Black Metal Inner Circle

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca

«Molte band mi scrivono, dicendomi che vogliono formare una band black metal e mi chiedono qualche consiglio. Io rispondo sempre "non fatelo". Gli dico che non abbiamo bisogno di più band, abbiamo bisogno di più terroristi.[1]»

Black Metal Inner Circle (in inglese: cerchia interna del black metal) è il nome con il quale viene identificato un gruppo di persone che si crede abbia formato una organizzazione criminale di matrice anti-cristiana[2] nata in Norvegia, di cui facevano parte vari musicisti della scena black metal scandinava. Comunemente viene chiamato Inner Circle; altri nomi dati sono Black Circle e Svarte Sirkel (entrambi significano cerchia nera, rispettivamente in lingue inglese e norvegese), mentre alcune testate giornalistiche usarono il nome Black Metal Mafia per identificare il gruppo. L'Inner Circle è nota in quanto ritenuta la responsabile di numerosi crimini ai danni di luoghi cristiani, intimidazioni nei confronti di altri gruppi musicali e alcuni omicidi, che sconvolsero la Scandinavia (nella fattispecie, la Norvegia) durante i primi anni novanta. Gli ideali del gruppo si rifacevano a una confusa commistione di idee riferite a satanismo, isolazionismo, paganesimo norreno. La componente satanica, che era l'ideologia predominante (probabilmente perché la più "teatrale" vista dall'esterno), non era certo ispirata a quella razionalista e sostanzialmente vicina all'ateismo di Anton LaVey (che Euronymous, chitarrista e fondatore dei Mayhem apertamente disprezzava[3]), ma era improntata a un "satanismo" di tipo vendicativo.

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Le origini[modifica | modifica wikitesto]

«Prima di tutto il cosiddetto Black Circle era qualcosa creato da Euronymous per far credere alla gente che ci fosse qualcosa, ma era una fandonia e non è mai esistito. Dall'altra parte i media credettero alla sua esistenza per un attimo, ma velocemente smisero di parlarne quando capirono che era una voce falsa.[4]»

Graffito presente nel seminterrato del negozio di Euronymous, Helvete, risalente al 1991

L'origine dell'Inner Circle risalirebbe a quando Euronymous aprì un negozio di dischi chiamato Helvete ("Inferno", in norvegese), nel maggio-giugno 1991 a Oslo. Lo spazio affittato al fine di avviare la sua attività era però largamente sovradimensionato quindi si decise di usare i locali in eccesso per svolgere "feste" sanguinarie e al limite del delirante[5]. I frequentatori di questi raduni, sei ragazzi tutti poco più che adolescenti, si definivano appartenenti ad un "Inner Circle" ("cerchia interna") ed erano colpiti dal carisma di Euronymous, definito da molti un abile oratore, che era venerato come nuovo messia delle forze del male. In poco tempo, il movimento raggiunse un cospicuo numero di frequentatori, molti dei quali suonavano in altri gruppi black metal, come Emperor, Dissection e Darkthrone. Oltre a Euronymous tra i membri più rappresentativi figuravano Bård Faust e Samoth degli Emperor, Jørn degli Hades e Varg Vikernes di Burzum. Quest'ultimo si fece notare subito: il ragazzo ammirava molto Euronymous e la sua incredibile determinazione nel compiere vandalismi lo fece diventare a breve uno dei maggiori responsabili dei crimini commessi dal gruppo (se non il principale).

Ideologia[modifica | modifica wikitesto]

«Loro [i Cristiani] devono sentire che c'è una forza oscura, un potere malvagio con il quale devono fare i conti, che... li faccia diventare molto più estremi. Noi crediamo inoltre che quando brucia una chiesa non sono solo i fedeli a soffrirne, ma anche la gente in generale. Immagina una meravigliosa chiesa antica in legno... cosa succede quando brucia? I cristiani si disperano, la casa di Dio va in fiamme, e le persone comuni soffrono perché qualcosa di bello è andato distrutto. Così diffondiamo dolore e disperazione, che è sempre una buona cosa.[6]»

La scena black metal norvegese si opponeva con veemenza al Cristianesimo e a tutte le religioni organizzate in generale. In alcune interviste dei primi anni novanta, Euronymous e altri membri della scena si presentavano come "militanti misantropi satanisti"[7] il cui scopo era diffondere odio, sofferenza e malvagità. Criticarono aspramente la Chiesa di Satana per essere troppo "umanista".[8] Il satanismo da loro promulgato era un'inversione totale della cristianità e dei suoi valori.[9] Euronymous era la figura chiave dietro questa ideologia.[10][11] Egli professava di essere a favore di ogni forma di totalitarismo e di essere contrario a qualsiasi atto di compassione, amore, pace, felicità e divertimento.[12] In definitiva, l'ideologia dello Svarte Sirkel esprimeva un misto di fierezza, individualismo, ribellione, oscurità, odio, crudeltà, misteri occulti e l'estrema negazione del "mondo moderno cristianizzato".[13] Quando gli venne chiesto il motivo delle provocatorie dichiarazioni fatte da Euronymous alla stampa, Ihsahn degli Emperor disse: «Penso lo abbia fatto soprattutto per diffondere il panico tra la gente».[14] Ihsahn aggiunse che il black metal norvegese è più "una forza oscura in opposizione alla società" che "cerca di concentrarsi maggiormente sul concetto di malvagità piuttosto che su una filosofia satanista coerente".[15] Vikernes disse che la ragione per la quale si definivano "malvagi" era per provocare e scuotere la società civile. Secondo il libro Lords of Chaos, molti di quelli che conoscevano Euronymous riferirono che "la sua immagine estrema di satanista, era solo una manifestazione esistenziale della noia nei confronti della vita, una proiezione della sua pigrizia".[16] Tra quelli che la pensavano così c'erano il bassista Necrobutcher,[17] Kjetil Manheim, Varg Vikernes e Blackthorn[18]. Faust disse che con Euronymous, "c'era tanto fumo ma molto poco arrosto". Mortiis, tuttavia, disse che Euronymous "era un tale adoratore del diavolo da non crederci",[19] e Metalion (che conobbe Euronymous nel 1985[20] e si considerava il suo migliore amico) riferì come Euronymous "fosse sempre stato interessato al male assoluto".[11]

