Crazy World (Scorpions)

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Crazy World
album in studio
ArtistaScorpions
Pubblicazione6 novembre 1990
Durata52:53
Dischi1
Tracce11
GenereHard rock
EtichettaMercury Records
ProduttoreKeith Olsen
FormatiCD
CopertinaStorm Thorgerson
NoteIl singolo Wind of Change è quello più venduto di tutti i tempi in Germania
Certificazioni
Dischi d'argentoBandiera del Regno Unito Regno Unito[1]
(vendite: 60 000+)
Dischi d'oroBandiera del Belgio Belgio[2]
(vendite: 40 000+)

Bandiera della Finlandia Finlandia[3]
(vendite: 40 716+[4])
Bandiera della Grecia Grecia[2]
(vendite: 50 000+)
Bandiera dell'Italia Italia[5]
(vendite: 100 000+)
Bandiera del Messico Messico[6]
(vendite: 100 000+)
Bandiera della Norvegia Norvegia[7]
(vendite: 25 000+)
Bandiera dei Paesi Bassi Paesi Bassi[8]
(vendite: 50 000+)
Bandiera della Spagna Spagna[2]
(vendite: 50 000+)
Bandiera della Svezia Svezia[2]
(vendite: 50 000+)

Dischi di platinoBandiera dell'Austria Austria[9]
(vendite: 50 000+)

Bandiera del Canada Canada (2)[10]
(vendite: 400 000+)
Bandiera della Danimarca Danimarca[2]
(vendite: 50 000+)
Bandiera della Francia Francia[2]
(vendite: 300 000+)
Bandiera della Germania Germania (2)[11]
(vendite: 1 000 000+)
Bandiera degli Stati Uniti Stati Uniti (2)[12]
(vendite: 2 000 000+)
Bandiera della Svizzera Svizzera (2)[13]
(vendite: 100 000+)

Scorpions - cronologia
Album precedente
(1990)
Album successivo
(1991)
Singoli
  1. Tease Me Please Me
    Pubblicato: novembre 1990
  2. Don't Believe Her
    Pubblicato: dicembre 1990
  3. Wind of Change
    Pubblicato: gennaio 1991
  4. Send Me an Angel
    Pubblicato: 17 settembre 1991

Crazy World è l'undicesimo album in studio del gruppo hard rock tedesco Scorpions, pubblicato nel 1990 dalla Mercury Records.

È stato l'ultimo album del gruppo registrato con il bassista Francis Buchholz, e per questo motivo l'ultimo registrato dalla formazione che ha portato gli Scorpions al successo mondiale. Inoltre, è stato il primo album del gruppo ad essere immesso sul mercato dopo la fine della collaborazione con Dieter Dierks, storico produttore degli Scorpions.

L'album è famoso soprattutto per il singolo Wind of Change, riconosciuto come la canzone simbolo della caduta del Muro di Berlino e della conseguente riunificazione della Germania, oltre che uno dei singoli più venduti nella storia della musica. Altri brani di successo furono Tease Me Please Me, primo singolo estratto e notevole successo negli Stati Uniti, la ballata Send Me an Angel e Hit Between the Eyes (utilizzata due anni dopo come colonna sonora del film Freejack).

Genesi e contesto[modifica | modifica wikitesto]

Con Crazy World , gli Scorpions decisero di essere responsabili della produzione di un album per la prima volta dal 1974, anno in cui pubblicarono Fly to the Rainbow. Dopo anni di collaborazione con lo storico produttore Dieter Dierks, infatti, il gruppo decise di non rinnovare il contratto in scadenza dopo l'uscita di Savage Amusement.

«Anche se guidi una Ferrari, a un certo punto dovrai pure cambiare le gomme. Ci siamo resi conto che era il momento di modificare qualcosa, e poi il contratto era in scadenza... Volevamo dimostrare a Dieter che ce la potevamo fare anche senza di lui.[14]»

Gli Scorpions si rivolsero al produttore di fama internazionale Bruce Fairbairn (forte di collaborazioni con Bon Jovi e Aerosmith) per produrre il nuovo album. Fairbairn, però, si trovò costretto a declinare l'invito in quanto già impegnato con gli AC/DC per The Razors Edge. Fairbairn riuscirà comunque a lavorare per gli Scorpions nel loro album successivo, Face the Heat nel 1993. La scelta finale per la produzione di Crazy World ricadde su Keith Olsen, che aveva già lavorato con gruppi come Journey e Whitesnake. Il primo consiglio che Olsen diede alla band fu quello di rivolgersi a un compositore esterno, e fece il nome di Jim Vallance, che collaborerà a comporre gran parte di Crazy World.

Il presidente statunitense George H. W. Bush è stato pesantemente coinvolto nella decisione di nominare l'album Crazy World.

Inizialmente, la band aveva intenzione di intitolare l'album Restless Night. Tuttavia, verso la fine della fase di produzione del nuovo lavoro, il batterista Herman Rarebell sentì il presidente degli Stati Uniti George H. W. Bush pronunciare sulla televisione americana: "You have to realize, we live in a crazy world" ("dovete rendervi conto che viviamo in un mondo folle"). Rarebell riconobbe subito il potenziale delle ultime due parole di Bush, per cui propose il titolo di Crazy World.

