Monte Civetta

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«La muraglia di roccia più bella delle Alpi»

Monte Civetta
La parete nord-ovest del Monte Civetta
StatoBandiera dell'Italia Italia
Regione  Veneto
Provincia  Belluno
Comune Alleghe
Taibon Agordino
Val di Zoldo
Altezza3 220 m s.l.m.
Prominenza1 447 m
CatenaAlpi
Coordinate46°22′59.88″N 12°03′00″E / 46.3833°N 12.05°E46.3833; 12.05
Data prima ascensionetra il 1855 e il 1860
Autore/i prima ascensioneSimeone De Silvestro ed altri
Mappa di localizzazione
Mappa di localizzazione: Italia
Monte Civetta
Monte Civetta
Mappa di localizzazione: Alpi
Monte Civetta
Dati SOIUSA
Grande ParteAlpi Orientali
Grande SettoreAlpi Sud-orientali
SezioneDolomiti
SottosezioneDolomiti di Zoldo
SupergruppoDolomiti Settentrionali di Zoldo
GruppoGruppo del Civetta
SottogruppoDorsale del Civetta
CodiceII/C-31.II-A.3.b

Il Civetta (El Zuìta in ladino veneto) è un gruppo montuoso appartenente alle Dolomiti di Zoldo, situato in provincia di Belluno, che separa la Val di Zoldo dall'Agordino, facendo da cornice al caratteristico paesino di Alleghe.

Descrizione[modifica | modifica wikitesto]

Il versante est del Civetta, su cui sale la via normale
La città di Alleghe vista dalla cima del monte Civetta
Il Civetta visto da nord, di scorcio la parete nord-ovest
La parete nord-ovest vista da baita Col Mont

Nel lato a nord-ovest è caratterizzata da un'impressionante parete verticale con un dislivello di più di 1000 metri ed una lunghezza di circa 4 km, tra la "cima Su Alto" e la "Torre Coldai". È chiamata nell'ambiente alpinistico "la parete delle pareti", sulla quale scorrono alcune famosissime vie, tra le quali la Solleder-Lettembauer, la Philip-Flamm, la via dei 5 di Valmadrera e altri itinerari di elevata difficoltà alpinistica.

A 200 metri dalla vetta, sul più pacato lato zoldano, sorge il piccolo rifugio Torrani. A nord del gruppo, presso il monte Coldai vi è il rifugio Sonino al Coldai, al centro, sul versante alleghese, il rifugio Tissi mentre all'altro estremo, sul versante taibonese, è localizzato il rifugio Mario Vazzoler.

Toponimo[modifica | modifica wikitesto]

Il Civetta è citato per la prima volta in un documento del 1665 come Zuita, mentre viene riportato nella cartografia ufficiale a partire dal 1774.

L'origine del nome è stata a lungo discussa. Prevalgono principalmente due ipotesi: la prima lo avvicina al latino civitas, in quanto il versante che dà su Alleghe somiglierebbe ad una città turrita; altri, osservando che il monte viene chiamato Civetta (Zuita) anche nello Zoldano, dove la caratteristica parete non è visibile, lo rimandano al rapace notturno, forse perché in passato la montagna era ritenuta portatrice di disgrazie o maledetta[1]. Taluni autori, in genere non bellunesi, preferiscono utilizzare la forma femminile "La Civetta".

Ascensioni[modifica | modifica wikitesto]

Prima ascensione[modifica | modifica wikitesto]

Il primo a raggiungere la vetta fu ufficialmente l'inglese Francis Fox Tuckett con le guide svizzere Melchior Anderegg e Jacob Anderegg nel 1867. In realtà, la cima era stata raggiunta almeno una volta nel 1855 da Simeone De Silvestro detto "Piovanel", cacciatore di Pecol e informatore del Tuckett. Può darsi addirittura che ve ne fossero stati altri prima di allora, tutti cacciatori spintisi presso la vetta inseguendo i camosci[2][3].

Concatenamenti[modifica | modifica wikitesto]

  • Via Philipp-Flamm e Via Solleder-Lettenbauer - 25 agosto 1990 - concatenamento realizzato da Manrico Dell'Agnola e Alcide Prati in 17 ore. Gli spostamenti sono stati effettuati a piedi.[4]

Vie alpinistiche[modifica | modifica wikitesto]

In questa sezione sono descritte alcune delle vie alpinistiche sul monte Civetta.

