Maneater (Nelly Furtado)

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Maneater
singolo discografico
Screenshot tratto dal video del brano
ArtistaNelly Furtado
Pubblicazione12 maggio 2006
Durata3:56
Album di provenienzaLoose
GenereDance rock[1]
EtichettaGeffen, Mosley
ProduttoreTimbaland, Danja
RegistrazioneThe Hit Factory, Miami (Florida)
FormatiCD, 12", download digitale
Certificazioni originali
Dischi d'oroBandiera dell'Australia Australia[3]
(vendite: 35 000+)
Bandiera del Belgio Belgio[4]
(vendite: 25 000+)
Bandiera della Svizzera Svizzera[5]
(vendite: 15 000+)
Dischi di platinoBandiera del Canada Canada (2)[6]
(vendite: 160 000+)
Bandiera della Danimarca Danimarca[7]
(vendite: 8 000+)
Bandiera della Germania Germania[8]
(vendite: 300 000+)
Bandiera del Messico Messico[9]
(vendite: 60 000+)
Bandiera del Regno Unito Regno Unito (2)[10]
(vendite: 1 200 000+)
Bandiera degli Stati Uniti Stati Uniti (2)[11]
(vendite: 2 000 000+)
Bandiera della Svezia Svezia[12]
(vendite: 20 000+)
Certificazioni FIMI (dal 2009)
Dischi d'oroBandiera dell'Italia Italia[2]
(vendite: 50 000+)
Nelly Furtado - cronologia
Singolo precedente
(2006)
Singolo successivo
(2006)
Logo
Logo del disco Maneater
Logo del disco Maneater

Maneater è un singolo della cantante canadese Nelly Furtado, pubblicato il 12 maggio 2006 come terzo estratto dal terzo album in studio Loose.

Antefatti e produzione[modifica | modifica wikitesto]

Maneater è stato uno dei primi brani che Nelly Furtado e Timbaland hanno creato nella sala di registrazione The Hit Factory a Miami, in Florida.[13] Mentre lavoravano al disco, Nelly Furtado e Timbaland sono stati ispirati dalla musica di alcuni musicisti degli anni ottanta, come i Talking Heads, Blondie, Madonna, The Police e gli Eurythmics. «Gli Eurythmics hanno avuto queste sonorità pop sinistre, condotte sulla tastiera», ha ribattuto Nelly Furtado.[14]

Nelly Furtado ha definito Maneater «una canzone pop alla moda», affermando che essa sia «molto all'avanguardia» e «concettuale».[15] In un'intervista con MTV News, la cantautrice ha associato l'ascolto del brano all'alimentazione di troppo cheesecake: «ha un ritmo scatenato e impertinente, e la voce è perfida e irriverente. Alcuni dicono che sembra di Peaches, ma lo dicono solo per la voce fredda e sinistra». Secondo la Furtado, la canzone riflette come le persone «si sentano fiere di sé stesse» quando ballano in indumenti intimi davanti a uno specchio.[13]

Descrizione[modifica | modifica wikitesto]

Seconda traccia del disco, Maneater è stato descritto da The Atlantic come un pezzo dance.[16]

Accoglienza[modifica | modifica wikitesto]

Maneater è stato accolto positivamente da parte della critica musicale. Rob Sheffield di Rolling Stone ha affermato che più che da considerarsi una cover dell'omonimo brano dei Hall & Oates, la canzone «urta abbastanza fortemente da qualificarsi come un suo sequel, e questo è davvero un grande elogio».[17] Per AllMusic, Stephen Thomas Erlewine ha identificato Maneater come «uno dei piatti forti della produzione di Nelly Furtado», anche se ha giudicato non importante quanto nel brano Furtado s'interessi al sesso, in quanto ella non sembra provocante e non «genera molta calura fisica».[18]

Bill Lamb di About.com ha assegnato tre stelle e mezzo su cinque al brano, esaltando il «ritmo potente e pesante, e il ritornello dannatamente attraente», ma accusandolo di ripetitività e destinandolo alla pista da ballo e non alle stazioni radiofoniche.[19] La recensione del sito IGN l'ha definito molto simile alla cantante inglese M.I.A.: «il flagrante esperimento di investire su [M.I.A.] provoca alla fine che il pezzo si sbricioli».[20]

Video musicale[modifica | modifica wikitesto]

Il video musicale è stato diretto da Anthony Mandler.[21] Il video non segue una trama concreta e, per richiesta di Nelly Furtado, si propone di mettere in ridicolo e rendere onore allo stesso tempo dello «cliché di una mangiauomini». Si apre con Nelly Furtado che smarrisce il suo Alano, Toby, che ha appena dato la caccia a un gatto, in piena notte. La cantautrice si mette sulle sue tracce chiamandolo ad alta voce in quello che sembra un quartiere industriale deserto, sino a imbattersi in una folla di pericolosi uomini nel mezzo di quello che MTV News ha definito «un incontro di Fight Club». Verso la fine del video, Nelly Furtado sale sul tetto dell'edificio e si scatena in un ballo sullo sfondo dell'alba.[21]

Tracce[modifica | modifica wikitesto]

Testi e musiche di Nelly Furtado, Tim Mosley, Nate Hills e Jim Beanz, eccetto dove indicato.

