Love over Gold

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca
Love over Gold
album in studio
ArtistaDire Straits
Pubblicazione24 settembre 1982
Durata41:30
Dischi1
Tracce5
GenereRock progressivo[1][2]
Roots rock[3]
EtichettaVertigo Bandiera del Mondo
WB Records Bandiera degli Stati Uniti
ProduttoreMark Knopfler
RegistrazionePower Station, New York
8 marzo-11 giugno 1982
FormatiLP, CD, MC, download digitale
Certificazioni originali
Dischi d'oroBandiera della Spagna Spagna[4]
(vendite: 50 000+)
Bandiera degli Stati Uniti Stati Uniti[5]
(vendite: 500 000+)
Dischi di platinoBandiera dell'Austria Austria[6]
(vendite: 50 000+)
Bandiera del Canada Canada (2)[7]
(vendite: 200 000+)
Bandiera della Finlandia Finlandia[8]
(vendite: 64 912+[9])
Bandiera della Francia Francia[10]
(vendite: 300 000+)
Bandiera della Germania Germania[11]
(vendite: 500 000+)
Bandiera della Nuova Zelanda Nuova Zelanda[12]
(vendite: 15 000+)
Bandiera dei Paesi Bassi Paesi Bassi[13]
(vendite: 100 000+)
Bandiera del Regno Unito Regno Unito (2)[14]
(vendite: 600 000+)
Certificazioni FIMI (dal 2009)
Dischi d'oroBandiera dell'Italia Italia[15]
(vendite: 25 000+)
Dire Straits - cronologia
Album precedente
(1980)
Singoli
  1. Private Investigations
    Pubblicato: 23 agosto 1982
  2. Industrial Disease
    Pubblicato: 1982

Love over Gold è il quarto album del gruppo rock britannico Dire Straits, pubblicato nel 1982.

Il disco[modifica | modifica wikitesto]

Con 10 milioni di copie vendute, è uno dei dischi di maggior successo dei Dire Straits ed è spesso considerato uno degli album migliori nella produzione della band di Mark Knopfler. L'album debuttò al primo posto nella Official Albums Chart (mantenendo la vetta per quattro settimane) e raggiunse anche la prima posizione in Italia, Austria, Paesi Bassi (per sei settimane), Norvegia (per cinque settimane) e Nuova Zelanda (per dodici settimane), la seconda in Svezia e la quarta in Germania.

Per la prima volta figurano su disco i contributi del chitarrista ritmico Hal Lindes e del tastierista Alan Clark, che avevano in precedenza accompagnato la band durante l'On Location: The World Tour nel 1981.

Telegraph Road è un lungo brano rock che caratterizza l'album con il suo assolo di chitarra. Il singolo di lancio in Europa, Private Investigations, è invece un brano ricco di sperimentazione: Mark Knopfler registra e fa mixare nel brano il rumore della sua camminata, di una monetina che gira su un tavolo e di un bicchiere che si rompe.

La copertina dell'album raffigura un lampo di un fulmine nel buio della notte.

I brani[modifica | modifica wikitesto]

Telegraph Road[modifica | modifica wikitesto]

Lo stesso argomento in dettaglio: Telegraph Road.

Brano di apertura dell'album, Telegraph Road si protrae per oltre 14 minuti. Dal punto di vista musicale, si tratta di una canzone raffinata negli arrangiamenti e negli inserti strumentali, contraddistinti da un'ampia tavolozza cromatica[16].

Private Investigations[modifica | modifica wikitesto]

Lo stesso argomento in dettaglio: Private Investigations.

L'io narrante del pezzo, racchiuso in un'atmosfera tipicamente da noir americano, è un investigatore deluso dal suo sporco ambiente e da un lavoro che lo avvicina pian piano agli aspetti più sordidi dell'umana esistenza.

Industrial Disease[modifica | modifica wikitesto]

Lo stesso argomento in dettaglio: Industrial Disease.

