Utente:Delehaye/Sandbox Marcello Vaccari

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca

Marcello Vaccari, di Pietro, noto anche con lo pseudonimo di Marcellino Vaccari[1] (Montebello Vicentino, 27 dicembre 1897?, ? ...), è stato un prefetto, politico, militare, giornalista e pubblicista italiano con cittadinanza italiana.

Marcello Vaccari

Deputato
Durata mandato24 maggio 1924 –
21 gennaio 1929
Capo di StatoVittorio Emanuele III di Savoia
Capo del governoBenito Mussolini
LegislaturaXXVII Legislatura del Regno d'Italia
Gruppo
parlamentare
Partito Nazionale Fascista
CoalizioneLista Nazionale
CircoscrizioneLombardia
Tipo nominaElezione

Dati generali
Prefisso onorificoOnorevole
Partito politicoPartito Nazionale Fascista
Titolo di studioLaurea in Lettere e Filosofia
ProfessionePrefetto, giornalista, pubblicista
Marcello Vaccari
NascitaMontebello Vicentino, 27 dicembre 1897
Morte?, ?
Cause della morte?
Luogo di sepoltura?
ReligioneCristiano-cattolico-romano
Dati militari
Paese servito
Forza armata
ArmaFanteria
CorpoAlpini
SpecialitàArditi
Anni di servizio
Grado
Ferite5
Guerre
Altre carichePrefetto
voci di militari presenti su Wikipedia

Carriera militare[modifica | modifica wikitesto]

Marcello Vaccari, partecipò alla I Guerra Mondiale tra gli Arditi.

Il 06 ottobre 1915 da soldato del Deposito del 59º Reggimento Fanteria "Calabria" della Milizia Territoriale, in Vicenza, fu nominato Sottotenente. https://books.google.it/books?id=WapLItKZg4cC&pg=PA3004

Con Decreto Luogotenenziale del 16 dicembre 1917 il Capitano Vaccari fu dispensato dal "servizio militare per infermità non provenienti da cause di servizio". https://books.google.it/books?id=1sOb-gltK8YC&pg=PA7627

Con Regio Decreto del 14 luglio 1937 per Promozione Straordinaria per Meriti Eccezionali è promosso al grado di Maggiore con la seguente motivazione: "Volontario ed ardito di guerra. Fascista della prima ora. Squadrista. Marcia su Roma. Ferito di guerra e per la causa fascista. Animatore. Già deputato al Parlamento. Prefetto del Regno.". https://books.google.it/books?id=_RbNQr_9JEIC&pg=PA3771

Il 24 agosto 1937 il Maggiore Vaccari fu trasferito dal Comando Distretto di Verona alla Zona Militare di Verona. https://books.google.it/books?id=fJy6y8R89OMC&pg=PA407

Il 16 agosto 1939 il Maggiore Vaccari fu trasferito dalla Zona Militare di Verona a quella di Padova. https://books.google.it/books?id=WoOzfFq1c6kC&pg=PA12

Carriera politica[modifica | modifica wikitesto]

Iscritto al P.N.F. dal novembre 1920. Brevetto Marcia su Roma.

Marcello Vaccari organizzò le Squadre di Azione della Provincia di Vicenza, condotte a Roma dal 27 al 31 ottobre 1922 per la Marcia su Roma.

A Firenze, dove risiedeva, aderì da subito al Fascismo, militando nella Squadra d'Azione "La Disperata" e diventando uno degli squadristi più fidati e convinti, tanto da essere inviato dal Comitato Fascista Fiorentino a Livorno per aprire una sezione del Partito Nazionale Fascista. Qui Vaccari, all'inizio di Agosto 1922, negli scontri contro Democratici, Socialisti, Comunisti ed Anarchici, subisce alcuni giorni di galera e 5 ferite (https://books.google.it/books?id=K9w7AQAAIAAJ&q=%22vaccari+marcello%22), venendone ricompensato con i 2 relativi Distintivi d'Onore "per l'Ideale" "per la causa della Rivoluzione" del P.N.F.. Squadrista fascista a Livorno formerà le seguenti Squadre di Combattimento: "La Disperata", "Me ne frego", "Dino Leoni", "Ugo Botti", "Giorgio Moriani". Il 18 agosto 1924 il Comune di Livorno gli concederà la Cittadinanza Onoraria.