Download digitale – International Version
  1. Maneater (Radio Version) – 3:18
  2. Undercover – 3:56 (Nelly Furtado, Lester Mendez)
12" (Stati Uniti d'America)
  • Lato A
  1. Maneater (Radio Edit) – 3:17
  2. Maneater (Album Version) – 4:19
  3. Maneater (Instrumental) – 4:19
  • Lato B
  1. Maneater (Radio Edit) – 3:17
  2. Maneater (Album Version) – 4:19
  3. Maneater (Instrumental) – 4:19
CD singolo (Europa)
  1. Maneater (Radio Version) – 3:20
  2. Undercover – 3:56 (Nelly Furtado, Lester Mendez)

Formazione[modifica | modifica wikitesto]

Musicisti
Produzione
  • Timbaland – produzione
  • Jim Beanz – produzione vocale
  • Danja – produzione
  • Demacio "Demo" Castellón – registrazione, ingegneria del suono, missaggio
  • Marcella "Ms. Lago" Araica – registrazione aggiuntiva, missaggio aggiuntivo
  • James Roach – seconda ingegneria del suono
  • Kobla Tetey – seconda ingegneria del suono
  • Ben Jost – seconda ingegneria del suono
  • Vadim Chislov – seconda ingegneria del suono
  • Chris Gehringer – mastering

Classifiche[modifica | modifica wikitesto]

Classifiche di fine anno[modifica | modifica wikitesto]

Classifica (2006) Posizione
Australia[34] 21
Austria[35] 18
Belgio (Fiandre)[36] 44
Belgio (Vallonia)[37] 19
Francia[38] 77
Germania[39] 12
Irlanda[40] 12
Paesi Bassi[41] 41
Regno Unito[42] 7
Svezia[43] 45
Svizzera[44] 9

Riconoscimenti[modifica | modifica wikitesto]

