Haakon VII di Norvegia: differenze tra le versioni

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Dopo che l'unione tra [[Svezia]] e [[Norvegia]] venne dissolta nel [[1905]], venne creata una commissione da parte del governo norvegese che venne incaricata di trovare alcuni candidati a livello delle monarchie europee che fossero adatti a succedere al trono norvegese per i secoli a venire. Gradualmente, il principe Carlo divenne il principale di questi candidati, in gran parte perché egli discendeva dai re norvegesi dell'antichità. Inoltre egli aveva già un figlio che sarebbe divenuto un valido erede al trono e la principessa Maud era profondamente legata alla famiglia reale britannica, il che avrebbe potuto garantire molti vantaggi alla nazione norvegese da poco indipendente, sia in campo di prestigio che di alleanze politiche oltre che di politiche commerciali.
Dopo che l'unione tra [[Svezia]] e [[Norvegia]] venne dissolta nel [[1905]], venne creata una commissione da parte del governo norvegese che venne incaricata di trovare alcuni candidati a livello delle monarchie europee che fossero adatti a succedere al trono norvegese per i secoli a venire. Gradualmente, il principe Carlo divenne il principale di questi candidati, in gran parte perché egli discendeva dai re norvegesi dell'antichità. Inoltre egli aveva già un figlio che sarebbe divenuto un valido erede al trono e la principessa Maud era profondamente legata alla famiglia reale britannica, il che avrebbe potuto garantire molti vantaggi alla nazione norvegese da poco indipendente, sia in campo di prestigio che di alleanze politiche oltre che di politiche commerciali.


La concezione democratica di Carlo, inoltre, fu la chiave per risolvere il conflitto interno del governo norvegese che era dibattuto se mantenere una monarchia o aderire ad un sistema di governo repubblicano. Il principe danese, accettò la proposta del governo norvegese, ma accondiscese a salire al trono solo dopo un referendum popolare.
La concezione democratica di Carlo, inoltre, fu la chiave per risolvere il conflitto interno del governo norvegese che era dibattuto se mantenere una monarchia o aderire ad un sistema di governo repubblicano. Il principe danese accettò la proposta del governo norvegese, ma accondiscese a salire al trono solo dopo un referendum popolare.


Dopo il referendum del [[1905]] che confermò col 79% la preferenza al principe Carlo (259.563 voti a favore e 69.264 contro)<ref>{{Cita news |titolo=Jubilee |url=http://www.time.com/time/magazine/article/0,9171,752591,00.html |pubblicazione=Time Magazine |pagina=1 |data=8 dicembre 1930 |accesso=17 dicembre 2008 }}</ref> i norvegesi si espressero per mantenere la monarchia ed al principe Carlo venne ufficialmente offerta la corona ed il trono di Norvegia dallo ''[[Storting]]'' (parlamento) ed eletto sovrano il 18 novembre [[1905]]. Quando Carlo accettò l'offerta quella stessa sera (dopo l'approvazione di suo nonno [[Cristiano IX di Danimarca]]), immediatamente decise di ribattezzarsi col nome di [[Haakon]], tipico norvegese e già usato da altri monarchi della Norvegia indipendente.<ref name="Taking his name">{{Cita web|url=http://www.english-heritage.org.uk/server/show/ConWebDoc.5780|titolo=Blue Plaque for King Haakon VII of Norway|accesso=12 aprile 2008|editore=English Heritage|anno=2005|autore=English Heritage}}</ref> Così facendo, egli succedette al prozio [[Oscar II di Svezia]] che aveva abdicato al trono norvegese nell'ottobre di quell'anno, unitamente all'approvazione dell'accordo che prevedeva la separazione appunto tra Norvegia e Svezia.
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Haakon VII
Haakon VII di Norvegia
Re di Norvegia
Stemma
Stemma
In carica18 novembre 1905-21 settembre 1957
Incoronazione22 giugno 1906
PredecessoreOscar II di Svezia
SuccessoreOlav V
Principe di Danimarca
In carica3 agosto 1872 –
18 novembre 1905
Nome completoChristian Frederik Carl Georg Valdemar Axel Bertram
TrattamentoSua Maestà
NascitaPalazzo di Charlottenlund, 3 agosto 1872
MortePalazzo reale di Oslo, 21 settembre 1957
Luogo di sepolturaFortezza di Akershus, Oslo, 1º ottobre 1957
Casa realeSchleswig-Holstein-Sonderburg-Glücksburg
PadreFederico VIII di Danimarca
MadreLuisa di Svezia
ConsorteMaud di Gran Bretagna
FigliOlav V
MottoAlt for Norge (tutto per la Norvegia)

Haakon VII di Norvegia, nato Christian Frederik Carl Georg Valdemar Axel Bertram, Principe di Danimarca (Charlottenlund, 3 agosto 1872Oslo, 21 settembre 1957), è stato il primo Re di Norvegia dopo la separazione con la Svezia nel 1905.