Nell'aprile 1924 Marcello Vaccari sposa Juccia Magnaghi, con la benedizione dello stesso Benito Mussolini. http://gnosis.aisi.gov.it/gnosis/Rivista57.nsf/ServNavig/57-33.pdf/$File/57-33.pdf?OpenElement

Squadrista. Ferita fascista. Diploma Benemerenza Opera Nazionale Balilla. Console Generale della Milizia Volontaria per la Sicurezza Nazionale

Nel Partito Nazionale Fascista ricoprirà le seguenti cariche:

Fu Deputato per la Circoscrizione Elettorale della Lombardia, nelle liste del Partito Nazionale Fascista, della XXVII Legislatura del Regno d'Italia, dal 24 maggio 1924 al 21 gennaio 1929.

Carriera prefettizia[modifica | modifica wikitesto]

Vaccari, protetto da Galeazzo Ciano[2], fu nominato, il più giovane in Italia[3] Prefetto di 2ª Classe il 16 dicembre 1926 fu titolare delle seguenti Prefetture:

il primo incarico da Prefetto "politico" lo ebbe a Trento, con la Circolare del 05 gennaio 1927 di Benito Mussolini, il suo compito era quello della "difesa del regime contro coloro che tendono ad insidiarlo o ad indebolirlo". https://books.google.it/books?id=eej4Hj0yG70C&pg=PA169

Nominato Prefetto di 1ª Classe il 01 febbraio 1934 fu titolare delle seguenti Prefetture:

Onorificenze[modifica | modifica wikitesto]

Con Regio Decreto del 7 febbraio 1926 riceve l'onorificenza di Commendatore dell'Ordine della Corona d'Italia. Con Regio Decreto del 25.10.1931 riceve l'onorificenza di Grand'Ufficiale dell'Ordine della Corona d'Italia. Con Regio Decreto del 15.01.1933 riceve l'onorificenza di Ufficiale dell'Ordine dei Santi Maurizio e Lazzaro. Con Regio Decreto dell'11.06.1936 riceve l'onorificenza di Commendatore dell'Ordine dei Santi Maurizio e Lazzaro. https://books.google.it/books?id=yLqCg4abRDwC&pg=PA1347 https://books.google.it/books?id=zhK1hFPRySUC&pg=PA186 Con Regio Decreto del ??.??.19?? (prima 09.09.1940) riceve l'onorificenza di Cavaliere di Gran Croce dell'Ordine della Corona d'Italia. Con Regio Decreto del ??.??.19?? riceve l'onorificenza di Grand'Ufficiale dell'Ordine dei Santi Maurizio e Lazzaro.




Cavaliere dell'Ordine della Corona d'Italia (19??)
Ufficiale dell'Ordine della Corona d'Italia (19??)
Commendatore dell'Ordine della Corona d'Italia (1926)
Grande Ufficiale dell'Ordine della Corona d'Italia (1931)
Cavaliere di Gran Croce dell'Ordine della Corona d'Italia (<1940)
Cavaliere dell'Ordine dei Santi Maurizio e Lazzaro (19??)
Ufficiale dell'Ordine dei Santi Maurizio e Lazzaro (1933)
Commendatore dell'Ordine dei Santi Maurizio e Lazzaro (1936)
Grande Ufficiale dell'Ordine dei Santi Maurizio e Lazzaro (19??)
Cavaliere di Gran Croce dell'Ordine di San Sava (Jugoslavia, 1929-1941)
Croce al Merito dell'Ordine dell'Aquila Tedesca con Stella (Germania, 1937-1939)
Medaglia Commemorativa della Guerra 1915-918 per il compimento dell'Unità d'Italia (1920)
Medaglia della Vittoria, Commemorativa della Grande Guerra per la Civiltà (1921)
Medaglia a Ricordo dell'Unità d'Italia 1848-1918 (1922) e 1848-1922 (1940)
Medaglia di Benemerenza per i Volontari della Guerra Italo-Austriaca 1915-1918 (1923)
Medaglia per le Campagne Fasciste 1919-1922 (1923)
Medaglia di Bronzo Commemorativa della Marcia su Roma (1923)
Croce di Anzianità di Servizio (10 Anni) nella Milizia Volontaria per la Sicurezza Nazionale (1933)
Croce di Anzianità di Servizio (20 Anni) nella Milizia Volontaria per la Sicurezza Nazionale (1943)

