Gran Premio di Francia 1978

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca
Bandiera della Francia Gran Premio di Francia 1978
306º GP del Mondiale di Formula 1
Gara 9 di 16 del Campionato 1978
Data 2 luglio 1978
Nome ufficiale LXIV Grand Prix de France
Luogo Le Castellet
Percorso 5,810 km
Distanza 54 giri, 313,740 km
Clima Soleggiato
Risultati
Pole position Giro più veloce
Bandiera del Regno Unito John Watson Bandiera dell'Argentina Carlos Reutemann
Brabham-Alfa Romeo in 1'44"41 Ferrari in 1'48"56
(nel giro 48)
Podio
1. Bandiera degli Stati Uniti Mario Andretti
Lotus-Ford Cosworth
2. Bandiera della Svezia Ronnie Peterson
Lotus-Ford Cosworth
3. Bandiera del Regno Unito James Hunt
McLaren-Ford Cosworth

Il Gran Premio di Francia 1978 è stata la nona prova della stagione 1978 del Campionato mondiale di Formula 1. Si è corsa domenica 2 luglio 1978 sul Circuito Paul Ricard. La gara è stata vinta dallo statunitense Mario Andretti su Lotus-Ford Cosworth; per il vincitore si trattò del decimo successo nel mondiale. Ha preceduto sul traguardo lo svedese Ronnie Peterson su Lotus-Ford Cosworth e il britannico James Hunt su McLaren-Ford Cosworth.

Vigilia[modifica | modifica wikitesto]

Aspetti tecnici[modifica | modifica wikitesto]

Il 23 giugno, in una riunione a Parigi, la CSI decise di vietare, almeno fino al 1º agosto, l'uso della ventola sul retro delle vetture di Formula 1, dopo le polemiche sorte sulla Brabham BT46 che aveva vinto il Gp di Svezia, grazie a tale appendice. L'apparato, ufficialmente ideato per raffreddare il motore, poteva fungere da strumento aerodinamico mobile, vietato dal regolamento. La ventola risultava inoltre pericolosa in quanto i detriti che vi entrano vengono poi lanciati fuori a grande velocità, rappresentando un grave pericolo per gli altri piloti. La scelta di rinviare a una decisione definitiva successiva venne presa per consentire ai tecnici di avere maggior tempo per studiare la questione. La FOCA aveva invece chiesto di poter continuare a sperimentare il dispositivo. La CSI decise di non mutare l'ordine di arrivo del gran premio anche se confermò che le altre scuderie avrebbe potuto fare ricorso.[1]

Per tale ragione la Brabham ripresentò un modello convenzionale per la gara, la BT46A. Il responsabile tecnico dell'Alfa Romeo, l'ing. Carlo Chiti affermò che anche senza la ventola l'assetto aerodinamico della vettura era ottimale. La Brabham presentò anche un modello sperimentale in cui la parte posteriore della carrozzeria era molto più carenata.[2] La Ferrari presentò sulle sue vetture un sistema di antirollio e antibeccheggio.[2]

La Goodyear, che riforniva di pneumatici quasi tutte le scuderie, a eccezione di Ferrari e Renault, modificò la sua politica di allocazione delle gomme e decise di fornire a tutti i piloti le mescole migliori.[3]

La gara tornò a essere disputata sul Circuito Paul Ricard, presso Le Castellet. Il tracciato, che prendeva il posto del Circuito di Digione, aveva già ospitato il mondiale di F1 per la quinta volta, l'ultima nel 1976. L'alternanza fra i due circuiti proseguì per diverse stagioni.

Aspetti sportivi[modifica | modifica wikitesto]

Si ripresentò la Martini, dopo due gran premi di pausa, sempre con René Arnoux al volante. L'irlandese Derek Daly, già presente ad inizio stagione con la Hesketh, prese il posto di Jacky Ickx all'Ensign. La McLaren iscrisse nuovamente una terza vettura per Bruno Giacomelli.