Riguardo al termine "black metal", Euronymous stesso disse in un'intervista che si applicava a qualsiasi band heavy metal che avesse dei testi satanici.[12] Tali idee venivano condivise anche da altri membri della scena, come Bård Faust.[21] All'epoca, band con uno stile simile al black metal norvegese, ma senza testi inneggianti a Satana, tendevano ad utilizzare un altro termine per definire la loro musica.[22][23][24]

Alcuni gruppi ed elementi della scena erano molto interessati alla mitologia nordica dell'epoca pre-cristianesimo e alla cultura pagana dei popoli scandinavi, ammantate da una coltre di nazionalismo. Alcuni si dichiaravano apertamente favorevoli al nazismo ed antisemiti, ma in larga parte con il solo intento di provocare.[25] In una lettera privata scritta nei primi anni novanta, Euronymous dichiarò che "quasi tutti" i gruppi black metal dell'epoca in Norvegia erano "più o meno nazisti".[26] Lui, invece, nello specifico era molto interessato al comunismo nelle sue forme più totalitarie e disse che gli sarebbe piaciuto vedere la gente "marcire sotto una dittatura comunista".[27]

Il negozio Helvete[modifica | modifica wikitesto]

Il chitarrista dei Mayhem Euronymous era "la figura centrale intorno alla quale ruotò la formazione della scena black metal norvegese",[10] tanto da poter essere quasi definito il "fondatore vero e proprio del movimento".[28] Durante il maggio-giugno del 1991,[29] egli aprì un negozio di dischi chiamato Helvete (che significa "Inferno" in lingua norvegese).[30] Il negozio era situato in Schweigaards gate 56, nel quartiere di Gamlebyen[31] a Oslo.[32] I musicisti black metal norvegesi si incontravano spesso nel negozio e, i più intimi e fidati, anche nella cantina dello stesso. Tra questi c'erano membri dei Mayhem e degli Emperor, Varg "Count Grishnackh" Vikernes di Burzum, e Snorre "Blackthorn" Ruch dei Thorns. Inoltre Euronymous fondò anche un'etichetta discografica indipendente chiamata Deathlike Silence Productions, con sede presso lo stesso Helvete, specializzata in metal estremo, che distribuì i primi album di gruppi quali Mayhem, Burzum, Merciless, Abruptum, e di una band giapponese di nome Sigh.[33] Euronymous, Varg, e il chitarrista degli Emperor Samoth[34] vissero tutti all'interno del negozio in periodi diversi. Il batterista degli Emperor Bård "Faust" Eithun lavorò nel negozio e, vi soggiornò anche lui per qualche tempo. Le pareti del negozio erano dipinte di nero e decorate con armi medievali, poster di vari gruppi metal, copertine di dischi in vinile, e picture disc, mentre le finestre, per mantenere sempre un'atmosfera tetra, erano state oscurate e l'idea era quella di ricoprirle con lastre di polistirolo sagomate come fossero lapidi di tombe, ma mancarono i fondi e il tempo. A proposito dell'Helvete, lo stesso Euronymous disse in un'intervista del giugno 1992:

«Beh, l'idea originaria era quella di aprire un negozio specializzato in dischi metal in generale, ma questo molto tempo fa. Il metal "normale" non è più molto popolare ormai, tutti i ragazzini ascoltano il "death" metal adesso. Preferirei vendere dischi dei Judas Priest piuttosto che dei Napalm Death, ma almeno ora possiamo specializzarci in death metal e farlo diventare un negozio dove tutti i modaioli sanno di poter trovare tutte le ultime novità musicali di moda. Questo ci aiuterà a guadagnare denaro così potremo ordinare più dischi MALVAGI per gente malvagia. Ma non importa quanta musica di merda dovremo vendere, abbiamo dato un aspetto BLACK METAL al negozio, ultimamente abbiamo fatto un paio di "incursioni" in delle chiese, e il negozio sembrerà una specie di chiesa oscura in futuro. Abbiamo anche pensato di renderlo totalmente buio all'interno, così le persone avrebbero dovuto portarsi delle torce per vedere i dischi.[35]»

Durante il periodo nel quale restò aperto, l'Helvete fu il ritrovo principale e il fulcro della scena black metal locale. Jon "Metalion" Kristiansen, della fanzine Slayer, disse che l'apertura dell'Helvete fu "la nascita ufficiale del movimento black metal norvegese".[11] Daniel Ekeroth, autore del saggio Swedish Death Metal, scrisse nel 2008:

«Entro pochi mesi dall'apertura [dell'Helvete], molti giovani musicisti erano rimasti ossessionati dal carisma e dalle idee di Euronymous, e presto molti gruppi death metal norvegesi si trasformarono in band black metal. Gli Amputation divennero gli Immortal, Thou Shalt Suffer diventarono gli Emperor, e i Darkthrone passarono dal death metal di ispirazione svedese al black metal più primitivo. Infine, il chitarrista degli Old Funeral Varg Vikernes lasciò la sua band per dare vita al suo proprio progetto solista black metal, Burzum.[36]»

Secondo Stian "Occultus" Johannsen, il locale affittato da Euronymous "era troppo grande e l'affitto troppo alto", e fu questa la ragione principale per la quale non si rivelò mai un buon investimento economico. Solo una piccola parte dell'immobile era destinata al negozio.[37] Varg Vikernes disse che Øystein regalava addirittura i dischi ai clienti, e che spesso veniva beccato a mangiare kebab comprato dai pachistani del negozio accanto prelevando i soldi dalla cassa.[38] Euronymous chiuse l'Helvete all'inizio del 1993 quando iniziò ad attirare l'attenzione delle forze di polizia locali e dei mass media a causa dei fatti di cronaca nera connessi con l'Inner Circle.