Via normale[modifica | modifica wikitesto]

La via normale sale dal versante est, lungo l'itinerario dei primi salitori, con partenza dal sentiero Tivan, che a sua volta è raggiungibile dal rifugio Sonino al Coldai ma anche direttamente da Pecol, risalendo le pendici, e da Forcella Grava.

Parete nord-ovest[modifica | modifica wikitesto]

  • Monte Civetta
  • Punta Tissi
    • Via Philipp-Flamm - 5-7 settembre 1957 - Prima salita di Walter Philipp e Dieter Flamm, 1130 m/VI, A2.[14]
    • Via Martini - 17-27 luglio 1976 - Prima salita di Sergio Martini, Paolo Leoni e Mario Tranquillini, 1200 m/V,A2.[15]
    • Kein Rest von Sehnsucht - agosto 1991 - Prima salita di Christoph Hainz e Valentin Pardeller, 1000 m/ 6c+.[16]
    • Nuvole Barocche - estate 1999 - Prima salita di Venturino De Bona e Piero Bez, 1240 m/IX+, A2[17]
    • W Mejico Cabrones - 2001 - Prima salita in solitaria di Venturino De Bona, 1150 m/VIII-.[18]
    • Colonne d'Ercole - 2009-2012 - Prima salita di Alessandro Baù, Alessandro Beber e Nicola Tondini. La via è stata liberata dagli stessi il 7-8 settembre 2012, 1200 m, IX, VIII+ obbligatorio.[19]
  • Punta Civetta
    • Via Andrich-Faè - 23-24 agosto 1934 - Prima salita di Alvise Andrich ed Ermani Faè, 800 m/VI+, A1.[20]
    • Via Livanos-Gabriel, Cima su Alto, parete nord ovest, grande diedro (oggi crollato[21]) - 10-12 settembre 1951 - prima salita di Georges Livanos e Robert Gabriel, 830 m/V°, VI°, A1, A2. Via molto impegnativa e una delle più difficili sul Civetta[22].
    • Via Aste-Susatti - 26-28 luglio 1954 - Prima salita di Armando Aste e Fausto Susatti, 800 m/VI+, A1.[20]
    • Via Piussi-Anghileri-Molin, spigolo della Su Alto (oggi crollato) - 15-18 agosto 1967 - Prima salita Ignazio Piussi, Aldo Anghileri, Alziro Molin, Ernesto Panzeri e Guerrino Cariboni, 760 m/V°, V°+, VI°, VI°+, A1, A2, A3. Via estremamente impegnativa, una delle più grandi salite realizzate nel gruppo.[23]
    • Capitan Sky-hook - 1987 - Prima salita di Paolo Crippa e Dario Spreafico, 500 m/VII+, A2.[24]
    • Chimera Verticale - 2007-2008 - Prima salita di Alessandro Baù, Daniele Geremia, Alessandro Beber, Luca Matteraglia, 600 m/IX. Sale tra le vie Aste-Susatti e Andrich-Faè.[25]

Vie Ferrate[modifica | modifica wikitesto]

Sulle pareti del Civetta salgono due vie ferrate:

rifugio Sonino al Coldai
  • La Ferrata degli Alleghesi si sviluppa partendo dal rifugio Sonino al Coldai, quindi raggiungendo Forcella Coldai fino a raggiungere il bivio col Sentiero Tivan dove si tiene la sinistra fino all'attacco nei pressi del Muro del Tivan. Tramite la ferrata si risale un dislivello di quasi 900 metri e sono necessari almeno 3 ore e 30 minuti. Pur non presentando difficoltà tecniche proibitive, l'impegno fisico è significativo. Si raggiunge la vetta percorrendo la cresta nord est del Civetta. Dalla vetta si raggiunge il visibile rifugio Torrani quindi generalmente si scende per la via normale. Itinerario completo dall'abitato di Palafavera 10 ore.
  • La Ferrata Tissi che, con partenza da Malga Grava ci conduce fino alla Forcella delle Sasse quindi all'attacco della via ferrata che sale lungo le pareti est e sud-est del Civetta. La via attrezzata è di media difficoltà con alcuni passaggi impegnativi e generalmente umidi a causa di nevai nella parte superiore della via. Terminata la via si deve percorrere un ripido nevaio perenne in direzione del bivio tra la via normale e il rifugio Torrani e la vetta. La discesa avviene per la via normale. Itinerario completo inclusa la salita in vetta al Civetta è di circa 7 ore.