Qualifiche[modifica | modifica wikitesto]

Resoconto[modifica | modifica wikitesto]

Al venerdì, pur con l'utilizzo di una vettura non dotata della contestata ventola posteriore, il pilota della Brabham John Watson, fece segnare il tempo migliore, in 1'44"41, tempo di ben tre secondi e mezzo più basso del tempo della pole di James Hunt dell'edizione 1976. Watson precedeva di soli 5 centesimi Mario Andretti, mentre terzo era Niki Lauda. Watson toccò, sul lungo rettilineo del Mistral, i 280 km/h, e compì il suo migliore giro a una media di poco superiore ai 200 km/h.

La sessione del mattino era stata interrotta per un acquazzone. Andretti, entrato con la pista ancora umida, era stato autore di un'uscita del tracciato, senza conseguenze per lui, ma con la vettura danneggiata. Peterson non concesse l'uso della propria vettura all'italoamericano, che dovette attendere che la sua vettura venisse riparata.[2]

Le condizioni meteorologiche influenzarono anche la giornata del sabato, con cielo coperto e sporadica pioggia. Watson confermò la pole, la seconda e ultima per lui nel mondiale di F1 (dopo quello conquistata nel Gran Premio di Monaco 1977), Andretti completò la prima fila, mentre Niki Lauda e James Hunt definirono la seconda. Hunt, sempre sul Mistral, toccò i 294 km/h. Le Ferrari ottennero posizioni di rincalzo, pur con la sperimentazione di diverse coperture fornite dalla Michelin.[4]

Risultati[modifica | modifica wikitesto]

Nella sessione di qualifica[5] si è avuta questa situazione:

Pos Pilota Costruttore Tempo Griglia
1 2 Bandiera del Regno Unito John Watson Bandiera del Regno Unito Brabham-Alfa Romeo 1'44"41 1
2 5 Bandiera degli Stati Uniti Mario Andretti Bandiera del Regno Unito Lotus-Ford Cosworth 1'44"46 2
3 1 Bandiera dell'Austria Niki Lauda Bandiera del Regno Unito Brabham-Alfa Romeo 1'44"71 3
4 7 Bandiera del Regno Unito James Hunt Bandiera del Regno Unito McLaren-Ford Cosworth 1'44"92 4
5 6 Bandiera della Svezia Ronnie Peterson Bandiera del Regno Unito Lotus-Ford Cosworth 1'44"98 5
6 8 Bandiera della Francia Patrick Tambay Bandiera del Regno Unito McLaren-Ford Cosworth 1'45"07 6
7 20 Bandiera del Sudafrica Jody Scheckter Bandiera del Canada Wolf-Ford Cosworth 1'45"20 7
8 11 Bandiera dell'Argentina Carlos Reutemann Bandiera dell'Italia Ferrari 1'45"35 8
9 12 Bandiera del Canada Gilles Villeneuve Bandiera dell'Italia Ferrari 1'45"55 9
10 26 Bandiera della Francia Jacques Laffite Bandiera della Francia Ligier-Matra 1'45"68 10
11 15 Bandiera della Francia Jean-Pierre Jabouille Bandiera della Francia Renault 1'45"73 11
12 35 Bandiera dell'Italia Riccardo Patrese Bandiera del Regno Unito Arrows-Ford Cosworth 1'46"32 12
13 4 Bandiera della Francia Patrick Depailler Bandiera del Regno Unito Tyrrell-Ford Cosworth 1'46"37 13
14 27 Bandiera dell'Australia Alan Jones Bandiera del Regno Unito Williams-Ford Cosworth 1'46"40 14
15 14 Bandiera del Brasile Emerson Fittipaldi Bandiera del Brasile Fittipaldi-Ford Cosworth 1'46"70 15
16 3 Bandiera della Francia Didier Pironi Bandiera del Regno Unito Tyrrell-Ford Cosworth 1'47"12 16
17 17 Bandiera della Svizzera Clay Regazzoni Bandiera del Regno Unito Shadow-Ford Cosworth 1'48"55 17
18 31 Bandiera della Francia René Arnoux Bandiera della Francia Martini-Ford Cosworth 1'48"68 18
19 19 Bandiera dell'Italia Vittorio Brambilla Bandiera del Regno Unito Surtees-Ford Cosworth 1'48"68 19
20 16 Bandiera della Germania Hans-Joachim Stuck Bandiera del Regno Unito Shadow-Ford Cosworth 1'48"89 20
21 36 Bandiera della Germania Rolf Stommelen Bandiera del Regno Unito Arrows-Ford Cosworth 1'49"14 21
22 33 Bandiera dell'Italia Bruno Giacomelli Bandiera del Regno Unito McLaren-Ford Cosworth 1'49"53 22
23 18 Bandiera del Regno Unito Rupert Keegan Bandiera del Regno Unito Surtees-Ford Cosworth 1'49"54 23
24 30 Bandiera degli Stati Uniti Brett Lunger Bandiera del Regno Unito McLaren-Ford Cosworth 1'49"55 24
25 9 Bandiera della Germania Jochen Mass Bandiera della Germania ATS-Ford Cosworth 1'49"90 25
26 10 Bandiera della Finlandia Keke Rosberg Bandiera della Germania ATS-Ford Cosworth 1'50"09 26
Vetture non qualificate
NQ 37 Bandiera dell'Italia Arturo Merzario Bandiera dell'Italia Merzario-Ford Cosworth 1'50"11 NQ
NQ 22 Bandiera dell'Irlanda Derek Daly Bandiera del Regno Unito Ensign-Ford Cosworth 1'50"19 NQ
NQ 25 Bandiera del Messico Héctor Rebaque Bandiera del Regno Unito Lotus-Ford Cosworth 1'50"40 NQ