Molti anni dopo, il negozio, rinominato Neseblod Records, è stato riaperto nel medesimo locale; è sempre specializzato nella vendita di dischi heavy metal, e la sua cantina, dove avvenivano le presunte riunioni del Black Metal Inner Circle, è diventata un'attrazione turistica visitabile su richiesta.[39] Molti degli arredi originali sono ancora in loco, e il negozio è diventato una sorta di "museo del black metal".[40]

I crimini[modifica | modifica wikitesto]

Incendi di chiese[modifica | modifica wikitesto]

La Stavkirke di Fantoft, bruciata il 6 giugno del 1992

Intorno al 1992, 52 chiese vennero bruciate[41], furono presi di mira numerosi cimiteri, ove più di 15,000 tombe vennero profanate e imbrattate con simbologie occulte[41]. I proventi di simili atti (arredi sacri e croci ad esempio) venivano a volte portati come trofei per addobbare l'Helvete. Autori di tali gesti furono principalmente Vikernes, Faust, Samoth ed alcuni membri di gruppi minori, quali Hades, Einherjer e Ildjarn[42].

Tra le strutture religiose distrutte una tra le più note fu la medievale stavkirke di Fantoft nei pressi di Bergen, che venne data alle fiamme il 6 giugno del 1992 da Varg Vikernes; una foto di ciò che rimase della struttura (le travi portanti) diventò la copertina di Aske, EP di Burzum. Tale atto, già di per sé grave, nei progetti doveva essere ben peggiore: gli appartenenti all'Inner Circle avrebbero voluto sacrificare qualcuno dentro la chiesa prima di appiccare il fuoco ma poi l'idea venne accantonata, probabilmente per la mancanza di passanti vista la tarda ora; il sangue comunque non mancò: venne scelto come surrogato un coniglio che venne decapitato e lasciato sulla scena del crimine[43]. Un altro rogo famoso fu quello che interessò la cappella di Holmenkollen, ossia, la chiesa dei Reali di Norvegia. Oltre a questi gesti piromani ben presto l'Inner Circle si trovò indirettamente responsabile di una morte: a Sarpsborg, infatti, lo spegnimento di un incendio costò la vita a un pompiere[41].

Fu segnalato qualche incendio anche nella vicina Svezia, dietro al quale si sospettò esserci la mano di "It" degli Abruptum ma le accuse non vennero mai provate.

Quella che segue è una lista parziale delle chiese bruciate nel periodo 1992-1995:

1992
  • 23 maggio: tentativo di incendio della Storetveit kirke a Bergen[44]
  • 6 giugno: incendio della Stavkirke di Fantoft a Bergen[45] – Varg Vikernes è fortemente indiziato per il rogo, ma non fu incriminato ufficialmente.
  • 1º agosto: incendio della Revheim kirke a Stavanger[44]
  • 21 agosto: incendio della cappella di Holmenkollen a Oslo – Varg Vikernes e Faust furono condannati per il rogo; partecipò anche Euronymous, ma fu assassinato nell'agosto 1993, e quindi non fu mai sottoposto a giudizio.[46]
  • 1º settembre: incendio della Ormøya kirke di Oslo[44]
  • 13 settembre: incendio della Skjold kirke a Vindafjord[44] – Varg Vikernes e Samoth furono condannati per il rogo.
  • 3 ottobre: incendio della Hauketo kirke a Oslo.[47]
  • 24 dicembre: incendio della Åsane kirke a Bergen – Varg Vikernes e Jørn Inge Tunsberg furono condannati per il rogo.
  • 25 dicembre: incendio della chiesa Metodista di Sarpsborg – un pompiere restò ucciso nel tentativo di spegnere l'incendio.[41]
1993
1994
  • 13 marzo: incendio di una chiesa a Sund[49]
  • 27 marzo: incendio della Seegård kirke a Snertingdal[49]
  • 16 maggio: tentativo di incendio della Gol stave kirke, contea di Viken[49]
  • 17 maggio: tentativo di incendio della cappella di Åmodt, contea di Viken[49]
  • 4 giugno: incendio della chiesa di Frogn a Drøbak[49]
  • 19 giugno: tentativo di incendio della chiesa di Heni a Gjerdrum[49]
  • 7 luglio: incendio della chiesa di Jeløy[49]
  • 21 luglio: tentativo di incendio della chiesa di Odda[49]
  • 13 agosto: tentativo di incendio della cappella di Loop a Meldal[49]
  • 10 dicembre: tentativo di incendio della chiesa di Åkra[49]
  • 22 dicembre: tentativo di incendio della chiesa di Askim[49]
  • 26 dicembre: tentativo di incendio della chiesa di Klemestrud[49]
1995

Scontri con altri gruppi[modifica | modifica wikitesto]

Nel mirino dell'Inner Circle finirono anche gruppi heavy metal, considerati "incoerenti" e succubi delle mode musicali. Nel luglio 1992, Maria, una ragazza diciottenne militante nell'Inner Circle, cosparse di acetone la porta d'ingresso e le finestre della casa di Christofer Johnsson, il leader dei Therion, e poi ne incendiò l'abitazione (anche se Vikernes sostenne di aver compiuto lui stesso questo atto)[51]. Prima di allontanarsi Maria piantò un grosso coltello sulla porta d'ingresso insieme a un messaggio: "Il Conte è stato qui e ritornerà".

