Ordine della Vittoria

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Ordine della Vittoria
Орден "Победа"
Orden "Pobeda"
L'Ordine conservato negli Archivi Nazionali degli Stati Uniti
Bandiera dell'Unione Sovietica
Unione Sovietica
TipologiaOrdine nazionale
Statuscessato
IstituzioneMosca, 8 novembre 1943
CessazioneMosca, 26 dicembre 1991
Motivo della cessazioneDissoluzione dell'Unione Sovietica
Precedenza
Ordine più altoOrdine della Rivoluzione d'ottobre
Ordine più bassoOrdine della Bandiera rossa
Nastro dell'Ordine

L'Ordine della Vittoria (in russo Орден "Победa"?, Orden "Pobeda") era la più alta onorificenza militare dell'Unione Sovietica ed uno dei più rari ordini del mondo. Fu concesso solo a generali e marescialli che avessero condotto azioni vittoriose cui avessero preso parte una o più armate che avessero comportato "il successo di un'operazione su uno o più fronti risultante in un cambiamento radicale della situazione a favore dell'Armata Rossa". Nella sua storia, fu concesso venti volte a tredici personalità (più cinque leader stranieri), con un unico caso di revoca.

Storia[modifica | modifica wikitesto]

L'Ordine venne proposto dal colonnello N. S. Neyolov, in servizio al comando della retroguardia dell'Armata Rossa durante il giugno 1943. Il nome originale proposto dal colonnello era "Ordine per la Fedeltà alla Madrepatria", ma in seguito, nell'ottobre dello stesso anno, assunse il nome definitivo. Fu ufficialmente creato l'8 novembre 1943. La prima volta che venne assegnato fu il 10 aprile 1944, ai marescialli Aleksandr Michajlovič Vasilevskij e Georgij Konstantinovič Žukov e a Iosif Stalin in quanto Comandante in Capo dell'Armata Rossa. L'Ordine venne anche conferito ai Comandanti in Capo delle Forze Alleate.

Tutti gli insigniti ottennero il riconoscimento durante la seconda guerra mondiale, tranne Leonid Il'ič Brežnev, che lo ebbe nel 1978. A quest'ultimo venne revocato postumo nel 1989 per mancanza di requisiti (si veda il paragrafo "curiosità").

Come altre onorificenze sovietiche, l'Ordine della Vittoria poteva essere concesso più volte alla stessa persona. In totale, l'Ordine venne concesso venti volte a sedici persone (incluso Brežnev).

A differenza degli altri ordini sovietici, questo non aveva inciso il numero di serie, menzionato solamente nel certificato allegato. Inoltre, dopo la morte di un possessore di questa onorificenza, la decorazione doveva tornare allo Stato. Le medaglie sono oggi conservate a Mosca, nel palazzo del Cremlino.

Nastro[modifica | modifica wikitesto]

Per creare il nastro rappresentativo dell'Ordine della Vittoria furono combinati i nastri di diversi ordini militari sovietici preesistenti. La lunghezza del nastro è di 44 mm ed è utilizzato sulle uniformi da campo. In ordine (dall'esterno verso l'interno) sono presenti sul nastro i seguenti ordini:

Caratteristiche[modifica | modifica wikitesto]

Insigniti[modifica | modifica wikitesto]