Membro della casata di Schleswig-Holstein-Sonderburg-Glücksburg, pur da monarca eletto, Haakon seppe ben presto ottenere il rispetto e l'affetto del suo popolo e svolse un ruolo chiave nell'unire la nazione norvegese nella sua resistenza contro l'occupazione nazista durante la Seconda Guerra mondiale, periodo durante il quale egli evitò di abdicare salvando così la sua famiglia e lo stato stesso con una netta opposizione contro l'invasore. Morì all'età di 85 anni il 21 settembre 1957 dopo ben 52 anni di regno.

Biografia

I primi anni da principe danese

Il principe Carlo di Danimarca, poi Haakon VII di Norvegia, nel 1889

Originariamente conosciuto col nome di principe Carlo di Danimarca (nome datogli dal nonno materno), egli era il figlio secondogenito del principe Federico di Danimarca (futuro sovrano col nome di Federico VIII) e di sua moglie, Luisa. Inoltre, egli era fratello minore di Cristiano X, nipote paterno di re Cristiano IX di Danimarca e nipote materno di re Carlo XV di Svezia.

Il principe Carlo nacque al Palazzo di Charlottenlund presso Copenaghen ed apparteneva alla dinastia degli Schleswig-Holstein-Sonderburg-Glücksburg, linea collaterale del Casato degli Oldenburg. La Casa di Oldenburg era divenuta casata reale danese dal 1448 e tra il 15361814 aveva governato anche sulla Norvegia come parte del regno di Danimarca-Norvegia, sebbene la famiglia avesse avuto legami con la Norvegia sin dal tardo medioevo. Molti dei suoi antenati erano stati anche re indipendenti di Norvegia (Haakon V, Cristiano I, Federico I, Cristiano III, Federico II, Cristiano IV e Federico III). Cristiano Federico, che fu re di Norvegia per breve tempo nel 1814, era suo prozio.

Dato il suo status di principe reale, Carlo venne allevato alla corte di Copenaghen e venne educato alla Søværnets Officersskole (Scuola per ufficiali di marina) ove raggiunse il grado di tenente.

L'ascesa al trono

Foto dell'Incoronazione di Haakoon come Re di Norvegia.
Foto ufficiale dopo l'incoronazione di re Haakon VII e della regina Maud il 22 giugno 1906

Dopo che l'unione tra Svezia e Norvegia venne dissolta nel 1905, venne creata una commissione da parte del governo norvegese che venne incaricata di trovare alcuni candidati a livello delle monarchie europee che fossero adatti a succedere al trono norvegese per i secoli a venire. Gradualmente, il principe Carlo divenne il principale di questi candidati, in gran parte perché egli discendeva dai re norvegesi dell'antichità. Inoltre egli aveva già un figlio che sarebbe divenuto un valido erede al trono e la principessa Maud era profondamente legata alla famiglia reale britannica, il che avrebbe potuto garantire molti vantaggi alla nazione norvegese da poco indipendente, sia in campo di prestigio che di alleanze politiche oltre che di politiche commerciali.

La concezione democratica di Carlo, inoltre, fu la chiave per risolvere il conflitto interno del governo norvegese che era dibattuto se mantenere una monarchia o aderire ad un sistema di governo repubblicano. Il principe danese accettò la proposta del governo norvegese, ma accondiscese a salire al trono solo dopo un referendum popolare.

Dopo il referendum del 1905 che confermò col 79% la preferenza al principe Carlo (259.563 voti a favore e 69.264 contro)[1] i norvegesi si espressero per mantenere la monarchia ed al principe Carlo venne ufficialmente offerta la corona ed il trono di Norvegia dallo Storting (parlamento) ed eletto sovrano il 18 novembre 1905. Quando Carlo accettò l'offerta quella stessa sera (dopo l'approvazione di suo nonno Cristiano IX di Danimarca), immediatamente decise di ribattezzarsi col nome di Haakon, tipico norvegese e già usato da altri monarchi della Norvegia indipendente.[2] Così facendo, egli succedette al prozio Oscar II di Svezia che aveva abdicato al trono norvegese nell'ottobre di quell'anno, unitamente all'approvazione dell'accordo che prevedeva la separazione appunto tra Norvegia e Svezia.