Johnsson e la sua famiglia riuscirono a salvarsi fuggendo dall'abitazione in fiamme e le indagini dopo poco portarono all'arresto di Maria, che venne poi ricoverata in un ospedale psichiatrico. Dai suoi diari si risalì velocemente a Varg Vikernes descritto come il "Conte" (a quei tempi usava infatti lo pseudonimo Count Grishnackh); quattro giorni dopo l'incendio, Johnsson ricevette una presunta missiva di Vikernes[52]:

«Salve, vittime! Sono il Conte Grishnackh dei Burzum. Sono appena tornato da un viaggetto in Svezia, più precisamente in un posto a nord-ovest di Stoccolma e penso di aver perso un fiammifero e un disco firmato Burzum, ha ha! Ritornerò molto presto e forse, questa volta, non vi sveglierete nel mezzo della notte. Vi darò una lezione di paura. Siamo davvero molto pazzi, i nostri metodi sono la morte e la tortura. Le nostre vittime moriranno lentamente, devono morire lentamente.»

Altre azioni minatorie ebbero come bersaglio gruppi come Paradise Lost e Deicide. Per quanto riguarda i primi, i risultati furono la distruzione del loro autobus preso a sassate da una folla invasata di ragazzini durante il loro tour a Oslo, mentre i secondi vennero disturbati durante il loro tour europeo nel 1992. Durante una performance live al "Fryshuset" di Stoccolma, una bomba scoppiò durante l'esibizione dei Therion, ma si scoprì che avrebbe dovuto detonare durante la performance dei Deicide, vero bersaglio dell'attentato.[53] Ci fu tuttavia solo qualche ferito non grave.

I Deicide furono minacciati anche durante la tappa di Manchester con i Gorefest di supporto, quando un soggetto non identificato lanciò una finta bomba sul palco, creando scompiglio e panico, ma fu solo un falso allarme[53]. Certi ritengono che questi attentati furono architettati da alcuni animalisti ostili nei confronti della band, per via delle loro dichiarazioni e dei loro testi sul sacrificio di animali. Glen Benton, invece, ritiene che sia stata opera dei fanatici del black metal.

Le morti[modifica | modifica wikitesto]

Lo stesso argomento in dettaglio: Omicidio di Euronymous.

In aggiunta agli incendi e alle aggressioni, una serie di infausti avvenimenti ebbe inizio nel 1991: in questa data, infatti, il cantante dei Mayhem, Dead, si suicidò in circostanze che Euronymous sfruttò abilmente per insinuare il sospetto che fosse stato assassinato da lui stesso; va da sé che era soltanto una trovata pubblicitaria ed Aarseth non venne mai incriminato. Venne inoltre messa in giro la diceria secondo cui alcune parti del cervello e del cranio del cadavere furono sottratte e conservate o mangiate da Euronymous, dagli Abruptum e persino da alcuni elementi dei Marduk.

Recentemente Morgan Steinmeyer Håkansson, chitarrista dei Marduk, ha confermato di avere pezzi di cervello e di cranio di Dead, ricevuti per posta da Euronymous[54].

Alcuni appartenenti all'Inner Circle si macchiarono anche di efferati omicidi: nell'agosto 1992, Bård Faust venne adescato da un omosessuale, tale Magne Andreassen, mentre camminava nell'Olimpic Park di Lillehammer. Fingendo di assecondarlo, Faust lo seguì nel bosco e lo uccise a coltellate; dopo di che, come se non fosse successo nulla, tornò a casa, si fece una doccia e andò a dormire. Venne arrestato un anno dopo e condannato a quattordici anni di carcere.

L'episodio centrale, che divenne assieme il culmine e la fine di questo fenomeno, fu l'omicidio del leader del movimento, Euronymous, ucciso a coltellate nella sua abitazione per mano di Varg Vikernes. Vikernes era a conoscenza del fatto che Euronymous avesse pianificato di ucciderlo torturandolo a morte, come Euronymous stesso aveva confidato a molti suoi amici tra i quali Snorre W. Ruch che all'epoca dei fatti viveva con Vikernes. Vikernes infatti afferma di aver ascoltato una telefonata tra Euronymous e Snorre W. Ruch nella quale Euronymous (ignorando la presenza di Vikernes) avrebbe spiegato nel dettaglio il suo piano per rapire e uccidere Vikernes quando quest'ultimo si fosse recato presso casa sua per firmare il contratto discografico. Dopo poco tempo Vikernes fu contattato da Euronymous per la firma del contratto e quando si recò a casa di Euronymous per consegnarglielo anticipatamente, secondo la sua versione dei fatti, venne aggredito da quest'ultimo spingendo Vikernes a temere per la sua incolumità e a difendersi.[55] Secondo la tesi dell'accusa invece, Vikernes si sarebbe recato da Euronymous con l'intenzione premeditata di ucciderlo.