Gara[modifica | modifica wikitesto]

Resoconto[modifica | modifica wikitesto]

John Watson scattò bene ma, già nel primo giro, Mario Andretti passò e condurre davanti al nordirlandese. Patrick Tambay prese il terzo posto bruciando Niki Lauda, che precedeva a sua volta Ronnie Peterson e James Hunt.

Patrick Tambay venne passato da Lauda dopo tre giri e poi da Peterson (al giro 5). Watson commise un errore, uscendo di pista, e perdendo così due posizioni, a vantaggio di Lauda e Peterson. L'austriaco della Brabham fu costretto però due soli giri dopo ad abbandonare la gara col motore rotto.

Watson passò Tambay nello stesso giro, mentre sei giri dopo, fu James Hunt a conquistare una posizione a Watson. Tambay scontava un problema con gli pneumatici. La gara vedeva così in testa Mario Andretti, seguito da Ronnie Peterson, James Hunt, John Watson, Alan Jones e Jody Scheckter. La classifica dei piloti a punti non si modificò fino al termine della gara.

Le Ferrari furono negativamente influenzate dagli pneumatici. Gilles Villeneuve fu costretto a due soste, mentre Carlos Reutemann addirittura cinque volte fu richiamato ai box. Grazie a gomme fresche e serbatoio vuoto l'argentino colse il giro più veloce della gara, con una velocità media di oltre 192 km/h.

Mario Andretti colse così la vittoria numero dieci nel mondiale, mentre per la Lotus fu la terza doppietta della stagione. James Hunt colse invece il ventitreesimo e ultimo podio della sua carriera in F1. Hunt terminò la gara quasi senza benzina.[6]

Risultati[modifica | modifica wikitesto]

I risultati del gran premio[7] furono i seguenti:

Pos No Pilota Costruttore Giri Tempo/Ritiro Pos. Griglia Punti
1 5 Bandiera degli Stati Uniti Mario Andretti Bandiera del Regno Unito Lotus-Ford 54 1h38'51"92 2 9
2 6 Bandiera della Svezia Ronnie Peterson Bandiera del Regno Unito Lotus-Ford 54 +2"93 5 6
3 7 Bandiera del Regno Unito James Hunt Bandiera del Regno Unito McLaren-Ford 54 +19"80 4 4
4 2 Bandiera del Regno Unito John Watson Bandiera del Regno Unito Brabham-Alfa Romeo 54 +36"88 1 3
5 27 Bandiera dell'Australia Alan Jones Bandiera del Regno Unito Williams-Ford 54 +41"81 14 2
6 20 Bandiera del SudafricaJody Scheckter Bandiera del Canada Wolf-Ford 54 +54"53 7 1
7 26 Bandiera della Francia Jacques Laffite Bandiera della Francia Ligier-Matra 54 +54"74 10
8 35 Bandiera dell'Italia Riccardo Patrese Bandiera del Regno Unito Arrows-Ford 54 +1'24"88 12
9 8 Bandiera della Francia Patrick Tambay Bandiera del Regno Unito McLaren-Ford 54 +1'27"06 6
10 3 Bandiera della Francia Didier Pironi Bandiera del Regno Unito Tyrrell-Ford 54 +1'29"98 16
11 16 Bandiera della Germania Hans-Joachim Stuck Bandiera del Regno Unito Shadow-Ford 53 +1 giro 20
12 12 Bandiera del Canada Gilles Villeneuve Bandiera dell'Italia Ferrari 53 +1 giro 9
13 9 Bandiera della Germania Jochen Mass Bandiera della Germania ATS-Ford 53 +1 Giro 25
14 31 Bandiera della Francia René Arnoux Bandiera della Francia Martini-Ford 53 +1 giro 18
15 36 Bandiera della Germania Rolf Stommelen Bandiera del Regno Unito Arrows-Ford 53 +1 giro 21
16 10 Bandiera della Finlandia Keke Rosberg Bandiera della Germania ATS-Ford 52 +2 giri 26
17 19 Bandiera dell'Italia Vittorio Brambilla Bandiera del Regno Unito Surtees-Ford 52 +2 giri 19
18 11 Bandiera dell'Argentina Carlos Reutemann Bandiera dell'Italia Ferrari 49 +5 giri 8
Rit 30 Bandiera degli Stati Uniti Brett Lunger Bandiera del Regno Unito McLaren-Ford 45 Motore 24
Rit 14 Bandiera del Brasile Emerson Fittipaldi Bandiera del Brasile Fittipaldi-Ford 43 Sospensione 15
Rit 18 Bandiera del Regno Unito Rupert Keegan Bandiera del Regno Unito Surtees-Ford 40 Motore 23
Rit 33 Bandiera dell'Italia Bruno Giacomelli Bandiera del Regno Unito McLaren-Ford 28 Motore 22
Rit 1 Bandiera dell'Austria Niki Lauda Bandiera del Regno Unito Brabham-Alfa Romeo 10 Motore 3
Rit 4 Bandiera della Francia Patrick Depailler Bandiera del Regno Unito Tyrrell-Ford 10 Motore 13
Rit 17 Bandiera della Svizzera Clay Regazzoni Bandiera del Regno Unito Shadow-Ford 4 Problemi elettrici 17
Rit 15 Bandiera della Francia Jean-Pierre Jabouille Bandiera del Regno Unito Renault 1 Motore 11
NQ 37 Bandiera dell'Italia Arturo Merzario Bandiera dell'Italia Merzario-Ford
NQ 22 Bandiera dell'Irlanda Derek Daly Bandiera del Regno Unito Ensign-Ford
NQ 25 Bandiera del Messico Héctor Rebaque Bandiera del Regno Unito Lotus-Ford

Classifiche[modifica | modifica wikitesto]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ No (per ora) al ventilatore, in La Stampa, 23 giugno 1978, p. 19.
  2. ^ a b c Cristiano Chiavegato, Brabham, anche senza ventilatore, in La Stampa, 1º luglio 1978, p. 13.
  3. ^ Lauda ha fatto l'alzabandiera, in Stampa Sera, 3 luglio 1978, p. 15.
  4. ^ Cristiano Chiavegato, Formula 1, il Gran Premio di Francia reso incerto da gomme e maltempo, in La Stampa, 2 luglio 1978, p. 17.
  5. ^ Risultati delle qualifiche, su chicanef1.com.
  6. ^ Cristiano Chiavegato, La Brabham senza ventilatore torna alla normalità, in Stampa Sera, 3 luglio 1978, p. 15.
  7. ^ Risultati del gran premio, su formula1.com.
Campionato mondiale di Formula 1 - Stagione 1978
 

Edizione precedente:
1977
Gran Premio di Francia Edizione successiva:
1979
  Portale Formula 1: accedi alle voci di Wikipedia che trattano di Formula 1