Come il suo prozio Oscar II, e come il suo proprio padre, dal quale fu iniziato, Haakon fu membro della Massoneria[3].

La nuova famiglia reale di Norvegia, dunque, lasciò la Danimarca sullo yacht reale "Dannebrog" e salpò alla volta dell'Oslofjord. Alla Fortezza di Oscarsborg, la famiglia si imbarcò sulla nave norvegese "Heimdal". Dopo tre giorni di viaggio i reali giunsero a Kristiania (oggi Oslo) la mattina del 25 novembre 1905. Due giorni dopo, Haakon ottenne ufficialmente la reggenza degli affari di governo.

L'incoronazione di Haakon e Maud ebbe luogo nella Cattedrale di Nidarosl a Trondheim il 22 giugno 1906.[4]

Il regno

Haakon VII di Norvegia

Re Haakon seppe guadagnarsi nel corso del tempo grande stima e simpatia dal popolo norvegese. Egli viaggiò moltissimo per la Norvegia e si avvalse dell'amico Fridtjof Nansen per meglio addentrarsi negli usi e nei costumi del suo nuovo popolo.

Haakon, Maud ed il principe Olav iniziarono ad interessarsi allo sport dello sci. Questa disciplina viene infatti ancora oggi vista come tipicamente parte della cultura norvegese e addirittura Olav diventerà campione di salto con gli sci.

Nel 1928 egli disse: "Adesso sono anche il re dei comunisti!" ("Jeg er også kommunistenes konge!") quando Christian Hornsrud del partito laburista venne eletto primo ministro.[5] Questo fatto, apparentemente ironico, in realtà gli causò le ire di alcune fazioni governative pensando che il re si fosse schierato politicamente al posto di rimanere imparziale come la sua posizione gli imponeva.

Il principe ereditario Olav sposerà sua cugina Marta di Svezia il 21 marzo 1929. Ella era la figlia della sorella di Haakon, la principessa Ingeborg di Danimarca, e del principe Carlo, duca di Västergötland.

La regina Maud morì il 20 novembre 1938.


La resistenza durante la Seconda guerra mondiale

La Norvegia venne invasa dalle forze navali e dall'aviazione della Germania nazista durante le prime ore del 9 aprile 1940. Lo squadrone navale tedesco venne inviato ad occupare Oslo e sbarcò alla fortezza di Oscarsborg. La fortezza riuscì a resistere inizialmente causando pesanti danni alla nave da battaglia Lützow ed all'incrociatore pesante Blücher, con pesanti perdite dalla parte tedesca e tra le forze armate, tra gli agenti della Gestapo e tra il personale amministrativo della capitale occupata. Questi eventi portarono al ritiro del resto della flottiglia tedesca, impedendo così agli invasori di occupare Oslo. Le forze di occupazione tedesche rinunciarono alla presa di Oslo ma il presidente del parlamento, Carl Joachim ("C.J.") Hambro, creò l'opportunità per la famiglia reale norvegese di fuggire assieme ai 150 membri del parlamento attraverso un treno speciale.

Il parlamento venne convocato ad Hamar quello stesso pomeriggio, ma con la rapida avanzata delle truppe tedesche, il gruppo si dovette spostare per sicurezza a Elverum. Il parlamento, unanimemente, raggiunse la risoluzione cosiddetta Elverumsfullmakten (Autorizzazione di Elverum), per garantire al gabinetto di governo pieni poteri per proteggere il paese sino a quando lo Storting non avesse potuto riunirsi nuovamente in sede appropriata.

Il giorno successivo, Curt Bräuer, ambasciatore tedesco per la Norvegia, chiese ufficialmente udienza a re Haakon. Il diplomatico tedesco chiese ai norvegesi di cessare la loro resistenza e di nominare, secondo la volontà di Hitler, il simpatizzante nazista Vidkun Quisling alla carica di primo ministro, ancor più dopo che questi si era autoproclamato tale ad Oslo alcune ore prima, con l'intento di farne il capo della Norvegia come stato fantoccio della Germania. Bräuer suggerì ad Haakon di seguire l'esempio di suo fratello Cristiano X di Danimarca che si era arreso il giorno successivo all'invasione tedesca, minacciando pesanti conseguenze per la Norvegia in caso contrario. Anche se la Costituzione di Norvegia nominalmente dava al re la responsabilità finale delle decisioni, in pratica esse pervenivano soprattutto dal governo e dal Consiglio di Stato in suo nome.