# Data Nome Deceduto Note
1 1944-10 aprile10 aprile 1944 Bandiera dell'Unione Sovietica Georgij Žukov 1974-18 giugno18 giugno 1974
2 1944-10 aprile10 aprile 1944 Bandiera dell'Unione Sovietica Aleksandr Vasilevskij 1977-5 dicembre5 dicembre 1977
3 1944-10 aprile10 aprile 1944 Bandiera dell'Unione Sovietica Josif Stalin 1953-5 marzo5 marzo 1953
4 1945-30 marzo30 marzo 1945 Bandiera dell'Unione Sovietica Konstantin Rokossovskij 1968-3 agosto3 agosto 1968
5 1945-30 marzo30 marzo 1945 Bandiera dell'Unione Sovietica Ivan Konev 1973-21 maggio21 maggio 1973
6 1945-19 aprile19 aprile 1945 Bandiera dell'Unione Sovietica Aleksandr Vasilevskij (seconda volta) 1977-5 dicembre5 dicembre 1977
7 1945-26 aprile26 aprile 1945 Bandiera dell'Unione Sovietica Rodion Malinovskij 1967-31 marzo31 marzo 1967
8 1945-26 aprile26 aprile 1945 Bandiera dell'Unione Sovietica Fëdor Tolbuchin 1949-17 ottobre17 ottobre 1949
9 1945-31 maggio31 maggio 1945 Bandiera dell'Unione Sovietica Leonid Govorov 1955-19 marzo19 marzo 1955
10 1945-31 maggio31 maggio 1945 Bandiera dell'Unione Sovietica Georgij Žukov (seconda volta) 1974-18 giugno18 giugno 1974
11 1945-4 giugno4 giugno 1945 Bandiera dell'Unione Sovietica Semën Tymošenko 1970-31 marzo31 marzo 1970
12 1945-4 giugno4 giugno 1945 Bandiera dell'Unione Sovietica Aleksej Antonov 1962-18 giugno18 giugno 1962
13 1945-4 giugno4 giugno 1945 Bandiera degli Stati Uniti Dwight D. Eisenhower 1969-28 marzo28 marzo 1969
14 1945-5 giugno5 giugno 1945 Bandiera del Regno Unito Bernard Montgomery 1976-24 marzo24 marzo 1976
15 1945-26 giugno26 giugno 1945 Bandiera dell'Unione Sovietica Josif Stalin (seconda volta) 1953-5 marzo5 marzo 1953
16 1945-6 luglio6 luglio 1945 Bandiera della Romania Michele I di Romania 5 dicembre 2017
17 1945-9 agosto9 agosto 1945 Bandiera della Polonia Michał Rola-Żymierski 1989-15 ottobre15 ottobre 1989
18 1945-8 settembre8 settembre 1945 Bandiera dell'Unione Sovietica Kirill Mereckov 1968-30 dicembre30 dicembre 1968
19 1945-9 settembre9 settembre 1945 Bandiera della Jugoslavia Josip Broz Tito 1980-4 maggio4 maggio 1980
20 1978-20 febbraio20 febbraio 1978 Bandiera dell'Unione Sovietica Leonid Brežnev 1982-10 novembre10 novembre 1982 Revocato (postumo)

Curiosità[modifica | modifica wikitesto]

Tutti gli Ordini consegnati ai capi militari sovietici, così come il distintivo dell'Ordine, consegnato al maresciallo Rola-Zymierski (polacco) sono custoditi nel Fondo Diamanti della Russia. L'Ordine consegnato ad Eisenhower si trova al Memorial Museum di Abilene, Kansas. L'Ordine del maresciallo Tito è esposto al Museo "25 Maggio" di Belgrado. L'Ordine del maresciallo Montgomery è in mostra all'Imperial War Museum di Londra. Solo un Ordine della Vittoria, che apparteneva un tempo al re Michele I di Romania, si trova in una collezione privata. Secondo alcuni è stato venduto all'asta da uno dei parenti di Nicolae Ceaușescu.

Il valore stimato dell'Ordine nel 1945 era di 3.750 sterline, mentre nel 2010 era di circa 5.000.000 dollari.

L'assegnazione dell'Ordine della Vittoria a Bréžnev fu, fin da subito, controversa: al termine della guerra il futuro leader sovietico era un giovane ufficiale che aveva raggiunto il grado di tenente generale, senza quindi responsabilità di comando paragonabili a quelle degli altri insigniti. Ricevette la decorazione solo dopo la sua ascesa a segretario generale del PCUS, una posizione che in pratica gli consentiva di autoassegnarsi la medaglia. In seguito all'ostilità generale sorta nei suoi confronti dopo la morte e alla convinzione che questa onorificenza fosse stata assegnata per vanità piuttosto che per veri meriti, l'Ordine della Vittoria di Bréžnev fu revocato postumo nel 1989.[1]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Michael Dobbs, Presidium Takes Back Brezhnev's Medal, in The Washington Post, 30 settembre 1989. URL consultato il 31 maggio 2021.

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Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]