Dolomiti di Zoldo

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Dolomiti di Zoldo
Monte Civetta
ContinenteEuropa
StatiBandiera dell'Italia Italia
Catena principaleDolomiti (nelle Alpi)
Cima più elevataMonte Civetta (3.220 m s.l.m.)
Massicci principaliDolomiti Settentrionali di Zoldo
Dolomiti Meridionali di Zoldo

Le Dolomiti di Zoldo (dette anche Dolomiti Sud-orientali o Dolomiti Agordine[1]) sono uno dei gruppi montuosi che formano le Dolomiti, poste in Provincia di Belluno (Regione Veneto, Italia), costituendo la parte sud-orientale delle Dolomiti: prendono il nome dalla Val di Zoldo intorno alla quale maggiormente si sviluppano, con la vetta più alta rappresentata dal Monte Civetta che raggiunge i 3.220 m s.l.m..

Dolomiti di Zoldo viste dal Bivacco Bontadini

Delimitazioni[modifica | modifica wikitesto]

Monte Pelmo
Gruppo del Bosconero
Catena di San Sebastiano
Gruppo dello Schiara
Moiazza
Monte Talvena
Monte Serva

Confinano:

Ruotando in senso orario i limiti geografici sono: Forcella Forada, torrente Boite, fiume Piave, fiume Cordevole, Val Fiorentina, Forcella Forada.

Classificazione[modifica | modifica wikitesto]

La SOIUSA definisce le Dolomiti di Zoldo come una sottosezione alpina con la seguente classificazione:

Suddivisione[modifica | modifica wikitesto]

Si suddividono in due supergruppi e sette gruppi (tra parentesi sono indicati i codici SOIUSA dei supergruppi, gruppi e sottogruppi):

  • Dolomiti Settentrionali di Zoldo (A)
    • Gruppo del Pelmo i.s.a. (A.1)
      • Gruppo del Pelmo in senso stretto (A.1.a)
        • Dorsale cime di Val d'Arcia-Crode di Forcla Rossa (A.1.a/a)
        • Massiccio del Pelmo (A.1.a/b)
        • Massiccio del Pelmetto (A.1.a/c)
        • Dorsale Saas de Formedal-Punta (A.1.a/d)
      • Catena Penna-Col dur-Col alto (A.1.b)
        • Dorsale Penna-Serla (A.1.b/a)
        • Dorsale Col Dur-Col Alto (A.1.b/b)
    • Gruppo del Bosconero (A.2)
      • Sottogruppo Sfornioi-Sassolungo di Cibiana (A.2.a)
        • Dorsale Pala Anziana-Spiz de San Pietro (A.2.a/a)
        • Nodo degli Sfornioi (A.2.a/b)
        • Dorsale del Sassolungo di Cibiana (A.2.a/c)
      • Sottogruppo Bosconero-Rocchette (A.2.b)
        • Nodo del Sasso di Bosconero (A.2.b)
        • Nodo del Sasso di Toanella (A.2.b)
        • Dorsale delle Rocchette del Bosconero (A.2.b)
        • Dorsale delle Rocchette de la Serra (A.2.b)
    • Gruppo del Civetta (A.3)
      • Dorsale Pan di Zucchero-Coldai (A.3.a)
      • Dorsale del Civetta (A.3.b)
      • Dorsale Zuiton-Spitz de Zuel (A.3.c)
      • Dorsale dei Cantoni (A.3.d)
      • Dorsale De Gasperi-Col Bean (A.3.e)
      • Dorsale di Pelsa (A.3.f)
    • Gruppo della Moiazza (A.4)
      • Dorsale Sasse-Moiazzetta (A.4.a)
      • Dorsale delle Moiazze (A.4.b)
      • Dorsale delle Nevere (A.4.c)
  • Dolomiti Meridionali di Zoldo (B)
    • Gruppo San Sebastiano-Tamer (B.5)
      • Crode di San Sebastiano (B.5.a)
      • Crode di Tamer e Gardesana (B.5.b)
      • Crode di Moschesin (B.5.c)
      • Massiccio dello Zelo (B.5.d)
    • Gruppo Mezzodì-Pramper (B.6)
      • Sottogruppo delle Crode di Pramper (B.6.a)
      • Sottogruppo dello Spitz di Mezzodì (B.6.b)
    • Gruppo della Schiara (B.7)
      • Catena Talvena-Zità (B.7.a)
        • Complesso Cime de Zità-Bachet (B.7.a/a)
        • Massiccio della Talvena (B.7.a/b)
      • Catena Schiara-Pelf (B.7.b)
        • Dorsale del Pelf (B.7.b/a)
        • Dorsale della Schiara (B.7.b/b)
        • Dorsale del Coro (B.7.b/c)
      • Catena Tiron-Pala Alta-Serva (B.7.c)
        • Dorsale del Tiron (B.7.c/a)
        • Dorsale della Pala Alta (B.7.c/b)
        • Dorsale di Serva (B.7.c/c)

Le Dolomiti Settentrionali di Zoldo sono divise dalle Dolomiti Meridionali di Zoldo dalla Val di Zoldo e dal Passo Duran.

Vette principali[modifica | modifica wikitesto]

I monti principali sono:

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ L'appellativo di Dolomiti Agordine si riferisce in modo particolare al Gruppo del Civetta ed al Gruppo della Moiazza.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Sergio Marazzi, Atlante Orografico delle Alpi. SOIUSA, Pavone Canavese, Priuli & Verlucca, 2005.

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