In un incontro a Nybergsund, il re riportò l'ultimatum tedesco al suo gabinetto di governo. Anche se Haakon non poteva prendere una decisione del genere da solo, egli sapeva che poteva utilizzare la sua autorità morale per influenzare la scelta. Haakon disse quindi al suo gabinetto:

«Sono profondamente dispiaciuto dalla responsabilità che grava su di me in caso di rifiuto alla richiesta tedesca. La responsabilità per le calamità che colpirebbero il mio popolo sono troppo grandi. Mi rimetto alle decisioni del governo, ma la mia posizione è chiara. Per parte mia non posso accettare la richiesta dei tedeschi. Essa sarebbe in conflitto con tutto ciò che considero mio dovere come re di Norvegia, incarico che mi è stato affidato trentacinque anni fa da questo governo.[6]»

Haakon si risolse a comunicare che non avrebbe potuto nominare un governo capeggiato da Quisling dal momento che né il popolo né il parlamento sarebbero andati d'accordo con lui e vi avrebbero trovato la nomina antidemocratica. Ad ogni modo, se il gabinetto avesse scelto diversamente, il re disse che era pronto ad abdicare per allinearsi alla scelta del governo.

Nils Hjelmtveit, ministro della chiesa e dell'educazione, scriverà poi: "Questo fece una grande impressione su tutti noi. Più chiaramente attraverso quel discorso potemmo vedere l'uomo ancor prima delle parole stesse; il re dovette tracciare una linea tra sé e i propri doveri, una linea dalla quale non poteva deviare. Noi avevamo trascorso cinque anni [in governo] apprezzando e rispettando il nostro re e ora, attraverso le sue parole, ci appariva come un grande uomo, giusto e forte, un vero capo in quei fatali tempi per il nostro paese".[7]

Ispirato dal comportamento di Haakon, il governo unanimemente convenne col sovrano nell'illegittimità della nomina di un governo capeggiato da Quisling, messaggio che venne poi riferito telefonicamente a Bräuer e via radio al popolo norvegese. Nel messaggio radiofonico, il governo annunciò di voler resistere all'attacco tedesco il più a lungo possibile, ed espresse amicizia e sostegno a tutti coloro che nel paese avrebbero mosso mano armata a resistere all'invasore.

Re Haakon ed il principe ereditario Olav cercano rifugio tra i boschi della Norvegia durante un attacco tedesco su Molde nell'aprile 1940

La mattina successiva, l'11 aprile 1940, un bombardiere della Luftwaffe attaccò Nybergsund, distruggendo il piccolo villaggio dove il governo norvegese si trovava asserragliato nel tentativo di mantenere viva la propria funzione unitamente a quella del re. Il re ed i suoi ministri si rifugiarono nei boschi circostanti innevati e riuscirono a sfuggire ai bombardamenti, dirigendosi poi a nord verso Molde sulla costa occidentale della Norvegia. Dal momento che le forze britanniche nell'area stavano perdendo terreno a causa dei bombardamenti della Luftwaffe, il re ed i suoi ministri vennero caricati a bordo dell'incrociatore inglese HMS Glasgow a Molde e trasportati a 1000 chilometri più a nord, presso Tromsø che divenne dal 1º maggio di quell'anno la capitale provvisoria del regno di Norvegia. Haakon ed il principe ereditario Olav presero residenza in una capanna di legno nella foresta di Målselvdalen ove rimasero sino all'evacuazione ad opera del Regno Unito, godendo nel frattempo della protezione della guardia civile locale.

Gli Alleati guadagnavano intanto terreno e la situazione sembrò protendere a loro favore sino alla Battaglia di Francia che segnò un duro colpo tra le forze alleate, al punto che le forze presenti in Norvegia dovettero essere ritirate o destinate altrove. La famiglia reale ed il demoralizzato governo norvegese vennero evacuati da Tromsø il 7 giugno a bordo della HMS Devonshire e diverse ore di viaggio sotto copertura delle navi inglesi HMS Glorious, HMS Acasta e HMS Ardent, giunsero sani e salvi a Londra. Re Haakon ed il suo gabinetto istituirono un governo in esilio presso la capitale britannica, prendendo residenza a Rotherhithe e tramutando il re stesso in un simbolo della resistenza norvegese. Tra il marzo del 1942 e la fine della guerra nel maggio del 1945 il re e suo figlio Olav, vissero a Foliejon Park a Winkfield, presso Windsor.