A dispetto del tono apparentemente disimpegnato suggerito dalla vivace melodia dell'organo, Industrial Disease è un brano segnato da una forte connotazione politica: il testo della canzone, denunciando i problemi della società contemporanea, critica il consumismo, il capitalismo e di riflesso il liberismo[17]. Il pezzo è stato proposto in concerto nel corso delle tournée Dire Straits 1982/3 e Live in 85/6.

Love over Gold[modifica | modifica wikitesto]

Lo stesso argomento in dettaglio: Love over Gold (brano musicale).

Protagonista della title track è una figura femminile fragile, incoerente e scostante[18]. Dal punto di vista musicale, la canzone presenta evidenti ascendenze jazz e un arrangiamento estremamente elegante, costruito intorno al dialogo tra la chitarra di Knopfler e il vibrafono di Mike Mainieri[18]. Una breve versione dal vivo di Love over Gold, tratta dall'album Alchemy: Dire Straits Live, è stata distribuita come singolo[19].

It Never Rains[modifica | modifica wikitesto]

It Never Rains è un brano affine a Telegraph Road per impostazione stilistica[20]. Il testo si configura come una sorta di invettiva dell'io lirico nei confronti di una figura femminile che si è comportata in modo cinico verso di lui, ferendo i suoi sentimenti; il tono del narratore – inizialmente pacato – si fa progressivamente più aspro, lasciando spazio infine ad una lunga coda strumentale sostenuta dai fraseggi chitarristici di Knopfler[20].

Accoglienza critica[modifica | modifica wikitesto]

Recensioni professionali
RecensioneGiudizio
AllMusic[1]
Robert Christgau[21]C+
Rolling Stone[22]

Nella recensione retrospettiva per AllMusic, Stephen Thomas Erlewine ha dato all'album un giudizio di quattro stelle su cinque, osservando che l'aggiunta di un nuovo chitarrista ritmico «espande i suoni e le ambizioni [della band]»[1]. Il critico ha aggiunto che «in un certo senso, l'album è il loro impegno nel prog rock, contenente solo cinque canzoni, tra cui l'apertura di 14 minuti Telegraph Road»[1].

Nella sua recensione per la rivista Rolling Stone, David Fricke definì l'album «una dichiarazione di intenti» e «un disco ambizioso, a tratti difficile, coinvolgente nei suoi successi e, in definitiva, affascinante nelle sue indulgenze»[22]. Definì inoltre Telegraph Road «una sfida per l'attenzione media del fan del pop» con la sua «avanzata storica e tensione intima»[22].

Tracce[modifica | modifica wikitesto]

Testi e musiche di Mark Knopfler.

Lato 1
  1. Telegraph Road – 14:20
  2. Private Investigations – 7:00
Lato 2
  1. Industrial Disease – 5:50
  2. Love over Gold – 6:15
  3. It Never Rains – 7:55

Formazione[modifica | modifica wikitesto]

Altri musicisti[modifica | modifica wikitesto]

Produzione[modifica | modifica wikitesto]

  • Neil Dorfsman - ingegneria del suono
  • Barry Bongiovi - assistenza ingegneria del suono
  • Bill Kipper - mastering
  • Bob Ludwig - mastering

Classifiche[modifica | modifica wikitesto]

Classifiche di fine anno[modifica | modifica wikitesto]

Classifica (1982) Posizione
Australia[23] 12
Austria[32] 20
Canada[33] 54
Francia[34] 13
Italia[28] 6
Nuova Zelanda[35] 2
Paesi Bassi[36] 2
Regno Unito[37] 6
Classifica (1983) Posizione
Australia[23] 6
Austria[38] 18
Canada[39] 36
Germania[40] 26
Nuova Zelanda[41] 5
Regno Unito[37] 55