Altre cause del pessimo rapporto tra i due sembrerebbero:

  • Questioni economiche: Euronymous doveva a Vikernes 36 000 corone norvegesi (ai tempi circa 5 000 $) che quest'ultimo aveva anticipato per la registrazione di Burzum.[56]
  • Questioni politico-religiose: la vittima aveva idee filo-comuniste[57] e non celava le sue dottrine sataniste, mentre il suo carnefice seguiva ideologie nazionaliste e credeva nella religione pagana.
  • Questioni razziali: Euronymous aveva infatti origini lapponi e questo fatto pare facesse infastidire Varg; anche se sembra che, lui, non gli desse troppa rilevanza.[56]
  • Questioni culturali: Vikernes riferì che qualcuno, qualche settimana prima del delitto, gli aveva raccontato di aver trovato, frugando nei cassetti a casa di Euronymous, un "dildo sporco di merda"[58] e quindi di essere arrivato alla conclusione che Aarseth fosse omosessuale o perlomeno bisessuale. Inoltre, Varg si disse disgustato dall'abitudine di Euronymous di passare il tempo a guardare film pedopornografici oppure cosiddetti "snuff movie".[58]

Vikernes fu condannato a 21 anni di carcere per omicidio, detenzione illegale di armi ed esplosivi e per aver dato fuoco a tre chiese; la corte ritenne che Vikernes non potesse essere a conoscenza del piano di Euronymous per assassinarlo. Durante le indagini la polizia interrogò tutti gli appartenenti all'Inner Circle ottenendo anche informazioni sui crimini perpetrati in passato, in questo modo l'"organizzazione" crollò come un castello di carte portando alla condanna tra l'altro di Bård Faust (per omicidio), Snorre W. Ruch (complicità nell'omicidio di Euronymous) e Samoth (incendio). Nonostante il pesante giro di vite delle autorità i misfatti non cessarono del tutto; per esempio il giorno della pronuncia della sentenza andarono a fuoco due chiese e più di un mese dopo la stessa sorte toccò ad un'altra.[59]

Articolo del Bergens Tidende[modifica | modifica wikitesto]

Nel gennaio 1993, un articolo del quotidiano norvegese Bergens Tidende (BT), portò all'attenzione dei mass media nazionali la scena black metal.[60] Due amici di Vikernes lo intervistarono e portarono il resoconto al giornale, sperando che pubblicassero l'intervista.[60] Nell'intervista anonima, "Count Grishnackh" (Vikernes) dichiarava di essere l'autore dei roghi delle chiese e di avere ucciso un uomo a Lillehammer.[60] Il giornalista del BT Finn Bjørn Tønder organizzò un incontro con Vikernes. I giornalisti furono condotti al suo cospetto in un appartamento, preventivamente avvertiti di non portare la polizia, altrimenti il "Conte", essendo armato, avrebbe sparato.[60] Lì, Vikernes confermò ai giornalisti di aver bruciato le chiese, o comunque di sapere chi lo avesse fatto, e avvisò che gli atti terroristici sarebbero continuati in futuro. Si dichiarò adoratore di Satana e disse: «Il nostro scopo è quello di diffondere terrore e malvagità».

Poiché l'intervistato era a conoscenza di dettagli relativi ai roghi che non erano stati diffusi dalla polizia, i giornalisti del BT parlarono con la polizia prima di pubblicare l'intervista.[60] L'articolo fu pubblicato in prima pagina sul numero del 20 gennaio del Bergens Tidende. Con il titolo Vi tente på kirkene ("Abbiamo acceso noi i fuochi") era inclusa anche una foto di Vikernes, con il viso quasi completamente nascosto dai lunghi capelli, e con in mano due grossi pugnali. Tuttavia, prima ancora che l'articolo andasse in stampa, Vikernes era già stato arrestato. La polizia lo rintracciò presso un indirizzo stampato su un volantino di Burzum,[60] anche se Vikernes dichiarò che era stato Tønder a tradirlo.[61]

Secondo Vikernes, tutta la faccenda dell'intervista anonima era stata pianificata da lui insieme a Euronymous con l'intento finale di diffondere il terrore, far pubblicità al black metal ed attirare nuovi clienti all'Helvete.[62] Circa l'intervista Vikernes ebbe a dire: «Ho esagerato molto e quando il giornalista andò via... scoppiai a ridere, perché lui sembrava non aver capito che lo stavo prendendo in giro».[63] Egli aggiunse che l'intervista non rivelava nulla che potesse provare la sua colpevolezza o il suo coinvolgimento in alcun crimine.[60]

Euronymous decise di chiudere il negozio Helvete a causa del troppo clamore dell'intervista, che aveva portato a indagini da parte della polizia e dei media.[64] Vikernes criticò Euronymous per la chiusura del negozio anziché aver sfruttato la pubblicità per ingrandirne il giro d'affari: «Facendo così, rese inutili tutti i miei sforzi. Trascorsi sei settimane in carcere per niente».[65]

Lista di gruppi musicali del Black Metal Inner Circle[modifica | modifica wikitesto]

Band Formata di
Ancient 1992 Bergen
Arcturus 1991 Oslo
Burzum 1991 Bergen
Carpathian Forest (alias Enthrone) 1990 Sandnes, Rogaland
Darkthrone 1986 Kolbotn
Emperor 1991 Notodden
Enslaved 1991 Haugesund
Fimbulwinter 1992 Oslo
Fleurety 1991 Enebakk
Gehenna 1993 Stavanger
Gorgoroth 1992 Bergen
Hades/Hades Almighty 1992 Bergen
Ildjarn 1992
Immortal 1991 Bergen
In the Woods... 1991 Kristiansand
Manes (alias Perifa) 1991 Trondheim
Mayhem 1984 Oslo
Satyricon 1991 Oslo
Strid (alias Malfeitor) 1991 Askim
Taake (come Thule) 1993 Bergen
Thorns (alias Stigma Diabolicum) 1989 Trondheim
Thou Shalt Suffer (alias Emperor) 1991 Notodden
Ulver 1993 Oslo

Lista dischi pubblicati da artisti del Black Metal Inner Circle[modifica | modifica wikitesto]

La seguente lista comprende le registrazioni e le principali pubblicazioni musicali da parte degli artisti della scena black metal norvegese durante il periodo 1987–1994. In grassetto gli album pubblicati ufficialmente, mentre i restanti sono demo o EP.