La famiglia reale norvegese saluta la folla dalla HMS Norfolk presso Oslo.

Nel frattempo, Hitler aveva nominato Josef Terboven al ruolo di Reichskommissar per la Norvegia. Su ordine dello stesso fuhrer, Terboven tentò di costringere il parlamento a deporre il re, ma il parlamento si rifiutò categoricamente, citando i principi stessi della costituzione di stato. Un successivo ultimatum venne inviato dai tedeschi sotto la minaccia di internare tutti i norvegesi in età da servizio militare nei campi di concentramento nazisti.[8] Sotto il terrore di questa decisione, il rappresentante del parlamento ad Oslo scrisse al re Haakon il 27 giugno, chiedendogli di abdicare. Il re, cortesemente rispose che se il parlamento avesse agito in questi termini, egli si sarebbe dimesso. Il re diede la propria risposta il 3 luglio di quell'anno e proclamò la sua decisione con un comunicato radio della BBC l'8 luglio.[9] Dopo che un ulteriore tentativo di deporre il re era stato fatto dalle forze tedesche nel settembre di quell'anno, Terboven decretò infine che la famiglia reale norvegese "si era compromessa la possibilità di ritorno in patria" e sciolse tutti i partiti politici democratici.

I cinque anni della Norvegia sotto il controllo tedesco furono devastanti ma molti norvegesi indossarono vestiti o gioielli realizzati con le monete riportanti il monogramma di re Haakon come simbolo di resistenza all'oppressione dell'invasore e solidarietà al re in esilio col suo governo. Il monogramma del re venne dipinto anche su diverse facciate come simbolo di ostentazione della sovranità nazionale in uno stato occupato da stranieri.[10]

Dopo la fine della guerra, Haakon e la famiglia reale norvegese rientrarono in Norvegia a bordo dell'incrociatore inglese HMS Norfolk, incontrando la folla festante ad Oslo il 7 giugno 1945[11] esattamente cinque anni dopo l'evacuazione di Tromsø.

Dopo la guerra

Re Haakon VII parla in un discorso pubblico del 1950, alla sua sinistra il principe ereditario Olav

Nel 1947 il popolo norvegese, su sottoscrizione pubblica, acquistò lo yacht reale Norge come regalo al sovrano come simbolo di riconoscenza per l'ottima condotta durante il secondo conflitto mondiale.

La principessa Ragnhild sposò quindi l'uomo d'affari Erling Lorentzen (della famiglia Lorentzen) il 15 maggio 1953, divenendo il primo membro della famiglia reale norvegese a sposare un non nobile.

La principessa Märtha morì di cancro il 5 aprile 1954.

Il re Haakon VII cadde nella sala da ballo della sua residenza di Bygdøy nel luglio del 1955. Questa caduta, che avvenne ad un mese dal suo ottantatreesimo compleanno, causò una frattura al sovrano che costrinse per delle complicazioni il re a stare su una sedia a rotelle. Un tempo attivo sovrano, Haakon si trovava ora impossibilitato a svolgere molte delle sue funzioni di re ed iniziò a deprimersi ed a sconfortarsi. Con la perdita della mobilità, anche la salute di Haakon andò deteriorandosi ed egli iniziò ad affiancare a sé il figlio Olav coinvolgendolo sempre più negli affari di governo e ponendolo in sua rappresentanza.

Alla morte di Haakon nel settembre del 1957, il principe ereditario gli succedette al trono col nome di Olav V. Haakon venne sepolto il 1º ottobre 1957 presso il mausoleo reale della fortezza di Akershus, a fianco della moglie.

Nella cultura di massa

Il regista Erik Poppe ha descritto la condotta del re nel primo mese del conflitto nel film storico biografico The King's Choice (in norvegese Kongens nei).

Matrimonio ed eredi

Re Haakon VII, il principe Olav e la regina Maud, in una fotografia del 17 luglio 1913 in Norvegia.

