Utente:Grasso Luigi/sanbox1/Solubilita

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La solubilità (o miscibilità) è la capacità di una sostanza di sciogliersi in un'altra detta solvente. In chimica, la solubilità di un soluto in un solvente, a determinate condizioni di temperatura e pressione, è la massima quantità di un soluto che in tali condizioni si scioglie in una data quantità di solvente, formando in tal modo un'unica fase con esso.[1] La solubilità di un certo soluto in un certo solvente dipende, oltre che dalle caratteristiche delle due sostanze, dalla temperatura e dalla pressione.

Descrizione generale[modifica | modifica wikitesto]

Definizione[modifica | modifica wikitesto]

La solubilità si esprime come:

in cui e sono le concentrazioni attuale e a saturazione, e è la frazione di sovrassaturazione.

Una soluzione si dice "satura" quando ha raggiunto la massima concentrazione di soluto che può contenere alle condizioni di equilibrio. Aggiungendo ulteriore soluto ad una soluzione satura, tale soluzione diventerà "sovrassatura", ma tale condizione non è di equilibrio, per cui l'eccesso di soluto tenderà a separarsi dalla soluzione costituendo una fase separata, in modo da riportare la soluzione alle condizioni di saturazione.

La solubilità è relazionata al prodotto di solubilità, cioè alla costante di equilibrio della reazione di soluzione.

La solubilità in genere viene espressa come grammi di soluto disciolti in 100 grammi di solvente a una data temperatura. [2][3]

Espressioni della solubilità[modifica | modifica wikitesto]

Quantificazione della solubilità
Fase soluto Solido Liquido Gassoso
soluto/soluzione mol/L --- - ---
mol/mol --- -- ----
g /100 g --- g/Kg cella 23
soluto/solvente g/100 mL g/dL g/L cella 32 cella 33
g /100 g - g/Kg 42 cella 43
- - b/Kg cella 43

The solubility of a specific solute in a specific solvent is generally expressed as the concentration of a saturated solution of the two.[4] Si utilizza uno dei diversi modi di esprimere la concentrazione delle soluzioni, come massa, volume o quantità in moli del soluto per una specifica massa, volume o mole del solvente o della soluzione.

  1. Per quantità di solvente
    In particular, chemical handbooks often express the solubility as grams of solute per 100 millilitres of solvent (g/(100 mL)), or as grams of solute per decilitre of solvent (g/dL); or, less commonly, as grams of solute per litre of solvent (g/L). The quantity of solvent can instead be expressed in mass, as grams of solute per 100 grams of solvent (g/(100 g)), or as grams of solute per kilogram of solvent (g/kg). The number may be expressed as a percentage in this case, and the abbreviation "w/w" may be used to indicate "weight per weight".[5] (The values in g/L and g/kg are similar for water, but that may not be the case for other solvents.) Alternatively, the solubility of a solute can be expressed in moles instead of mass. For example, if the quantity of solvent is given in kilograms, the value is the molality of the solution (mol/kg).
  2. Per quantità di soluzione
    The solubility of a substance in a liquid may also be expressed as the quantity of solute per quantity of solution, rather than of solvent. For example, following the common practice in titration, it may be expressed as moles of solute per litre of solution (mol/L), the molarity of the latter.
    In more specialized contexts the solubility may be given by the mole fraction (moles of solute per total moles of solute plus solvent) or by the mass fraction at equilibrium (mass of solute per mass of solute plus solvent). Both are dimensionless numbers between 0 and 1 which may be expressed as percentages (%).

Liquid and gaseous solutes[modifica | modifica wikitesto]

For solutions of liquids or gases in liquids, the quantities of both substances may be given volume rather than mass or mole amount; such as litre of solute per litre of solvent, or litre of solute per litre of solution. The value may be given as a percentage, and the abbreviation "v/v" for "volume per volume" may be used to indicate this choice.

Conversion of solubility values[modifica | modifica wikitesto]

Conversion between these various ways of measuring solubility may not be trivial, since it may require knowing the density of the solution — which is often not measured, and cannot be predicted. While the total mass is conserved by dissolution, the final volume may be different from both the volume of the solvent and the sum of the two volumes.[6]

Moreover, many solids (such as acids and salts) will dissociate in non-trivial ways when dissolved; conversely, the solvent may form coordination complexes with the molecules or ions of the solute. In those cases, the sum of the moles of molecules of solute and solvent is not really the total moles of independent particles solution. To sidestep that problem, the solubility per mole of solution is usually computed and quoted as if the solute does not dissociate or form complexes -- that is, by pretending that the mole amount of solution is the sum of the mole amounts of the two substances.

Regole di solubilità di alcuni soluti solidi[modifica | modifica wikitesto]

Le regole di solubilità ci permettono di sapere quali composti sono solubili in acqua e le loro eccezioni (casi in cui non si sciolgono).

Le regole di solubilità sono utili per determinare quale prodotto di una reazione di doppio scambio (a cui è associato un fenomeno di precipitazione), con i reagenti in soluzione acquosa, non è solubile in acqua e quindi formerà un precipitato solido dentro la soluzione stessa.