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b c d (EN) Stephen Thomas Erlewine, Love Over Gold, su AllMusic, All Media Network. URL consultato il 10 marzo 2013.
  2. ^ (EN) Dire Straits – Love over Gold, su herbmusic.net, herbmusic.net. URL consultato il 10 marzo 2013 (archiviato dall'url originale il 18 gennaio 2014).
  3. ^ Nannini e Ronconi, pp. 69-85.
  4. ^ (ES) Productores de Música de España, Solo Exitos 1959–2002 Ano A Ano, 1ª ed., ISBN 84-8048-639-2.
  5. ^ (EN) Dire Straits - Love Over Gold – Gold & Platinum, su Recording Industry Association of America. URL consultato il 14 febbraio 2016.
  6. ^ (EN) European Gold & Platinum Awards 1987 (PDF), su americanradiohistory.com, Music & Media. URL consultato il 7 luglio 2019.
  7. ^ (EN) Gold/Platinum, su musiccanada.com, Music Canada. URL consultato il 14 febbraio 2016.
  8. ^ Kultalevyjen myöntämisrajat, su ifpi.fi, Musiikkituottajat. URL consultato il 15 febbraio 2016 (archiviato dall'url originale il 6 luglio 2015).
  9. ^ Dire Straits, su ifpi.fi, Musiikkituottajat. URL consultato il 15 febbraio 2016 (archiviato dall'url originale il 23 febbraio 2016).
  10. ^ (FR) Les Certifications depuis 1973, su infodisc.fr. URL consultato il 14 febbraio 2016. Selezionare "DIRE STRAITS" e premere "OK".
  11. ^ (DE) Dire Straits – Love Over Gold – Gold-/Platin-Datenbank, su musikindustrie.de, Bundesverband Musikindustrie. URL consultato il 19 gennaio 2023.
  12. ^ (EN) Dean Scapolo, The Complete New Zealand Music Charts: 1966–2006, Wellington, Dean Scapolo and Maurienne House, 2007, ISBN 978-1-877443-00-8.
  13. ^ (NL) Goud/Platina, su nvpi.nl, Nederlandse Vereniging van Producenten en Importeurs van beeld- en geluidsdragers. URL consultato il 14 febbraio 2016.
  14. ^ (EN) BRIT Certified, su bpi.co.uk, British Phonographic Industry. URL consultato il 14 febbraio 2016.
  15. ^ Love over Gold (certificazione), su FIMI. URL consultato il 26 ottobre 2020.
  16. ^ Nannini e Ronconi, pp. 78-79.
  17. ^ Nannini e Ronconi, pp. 78-81.
  18. ^ a b Nannini e Ronconi, pp. 81-83.
  19. ^ Giancarlo Passarella, Discografia, in Nannini e Ronconi, p. 227.
  20. ^ a b Nannini e Ronconi, pp. 83-85.
  21. ^ Robert Christgau, Dire Straits, su Robert Christgau, 2011. URL consultato il 1º marzo 2020.
  22. ^ a b c (EN) David Fricke, Love Over Gold, in Rolling Stone, 11 novembre 1982. URL consultato il 4 dicembre 2012.
  23. ^ a b c (EN) David Kent, Australian Chart Book 1970–1992, Australian Chart Book, St Ives, N.S.W, 1993, ISBN 0-646-11917-6.
  24. ^ a b c d e f g (DE) Dire Straits - Love Over Gold, su hitparade.ch, Schweizer Hitparade. URL consultato il 19 maggio 2015.
  25. ^ (EN) Top Albums (PDF), su Collectionscanada.gc.ca, Library and Archives Canada. URL consultato il 19 maggio 2015.
  26. ^ (FI) Timo Pennanen, Sisältää hitin - levyt ja esittäjät Suomen musiikkilistoilla vuodesta 1972, 1ª ed., Helsinki, Kustannusosakeyhtiö Otava, 2006, ISBN 978-951-1-21053-5.
  27. ^ (FR) Le Détail des Albums de chaque Artiste, su infodisc.fr. URL consultato il 19 maggio 2015. Selezionare "DIRE STRAITS" e premere "OK".
  28. ^ a b Gli album più venduti del 1982, su hitparadeitalia.it. URL consultato il 19 maggio 2015.
  29. ^ (EN) Official Albums Chart Top 100: 26 September 1982 - 02 October 1982, su officialcharts.com, Official Charts Company. URL consultato il 19 maggio 2015.
  30. ^ (ES) Fernando Salaverri, Sólo éxitos: año a año, 1959–2002, 1ª ed., Spagna, Fundación Autor-SGAE, settembre 2005, ISBN 84-8048-639-2.
  31. ^ (EN) Dire Straits – Chart history, su Billboard, Penske Media Corporation. URL consultato il 19 maggio 2015. Cliccare sulla freccia all'interno della casella nera per visualizzare la classifica desiderata.
  32. ^ (DE) Austriancharts – Jahreshitparade 1982, su austriancharts.at. URL consultato il 19 maggio 2015.
  33. ^ (EN) Top 100 Albums of 1982, su collectionscanada.gc.ca, Library and Archives Canada. URL consultato il 19 maggio 2015 (archiviato dall'url originale il 29 luglio 2012).
  34. ^ (FR) Les Albums (CD) de 1982 par InfoDisc, su infodisc.fr. URL consultato il 19 maggio 2015 (archiviato dall'url originale il 18 dicembre 2012).
  35. ^ (EN) Top Selling Albums of 1982, su nztop40.co.nz, Recording Industry Association of New Zealand. URL consultato il 19 maggio 2015 (archiviato dall'url originale il 10 luglio 2017).
  36. ^ (NL) Jaaroverzichten 1982, su dutchcharts.nl. URL consultato il 19 maggio 2015.
  37. ^ a b (EN) Complete UK Year-End Album Charts, su chartheaven.9.forumer.com, chartheaven. URL consultato il 19 maggio 2015 (archiviato l'11 gennaio 2012).
  38. ^ (DE) Austriancharts – Jahreshitparade 1983, su austriancharts.at. URL consultato il 19 maggio 2015.
  39. ^ (EN) Top 100 Albums of 1983, su collectionscanada.gc.ca, Library and Archives Canada. URL consultato il 19 maggio 2015 (archiviato dall'url originale il 24 luglio 2012).
  40. ^ (DE) Album – Jahrescharts 1983, su offiziellecharts.de. URL consultato il 19 maggio 2015.
  41. ^ (EN) Top Selling Albums of 1983, su nztop40.co.nz, Recording Industry Association of New Zealand. URL consultato il 19 maggio 2015 (archiviato dall'url originale il 25 marzo 2016).