A Buckingham Palace il 22 luglio 1896,[4] il principe Carlo sposò la sua prima cugina, la principessa Maud del Galles, figlia minore del futuro re Edoardo VII del Regno Unito e di sua moglie, Alessandra di Danimarca, figlia maggiore di re Cristiano IX di Danimarca e della principessa Luisa d'Assia-Kassel. Il loro figlio, Alessandro, sarà il futuro principe ereditario Olav di Norvegia (poi sovrano col nome di Olav V di Norvegia) e nacque il 2 luglio 1903.[4]

Ascendenza

Haakon VII di Norvegia Padre:
Federico VIII di Danimarca
Nonno paterno:
Cristiano IX di Danimarca
Bisnonno paterno:
Federico Guglielmo di Schleswig-Holstein-Sonderburg-Glücksburg
Trisnonno paterno:
Federico Carlo di Schleswig-Holstein-Sonderburg-Beck
Trisnonna paterna:
Federica di Schlieben
Bisnonna paterna:
Luisa Carolina d'Assia-Kassel
Trisnonno paterno:
Carlo d'Assia-Kassel
Trisnonna paterna:
Luisa di Danimarca
Nonna paterna:
Luisa d'Assia-Kassel
Bisnonno paterno:
Guglielmo d'Assia-Kassel
Trisnonno paterno:
Federico d'Assia-Kassel
Trisnonna paterna:
Carolina di Nassau-Usingen
Bisnonna paterna:
Luisa Carlotta di Danimarca
Trisnonno paterno:
Federico di Danimarca
Trisnonna paterna:
Sofia Federica di Meclemburgo-Schwerin
Madre:
Luisa di Svezia
Nonno materno:
Carlo XV di Svezia
Bisnonno materno:
Oscar I di Svezia
Trisnonno materno:
Carlo Giovanni XIV di Svezia
Trisnonna materna:
Désirée Clary
Bisnonna materna:
Giuseppina di Leuchtenberg
Trisnonno materno:
Eugenio di Beauharnais
Trisnonna materna:
Augusta di Baviera
Nonna materna:
Luisa dei Paesi Bassi
Bisnonno materno:
Federico d'Orange-Nassau
Trisnonno materno:
Guglielmo I dei Paesi Bassi
Trisnonna materna:
Guglielmina di Prussia
Bisnonna materna:
Luisa di Prussia
Trisnonno materno:
Federico Guglielmo III di Prussia
Trisnonna materna:
Luisa di Meclemburgo-Strelitz
Stemma di Haakon VII Re di Norvegia (1905-1957)

Titolatura

Titolatura di re Haakon VII dalla nascita alla morte, in ordine cronologico:

  • 3 agosto 1872 – 18 novembre 1905: Sua Altezza Reale principe Christian Frederik Carl Georg Valdemar Axel, principe di Danimarca
  • 18 novembre 1905 – 21 settembre 1957: Sua Maestà Haakon VII, per la Grazia di Dio, Re di Norvegia (in norvegese, Hans Majestet Haakon VII av Guds nåde Norges konge)

Onorificenze [12]

Onorificenze norvegesi

Gran Maestro e Cavaliere di Gran Croce con Collare dell'Ordine Reale Norvegese di Sant'Olav - nastrino per uniforme ordinaria
Gran Maestro dell'Ordine del Leone norvegese - nastrino per uniforme ordinaria
— 18 novembre 1905; quiescente dal 1904; abolito l'11 maggio 1952
Sovrano dell'Ordine famigliare reale di re Haakon VII - nastrino per uniforme ordinaria
Croce di Guerra con spada - nastrino per uniforme ordinaria
Medaglia d'oro al merito civile - nastrino per uniforme ordinaria
Medaglia di guerra - nastrino per uniforme ordinaria
Medaglia Holmenkollen (Foreningen til Skiidrettens Fremme) - nastrino per uniforme ordinaria

Onorificenze danesi

Cavaliere dell'Ordine dell'Elefante (R.E.) - nastrino per uniforme ordinaria
Gran Commendatore dell'Ordine del Dannebrog (S.Kmd) - nastrino per uniforme ordinaria
Croce d'Onore dell'Ordine del Dannebrog (D.Ht) - nastrino per uniforme ordinaria
Medaglia della libertà di re Cristiano X (Chr.X.Fr.M.) - nastrino per uniforme ordinaria
Medaglia della libertà di re Cristiano X (Chr.X.Fr.M.)
— 5 maggio 1946
Medaglia commemorativa delle nozze d'oro di re Cristiano IX e della regina Luisa (Gb.E.T.) - nastrino per uniforme ordinaria
Medaglia commemorativa delle nozze d'oro di re Cristiano IX e della regina Luisa (Gb.E.T.)
— 26 maggio 1892
Medaglia commemorativa per il centesimo anniversario della nascita di re Cristiano IX - nastrino per uniforme ordinaria
Medaglia commemorativa per il centesimo anniversario della nascita di re Cristiano IX
— 11 marzo 1918
Medaglia commemorativa per il centesimo anniversario della nascita di re Federico VIII (M.M.3.juni 1843-1943) - nastrino per uniforme ordinaria
Medaglia commemorativa per il centesimo anniversario della nascita di re Federico VIII (M.M.3.juni 1843-1943)
— 29 aprile 1943

