Born Again (Black Sabbath): differenze tra le versioni

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===Digital Bitch===
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Nonostante voci sostengano che il brano sia ispirato a [[Sharon Arden]] (figlia di [[Don Arden|Don]], ex manager del gruppo e futura moglie di [[Ozzy Osbourne|Ozzy]]), tuttavia Gillan dichiara di ricordarsi chi ha ispirato questo brano limitandosi però a dire che la persona che ha ispirato questa canzone non ha nessuna cosa in comune con quella descritta nella canzone<ref>[http://www.gillan.com/wordography-34.html Dichiarazioni] di Gillan su ''Digital Bitch'', dal suo [http://www.gillan.com sito ufficiale]</ref>.
Nonostante voci sostengano che il brano sia riferito a [[Sharon Arden]] (figlia di [[Don Arden|Don]], ex manager del gruppo e futura moglie di [[Ozzy Osbourne|Ozzy]]), tuttavia Gillan non ha voluto rivelare l'identità della persona che ha dato loro l'ispirazione per questa canzone, limitandosi ad affermare che sia lei che il padre sono estranei al mondo dei computer<ref>[http://www.gillan.com/wordography-34.html Dichiarazioni] di Gillan su ''Digital Bitch'', dal suo [http://www.gillan.com sito ufficiale]</ref>.


==Formazione==
==Formazione==

Versione delle 18:48, 11 giu 2009

Born Again
album in studio
ArtistaBlack Sabbath
Pubblicazione7 agosto 1983
Durata41 min : 04 s
Dischi1
Tracce9
GenereHeavy metal
EtichettaVertigo
Warner Bros.
Castle
Sanctuary
ProduttoreRobin Black
Black Sabbath
Registrazioneestate 1983 al "Manor Studio" di Shipton-on-Cherwell, Oxfordshire (Inghilterra)
Note
  1. 4 Bandiera del Regno Unito[1]
Certificazioni
Dischi di platino1 in Gran Bretagna
Black Sabbath - cronologia
Album precedente
Album successivo

Born Again è un album del gruppo heavy metal britannico Black Sabbath, pubblicato nell'estate del 1983.

Il disco

Dopo la dipartita, per disaccordi personali e musicali, di Ronnie James Dio e Vinny Appice, i rimanenti Tony Iommi e Geezer Butler chiamano il cantante Ian Gillan (uscito per diverbi dai Deep Purple nel 1973 e che nel frattempo aveva messo in piedi una carriera solista) e il batterista originario Bill Ward, ripresosi dai problemi con l'alcool che lo avevano costretto a ritirarsi durante il tour dell'album Heaven and Hell.

L'album fu pubblicato nell'agosto del 1983, e inizialmente, non fu accolto calorosamente dalla critica, a causa delle sonorità di produzione ritenute mediocri. Tuttavia in seguito si rivelò un buon successo, raggiungendo il quarto posto nelle classifiche inglesi[1] e venendo inserito nella classifica Top 40 statunitense. L'album venne in seguito certificato disco di platino.

Musicalmente, il disco vede un inasprimento del sound dei Black Sabbath rispetto agli album predecenti. Il brano Zero the Hero è stato oggetto di una cover da parte dei Cannibal Corpse (presente nell'album EP Hammer Smashed Face).

La copertina

La copertina dell'album, disegnata da Steve Joule in stato di ebbrezza (pensò addirittura di cancellarla, una volta ripresosi, ma incontrò l'opposizione di Iommi e Butler che invece la gradirono), rappresenta un neonato dalle sembianze demoniache ed è simile a quella del singolo del 1981 dei Depeche Mode New Life (è stata utilizzata infatti la stessa immagine[2])[3][2]. Al momento della pubblicazione dell'album, l'aspetto particolare della copertina fu oggetto di controversie la critica prese ancora una volta parte parte contro di loro. Ciò non ha impedito comunque che la copertina sia la preferita di alcuni musicisti metal tra cui Glen Benton[2] (Deicide) e Max Cavalera[2] (Soulfly).

Tracce

Tutti i brani sono stati composti dalla band intera, tranne dove indicato.

  1. Trashed - 4:16
  2. Stonehenge - 1:58
  3. Disturbing the Priest - 5:49
  4. The Dark - 0:45
  5. Zero the Hero - 7:35
  6. Digital Bitch - 3:39
  7. Born Again - 6:34
  8. Hot Line - 4:52 - (Gillan, Iommi, Butler)
  9. Keep It Warm - 5:36 - (Gillan, Iommi, Butler)

Trashed

La prima traccia dell'album, Trashed deve la sua fama a causa dell'inserimento da parte dell'associazione statunitense P.M.R.C. nella Filthy Fifteen ritenuta istigante all'abuso di droga e alcool. Tuttavia il testo del parla di Gillan quando, in stato di ebbrezza, distrusse l'automobile di Bill Ward durante una folle corsa intorno allo studio, andando a finire dentro un canale[4][5].

Disturbing the Priest

Secondo quanto riferisce Gillan nel suo sito[6], il brano nacque dopo che il gruppo fu ripreso da un prete della chiesa adiacente allo studio dove i Black Sabbath stavano registrando. Il religioso si era effettivamente lamentato che, pur piacendogli, la musica lo infastidiva nelle prove del coro della chiesa[6].

Digital Bitch

Nonostante voci sostengano che il brano sia riferito a Sharon Arden (figlia di Don, ex manager del gruppo e futura moglie di Ozzy), tuttavia Gillan non ha voluto rivelare l'identità della persona che ha dato loro l'ispirazione per questa canzone, limitandosi ad affermare che sia lei che il padre sono estranei al mondo dei computer[7].

Formazione

Note

  1. ^ a b Sito dedicato all'album
  2. ^ a b c d Pagina dedicata all'album, dal sito black-sabbath.com. In fondo ad essa vi è un confronto tra le due copertine
  3. ^ Pagina sul singolo New Life dall'archivio ufficiale dei Depeche Mode
  4. ^ Dichiarazioni di Gillan su Trashed, dal suo sito ufficiale
  5. ^ Intervista a Ian Gillan su rockdetector.com
  6. ^ a b Dichiarazioni di Gillan su Disturbing the Priest, dal suo sito ufficiale
  7. ^ Dichiarazioni di Gillan su Digital Bitch, dal suo sito ufficiale
  8. ^ Accreditato come membro esterno
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