Discese in sci[modifica | modifica wikitesto]

Parete nord-est[modifica | modifica wikitesto]

Corse in montagna[modifica | modifica wikitesto]

Molto nota e conosciuta non solo dagli addetti ai lavori è la Transcivetta, classica impegnativa di corsa in coppia che si svolge ogni anno nella seconda metà di luglio lungo le pendici del monte.

Rifugi[modifica | modifica wikitesto]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Paolo Bonetti, Paolo Lazzarin, La val di Zoldo. Itinerari escursionistici, Verona, Cierre Edizioni, 1997, p. 81.
  2. ^ Gruppo Civetta - Moiazza, su infodolomiti.it. URL consultato il 16 luglio 2012 (archiviato dall'url originale il 30 novembre 2013).
  3. ^ Paolo Bonetti, Paolo Lazzarin, La val di Zoldo. Itinerari escursionistici, Verona, Cierre Edizioni, 1997, p. 68.
  4. ^ Manrico Dell’Agnola - La biografia, su manricodellagnola.com. URL consultato il 20 luglio 2012 (archiviato dall'url originale il 9 settembre 2012).
  5. ^ Civetta - Via Solleder-Lettenbauer, su paretiverticali.it. URL consultato il 16 luglio 2012.
  6. ^ Claire Éliane Engel, Storia dell'alpinismo, Giulio Einaudi Editore, 1965, p. 327.
  7. ^ Marco Anghileri compie la prima invernale solitaria della Solleder al Civetta, su planetmountain.com, 21 gennaio 2000. URL consultato il 16 luglio 2012.
  8. ^ Civetta - Via Comici, su paretiverticali.it. URL consultato il 16 luglio 2012 (archiviato dall'url originale il 4 giugno 2012).
  9. ^ Via degli Amici, su ramellasergio.it. URL consultato il 16 luglio 2012.
  10. ^ Via dei cinque di Valmadrera, su ramellasergio.it. URL consultato il 16 luglio 2012.
  11. ^ Prima invernale solitaria sulla Nord-Ovest della Civetta per Fabio Valseschini, su planetmountain.com, 14 febbraio 2011. URL consultato il 1º febbraio 2014.
  12. ^ La via degli Studenti -, su gognablog.com. URL consultato il 31 agosto 2017.
  13. ^ planetmountain.com, http://www.planetmountain.com/News/shownews1.lasso?l=1&keyid=37906. URL consultato il 31 agosto 2017.
  14. ^ Punta Tissi - Diedro Philipp-Flamm, su paretiverticali.it. URL consultato il 16 luglio 2012.
  15. ^ Punta Tissi, su ramellasergio.it. URL consultato il 12 settembre 2012.
  16. ^ (DE) Sehnsucht (PDF) [collegamento interrotto], su christoph-hainz.com. URL consultato il 14 settembre 2012.
  17. ^ Via Nuvole Barocche, su ramellasergio.it. URL consultato il 16 luglio 2012.
  18. ^ Civetta: ripetizione di “W Mejico Cabrones” per Baù e Marini, su planetmountain.com, 8 agosto 2005. URL consultato il 14 settembre 2012.
  19. ^ Colonne d'Ercole, nuova via sulla Punta Tissi in Civetta per Baù, Beber e Tondini, su planetmountain.com, 12 settembre 2012. URL consultato il 14 settembre 2012.
  20. ^ a b Via Aste e Via Andrich, su ramellasergio.it. URL consultato il 16 luglio 2012.
  21. ^ Civetta, crollo sulla Cima Su Alto in Dolomiti, su planetmountain.com. URL consultato il 28 giugno 2018.
  22. ^ Relazione via Livanos-Gabriel Su Alto, su ramellasergio.it. URL consultato il 28 giugno 2018.
  23. ^ relazione via piussi-anghileri cima su alto, su ramellasergio.it. URL consultato il 28 giugno 2018.
  24. ^ Vie Chimera Verticale e Capitan Sky-hook, su ramellasergio.it. URL consultato il 16 luglio 2012.
  25. ^ Chimera Verticale, su planetmountain.com. URL consultato il 16 luglio 2012.
  26. ^ Stefano Zardini, Toni Valeruz, un inverno di grande sci., in ALP, n. 109, maggio 1994, p. 21.
  27. ^ Valeruz scende con gli sci dai 3218 metri del Civetta, in Corriere della Sera, 12 febbraio 1994. URL consultato il 13 luglio 2012 (archiviato dall'url originale il 25 ottobre 2015).

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

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