Coniglio (araldica)

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca

In araldica il coniglio è usato soprattutto per le armi parlanti in quanto è generalmente ritenuto animale pauroso e quindi inadatto ad illustrare le qualità del cavaliere. Quando impiegato, simboleggia la bontà, l'animo mansueto e, soprattutto, la prolificità.

Spesso è rappresentato al naturale invece che bianco (cioè d'argento).

Attributi araldici[modifica | modifica wikitesto]

  • Aggruppato quando è seduto con la testa nascosta sul petto
  • Corrente[1] se corre
  • Rampante se rappresentato ritto sulle zampe posteriori
  • Seduto se riposa sulle zampe posteriori

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Marc'Antonio Ginanni, Coniglio, in L'arte del blasone dichiarata per alfabeto, Venezia, Guglielmo Zerletti, 1756, p. 60.
  2. ^ G.B. di Crollalanza, Dizionario storico-blasonico, vol. I, Bologna, Arnaldo Forni, 1886, p. 315.

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

  Portale Araldica: accedi alle voci di Wikipedia che trattano di araldica