Arcidiocesi di Zagabria

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Arcidiocesi di Zagabria
Archidioecesis Zagrebiensis
Chiesa latina
 
Collocazione geografica
Collocazione geografica della diocesi
Diocesi suffraganee
Bjelovar-Križevci, Križevci (bizantina), Sisak, Varaždin
 
Arcivescovo metropolitaDražen Kutleša
AusiliariIvan Šaško[1],
Mijo Gorski[2]
Arcivescovi emeriticardinale Josip Bozanić
Presbiteri579, di cui 333 secolari e 246 regolari
1.726 battezzati per presbitero
Religiosi386 uomini, 908 donne
Diaconi14 permanenti
 
Abitanti1.195.000
Battezzati999.899 (83,7% del totale)
StatoCroazia
Superficie4.246 km²
Parrocchie205 (21 vicariati)
 
Erezione1093
Ritoromano
CattedraleAssunzione di Maria e Santi Stefano e Ladislao
IndirizzoKaptol 31, 10001 Zagreb, Hrvatska
Sito webwww.zg-nadbiskupija.hr
Dati dall'Annuario pontificio 2021 (ch · gc)
Chiesa cattolica in Croazia
Il santuario nazionale di San Giuseppe a Karlovac.
La basilica minore di Nostra Signora di Bistrica.
L'arcivescovado.

L'arcidiocesi di Zagabria (in latino: Archidioecesis Zagrebiensis) è una sede metropolitana della Chiesa cattolica in Croazia. Nel 2020 contava 999.899 battezzati su 1.195.000 abitanti. È retta dall'arcivescovo Dražen Kutleša.

Territorio[modifica | modifica wikitesto]

L'arcidiocesi comprende la città di Zagabria, per intero la regione di Krapina e dello Zagorje e in parte le regioni di Karlovac e di Zagabria.

Sede arcivescovile è la città di Zagabria, dove si trova la cattedrale dell'Assunzione di Maria e dei Santi Stefano e Ladislao. Nel territorio sorgono due basiliche minori: Nostra Signora a Marija Bistrica, e il Sacro Cuore di Gesù a Zagabria. A Karlovac si trova il santuario nazionale di San Giuseppe.

Il territorio si estende su 4.246 km² ed è suddiviso in 205 parrocchie, raggruppate in 21 decanati.

Storia[modifica | modifica wikitesto]

La diocesi di Zagabria fu eretta nel 1093 sul territorio dell'antica diocesi di Siscia (Sisak), che era stata eretta nel III secolo e abbandonata nel VII secolo. Un precedente tentativo di ristabilire la diocesi era stato fatto nel 925 al Sinodo di Spalato. L'erezione della diocesi si deve ad un'iniziativa del re Ladislao I, che era alleato dell'antipapa Clemente III. Il dissidio con la Santa Sede che ne scaturì, sarà risolto solo nel 1227 da papa Gregorio IX.

Originariamente la diocesi di Zagabria era suffraganea di Esztergom, ma dal 1180 divenne suffraganea di Kalocsa. Come tale la diocesi adottava il rito strigoniense. Nel 1511 fu stampato un Missale Zagrabiense, derivato dal Missale Strigoniense del 1484, che rimase in uso fino al 1788, quando il Missale Strigoniense era già caduto in disuso da 150 anni.[3]

Il 17 giugno 1777 cedette una porzione del suo territorio a vantaggio dell'erezione della diocesi di Szombathely.

Per molti secoli i vescovi di Zagabria tentarono di sottrarsi alla dipendenza dalla Chiesa ungherese. A questo desiderio diede compimento papa Pio IX con la bolla Ubi primum placuit dell'11 dicembre 1852 che ha elevato la sede di Zagabria al rango di arcidiocesi metropolitana.

Il 5 luglio 1997 ha ceduto altre porzioni del suo territorio a vantaggio dell'erezione delle diocesi di Požega e di Varaždin.

Il 5 dicembre 2009 ha ceduto ulteriori porzioni di territorio a vantaggio dell'erezione delle diocesi di Bjelovar-Križevci e di Sisak.

Cronotassi dei vescovi[modifica | modifica wikitesto]

Si omettono i periodi di sede vacante non superiori ai 2 anni o non storicamente accertati.

Statistiche[modifica | modifica wikitesto]

L'arcidiocesi nel 2020 su una popolazione di 1.195.000 persone contava 999.899 battezzati, corrispondenti all'83,7% del totale.

anno popolazione presbiteri diaconi religiosi parrocchie
battezzati totale % numero secolari regolari battezzati per presbitero uomini donne
1950 1.900.000 2.353.000 80,7 817 612 205 2.325 359 1.298 385
1970 1.900.000 2.300.000 82,6 755 494 261 2.516 540 1.642 414
1980 2.000.000 2.350.000 85,1 883 597 286 2.265 435 1.572 459
1990 1.819.550 2.194.000 82,9 854 551 303 2.130 503 1.475 489
1999 1.381.336 1.670.432 82,7 646 382 264 2.138 421 1.503 294
2000 1.381.982 1.671.324 82,7 661 380 281 2.090 108 1.374 296
2001 1.380.298 1.670.243 82,6 653 372 281 2.113 398 1.337 298
2002 1.365.985 1.639.432 83,3 667 378 289 2.047 398 1.366 307
2003 1.456.214 1.645.123 88,5 699 413 286 2.083 384 1.305 310
2004 1.455.983 1.644.956 88,5 722 394 328 2.016 419 1.317 312
2010 1.101.900 1.237.650 89,0 568 304 264 1.939 7 518 1.067 203
2014 1.081.539 1.239.708 87,2 570 326 244 1.897 15 391 1.129 206
2017 1.002.923 1.211.298 82,8 579 331 239 1.759 15 412 1.036 205
2020 999.899 1.195.000 83,7 579 333 246 1.726 14 386 908 205

Istituti religiosi[modifica | modifica wikitesto]

Istituti religiosi maschili[modifica | modifica wikitesto]

Alla fine del 2012 contavano case in diocesi i seguenti istituti religiosi maschili:[9]

Istituti religiosi femminili[modifica | modifica wikitesto]

Alla fine del 2012 contavano case in diocesi i seguenti istituti religiosi femminili:[9]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Vescovo titolare di Rotaria.
  2. ^ Vescovo titolare di Epidaurum.
  3. ^ Ján Dubina, I riti peculiari del Triduo Pasquale in Slovacchia, Romae, 2012, pp. 31, 34-35, 39-41
  4. ^ Stjepan I e Stjepan Babonić potrebbero essere il medesimo vescovo.
  5. ^ Non prese possesso della sede.
  6. ^ Nella bolla di nomina a Eger si dice che Nikolaus Olaho è un semplice prete e non vi accenno al trasferimento dalla sede di Zagabria; cfr. Eubel, vol. III, p. 338, nota 5.
  7. ^ Eletto nel 1558, confermato dalla Santa Sede nel 560.
  8. ^ Il 17 gennaio 1723 era stato nominato vescovo di Veszprém dal re d'Ungheria, ma questa nomina non venne confermata dalla Santa Sede.
  9. ^ a b Redovničke zajednice, su zg-nadbiskupija.hr. URL consultato il 15 gennaio 2013 (archiviato dall'url originale il 2 gennaio 2013).

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

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Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

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