a tutte le campagne alleate. In Sicilia operarono con l'US Army nella 2nd Armored Division e nel 753rd Medium Tank Battalion (753º battaglione carri medi), e furono impiegati a Gela nei primi, cruciali, giorni dopo lo sbarco. Da Gela la 2nd Armoured Division fu inviata verso Palermo, che occupò il 17 luglio.

Sherman M4A3E8 usato come postazione d'artiglieria durante la Guerra di Corea

Dopo l'sbarco a Salerno (Sbarco a Salerno) gli Sherman operarono in Italia sia a Cassino, sia nello Sbarco di Anzio (1st Armored Division).

La 1st Armored Division rimase in Italia fino alla fine della guerra. Oltre agli Sherman presenti in questa grande unità vi erano anche otto battaglioni indipendenti su Sherman. Solo in Italia sono documentati due veicoli derivati dallo Sherman: il veicolo gettaponte Twaby ark e lo Sherman portafascine. Entrambi questi veicoli erano concepiti per superare trincee (o fossati) di larghezza non eccessiva. Mentre il primo entrava nella trincea ed abbatteva le rampe di accesso alla sezione centrale del ponte (portata direttamente sulla struttura del carro privato di torretta), il secondo (sempre privato della torretta) portava su due rotaie saldate su tutta la lunghezza del carro una fascina di circa 2–3 m di diametro, che, lasciata cadere nel fossato, lo riempiva permettendo il passaggio dei veicoli. A Montecassino gli Sherman operarono anche con la 2^ Brygada Pancerna (2ª brigata corazzata) polacca.

In Francia

Sherman Firefly del Gruppo Guardie Irlandesi supera alcuni carri danneggiati (Operazione Market Garden - 17 settembre 1944)

Gli Sherman iniziarono a combattere in Francia insieme alla prima ondata di sbarco del D-Day, in cui intervennero diverse centinaia di Sherman DD, da duplex drive e non come tutti potrebbero pensare dal nome D-Day e già sperimentati nell'operazione Avalanche, come testimoniato dall'incredibile recupero avvenuto a Salerno nel maggio del 2002,[6] seguiti, nel corso dei mesi, da 15 divisioni corazzate e da 39 battaglioni di carri indipendenti, ed il componente principale di tutte queste unità era l'M4, in tutte le sue varianti. In Europa lo Sherman mostrò tutti i suoi limiti, dovendosi confrontare con i PzKpfw V Panther, con cui non era assolutamente in grado di competere. Oltre che nell'US Army gli Sherman operarono con altre forze armate, in particolare sul Fronte Occidentale operarono con le forze britanniche, francesi e polacche. In particolare nelle forze francesi operarono con la 2e Division Blindée (2ª divisione corazzata), sotto il comando del generale Leclerc, prima unità a rientrare a Parigi nel 1944, e con la 1e Divisione Blindée e la 5e Division Blindée. I carri polacchi invece erano concentrati nella 1^ Diwizja Pancerna (1ª divisione corazzata), che fu la prima unità ad entrare a Wilhelmshaven.

Gli Sherman (2007 M4A2 e 2095 M4A2(76mm) W) operarono anche con l'Armata Rossa, con cui arrivarono a Berlino e Budapest. Fra le grandi unità sovietiche equipaggiate con lo Sherman ci fu anche il prestigioso 3º Corpo meccanizzato della Guardia, il carrista sovietico V.A. Galkin, comandante di M4A2 del 31º reggimento carri fu insignito della decorazione di "Eroe dell'Unione Sovietica".

Sherman britannico in Normandia (1944)

Nel Pacifico

Sherman lanciafiamme impegnato a Iwo Jima nel 1945

Nel teatro del Pacifico lo Sherman operò sia con l'United States Marine Corps sia con il 1st Chinese Provisional Tank Group (1º Gruppo Carri Provvisorio Cinese) in Birmania. Venne impiegato praticamente in tutti i teatri operativi, da Guadalcanal a Okinawa, armato soprattutto con lanciafiamme e pezzi da 75 e 105 mm che surclassavano decisamente i carri giapponesi.