Anno/Mese Band Titolo Note
1987–03 Mayhem Deathcrush Registrato nel febbraio–marzo 1987 presso i Creative Studios e pubblicato nell'agosto 1987
1989–12 Stigma Diabolicum Luna De Nocturnus
1990–03 Stigma Diabolicum Lacus De Luna
1990–04 Mayhem Freezing Moon e Carnage Questi brani vedono alla voce solista Dead e furono inclusi nella compilation Projections of a Stained Mind del 1991
1990–11 Mayhem Live in Leipzig Registrato dal vivo il 26 novembre 1990 ma non pubblicato ufficialmente fino al luglio 1993
1991
1991–03 Arcturus My Angel Registrato nel marzo 1991 presso lo Studio S e pubblicato nel luglio 1991
1991–04 Thou Shalt Suffer Open the Mysteries of Your Creation Registrato nell'aprile 1991 presso il Notodden Lydstudio e pubblicato nel luglio 1991
1991–06 Thorns Grymyrk Registrato il 3 giugno 1991
1991–07 Enthrone Black Wings
1991–07 Burzum Burzum Demo I
1991–08 Darkthrone A Blaze in the Northern Sky Registrato nell'agosto 1991[66] ai Creative Studios ma non pubblicato fino al febbraio 1992
1991–10 Immortal Immortal
1991–10 Thou Shalt Suffer Into the Woods of Belial Registrato nell'ottobre 1991 ai Notodden Lydstudio
1991–11 Burzum Burzum Demo II
1991–12 Enslaved Nema Registrato il 6–7 dicembre 1991 presso Slakten Lydstudio
1991–?? Malfeitor Malfeitor
1992
1992–01 Burzum Burzum Registrato nel gennaio 1992 presso Grieghallen Studio e pubblicato nel marzo 1992
1992–02 Ildjarn Unknown Truths
1992–04 Beelzebub Apotheosis Registrato il 4-5 aprile 1992 presso SIFA Lydstudio
1992–04 Burzum Det som engang var Registrato nell'aprile 1992 presso Grieghallen Studio ma non pubblicato fino all'agosto 1993[67]
1992–04 Immortal Diabolical Fullmoon Mysticism Registrato nell'aprile 1992 presso Grieghallen Studio e pubblicato nel luglio 1992
1992–05 Emperor Wrath of the Tyrant Registrato l'8–11 maggio 1992
1992–06 Satyricon All Evil Registrato il 21–22 giugno 1992
1992–06 Enslaved Yggdrasill Registrato il 28–29 giugno 1992 presso Micro Music
1992–06 Darkthrone Under a Funeral Moon Registrato nel giugno 1992 ai Creative Studios ma non pubblicato fino al marzo 1993
1992–08 Burzum Aske Registrato nell'agosto 1992 al Grieghallen Studio ma non pubblicato fino al marzo 1993[68]
1992–09 Carpathian Forest Bloodlust & Perversion Registrato nel settembre 1992 presso Star Studio
1992–09 Burzum Hvis lyset tar oss Registrato nel settembre 1992 al Grieghallen Studio ma non pubblicato fino all'aprile 1994[69]
1992–09-1993-?? Mayhem De Mysteriis Dom Sathanas Registrato nel settembre 1992 (voci nel 1993) al Grieghallen Studio ma non pubblicato fino al maggio 1994[70]
1992–10 Enslaved Hordanes Land Registrato nel settembre–ottobre 1992 presso Lydloftet e pubblicato nel maggio 1993
1992–12 Fimbulwinter Rehearsal Demo Registrato nell'ottobre–dicembre 1992, ristampato come vero e proprio album, con il titolo Servants of Sorcery, nel 1994
1992–12 Emperor Emperor
As the Shadows Rise
Registrati insieme nel dicembre 1992[71][72] ma pubblicati separatamente nel maggio 1993 e nell'agosto 1994 rispettivamente
1992–12 Sabazios Wintermass Registrato nel dicembre 1992 presso Rolf's Cellar e pubblicato nel gennaio 1993
1992–?? Thorns Trøndertun
1992–?? Malfeitor Pandemonium
1992–?? Incarnator Nordic Holocaust
1992–?? Ice Wind The Call of the Ice Wind
1993
1993–01 Ildjarn Ildjarn
1993–01 Storm Wintermoon Registrato nel gennaio 1993
1993–02 In the Woods ... Rehearsal / Demo 02.93 Registrato nel febbraio 1993 e pubblicato nel marzo 1993
1993–03 Burzum Filosofem Registrato nel marzo 1993 al Grieghallen Studio ma non pubblicato fino al gennaio 1996[73]
1993–03 Satyricon The Forest Is My Throne Registrato il 27–28 marzo 1993
1993–03 Ildjarn-Nidhogg Norse Registrato nel marzo 1993 e pubblicato nel 1994
1993–03 Fleurety Black Snow Registrato nel marzo 1993 presso Grim Sweeper Studio
1993–04 Enslaved Vikingligr Veldi Registrato nel marzo–aprile 1993 al Grieghallen Studio ma non pubblicato fino al febbraio 1994
1993–04 Carpathian Forest Journey Through the Cold Moors of Svarttjern Registrato nell'aprile 1993
1993–04 Gorgoroth A Sorcery Written in Blood Registrato il 28 aprile 1993
1993–05 Gehenna Black Seared Heart Registrato nel maggio 1993 presso Soundsuite Studios
1993–05 Manes Maanens natt Registrato nel maggio 1993
1993–06 Mysticum Medusa's Tears Registrato nel giugno 1993 presso Rolf's Cellar e pubblicato nel luglio 1993
1993–06 Hades Alone Walkyng Registrato nel giugno 1993 presso Grieghallen Studio
1993–07 Forgotten Woods Through the Woods Registrato il 19 luglio 1993
1993–07 Emperor In the Nightside Eclipse Registrato nel luglio 1993 al Grieghallen Studio ma non pubblicato fino al settembre 1994
1993–08 Ancient Eerily Howling Winds Registrato nell'agosto 1993 presso Verftet Lydstudio
1993–09 In the Woods ... Isle of Men Registrato nel giugno–settembre 1993 presso SL-Studio e pubblicato a novembre
1993–09 Satyricon Dark Medieval Times Registrato nell'agosto–settembre 1993[74] e pubblicato all'inizio del 1994
1993–09 Immortal Pure Holocaust Registrato nel settembre 1993 al Grieghallen Studio e pubblicato nel novembre 1993
1993–09 Grimm Nordisk vinter Registrato nel settembre 1993 presso Star Studio
1993–10 Ulver Vargnatt Registrato il 15–17 ottobre 1993 e pubblicato nel novembre 1993
1993–10 Fleurety A Darker Shade of Evil Registrato nell'ottobre 1993 presso Stovner Rockefabrikk ma non pubblicato fino alla fine del 1994
1993–11 Helheim Helheim Registrato nel novembre 1993
1993–?? Isvind Nivelheimen Registrato alla fine del 1993
1993–12 Darkthrone Transilvanian Hunger Registrato nel novembre–dicembre 1993[75] presso Necrohell Studio e pubblicato nel febbraio 1994
1993–12 Forgotten Woods Forgotten Woods Registrato alla fine del 1993
1993–12 Mock Cold Winter Registrato nell'inverno del 1993 ai MC Quake Studio e pubblicato nel 1994
1993–?? Tulus Demo I
1993–?? Thule Der Vinterstormene Raste
1993–?? Strid End of Life

