Teatro di Asmara

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Teatro di Asmara
Facciata del teatro
Ubicazione
StatoBandiera dell'Eritrea Eritrea
LocalitàAsmara
Realizzazione
Costruzione1920
ArchitettoOdoardo Cavagnari
ProprietarioGoverno eritreo
Coordinate: 15°20′08.96″N 38°56′06.81″E / 15.335822°N 38.935225°E15.335822; 38.935225

Il Teatro di Asmara[1][2] è un teatro che si trova ad Asmara, la capitale dell'Eritrea. È uno degli edifici più significativi del periodo italiano della città.

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Il soffitto dipinto

Il Teatro fu progettato dall'architetto di Busalla Odoardo Cavagnari nel 1918[1][2] e realizzato nel 1920 per la allora capitale della Colonia eritrea. Nel 1936 fu ingrandito[2][3].

Interno della sala

L'edificio si affaccia sulla principale arteria della città, allora chiamata Corso Italia e ora viale Harnet, all'angolo con Via Beleza. Il teatro è leggermente rialzato rispetto alla strada, e davanti vi è una fontana a forma di conchiglia in stile rinascimentale, circondata a due scaloni che salgono fino all'entrata. Questa è posta sotto un porticato in stile romanico con colonne corinzie.

Dalla cancellata si accede al foyer, che a sua volta dà accesso alla sala. Questa ha tre ordini di palchi e può ospitare un totale di 750 spettatori. Il soffitto della sala è dipinto in stile Art Nouveau da Francesco Saverio Fresa e raffigura dodici danzatrici[4].

La sala si chiamò Teatro di Asmara fino a quando i proprietari italiani lo vendettero allo stato etiope nel 1952.

Nel teatro venivano rappresentate sia opere di prosa, come i drammi di Pirandello, sia opere liriche, in particolare quelle di Puccini e di Verdi, interpretate da cantanti italiani[5].

Fino al colpo di stato di Menghistu Hailé Mariàm nel teatro di Asmara si esibivano artisti italiani come Renato Rascel e Renato Carosone.

Dopo l'indipendenza dell'Eritrea, nel 1993 il teatro passò nella proprietà del nuovo Stato[6]. Nel foyer ora c'è un caffè; il teatro è oggi usato occasionalmente.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b Bertarelli, p. 623.
  2. ^ a b c aoi, p. 201.
  3. ^ Odoardo Cavagnari's Opera of Asmara (in Italian)
  4. ^ blog Tripwolf, su blog.tripwolf.com. URL consultato il 21 agosto 2015 (archiviato dall'url originale l'8 dicembre 2015).
  5. ^ Teatro Asmara: prosa & musica on 08/23/1951
  6. ^ Haile Gebre Bocresion Mussie: The Collusion on Eritrea. 2nd ed. Asmara 2007; p. 174

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • L.V. Bertarelli, Possedimenti e Colonie, in Guida d'Italia, vol. 17, Milano, Consociazione Turistica Italiana, 1929.
  • Africa Orientale Italiana, in Guida d'Italia, vol. 24, Milano, Consociazione Turistica Italiana, 1938.
  • Jean-Bernard Carillet, Ethiopia & Eritrea, 2009.
  • Leonardo Oriolo, Asmara Style, Asmara 1998, p. 149.

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