Il generale (miniserie televisiva)
Il generale è una miniserie televisiva italiana del 1987 in quattro parti, per la regia di Luigi Magni, ultima produzione seguita dal produttore Franco Cristaldi.
Trama
[modifica | modifica wikitesto]La miniserie, ambientata tra il settembre 1860 e l'aprile 1861, inizia con l'ingresso di Garibaldi a Napoli a bordo del treno di cui il Generale e il suo Stato Maggiore si impadroniscono armi in pugno.
Il racconto si snoda tra Napoli, Torino, Roma, Caserta e termina con la sconfitta politica del Generale, che, dopo aver donato uno Stato al Regno Sabaudo, si ritrova a dover tornare a Caprera, a meditare sul sogno unitario. Un sogno che, in vita, non riuscirà mai a realizzare.
Produzione
[modifica | modifica wikitesto]Franco Nero interpreta la parte dell'Eroe dei Due Mondi, nonostante la non perfetta rassomiglianza estetica; tra gli interpreti secondari compaiono Ángela Molina, Flavio Bucci e Laura Morante nelle parti rispettivamente della domestica nizzarda di Garibaldi Battistina Ravello, di Giuseppe Mazzini e di Anita Garibaldi.
Per gli interni, molte scene sono state girate effettivamente nei posti dove si svolsero i fatti, quali la Reggia di Caserta e l'aula del parlamento di Palazzo Carignano. Per gli esterni, le scene napoletane e quelle ambientate a Caprera sono state girate sulla costa croata, quelle dell'esilio romano dei sovrani borbonici nei giardini di Villa Medici e sulla nave Amerigo Vespucci.
Distribuzione
[modifica | modifica wikitesto]La miniserie, che incontrò un grande successo in Italia, è stata trasmessa da numerose emittenti straniere, in Europa, Stati Uniti, Sud America e ha dato vita a due libri fotografici.
Recensioni
[modifica | modifica wikitesto]Il regista Luigi Magni, in appendice al libro di Guido Gerosa intitolato appunto Il Generale (1986) e che presentava una serie di illustrazioni fotografiche tratte dal suo film, scrive:
«Salvo alcuni quadri d'obbligo illustrativi della battaglia del Volturno, il film non risuona di strepiti d'armi o di squilli di fanfara. Il Generale, al quale Franco Nero ha prestato gli occhi azzurri, che Garibaldi aveva solo nella leggenda, vuole essere il "ritratto a piedi" di un personaggio troppe volte mummificato nel bronzo o nel marmo di monumenti a cavallo... Oggi che, nel contesto urbano della città moderna il monumento serve solo da spartitraffico e ha perduto la funzione significante che gli era propria nel secolo scorso, un monumento cinematografico sarebbe stato oltretutto anacronistico. Siamo quindi molto lontani dal kolossal o addirittura dal superkolossal che, qua e là, era stato impropriamente annunciato. Non era nelle nostre intenzioni, come non lo sarebbe stato per le disponibilità finanziarie. E, del resto, noi non un kolossal volevamo fare, ma soltanto un film»
Note
[modifica | modifica wikitesto]Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- (EN) Il generale, su IMDb, IMDb.com.