Onorificenze straniere

Gran Collare dell'Ordine Nazionale della Croce del Sud (Brasile) - nastrino per uniforme ordinaria
Gran Cordone dell'Ordine di Leopoldo (Belgio) - nastrino per uniforme ordinaria
Grande Stella della Decorazione d'onore per sevizi alla Repubblica Austriaca (Austria) - nastrino per uniforme ordinaria
Cavaliere di Gran Croce di I Classe dell'Ordine del Leone Bianco (Cecoslovacchia) - nastrino per uniforme ordinaria
Croce di guerra cecoslovacca (1918, Cecoslovacchia) - nastrino per uniforme ordinaria
Cavaliere dell'Ordine di Salomone (Impero d'Etiopia) - nastrino per uniforme ordinaria
Commendatore di Gran Croce con Collare dell'Ordine della Rosa Bianca di Finlandia (Finlandia) - nastrino per uniforme ordinaria
Cavaliere di Gran Croce dell'Ordine della Legion d'Onore (Francia) - nastrino per uniforme ordinaria
Croce di guerra 1939-1945 (Francia) - nastrino per uniforme ordinaria
Medaglia militare (Francia) - nastrino per uniforme ordinaria
Collare dell'Ordine supremo del Crisantemo (Giappone) - nastrino per uniforme ordinaria
Cavaliere di Gran Croce dell'Ordine del Salvatore (Regno di Grecia) - nastrino per uniforme ordinaria
Croce di guerra greca del 1940 (Regno di Grecia) - nastrino per uniforme ordinaria
Croce di guerra greca del 1940 (Regno di Grecia)
Cavaliere di Gran Croce decorato con Collare dell'Ordine del Falcone islandese (Islanda) - nastrino per uniforme ordinaria
Cavaliere dell'Ordine Supremo della Santissima Annunziata (Regno d'Italia) - nastrino per uniforme ordinaria
Cavaliere di Gran Croce dell'Ordine dei Santi Maurizio e Lazzaro (Regno d'Italia) - nastrino per uniforme ordinaria
Cavaliere di Gran Croce dell'Ordine della Corona d'Italia (Regno d'Italia) - nastrino per uniforme ordinaria
Cavaliere di Gran Croce dell'Ordine della Corona Wendica (Granducati di Meclemburgo) - nastrino per uniforme ordinaria
Membro di I classe dell'Ordine di Osmanie (Impero Ottomano) - nastrino per uniforme ordinaria
Cavaliere di Gran Croce dell'Ordine del Leone dei Paesi Bassi (Paesi Bassi) - nastrino per uniforme ordinaria
Cavaliere di Gran Croce dell'Ordine del Sole del Perù (Perù) - nastrino per uniforme ordinaria
Cavaliere dell'Ordine dell'Aquila bianca (Polonia) - nastrino per uniforme ordinaria
Cavaliere di Gran Croce del Reale Ordine militare del Cristo (Regno di Portogallo) - nastrino per uniforme ordinaria
Cavaliere di Gran Croce del Reale Ordine militare della Torre e della spada, del valore, lealtà e merito (Regno di Portogallo) - nastrino per uniforme ordinaria
Gran Collare dell'Ordine militare di San Giacomo della Spada (Regno di Portogallo) - nastrino per uniforme ordinaria
Gran Collare del Reale Ordine militare di San Benedetto d'Avis (Regno di Portogallo) - nastrino per uniforme ordinaria
Cavaliere dell'Ordine supremo dell'Aquila Nera (Regno di Prussia) - nastrino per uniforme ordinaria
Cavaliere di I Classe dell'Ordine dell'Aquila Rossa (Regno di Prussia) - nastrino per uniforme ordinaria
Cavaliere straniero del Nobilissimo Ordine della Giarrettiera (K.G., Regno Unito) - nastrino per uniforme ordinaria
Cavaliere di Gran Croce onorario del Molto Onorevole Ordine del Bagno, classe militare (G.C.B. hon. -mil-, Regno Unito) - nastrino per uniforme ordinaria
Cavaliere di Gran Croce onorario dell'Ordine Reale Vittoriano (G.C.V.O. hon., Regno Unito) - nastrino per uniforme ordinaria
decorato di Royal Victorian Chain (Regno Unito) - nastrino per uniforme ordinaria
Balivo di Gran Croce del Molto venerabile Ordine dell'Ospedale di San Giovanni di Gerusalemme (G.C.St.J., Regno Unito) - nastrino per uniforme ordinaria
Medaglia d'oro del giubileo di diamante della Regina Vittoria (Regno Unito) - nastrino per uniforme ordinaria
Medaglia d'oro del giubileo di diamante della Regina Vittoria (Regno Unito)
— 1897
Medaglia dell'incoronazione di re Edoardo VII (Regno Unito) - nastrino per uniforme ordinaria
Collare dell'Ordine di Carol I (Regno di Romania) - nastrino per uniforme ordinaria
Cavaliere dell'Ordine Imperiale di Sant'Andrea apostolo "il primo chiamato" (Impero russo) - nastrino per uniforme ordinaria
Cavaliere dell'Ordine Imperiale di Sant'Alexander Nevsky (Impero russo) - nastrino per uniforme ordinaria
Cavaliere dell'Ordine Imperiale dell'Aquila Bianca (Impero russo) - nastrino per uniforme ordinaria
Cavaliere di I Classe dell'Ordine Imperiale di Sant'Anna (Impero russo) - nastrino per uniforme ordinaria
Cavaliere di I Classe dell'Ordine Imperiale di San Stanislao (Impero russo) - nastrino per uniforme ordinaria
Cavaliere dell'Ordine del Toson d'Oro (Spagna) - nastrino per uniforme ordinaria
Cavaliere del Reale Ordine dei Serafini (RSerafO, Svezia) - nastrino per uniforme ordinaria
Cavaliere dell'Illustrissimo Ordine della Casata Reale di Chakri (Thailandia) - nastrino per uniforme ordinaria