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Andrea Del Castello, Mark Knopfler. Il crogiolo dei generi culturali, Lanciano, Move Editore, 2005, ISBN non esistente, ..
  • Colin Irwin, Dire Straits, Bresso, Gruppo Editoriale Futura, 1994, ISBN 1-85797-584-7, ..
  • Giulio Nannini, Mauro Ronconi, Le canzoni dei Dire Straits, Milano, Editori Riuniti, 2003, ISBN 88-359-5319-7, ..
  • (EN) Michael Oldfield, Dire Straits, Londra, Sidgwick & Jackson, 1984, ISBN 0-283-98995-5, ..
  • Giancarlo Passarella, Dire Straits – Solid Rock, Bresso, Music Makers, 2000, ISBN 88-86129-02-5, ..
  • Giancarlo Passarella, Manuali rock: Dire Straits – Storie e interviste, Roma, Arcana editrice, 1994, ISBN 978-88-7966-042-6, ..
  • Betty Shapiro, Dire Straits – Studio su testi e musiche, Milano, Kaos Edizioni, 1989, ISBN non esistente, ..
  • Alessandra Ziliani, Dire Straits & rock-poesia, Milano, Arti grafiche AGEL, 1982. ISBN non esistente.

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

  Portale Rock: accedi alle voci di Wikipedia che trattano di rock