Alì (film)

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Alì
La sequenza finale del film
Titolo originaleAli
Lingua originaleinglese, francese, lingala
Paese di produzioneStati Uniti d'America
Anno2001
Durata159 min
165 min (director's cut)
Rapporto2,35:1
Generebiografico, drammatico, sportivo
RegiaMichael Mann
SoggettoGregory Allen Howard
SceneggiaturaStephen J. Rivele, Christopher Wilkinson, Eric Roth, Michael Mann
ProduttoreJon Peters, James Lassiter, Paul Ardaji, Michael Mann, A. Kitman Ho
Produttore esecutivoHoward Bingham, Lee Caplin, Graham King
Casa di produzioneColumbia Pictures, Initial Entertainment Group, Peters Entertainment, Forward Pass, Overbrook Films
Distribuzione in italianoSony Pictures Entertainment
FotografiaEmmanuel Lubezki
MontaggioWilliam Goldenberg, Lynzee Klingman, Stephen E. Rivkin, Stuart Waks
Effetti specialiDavid H. Watkins, Michael J. McAlister
MusicheLisa Gerrard, Pieter Bourke
ScenografiaJohn Myhre, Jim Erickson
CostumiMarlene Stewart
TruccoBeverley Jo Pryor, Joseph Regina, Wesley Wofford, Greg Cannom
Interpreti e personaggi
Doppiatori italiani

Alì (Ali) è un film del 2001 diretto da Michael Mann e interpretato da Will Smith.

Trama[modifica | modifica wikitesto]

(EN)

«Forget What You Think You Know.»

(IT)

«Dimentica quello che pensi di sapere.»

Il film inizia con Cassius Clay Jr. prima del suo debutto in campionato contro il campione dei pesi massimi Sonny Liston. Clay schernisce Liston, poi domina i primi round del match. A metà, si lamenta di una sensazione di bruciore negli occhi (sottintendendo che Liston ha cercato di imbrogliare) e dice che non è in grado di continuare. Il suo allenatore/manager Angelo Dundee lo convince a continuare a combattere. Una volta che Clay è in grado di vedere di nuovo, domina il combattimento costringendo Liston al ritiro prima del settimo round, rendendo Clay il secondo più giovane campione dei pesi massimi dell'epoca dopo Floyd Patterson.

Clay trascorre del tempo con Malcolm X ed è invitato a casa del leader della Nation of Islam Elijah Muhammad, dove gli viene dato il nome Muhammad Ali. Suo padre, Cassius Clay Sr., disapprova. Ali sposa Sonji Roi, un'ex coniglietta di Playboy, sebbene non sia musulmana e non rispetti la segregazione sessuale. Ali va in Africa e incontra Malcolm X, ma in seguito si rifiuta di parlargli, onorando i desideri di Elijah Muhammad. È sconvolto per l'assassinio di Malcolm X.

Al ritorno in America, Ali combatte Sonny Liston una seconda volta e lo mette fuori combattimento al primo round. Lui e Sonji divorziano dopo che lei si oppone a vari obblighi che hanno le donne musulmane.

Ali rifiuta la coscrizione per la guerra del Vietnam e viene privato della licenza, del passaporto e del titolo di pugilato e condannato a cinque anni di prigione. Ali sposa la diciassettenne Belinda Boyd. Dopo una pausa di tre anni, la sua condanna viene ribaltata in Clay v. United States e nella sua battaglia di rimonta, va contro Jerry Quarry e vince per KO tecnico in tre turni. Ali tenta di riconquistare il campionato dei pesi massimi contro Joe Frazier. Nella "Fight of the Century", Frazier ha generalmente il sopravvento su Ali e vince per decisione, la prima sconfitta della carriera di Ali. Frazier in seguito perde il campionato contro George Foreman.

Foreman e Ali vanno a Kinshasa, nello Zaire, per il combattimento "Rumble in the Jungle". Lì, Ali incontra Veronica Porché e ha una relazione con lei. Dopo aver letto voci sulla sua infedeltà sui giornali, sua moglie Belinda si reca nello Zaire per affrontarlo. Ali dice di non essere sicuro di amare Veronica, ma è concentrato esclusivamente sulla sua prossima title shot.

Per buona parte della lotta contro Foreman, Ali si appoggia alle corde (rope-a-dope) permettendo a Foreman di stancarsi. Quindi mette fuori combattimento l'esausto Foreman, riconquistando il campionato dei pesi massimi.

Produzione[modifica | modifica wikitesto]

Cast[modifica | modifica wikitesto]

Il film, che si segnala anche per essere la prima collaborazione tra il regista Michael Mann e Jamie Foxx, che lavorarono nuovamente insieme in Collateral e Miami Vice, consacrò definitivamente la stella di Will Smith, che dimostrò di essere capace di interpretare un ruolo lontano dai suoi soliti personaggi.[1] Il pugile Joe Frazier viene interpretato dall'ex-campione mondiale dei pesi massimi dell'organizzazione WBA James "Lights Out" Toney, mentre i panni di George Foreman vennero vestiti da Charles Shufford, a sua volta pugile professionista.

Riconoscimenti[modifica | modifica wikitesto]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ (EN) Allen may be in ‘Big Trouble’; Smith’s Ali, su variety.com, 16 maggio 2000. URL consultato il 21 agosto 2016.

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