http://dati.camera.it/ocd/deputato.rdf/dr11115_27 http://culturaprofessionale.interno.gov.it/FILES/docs/1260/quaderni_12.pdf http://www.associazioneacqui.it/it/pagine/tesi/tesi2.pdf http://www.milistory.net/forum/showthread.php?t=1270 https://search.acs.beniculturali.it/OpacACS/guida/IT-ACS-AS0001-0004397 (Fondi)


Come Maggiore degli Alpini era stato era stato internato nel Campo di Concentramento di Czestochowa e liberato per il personale interessamento di Filippo Anfuso, Ambasciatore della R.S.I. in Germania, che lo volle come suo collaboratore presso l’Ambasciata a Berlino. Il 4 novembre 1943 Vaccari fu nominato Commissario del Fascio in Germania, iniziando un intenso giro tra gli I.M.I. facendo proselitismo per la R.S.I..

Fu Commissario della Segreteria Generale dei Fasci Repubblicani in Germania dal 19 ottobre 1943 al 24 novembre 1943. https://books.google.it/books?id=DM_wbA1NuuwC&pg=PA142

L'Ambasciata d'Italia (della Repubblica Sociale Italiana) a Berlino si trasferisce nel sobborgo di Wannsee dopo i pesanti bombardamenti del novembre 1943 e resta attiva fino all’aprile 1945. https://books.google.it/books?id=DM_wbA1NuuwC&pg=PA86

A disposizione (agosto 1943 – febbraio 1944).

Nel gennaio 1944, presso l'Ambasciata di Berlino, fu creato il Servizio Assistenza Internati Militari Italiani (S.A.I.M.I.), con l'intento di "far giungere ai campi di concentramento ("Stammlager"), da cui dipendevano, come la parola tedesca implica, anche delle succursali) materiali assistenziali, e controllare che i comandi germanici e i fiduciari italiani di campo li smistassero equamente in tutti gli "Arbeitskommandos" dipendenti; far visitare i campi da propri delegati nominativamente designati e notificare ai comandi osservazioni, suggerimenti e proteste; raccogliere notizie sui vivi, sui deceduti, ed in genere sugli atti legali compiuti nei campi; provvedere alla difesa legale degli internati.". https://books.google.it/books?id=DM_wbA1NuuwC&pg=PA137


Vaccari fu nominato Capo del S.A.I.M.I. dal Febbraio 1944 al 01.08.1944; durante questo periodo fu anche Delegato Generale della Croce Rossa in Germania. Con decreto del Duce dell’agosto 1944 è nominato Inviato Straordinario e Ministro Plenipotenziario di 1ª Classe a decorrere dal febbraio 1944, con l’incarico di Capo dell’Ufficio Assistenza Militari Italiani Internati, presso l’Ambasciata Italiana di Berlino. Collocato a riposo per ragioni di servizio nell’agosto 1944.


Pubblicista (https://books.google.it/books?id=O7LryvsE1O4C&q=%22vaccari+marcello%22)


Capo del Servizio Assistenza Internati (Sai) dall’ottobre al novembre 1943, e Capo del Sai presso l’Ambasciata della Rsi a Berlino dal febbraio al luglio ’44

Il 27 gennaio 1944 il Sottosegretario agli Esteri Serafino Mazzolini (ACTA n. 21) istituisce ilServizio Assistenza Internati – SAIcon sede a Berlino ed esteso l’11 marzo alla Balcania. Il SAI è retto dall’ex IMI Marcello Vaccari, già responsabile dei Fasci Italiani all’Estero, e dal 27 luglio dall’ex IMIArman- do Foppiani (sue memorie alle pagine 2 e 3), ambedue con rango diplomatico.