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Ottolenghi, Lorenzo; Vavalà, Simone. Black Metal Compendium, Tsunami edizioni, 2017, Milano, pag. 15, ISBN 978-88-96131-97-8.
  2. ^ Vedasi a proposito la recensione dell'album De Mysteriis Dom. Sathanas dei Mayhem su www.shapelesszine.com
  3. ^ Northern Black Metal Legends, su fmp666.com.
  4. ^ Varg Vikernes nega l'esistenza del Black Metal Inner Circle
  5. ^ BURZUM, Aske (EP), su shapelesszine.com.
  6. ^ Intervista a Euronymous dei Mayhem tratta da un programma radiofonico svedese, 1993.
  7. ^ Olson, pp. 7f.
  8. ^ Lords of Chaos, pag. 220.
  9. ^ Lords of Chaos, pag. 76.
  10. ^ a b Olson, Benjamin Hedge: I am the Black Wizards: Multiplicity, mysticism and identity in black metal music and culture Archiviato il 30 luglio 2019 in Internet Archive.. Bowling Green State University, maggio 2008. pag. 27.
  11. ^ a b c Lords of Chaos, pag. 39.
  12. ^ a b Lahdenpera, Esa: Northern Black Metal Legends. In: Kill Yourself, no. 2, agosto 1993.
  13. ^ Lords of Chaos, pag. 275.
  14. ^ Lords of Chaos, pag. 222.
  15. ^ Lords of Chaos, pag. 218f.
  16. ^ Lords of Chaos, pag. 137.
  17. ^ Patterson, Dayal. Black Metal: Evolution of the Cult. Feral House, 2013. pag. 155
  18. ^ Lords of Chaos, pag. 134.
  19. ^ Christe, Ian: Sound of the Beast: the Complete Headbanging History of Heavy Metal. New York, NY: Harper Collins, 2004.
  20. ^ Kristiansen, 2011, pag. 39.
  21. ^ Jon Kristiansen, Metalion: The Slayer Mag Diaries, Bazillion Points Books, 2011, p. 274.
  22. ^ Halupczok, Marc. Waldschrate & Met-Trinker. In: Metal Hammer. marzo 2010. pag. 30.
  23. ^ Enslaved: Frost. Osmose Productions 1994.
  24. ^ Various Artists: Nordic Metal - A Tribute to Euronymous. Necropolis Records 1995.
  25. ^ Olson, 2008, pag. 101.
  26. ^ Editorial: Regarding Euronymous’ Claim that “Almost ALL Norwegian Bands are More or Less Nazis”. MetalSucks. 5 gennaio 2017.
  27. ^ Valter, Documents: Euronymous as Kafka, su surrealdocuments.blogspot.com, 29 aprile 2008. URL consultato il 18 marzo 2018.
  28. ^ Lords of Chaos, pag. 119.
  29. ^ Lords of Chaos, pag. 66.
  30. ^ (NO) Norwegian dictionary entry for "Helvete", su dokpro.uio.no. URL consultato il 6 febbraio 2021 (archiviato dall'url originale il 23 settembre 2015).
  31. ^ Michael Moynihan, Didrik Søderlind, Lords of Chaos: La storia insanguinata del metal satanico, Tsunami edizioni, 2015, pag. 83, ISBN 978-88-96131-22-0
  32. ^ Visiting Helvete in Oslo, su overlandmetalhead.com. URL consultato il 30 luglio 2019 (archiviato dall'url originale il 30 luglio 2019).
  33. ^ The album 'Scorn Defeat' by Sigh was produced by Deathlike Silence
  34. ^ Ian Christe, Sound of the Beast: the Complete Headbanging History of Heavy Metal, New York, HarperCollins Publishers Inc, 2003, p. 271.
  35. ^ Øystein 'Euronymous' Aarseth, su angelfire.com, giugno 1992. URL consultato il 10 ottobre 2009 (archiviato dall'url originale il 9 settembre 2009).
    «Well, the original idea was to make a specialist shop for metal in general, but that's a long time ago. Normal metal isn't very popular any more, all the children are listening to 'death' metal now. I'd rather be selling Judas Priest than Napalm Death, but at least now we can be specialized within 'death' metal and make a shop where all the trend people know that they will find all the trend music. This will help us earning money so that we can order more EVIL records to the evil people. But no matter how shitty music we have to sell, we'll make a BLACK METAL look on the shop, we've had a couple of 'actions' in churches lately, and the shop is going to look like a black church in the future. We've also thought about having total darkness inside, so that people would have to carry torches to be able to see the records.»
  36. ^ Ekeroth, Daniel: Swedish Death Metal. Seconda ristampa. Brooklyn, NY: Bazillion Points 2009, pag. 247.