Note

  1. ^ Jubilee, in Time Magazine, 8 dicembre 1930, p. 1. URL consultato il 17 dicembre 2008.
  2. ^ English Heritage, Blue Plaque for King Haakon VII of Norway, su english-heritage.org.uk, English Heritage, 2005. URL consultato il 12 aprile 2008.
  3. ^ Giordano Gamberini, Mille volti di massoni, Roma, Ed. Erasmo, 1975, p. 201.
  4. ^ a b c The Queen Receives, in Time Magazine, 18 giugno 1923. URL consultato il 17 gennaio 2009.
  5. ^ Re Haakon VII di Norvegia (in norvegese)
  6. ^ Il resoconto e la citazione degli eventi si possono trovare nell'opera di William L. Shirer dal titolo The Challenge of Scandinavia.
  7. ^ Geirr H. Haarr, "The German Invasion of Norway", Seaforth Publishing, Barnsley, UK, 2009.
  8. ^ William Lawrence Shirer: The challenge of Scandinavia: Norway, Sweden, Denmark and Finland in our time, Robert Hale, 1956
  9. ^ (NO) Dahl, Hjeltnes, Nøkleby, Ringdal, Sørensen (a cura di), Norge i krigen 1939–45. Kronologisk oversikt, in Norsk krigsleksikon 1940-45, Oslo, Cappelen, 1995, p. 11, ISBN 82-02-14138-9.
  10. ^ H7, Time Magazine, Monday, 30 Sep. 1957
  11. ^ First Out, First In, in Time Magazine, 11 giugno 1945. URL consultato il 17 gennaio 2009.
  12. ^ (NO) Kong Haakons dekorasjoner, su www.kongehuset.no. URL consultato il 25 ottobre 2018.
  13. ^ The Royal Court
  14. ^ Bollettino Ufficiale di Stato

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Predecessore Re di Norvegia Successore
Oscar II 1905 - 1957 Olav V
Predecessore Presidente della commissione organizzatrice dei giochi olimpici invernali Successore
Alfred Schläppi e Heinrich Schläppi 1952
con Olaf Helset
Astrid di Norvegia
Paolo Thaon di Revel
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