Cravatte[modifica | modifica wikitesto]

(1664) 1919 - Reggimento di Savoia di Sua Altezza Reale =====> Brigata Savoia =====> 1° Rgt. Brigata Re =====> 1° San Giusto (1664) 1919 - Reggimento di Savoia di Sua Altezza Reale =====> Brigata Savoia =====> 2° Rgt. Brigata Re =====> 157° “Liguria” (1664) 1939 - Divisione Re =====> 23° rgt. artiglieria per d.f. (1664) 1939 - Divisione Re =====> supporti divisionali

deriva dal II Comando Militare Territoriale di Genova ma prende tradizioni del 2° REG RE 1946/1.4.1947 - 2° Reggimento Fanteria 1.4.1947 - 157° Reggimento Fanteria "Liguria"

tradizioni del 2° REG RE 1991/7.5.1993 - 2° Battaglione Fanteria "Pordenone" 7.5.1993 - 26° Battaglione Fanteria "Castelfidardo"

(1706) 1923 - Dragoni di Sua Altezza Reale =====> Savoia Cavalleria (3°) (1706) 1961 - Dragoni di Sua Altezza Reale =====> Savoia Cavalleria (3°)

%%%%%%%%%%%%%%%%

     Cravatta scarlatta (di seta in stoffa): 51º e 52º Reggimenti Fanteria della Brigata "Alpi" (02.01.1919 - 08.09.1943)

  • 1919: Brigata "Alpi"
  • 1939: Divisione "Cacciatori delle Alpi"
  • 1958 - 1964: 52° Reggimento Fanteria "Alpi" (C.A.R.)
  • 1964 - 1976: 52° Reggimento Fanteria d'Arresto "Alpi"
  • 1976 - 31.03.1993: 52° Battaglione Fanteria d'Arresto "Alpi"
  • 01.04.1993 - ?: 52° Battaglione "Alpi" (B.A.R.)

%%%%%%%%%%%%%%%%

     Cravatta turchino oscuro di cotone: tutte le Brigate (09.02.1860 - 22.08.1872)[4]

     Cravatta scarlatta di cotone: Brigata "Savoia" / Brigata "Re" (09.02.1860 - 22.08.1872)

%%%%%%%%%%%%%%%%

     Cravatta bianca di cotone in tela crociata: tutte le Brigate (22.08.1872 - 01.01.1919)[5]

     Cravatta turchino oscuro di cotone: Carabinieri (22.08.1872)

%%%%%%%%%%%%%%%%

     Cravatta scarlatta di lana (di seta in stoffa): e 2º Reggimenti Fanteria "Re" della Brigata "Re" (02.01.1919 - 08.09.1943)[6]

     Cravatta rossa: 1839-1860: 1º Reggimento fanteria (Brigata "Savoia") 1860-1871: 1º Reggimento fanteria (Brigata "Re") 1871-1943: 1º Reggimento fanteria "Re" 1975-1991: 1º Battaglione Fanteria Motorizzato "San Giusto" 1991-1992: 1º Battaglione Fanteria "San Giusto" B.A.R. 1992-31.03.2008: 1º Reggimento Fanteria "San Giusto" R.A.R.

%%%%%%%%%%%%%%%%

     Cravatta rossa: 2º Reggimento Fanteria "Re" / 157º Reggimento Fanteria "Leoni di Liguria" (??.??.1946 - ??.??.19??)

     Cravatta rossa: 157º Reggimento Fanteria "Liguria" (31.05.1961 - ??.??.19??)[7]:

     Cravatta rossa: 1º Reggimento Artiglieria da Campagna (??.??.19?? - ??.??.19??)