MTV Europe Music Awards

MTV Video Music Awards

NRJ Music Award

  • 2007 – Candidatura alla canzone internazionale dell'anno

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ (EN) Nekesa Mumbi Moody, Furtado Top-Notch In 'Loose', su CBS News, 20 giugno 2006. URL consultato il 5 gennaio 2022.
  2. ^ Maneater (certificazione), su FIMI. URL consultato il 23 ottobre 2023.
  3. ^ (EN) ARIA Charts - Accreditations - 2006 Singles, su Australian Recording Industry Association. URL consultato il 20 febbraio 2021 (archiviato dall'url originale il 27 luglio 2020).
  4. ^ (NL) GOUD EN PLATINA - singles 2007, su Ultratop. URL consultato il 20 febbraio 2021.
  5. ^ (DE) Edelmetall, su Schweizer Hitparade. URL consultato il 20 febbraio 2021.
  6. ^ (EN) Maneater – Gold/Platinum, su Music Canada. URL consultato il 15 novembre 2022.
  7. ^ (DA) GULD OG PLATIN NOVEMBER/DECEMBER/JANUAR, su IFPI Danmark. URL consultato il 2 ottobre 2022 (archiviato dall'url originale il 24 luglio 2011).
  8. ^ (DE) Nelly Furtado – Maneater – Gold-/Platin-Datenbank, su musikindustrie.de, Bundesverband Musikindustrie. URL consultato il 20 febbraio 2021.
  9. ^ (ES) Certificaciones, su Asociación Mexicana de Productores de Fonogramas y Videogramas. URL consultato il 18 novembre 2021. Digitare "Maneater" in "Título".
  10. ^ (EN) Maneater, su British Phonographic Industry. URL consultato il 27 giugno 2023.
  11. ^ (EN) Nelly Furtado - Maneater – Gold & Platinum, su Recording Industry Association of America. URL consultato il 17 settembre 2022.
  12. ^ (SV) Nelly Furtado – Sverigetopplistan, su Sverigetopplistan. URL consultato il 30 maggio 2021.
  13. ^ a b (EN) Jennifer Vineyard, CHRIS MARTIN COVERS JAY-Z — AND OTHER SCENES FROM NELLY FURTADO'S LOOSE, su MTV, 20 giugno 2006. URL consultato il 20 febbraio 2021.
  14. ^ (EN) Nelly Furtado Gets "Loose" At The Orange Lounge, su Universal Music Canada. URL consultato il 20 febbraio 2021 (archiviato dall'url originale l'11 ottobre 2007).
  15. ^ (EN) Jolie Lash, Nelly Furtado Brings the Punk-Hop, su Rolling Stone, 16 febbraio 2006. URL consultato il 20 febbraio 2021.
  16. ^ (EN) Jonathan Bogart, For How Long Can Pop Stars Like Pink and Nelly Furtado Stay 'Alternative'?, su The Atlantic, 17 settembre 2012. URL consultato il 20 febbraio 2021.
  17. ^ (EN) Rob Sheffield, Loose, su Rolling Stone, 15 giugno 2006. URL consultato il 20 febbraio 2021.
  18. ^ (EN) Stephen Thomas Erlewine, Loose, su AllMusic, All Media Network. URL consultato il 24 maggio 2010.
  19. ^ (EN) Bill Lamb, Top 10 Pop Songs of Summer 2006, su About.com, 24 maggio 2019. URL consultato il 20 febbraio 2021.
  20. ^ (EN) Spence D., Nelly Furtado - Loose, su IGN, 21 giugno 2006. URL consultato il 20 febbraio 2021 (archiviato dall'url originale il 26 luglio 2006).
  21. ^ a b (EN) Jennifer Vineyard, BLOODY CUTS, SCARY HEIGHTS — NELLY FURTADO'S 'MANEATER' VIDEO ALMOST ATE HER ALIVE, su MTV, 19 settembre 2006. URL consultato il 20 febbraio 2021.
  22. ^ a b c d e f g h i j k l m (NL) Nelly Furtado - Maneater, su Ultratop. URL consultato il 20 febbraio 2021.
  23. ^ (EN) Nelly Furtado - Chart history (Billboard Canadian Hot 100), su Billboard. URL consultato il 20 febbraio 2021.
  24. ^ (DA) Track Top-40 - uge 03, 2007, su Hitlisten. URL consultato il 3 aprile 2023.
  25. ^ (EN) July 1, 2006 (PDF), su Billboard. URL consultato il 20 febbraio 2021 (archiviato dall'url originale il 21 gennaio 2021).
  26. ^ (EN) DISCOGRAPHY - NELLY FURTADO, su irish-charts.com. URL consultato il 20 febbraio 2021.
  27. ^ (LT) 2021 8-os SAVAITĖS (vasario 19-25 d.) SINGLŲ TOP100., su AGATA. URL consultato il 26 febbraio 2021.
  28. ^ (EN) Maneater - Full Official Chart History, su Official Charts Company. URL consultato il 2 marzo 2020.
  29. ^ (CS) CZ - RADIO - TOP 100 - NELLY FURTADO - Maneater, su ČNS IFPI. URL consultato il 20 febbraio 2021.
  30. ^ (RO) Romanian Top 100 - Issue nr: 25/2006 (26 Iunie - 02 Iulie 2006), su Romanian Top 100. URL consultato il 20 febbraio 2021 (archiviato dall'url originale il 2 luglio 2006).
  31. ^ (SK) SK - RADIO - TOP 100 - NELLY FURTADO - Maneater [collegamento interrotto], su ČNS IFPI. URL consultato il 20 febbraio 2021.
  32. ^ (EN) Nelly Furtado - Chart history (Hot 100), su Billboard. URL consultato il 20 febbraio 2021.
  33. ^ (HU) Single Top 40 slágerlista - 2006. 42. hét - 2006. 10. 16. - 2006. 10. 22., su Hivatalos Magyar Slágerlisták. URL consultato il 20 febbraio 2021.
  34. ^ (EN) ARIA Top 100 Singles for 2006, su ARIA Charts. URL consultato il 20 febbraio 2021.
  35. ^ (DE) Jahreshitparade Singles 2006, su austriancharts.at. URL consultato il 20 febbraio 2021.
  36. ^ (NL) Jaaroverzichten 2006, su Ultratop. URL consultato il 20 febbraio 2021.
  37. ^ (FR) Rapports Annuels 2006, su Ultratop. URL consultato il 20 febbraio 2021.
  38. ^ (FR) Top de l'année: Top Singles 2006, su Syndicat national de l'édition phonographique. URL consultato il 20 febbraio 2021.
  39. ^ (DE) Single – Jahrescharts 2006, su Offizielle Deutsche Charts. URL consultato il 20 febbraio 2021.
  40. ^ (EN) Best of 2006, su Irish Recorded Music Association. URL consultato il 20 febbraio 2021.
  41. ^ (NL) Jaaroverzichten – Single 2006, su Dutch Charts. URL consultato il 20 febbraio 2021.
  42. ^ (EN) End of Year Singles Chart Top 100 – 2006, su Official Charts Company. URL consultato il 20 febbraio 2021.
  43. ^ (SV) Årslista Singlar, 2006, su Sverigetopplistan. URL consultato il 20 febbraio 2021.
  44. ^ (DE) Schweizer Jahreshitparade 2006, su Schweizer Hitparade. URL consultato il 20 febbraio 2021.
  45. ^ (EN) James Montgomery, MTV VMA RACE IS ON: JUSTIN TIMBERLAKE, BEYONCE LEAD NOMINATIONS, su MTV, 7 agosto 2007. URL consultato il 20 febbraio 2021.

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

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