In Corea

Allo scoppio della guerra di Corea gli Stati Uniti avevano disponibili in zona solo pochi carri in Giappone, ma immediatamente mossero le loro forze per sostenere la Corea del Sud, tuttavia avevano solo tre battaglioni carri addestrati, a causa della smobilitazione successiva alla seconda guerra mondiale, e di questi il 70th Tank Bataillon era armato con M4A3, ma ricevette dall'Arsenale di Rock Island due compagnie su M4A3E8. In Giappone furono ricondizionati ed organizzati nell'89th Medium Tank Battalion 54 M4A3E8 che arrivarono in Corea alla fine del luglio 1950. Gli M4E8, anche se sensibilmente inferiori ai T-34-85 coreani, operarono per tutta la prima parte della guerra in aiuto alla fanteria e per operazioni mobili nelle retrovie del nemico (Task Force Lynch). Un'analisi operativa della guerra indicò che, su 119 operazioni di carri effettuate nel corso della guerra, gli M4A3E8 avevano partecipato a 59 azioni (50%), cioè quanto tutti gli altri tipi di carro insieme. Nel corso degli anni cinquanta lo Sherman scomparve dal servizio nell'US Army e praticamente nel corso degli anni sessanta da tutti gli eserciti occidentali, con la notevole eccezione dell'IDF.

Gli ultimi anni

Gli Sherman arrivarono in Israele fin dal 1948, attraverso vie più o meno legittime, quindi, allo scoppio della guerra di Indipendenza Israeliana (erano solo 2 carri) costituivano, con pochi carri francesi precedenti la seconda guerra mondiale, l'unica forza corazzata disponibile per lo Stato di Israele. Dopo la guerra di indipendenza, a partire dal 1949, gli Israeliani riuscirono a procurarsi altri Sherman. Ancora nel 1956, in occasione della Crisi di Suez lo Sherman era il carro presente in maggior numero nelle forze corazzate israeliane (circa 200). Nella Guerra dei Sei Giorni le brigate corazzate su M50 ed M51 operarono principalmente sul fronte della Samaria e della Giudea, tanto che il peso dei combattimenti entro Gerusalemme fu sopportato da reparti montati su Super Sherman. Invece nelle guerre successive, anche se ancora presente, lo Sherman fu destinato a ruoli di seconda linea, sostituito come carro da battaglia dall'M48 Patton e dal Centurion. Dopo il 1967 Israele cedette alcuni Sherman all'Uganda, al Nicaragua ed alle milizie falangiste libanesi.

Gli Sherman ceduti a Cuba combatterono contro le forze anticastriste nel tentativo di sbarco alla Baia dei porci. Altri impieghi bellici degli Sherman si ebbero da parte delle forze della Cina Nazionalista contro le forze comuniste. Infine gli Sherman combatterono da entrambe le parti nel corso delle prime Guerre Indo-Pakistane.

Durante gli anni della guerra fredda, le torrette degli Sherman furono utilizzate in alcune opere del Vallo Alpino.

Sherman M4A1(76) delle forze armate israeliane

Veicoli su scafo Sherman

Veicoli di costruzione USA

Nel corso della seconda guerra mondiale sia gli Stati Uniti sia la Gran Bretagna cercarono di limitare i problemi logistici (notevolmente aggravati dal fatto che i pezzi di ricambio dei veicoli erano costruiti negli Stati Uniti ed usati in Europa) utilizzando componenti dei carri armati per costruire veicoli con altre funzioni tattiche. Lo Sherman, grazie al gran numero di scafi costruiti, fu uno dei carri più utilizzati come base per veicoli specializzati.

  • Calliope, era un carro Sherman a cui era stato sovrapposto alla torretta un lanciarazzi da 4 1/2 in (114 mm), con 25 tubi per avere un tiro antipersona di saturazione più efficiente con gittata di circa 4000 m. Furono usati anche lanciarazzi di tipo M17, che sparavano razzi da 7.2 in (183 mm), con 20 tubi di lancio. Alcuni M4 sostituirono il cannone di torretta con un lanciatore singolo fissato sul mantello, quindi non richiedendo che il personale uscisse dal carro per ricaricare i lanciarazzi. Questa soluzione si dimostrò insoddisfacente, soprattutto per le complicazioni che richiedeva per deflettere la vampa del razzo quando veniva lanciato.
  • Sherman DD, il DD significa Duplex Drive (doppia propulsione), ma secondo i soldati dell'United States Army, voleva dire Donald Duck ("Paperino"), era un veicolo con possibilità di galleggiamento data da un telone estensibile e con la possibilità di muovere in acqua data da due eliche che fuoriuscivano dalla parte posteriore del carro. Il telone, una volta che il carro era giunto a terra, poteva essere abbattuto dall'interno ed il carro poteva combattere normalmente. Operò nello sbarco in Normandia in tre tank batallions statunitensi, cinque Tank Regiments[7] inglesi e due Tank Regiments canadesi.