%%%%%%%%%%%%%%%%

     Cravatta rossa: Reggimento "Savoia Cavalleria" (3º) (10.12.1934 - ??.06.1946)[8]:

  • 10.12.1934 - ??.06.1946 - Reggimento "Savoia Cavalleria" (3º)

     Cravatta rossa: Reggimento "Savoia Cavalleria" (3º) (31.05.1961 - tutt'oggi)[9]:

  • 31.05.1961 - 11.10.1975: Reggimento "Savoia Cavalleria (3º)
  • 11.10.1975 - 23.05.1992: 3º Gruppo Squadroni Corazzato "Savoia Cavalleria"
  • 23.05.1992 - tutt'oggi: Reggimento "Savoia Cavalleria" (3º)

%%%%%%%%%%%%%%%% Questa "Cravatta Rossa" deriva dalla tradizione garibaldina del "fazzoletto rosso" indossato dalle truppe inquadrate nella Divisione Italiana Partigiana "Garibaldi" nei territori dell'allora Regno del Montenegro dopo l'occupazione italiana e tedesca divenuti la Jugoslavia Federale Democratica (1943-1945).

     Cravatta rossa: 182º Reggimento Fanteria "Garibaldi" (01.12.1948 - 01.11.1958)[10]:

  • 01.12.1948 - 01.11.1958: 182º Reggimento Fanteria "Garibaldi"

     Cravatta rossa: 182º Reggimento Fanteria Corazzato "Garibaldi" (12.12.1958 - 15.07.1976)[11]:

  • 12.12.1958 - 15.07.1976: 182º Reggimento Fanteria Corazzato "Garibaldi"
    • 12.12.1958 - ??.??.1961: I Battaglione Bersaglieri
    • ??.??.1961 - ??.??.1964: XXIII Battaglione Bersaglieri
    • ??.??.1964 - ??.??.1975: XI Battaglione Bersaglieri
    • ??.??.1975 - 15.07.1976: 11º Battaglione Bersaglieri
    • 12.12.1958 - ??.??.1959: II Battaglione Carri
    • ??.??.1959 - ??.??.1961: XXI Battaglione Carri
    • ??.??.1961 - ??.??.1975: XIII Battaglione Carri
    • ??.??.1975 - 15.07.1976: 13º Battaglione Carri "M.O. Pascucci"

     Cravatta rossa: 13º Battaglione Carri "M.O. Pascucci" (15.07.1976 - 31.03.1991)[12]:

  • 15.07.1976 - 31.03.1991: 13º Battaglione Carri "M.O. Pascucci"

     Cravatta rossa: 11º Battaglione Bersaglieri "Caprera" (15.07.1976 - tutt'oggi)[13]:

  • 15.07.1976 - 30.09.1992: 11º Battaglione Bersaglieri "Caprera"
  • 18.04.1997: XXVII Battaglione Bersaglieri "Jamiano" si trasformò in XI Battaglione Bersaglieri "Caprera"
  • 18.04.1997 - tutt'oggi: XI Battaglione Bersaglieri "Caprera"

     Cravatta rossa: 11º Reggimento Bersaglieri (18.04.1997 - tutt'oggi)[14]:

%%%%%%%%%%%%%%%%

     Cravatta azzurra di cotone (di seta per gli Ufficiali): 73º Reggimento Fanteria della Brigata "Lombardia" (19.02.1920 - 31.12.1986)[15]:

  • 19.02.1920 - 11.03.1926: 73º Reggimento Fanteria
  • 11.03.1926 - 24.05.1939: 73º Reggimento Fanteria "Lombardia"
  • 24.05.1939: 73º Reggimento Fanteria "Lombardia" si trasformò in 25º Reggimento Fanteria "Bergamo"
  • 24.05.1939: 12º Reggimento Fanteria "Casale" si trasformò in 73º Reggimento Fanteria "Lombardia"
  • 24.05.1939 - 14.09.1943: 73º Reggimento Fanteria "Lombardia"
  • 01.01.1963 - 01.11.1973: 73º Reggimento Fanteria d'Arresto "Lombardia"
  • 01.11.1973 - 01.10.1976: LXXIII Battaglione Fanteria d'Arresto "Lombardia"
  • 01.10.1976 - 31.12.1986: 73º Battaglione Fanteria d'Arresto "Lombardia"

