Il mio canto libero/Confusione

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Il mio canto libero/Confusione
singolo discografico
ArtistaLucio Battisti
Pubblicazionenovembre 1972
Durata9:38
Album di provenienzaIl mio canto libero
Dischi1
Tracce2
GenerePop
EtichettaNumero Uno
ProduttoreLucio Battisti
Registrazione1972, Fonorama, Milano
Velocità di rotazione45 giri
Formati17,5 cm (7")
Certificazioni FIMI (dal 2009)
Dischi di platinoBandiera dell'Italia Italia (2)[1]
(vendite: 200 000+)
Lucio Battisti - cronologia

«Nasce il sentimento, nasce in mezzo al pianto, e si innalza altissimo e va... e vola sulle accuse della gente, a tutti i suoi retaggi indifferente, sorretto da un anelito d'amore... di vero amore.»

Il mio canto libero/Confusione è il 16º singolo del cantante italiano Lucio Battisti, pubblicato nel novembre 1972 dalla casa discografica Numero Uno.

Descrizione[modifica | modifica wikitesto]

Mogol

Inizialmente i due brani scelti per essere pubblicati nel singolo estratto dall'album Il mio canto libero erano Io vorrei... non vorrei... ma se vuoi... (lato A) e Confusione (lato B). Nel novembre del 1972 furono realizzate alcune copie del singolo, ma non vennero distribuite perché presto si cambiò idea sulla scelta del brano per il lato A, che cadde su Il mio canto libero[2].

Le due canzoni sono scritte da Mogol per i testi e da Battisti per le musiche.

Copertina[modifica | modifica wikitesto]

La copertina raffigura l'occhio di Lucio Battisti, appena abbozzato, su uno sfondo completamente bianco. L'immagine è stata realizzata dal fotografo Cesare Montalbetti, che ha dichiarato:

«Quando qualcuno mi chiede quale immagine di Lucio preferisco, indico sempre questa copertina. La ragione sta nella semplicità di questa foto: quell'occhio immerso nel bianco descrive appieno la timidezza e la profondità dell'animo di Battisti. Ho sempre cercato di rappresentare l'aspetto interiore delle persone, superandone quello esteriore, più stereotipato e meno credibile. In questa immagine sta la risposta a coloro che si chiedevano perché Battisti non amasse apparire. Credo che, per un vero creativo, siano le proprie creature che debbono parlare per lui.»

I brani[modifica | modifica wikitesto]

Il mio canto libero[modifica | modifica wikitesto]

Il mio canto libero è considerato un classico della musica leggera italiana, ed è frequentemente trasmesso via radio anche a distanza di decenni dalla sua prima pubblicazione.[senza fonte]

Il testo del brano ha spunti autobiografici: Mogol lo scrisse dopo la separazione dalla moglie e l'incontro con la nuova compagna, la pittrice e poetessa Gabriella Marazzi, insieme a cui acquistò un mulino (trasformato poi nello studio di registrazione Il mulino) e un vecchio cascinale («ricoperto dalle rose selvatiche») in cui andò ad abitare[4].

Oltre alla versione originale in lingua italiana con la voce femminile di Vanda Radicchi esistono versioni del brano cantate da Lucio Battisti in spagnolo (Mi libre canción), francese (Ma chanson de liberté), in tedesco (Unser freies Lied) e in inglese (A song to feel alive). Quest'ultima versione fu inserita nell'album Images, destinato al mercato statunitense.

Cover[modifica | modifica wikitesto]

Nel corso degli anni sono state realizzate numerose cover di Il mio canto libero.

Nel 1998 Amedeo Minghi realizza per il live Decenni Tour, in omaggio al cantautore Lucio Battisti.

Nel 1999 Paolo Meneguzzi incide la cover in spagnolo intitolata Mi libre canción per l'album Emociones (WEA, 398429880-2), pubblicato in Argentina.

Nel 2002 Gianni Morandi e Raffaella Carrà hanno accennato parte della canzone, nel programma di Morandi Uno di noi durante un'intervista a quest'ultima.

Fiorello ha reinterpretato la canzone nel suo album A modo mio, uscito nel 2004.

Nel 2006 Laura Pausini insieme con Juanes realizza una cover di Il mio canto libero inserendola nel suo album Io canto.

Nathalie, cantante in gara al Festival di Sanremo 2011 nella categoria Artisti, durante la terza serata della kermesse dedicata al 150º anniversario dell'Unità d'Italia, ha interpretato Il mio canto libero (cover inserita nella compilation celebrativa Nata per unire).

Francesca Michielin l'ha interpretata al Festival di Sanremo 2016 nella terza serata dedicata alle cover.

I cantanti spagnoli Rosario Flores e Sergio Dalma hanno registrato Mi libre canción per i loro album Cuéntame[5] e Via Dalma[6], rispettivamente nel 2009 e nel 2010.

I Coma Cose l’hanno interpretata al Festival di Sanremo 2021 nella terza serata delle cover, accompagnati sul palco del Teatro Ariston da Alberto Radius e dai Mamakass, che ne hanno realizzato l’arrangiamento, con la direzione d’orchestra di Vittorio Cosma.

Confusione[modifica | modifica wikitesto]

Confusione è, musicalmente, più rock;[senza fonte] è stata inserita in varie antologie, tra cui Le avventure di Lucio Battisti e Mogol 2.

Classifiche[modifica | modifica wikitesto]

Nel febbraio 1973 il 45 giri balza alla vetta della classifica italiana, dove rimane per 9 settimane consecutive, guadagnandosi la palma di 3º singolo più venduto del 1973 con 900 000 copie vendute[7].

Andamento settimanale nella classifica in Italia
1972-1973[8]
Settimana 01 02 03 04 05 06 07 08 09 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20
Posizione 8 8 2 2 2 1 2 1 1 1 1 1 1 1 1 1 2 5 5 5

Tracce[modifica | modifica wikitesto]

Lato A
  1. Il mio canto libero – 5:08
Lato B
  1. Confusione – 4:30

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Il mio canto libero (certificazione), su FIMI. URL consultato il 22 aprile 2024.
  2. ^ Io vorrei… non vorrei… ma se vuoi/Confusione, 1972, su luciobattisti.info. URL consultato il 7 aprile 2010.
  3. ^ Cesare Montalbetti (2007), pagine 54-59.
  4. ^ Giammario Fontana con Mogol - Mogol Umanamente uomo, ed. Sperling e Kupfer.
  5. ^ allmusic.com, http://www.allmusic.com/album/cuéntame-mw0001956696. URL consultato l'8 gennaio 2019.
  6. ^ allmusic.com, https://www.allmusic.com/album/v%C3%ADa-dalma-mw0002099732. URL consultato l'8 gennaio 2019.
  7. ^ Classifica dei singoli più venduti del 1973, su hitparadeitalia.it. URL consultato il 19 febbraio 2010.
  8. ^ Singoli più venduti della settimana, su hitparadeitalia.it. URL consultato il 19 febbraio 2010.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]