Solo 3 Sherman DD sono sopravvissuti alla guerra in tutto il mondo; uno si trova in Normandia, uno in Inghilterra, mentre uno di questi si trova nel museo "Piana Delle Orme" a Borgo Faiti, in provincia di Latina, dove ha subito un attento restauro dopo essere stato ripescato nelle acque salernitane dove finì per un'errata manovra di sbarco verso la fine del conflitto.

  • M10 Wolverine, cacciacarri costruito su scafo Sherman, con una torretta cielo aperto ed armato con un cannone M7 da 3 in, il supporto del cannone era stato modificato per permettere il montaggio, al suo posto, dell'obice da 105 mm o del cannone anticarro britannico da 17 pdr, i mezzi su cui venne montato quest'ultimo pezzo furono denominati, in Gran Bretagna, Achilles
  • M36, cacciacarri con torretta aperta ed armato con un cannone da 90 mm, molti di questi mezzi furono ottenuti sostituendo le torrette degli M10.
  • M7B1 Priest, semovente di artiglieria armato con l'obice M2A1 da 105 mm con sovrapposta una struttura aperta ed un supporto ad anello per una mitragliatrice M2 Browning 1/2 in. Mentre le prime serie del semovente M7 Priest erano su scafo M3 Lee, a partire da questa serie fu adottato lo scafo dell'M4A3. Nel corso della guerra di Corea fu sviluppata un'ulteriore variante (M7B2) con il compartimento di combattimento sollevato per permettere una maggiore elevazione del pezzo.
  • T30E1 veicolo portamunizioni di accompagnamento per i semoventi M40, mentre le serie precedenti erano su scafo M3.
  • M34 trattore di artiglieria derivato dal veicolo recupero carri M32B1, costruito in 24 esemplari. Aveva una struttura uguale a quella M32B1, a cui però era stata tolta la gru a capra[8] presente sul veicolo recupero carri.
  • M32 veicolo recupero carri, costruito in diverse varianti, nominate come la variante di Sherman che aveva fornito lo scafo (però con "B" invece di "A"), avevano una gru a capra[8] attaccata ad una torretta modificata e tenuta in posizione fissa (non ruotante). Entro la torretta era posto un verricello da 25 t per manovrare il carro da scorrere. La gru in movimento era rovesciata verso la parte posteriore del carro, mentre in azione era allungata oltre la prua. Era armato con un mortaio esterno da 81 mm montato sulla prua. I modelli HVVS presero il suffisso A1 prima del suffisso indicativo della variante (quindi un M4A1 trasformato in M32 e ricondizionato con HVVS diventava M32A1B1).
  • M74 veicolo recupero carri, costruito a partire dal 1954 su scafi M4 destinati altrimenti alla demolizione, montava una gru di dimensioni maggiori di quella dell'M32 e ben 4 verricelli (45 t per il verricello di traino, 12 t per il verricello di sollevamento collegato alla gru, 4,5 t per usi ausiliari e 950 kg manuale). Per permettere una migliore stabilità in operazione (necessaria per la maggiore altezza della gru) era stato aggiunto un vomere frontale.

Sullo scafo dello Sherman e dei suoi derivati sono stati costruiti diversi veicoli gettaponte, nessuno dei quali ha superato lo stadio sperimentale.

Gli M4A2 Sherman ebbero un lanciafiamme modello E6R3 o E12R3 installato a fianco del cannone principale, tuttavia questa sistemazione limitava sia la gittata sia la disponibilità di combustibile dei lanciafiamme, per questo motivo 175 veicoli (destinati a operare nel Pacifico) sostituirono la mitragliatrice di prua con un lanciafiamme E12R3. Altri Sherman (denominati POA CWS H1 - Pacific Ocean Area Chemical Warfare Service Hawai) ebbero il lanciafiamme in torretta (al posto del cannone da 75 mm) e furono utilizzati nell'invasione di Iwo Jima. Quelli con il lanciafiamme accoppiato all'obice da 105 mm furono designati POA CWS H5, ma non furono mai utilizzati in combattimento. Oltre a questi tentativi furono costruiti in circa 150 esemplari l'M42B1 (sullo scafo dell'M4A1) e l'M42B3 (sullo scafo M4A3), in cui il cannone da 75 mm era sostituito dal lanciafiamme E5-4. In questi carri il lanciafiamme aveva una gittata di circa 115 m.