Sono solubili in acqua:

Regole di solubilità degli alcoli[modifica | modifica wikitesto]

La solubilità degli alcoli in acqua (o altri solventi polari) varia in base alla lunghezza della catena di atomi di carbonio presenti. Ad esempio il metanolo (che contiene un solo atomo di carbonio) è molto solubile in acqua, mentre l'alcool propilico (che contiene tre atomi di carbonio) è meno solubile. La solubilità degli alcoli che contengono più di 6 atomi di carbonio è pressoché nulla, in quanto il legame idrogeno che si forma tra l'ossidrile (OH) dell'alcol e i dipoli dell'acqua diventa sempre meno influente in presenza di lunghe catene di atomi di carbonio (che costituiscono la parte apolare della molecola).

Influenza della temperatura[modifica | modifica wikitesto]

Curva di saturazione al variare della temperatura: solubilità diretta e inversa.

Le curve di saturazione esprimono il valore della concentrazione del soluto in condizioni di saturazione al variare di un parametro, come la temperatura o la pressione. Se la solubilità cresce con la temperatura il sistema solvente-soluto è detto a solubilità diretta, mentre se al crescere della temperatura la solubilità diminuisce, il sistema è detto a solubilità inversa.

Le tabelle seguenti esemplificano l'andamento diretto e inverso della solubilità:[3]

Solubilità del cloruro di sodio in acqua
(grammi di soluto in 100 grammi di acqua)
Temperatura (°C) 0 10 20 30 40 50 60 70 80 90 100
Solubilità 35,7 35,8 36,0 36,3 36,6 37,0 37,3 37,8 38,4 39,0 39,8
Solubilità del diossido di zolfo in acqua
(grammi di soluto in 100 cm³ di soluzione H2O-SO2, a P = 1 atm)
Temperatura (°C) 0 10 20 30 40 50
Solubilità 22,83 16,21 11,29 7,81 5,41 4,5

Si deduce che il cloruro di sodio[2] (solido) in acqua ha solubilità diretta, mentre il diossido di zolfo (gas) ha solubilità inversa. In generale in effetti le sostanze solide hanno solubilità diretta, mentre quelle gassose hanno solubilità inversa. Esistono però delle eccezioni: ad esempio il carbonato di litio (solido) in acqua ha solubilità inversa.

Influenza della pressione[modifica | modifica wikitesto]

In generale l'aumento di pressione provoca un aumento della solubilità, anche se si tratta di un fenomeno apprezzabile solamente nei gas. Fa parte dell'esperienza quotidiana l'influenza della pressione sulla solubilità dell'anidride carbonica nelle bevande gassate: fino a quando la bottiglia è sigillata la maggior pressione interna permette all'anidride di rimanere in soluzione, quando la bottiglia viene aperta la diminuzione di pressione comporta la rapida gassificazione dell'anidride disciolta con la conseguente formazione delle bollicine. La solubilità dei gas in acqua è ben descritta dalla legge di Henry. Si deve considerare però che soluzioni acquose di CO2, SO2 ed NH3, per quanto siano spesso indicate, non sono degli esempi ottimali in quanto si tratta di sistemi chimicamente reagenti, che quindi presentano degli andamenti anomali della solubilità.

Solubilità nello stato solido[modifica | modifica wikitesto]

La solubilità in fase solida è fondamentale per capire il comportamento di alcune leghe. Alcuni materiali metallici (per esempio Au e Cu o, entro certi limiti, Fe e Cr) quando solidificano formano una sola fase, in cui un elemento è indistinguibile dall'altro. In questo caso si dice che i due metalli formano una soluzione solida. La solubilità degli elementi nella matrice cristallina dell'elemento base può essere totale (vedi i casi indicati sopra), in generale in questo caso si ha una lega di sostituzione, cioè gli atomi di un materiale sostituiscono quelli dell'altro nel reticolo cristallino, ne consegue che, per avere questo tipo di lega, i due materiali devono avere lo stesso reticolo cristallino.

In altri casi la solubilità non è totale, ma solo parziale: quando la percentuale del materiale soluto nella matrice del materiale solvente (per soluto si intende il materiale in percentuale atomica più bassa e solvente quello con percentuale atomica più alta) supera un certo valore, si forma una fase diversa formata solo dal soluto. Il caso più noto è quello del C nel Fe (vedi diagramma ferro-carbonio), in cui il C è solubile nel Fe per un massimo di circa il 2% a 1150 °C, mentre a temperatura ambiente è praticamente insolubile. In genere questa solubilità forma leghe interstiziali, in cui gli atomi del soluto (che devono avere un raggio atomico molto più basso di quello del solvente) occupano gli spazi lasciati liberi dentro il reticolo dagli atomi di dimensioni maggiori. Naturalmente la presenza di corpi estranei modifica sensibilmente i parametri reticolari.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ (EN) miscibility, in IUPAC Gold Book, IUPAC. URL consultato il 25 ottobre 2015.
  2. ^ a b Chemistry 30 Solution Chemistry - Solubility Curves, su saskschools.ca (archiviato dall'url originale il 1º maggio 2009).
  3. ^ a b Perry, p. 120.
  4. ^ Template:GoldBookRef
  5. ^ Abler (2021): "W/W (Weight/Weight)". Online page at Abler.com website. Accessed on 2021-11-26.
  6. ^ I. Lee and J. Lee (2012): "Measurement of mixing ratio and volume change of ethanol-water binary mixtures using suspended microchannel resonators." SENSORS, volume 2012, pages 1-3. DOI10.1109/ICSENS.2012.6411272.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

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Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]