Mabel si marita

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Mabel si marita
Il corto completo
Titolo originaleMabel's Married Life
Lingua originaleinglese
Paese di produzioneStati Uniti d'America
Anno1914
Durata17 min
Dati tecniciB/N
rapporto: 1,33:1
film muto
Generecomico
RegiaMack Sennett
SceneggiaturaCharlie Chaplin, Mabel Normand
ProduttoreMack Sennett
Casa di produzioneKeystone Pictures Studio
Distribuzione in italianoCaesar Film
FotografiaFrank D. Williams
MontaggioCharlie Chaplin
MusicheAntonio Coppola
Interpreti e personaggi

Mabel si marita (Mabel's Married Life) è un cortometraggio del 1914 prodotto e diretto da Mack Sennett. Prodotto dalla Keystone Pictures Studio, il film fu completato il 6 giugno 1914 e distribuito negli Stati Uniti dalla Mutual Film il 20 giugno.[1] In italiano è noto anche coi titoli Charlot dilettante,[2] Charlot geloso[3] e Charlot e il manichino[4] mentre in inglese è noto anche come The Squarehead e When You're Married.

Trama[modifica | modifica wikitesto]

Mabel e il marito sono seduti su una panchina del parco, ma l'uomo la lascia sola per andare al bar a bere. Mentre il marito è assente, Mabel viene avvicinata dall'aitante Wellington (a sua volta lì con la propria moglie) che inizia a corteggiarla. Il marito di Mabel torna dal bar un po' brillo e tenta di cacciare via il rivale, ma invano. Solo la moglie di Wellington, accortasi dell'intraprendenza del marito, riesce a spegnerne l'ardore e a portarlo via con lei.

Sulla via del ritorno verso casa, Mabel vede in un negozio un manichino da pugilato, e lo acquista nella speranza che il marito lo possa usare per esercitarsi. Nel frattempo quest'ultimo, tornato al bar, ha un nuovo incontro con Wellington che si mette a importunarlo insieme ad altri clienti, ma stavolta riesce a farsi rispettare a suon di calci e schiaffi. Rientrato a casa ancor più alticcio di prima, l'uomo trova il manichino vestito come Wellington e lo scambia per quest'ultimo. Inizia così una zuffa in cui il suo avversario si limita a restituire, rimbalzando, le percosse, finché Mabel non riesce finalmente a convincere il marito della natura dell'intruso.

Distribuzione[modifica | modifica wikitesto]

Data di uscita[modifica | modifica wikitesto]

Le date di uscita internazionali sono state:

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Jeffrey Vance, Note sui film e sul restauro, in Cecilia Cenciarelli (a cura di), Charlie Chaplin. Le comiche Keystone, Bologna, Cineteca di Bologna, 2010, p. 34, ISBN 9788895862590.
  2. ^ Scheda della revisione, su italiataglia.it. URL consultato il 26 marzo 2016.
  3. ^ Ugo Buzzolan, Fine di «Non cantare, spara», in La Stampa, 22 giugno 1968, p. 7. URL consultato il 17 marzo 2016.
  4. ^ Venerdì 1º gennaio 2016, su fuoriorario.rai.it, Rai. URL consultato il 28 gennaio 2016.

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