Per tutta la durata della seconda guerra mondiale furono effettuati tentativi di dotare sia i carri Sherman sia veicoli derivati da questo con dispositivi di sminamento efficienti e sicuri. Tuttavia la presenza di questi dispositivi, aumentando notevolmente il peso e sbilanciando il carro in avanti, rendeva il carro più lento e praticamente vincolato a muovere in linea retta, per dare un maggior aiuto all'artiglieria controcarri che doveva impegnarli.

Veicoli ancora meno convenzionali su scafo Sherman furono i veicoli illuminanti (Channel Defense Light) ed i veicoli (su scafo M10) delle Sonic Companies (Compagnie sonore), che dovevano emettere rumori tali da ingannare il nemico, facendo credere la presenza di carri dove non erano, quindi forniti di potenti amplificatori sonori.

Almeno uno Sherman fu privato della torretta e, con spesse protezioni di piombo fu usato per portare personale in prossimità del terreno di prova delle bombe nucleari nel Nuovo Messico.

Veicoli costruiti in altre nazioni

  • Badger (Canada), su scafo M4A2, eliminando la torretta, sostituita con una copertura in acciaio di forma convessa, la mitragliatrice di prua era sostituita da un lanciafiamme, testato anche negli Stati Uniti come T68.
  • Crocodile (Gran Bretagna), il lanciafiamme era installato a destra del bocchello dell'operatore radio, il combustibile del lanciafiamme era trasportato in un rimorchio a due ruote esterno. La presenza di questo rimorchio creava grossi problemi sia per quanto riguardava la mobilità del carro sia per la sua sicurezza.
  • BARV (Beach Armoured Recovery Vehicle - Veicolo corazzato per recuperi su spiaggia) (Gran Bretagna), veicolo di soccorso destinato a recuperare i carri o gli altri veicoli cingolati rimasti impantanati su spiagge o in acqua (la denominazione indica chiaramente che era pensato in funzione del D-Day), praticamente era un M4A2 a cui era stata aggiunta una struttura stagna, in modo da poter operare in acqua profonde fino a 3 m.
  • ARV (Armoured Recovery Vehicle - Veicolo corazzato per recuperi) (Gran Bretagna) era un veicolo corazzato per il recupero di carri armati o altri veicoli cingolati incidentati, ricavato da scafi M4A2 e M4A4 privi di torretta e forniti di dispositivi di rimorchio e di attrezzature per le riparazioni. Erano armati con delle mitragliatrici Bren per la difesa contraerea.
  • Sexton (Gran Bretagna), derivato dallo scafo M4A5 Ram (di costruzione canadese) aveva una struttura simile a quella dell'M7, ma era armato con il l'obice-cannone 25 pdr (obice 88/25 nella denominazione italiana) di produzione britannica.
  • Kangaroo (Gran Bretagna) erano M7 o Sexton a cui era stato tolto l'armamento principale e venivano utilizzati come veicoli trasporto truppe o come posti di osservazione e comando avanzati.

Note

  1. ^ Steve Zaloga e Peter Sarson, Sherman Medium Tank 1942-1945, Osprey Publishing Ltd, 1993, ISBN185532 296 X, Tabella D
  2. ^ Medium Tank M4 Sherman
  3. ^ (EN) David Miller, Battle Winning: Tanks, Aeroplanes & Warships of World War II, Minneapolis, MBI Distribution Services/Quayside Distribution, 2000, ISBN 978-0-7603-0968-1.
  4. ^ Ruoteclassiche fascicolo n.150 del Maggio 2001, articolo "M4A1 Sherman", editoriale Domus
  5. ^ Il plotone britannico aveva in organico 3 carri
  6. ^ Spiaggia Utah, 70° US tank battalion, spiaggia Omaha, 741° e 743° US tank battalion, spiaggia Gold, Nottinghamshire regiment, spiaggia Juno e 10° Canadian armoured regiment, spiaggia Sword 13/18° Hussars
  7. ^ I Regiments britannici avevano gli organici di un battaglione statunitense o tedesco
  8. ^ a b Per gru a capra si intende una gru con due bracci convergenti ed una traversa che li collega nella parte mediana. In inglese è indicata come A frame boom.

Bibliografia

  • Fred W. Crismon. US military tracked vehicles. Motorbooks International, 1992.
  • Daniele Guglielmi. M4 Sherman. Una leggenda su cingoli in due parti su Storia Militare", prima parte nº 31 (aprile 1996) pp. 28–38, seconda parte nº 33 (giugno 1996) pp. 35–44.
  • Jim Mesko. Walk around - M4 Sherman. Squadron/Signal Publications, 2000.
  • Steve Zaloga e Peter Sarson. Sherman medium tank 1942-1945. Osprey Military Publishing, 1993.

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