     Cravatta azzurra di cotone (di seta per gli Ufficiali): 74º Reggimento Fanteria della Brigata "Lombardia" (19.02.1920 - 31.12.1986)[16]:

  • 19.02.1920 - 11.03.1926: 74º Reggimento Fanteria
  • 11.03.1926 - 09.09.1943: 74º Reggimento Fanteria "Lombardia"
  • 01.01.1963 - 01.11.1973: 74º Reggimento Fanteria d'Arresto "Pontida"
  • 01.11.1973 - 01.10.1976: LXXIV Battaglione Fanteria d'Arresto "Pontida"
  • 01.10.1976 - 31.12.1986: 74º Battaglione Fanteria d'Arresto "Pontida"

%%%%%%%%%%%%%%%%

     Cravatta azzurra di cotone (di seta per gli Ufficiali): 23º Reggimento fanteria "Como" della XIV Brigata "dell'Isonzo" (10.08.1938 - ??.??.19??)[17]:

  • 10.08.1938 - 24.05.1939: 23º Reggimento Fanteria "Como"
  • - 15.10.1996:

     Cravatta azzurra di cotone (di seta per gli Ufficiali): 24º Reggimento fanteria "Como" della XIV Brigata "dell'Isonzo" (10.08.1938 - ??.??.19??)[18]:

  • 10.08.1938 - 24.05.1939: 24º Reggimento Fanteria "Como"
  • - 15.10.1996:
  1. ^ elezioni 1924 legislatura 27.djvu&page=27 Link 1
  2. ^ Tosatti, Giovanna. “Il Prefetto e l’esercizio Del Potere Durante Il Periodo Fascista.” Studi Storici 42, no. 4 (2001): 1021–39. http://www.jstor.org/stable/20567116.
  3. ^ Hametz, Maura E. “The Family in Question.” In In the Name of Italy: Nation, Family, and Patriotism in a Fascist Court, 97–117. Fordham University Press, 2012. http://www.jstor.org/stable/j.ctt13x0css.9.
  4. ^ Circolare nº ? del 09.02.1860 - Dispensa nº ? - Giornale Militare 1860 - Ministro Fanti
  5. ^ Circolare nº 187 del 22.08.1872 - Dispensa nº 30 - Giornale Militare 1872 - Ministro Ricotti
  6. ^ Circolare nº 9 del 02.01.1919 - Dispensa nº ? - Giornale Militare 1919 - Ministro Zuppelli
  7. ^ Foglio d'Ordini nº 40 del 31.05.1961 - Dispensa nº 10 - Giornale Militare 1961
  8. ^ Foglio d'Ordini nº 52 del 10.12.1934 - Dispensa nº 33 - Giornale Militare 1934
  9. ^ Foglio d'Ordini nº 40 del 31.05.1961 - Dispensa nº 10 - Giornale Militare 1961
  10. ^ Circolare nº ? del 01.12.1948 - Dispensa nº ? - Giornale Militare 1948
  11. ^ Circolare nº 610 "Uniformi" del 12.12.1958 - Dispensa nº ? - Giornale Militare 1958
  12. ^ Circolare nº ? del ??.??.1976 - Dispensa nº ? - Giornale Militare 1976
  13. ^ Circolare nº ? del ??.??.1976 - Dispensa nº ? - Giornale Militare 1976
  14. ^ Circolare nº ? del ??.??.1997 - Dispensa nº ? - Giornale Militare 1997
  15. ^ Circolare nº 109 del 19.02.1920 - Dispensa nº ? - Giornale Militare 1920
  16. ^ Circolare nº 109 del 19.02.1920 - Dispensa nº ? - Giornale Militare 1920
  17. ^ Circolare del Ministero della Guerra - Gabinetto del 10.08.1938 - Dispensa nº ? - Giornale Militare 1938
  18. ^ Circolare del Ministero della Guerra - Gabinetto del 10.08.1938 - Dispensa nº ? - Giornale Militare 1938