  37. ^ Lords of Chaos, pag. 64.
  38. ^ Black Metal - Il Principe della Morte, su metal.it, www.metal.it. URL consultato l'8 agosto 2018.
  39. ^ NESEBLOD RECORDS, su neseblodrecords.com. URL consultato il 18 marzo 2018 (archiviato dall'url originale il 23 marzo 2018).
  40. ^ Black Metal Museum, su blackmetalmuseum.no. URL consultato il 18 marzo 2018 (archiviato dall'url originale il 25 settembre 2015).
  41. ^ a b c d (EN) Recensione di "Satan Rides the Media", documentario sulla scena black metal scandinava dei primi anni novanta
  42. ^ Recensione Burzum - Filosofem - Metallized.it
  43. ^ Black Metal - Burn, baby, burn!!!, su metal.it.
  44. ^ a b c d Lords of Chaos, pp. 82f.
  45. ^ "A Blaze in the Northern Sky: Black Metal and Crimes Against Culture", p. 60.
  46. ^ Kristiansen, pag. 261.
  47. ^ Lords of Chaos, pag. 89
  48. ^ Lords of Chaos, pag. 117.
  49. ^ a b c d e f g h i j k l Startside kirken.no, su Den norske kirke, Kirkerådet. URL consultato il 18 marzo 2018.
  50. ^ a b c d e f Startside kirken.no, su Den norske kirke, Kirkerådet. URL consultato il 18 marzo 2018.
  51. ^ Intervista a Varg Vikernes su www.drivemagazine.net, su drivemagazine.net. URL consultato il 2 dicembre 2007 (archiviato dall'url originale il 15 dicembre 2007).
  52. ^ Sounds of Death #4 1994, su burzum.com, 1998 (archiviato dall'url originale il 26 novembre 2006).
  53. ^ a b Biografia dei Deicide su www.rockdetector.com Archiviato il 2 dicembre 2007 in Internet Archive.
  54. ^ MARDUK: il chitarrista, "sì, ho pezzi di cervello e cranio di Dead dei MAYHEM", su metalitalia.com. URL consultato il 6 giugno 2015.
  55. ^ ThuleanPerspective, About the 'Murder' of Euronymous, 29 ottobre 2016. URL consultato il 9 gennaio 2018.
  56. ^ a b Varg Vikernes, A Burzum Story: Part II - Euronymous, in www.burzum.org
  57. ^ http://www.metalitalia.com/articles/4/6698/mayhem_hellhammer_parla_euronymous_dead.html Archiviato il 28 settembre 2007 in Internet Archive.
  58. ^ a b Michael Moynihan, Didrik Søderlind, Lords of Chaos: La storia insanguinata del metal satanico, Tsunami edizioni, 2015, pag. 87, ISBN 978-88-96131-22-0
  59. ^ BURZUM, Det Som Engang Var, su shapelesszine.com.
  60. ^ a b c d e f g Lords of Chaos, pp. 95–97.
  61. ^ Varg Vikernes's review of Satan Rides the Media. Burzum.org
  62. ^ "Count" Regrets Nothing. Burzum.org.
  63. ^ Vikernes, Varg: A Burzum Story: Part II - Euronymous. Burzum.org.
  64. ^ Lords of Chaos, pag. 120.
  65. ^ Varg Vikernes - A Burzum Story: Part II - Euronymous, su burzum.org. URL consultato il 18 marzo 2018.
  66. ^ Darkthrone - A Blaze in the Northern Sky CD cover Archiviato l'11 luglio 2012 in Internet Archive.
  67. ^ Burzum - Discography - Official Releases - "Det Som Engang Var" 1993, su burzum.org. URL consultato il 18 marzo 2018.
  68. ^ Burzum - Discography - Official Releases - "Aske" (mini-LP) 1993, su burzum.org. URL consultato il 18 marzo 2018.
  69. ^ Burzum - Discography - Official Releases - "Hvis Lyset Tar Oss" 1994, su burzum.org. URL consultato il 18 marzo 2018.
  70. ^ Mayhem: De Mysteriis Dom Sathanas. Deathlike Silence Productions 1994.
  71. ^ Emperor - Emperor vinyl cover at Discogs.com
  72. ^ Emperor - As the Shadows Rise vinyl cover at Discogs.com
  73. ^ Burzum - Discography - Official Releases - "Filosofem" 1996, su burzum.org. URL consultato il 18 marzo 2018.
  74. ^ Satyricon - Dark Medieval Times cassette cover Archiviato il 23 settembre 2015 in Internet Archive.
  75. ^ Darkthrone - Transilvanian Hunger vinyl cover su Discogs.com

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Michael Moynihan, Didrik Søderlind: Lords of Chaos: The Bloody Rise of the Satanic Metal Underground (Revised and Expanded Edition). Feral House, 2003.
  • Gavin Baddeley: Lucifer Rising: Sin, Devil Worship and Rock and Roll. Plexus Publishing, 1999.

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]