«Gli ultimi sviluppi politici sono stati davvero folli – è un mondo folle! Due anni fa, quasi nessuno avrebbe creduto alla caduta del muro e alla riunificazione della Germania.[15]»

La copertina dell'album fu disegnata dal gruppo Hipgnosis, mentre le foto del booklet presenti al suo interno furono realizzate da Ross Halfin.[16]

Tracce[modifica | modifica wikitesto]

  1. Tease Me Please Me (Jabs, Vallance, Meine, Rarebell) – 4:44
  2. Don't Believe Her (Schenker, Vallance, Rarebell, Meine) – 4:55
  3. To Be With You in Heaven (Schenker, Meine) – 4:48
  4. Wind of Change (Meine) – 5:10
  5. Restless Nights (Schenker, Meine, Rarebell, Vallance) – 5:44
  6. Lust or Love (Meine, Rarebell, Vallance) – 4:22
  7. Kicks After Six (Buchholz, Vallance, Rarebell, Meine) – 3:49
  8. Hit Between the Eyes (Schenker, Rarebell, Meine, Vallance) – 4:33
  9. Money And Fame (Jabs, Rarebell) – 5:06
  10. Crazy World (Schenker, Meine, Rarebell, Vallance) – 5:08
  11. Send Me an Angel (Schenker, Meine) – 4:34

Formazione[modifica | modifica wikitesto]

altri musicisti
  • Koen van Baal, Robbie Buchanan – tastiere in "Wind of Change"
  • Jim Vallance – tastiera in "Send Me an Angel"
  • Roy Tesse, Dries van der Schuyt, Ria Makker, Gerard v.d. Pot, Louis Spillman, Wolfgang Praetz, Inka Esser, Claudia Frohling, Cliff Roles, Peter Angmeer, Tony Ioannoua and Jim Lewis, – cori in "Tease Me Please Me"
  • Marcel Gelderblom, Mirjam Erftemeijer, Henk Horden e Patrick Ulenberg, supported by Klaus Meine, Rudolf Schenker, Erwin Musper and Keith Olsen - cori in "Crazy World"

Successo commerciale[modifica | modifica wikitesto]

L'album rappresenta il maggiore successo degli Scorpions a livello internazionale. Pubblicato nel novembre del 1990, ha inizialmente faticato a scalare le classifiche, ma il successo del singolo Wind of Change ha reso la band un fenomeno mondiale e portato il disco nella top 10 delle principali classifiche europee.

L'album ha ottenuto meno successo rispetto ai precedenti negli Stati Uniti, piazzandosi solamente alla posizione numero 21 della Billboard 200. Tuttavia è rimasto in classifica per diversi mesi, il che gli ha permesso di risultare comunque tra i venti dischi più venduti negli USA alla fine dell'anno[17] e di ottenere la certificazione di doppio disco di platino dalla RIAA.

Nel 1991, Crazy World e Wind of Change sono risultati rispettivamente come l'album e il singolo più venduto dell'anno sia in Germania che in Svizzera.[18][19][20]

L'album supera i 5 milioni di copie vendute nel mondo.[2]

Classifiche[modifica | modifica wikitesto]

Classifiche di fine anno[modifica | modifica wikitesto]

Classifica (1991) Posizione
Austria[36] 6
Canada[37] 88
Germania[18] 1
Italia[28] 50
Paesi Bassi[38] 16
Stati Uniti[17] 17
Svizzera[20] 1
Classifica (1992) Posizione
Germania[39] 50

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ (EN) BRIT Certified, su bpi.co.uk, British Phonographic Industry. Digitare "Scorpions" in "Keywords", dunque premere "Search".
  2. ^ a b c d e f g (EN) Scorpions - Crazy World (PDF), su americanradiohistory.com, Music & Media (Pag. 40). URL consultato il 6 febbraio 2020.
  3. ^ Kultalevyjen myöntämisrajat, su ifpi.fi, Musiikkituottajat. URL consultato il 6 febbraio 2015 (archiviato dall'url originale il 6 luglio 2015).
  4. ^ Scorpions, su ifpi.fi, Musiikkituottajat. URL consultato il 6 febbraio 2015 (archiviato dall'url originale il 13 luglio 2015).
  5. ^ (EN) NO STING IN THIS TALE (Con foto) (PDF), su americanradiohistory.com, Music & Media (Pag. 9). URL consultato il 6 febbraio 2020.
  6. ^ (ES) Certificaciones, su amprofon.com.mx, Asociación Mexicana de Productores de Fonogramas y Videogramas. URL consultato il 13 settembre 2021. Digitare "Crazy World" in "Título".
  7. ^ (NO) IFPI Norsk Platebransje, su ifpi.no, IFPI. URL consultato il 15 novembre 2014 (archiviato dall'url originale il 25 luglio 2012).
  8. ^ Dutch album certifications – Scorpions – Crazy World, su nvpi.nl, Nederlandse Vereniging van Producenten en Importeurs van beeld- en geluidsdragers. URL consultato il 15 ottobre 2019 (archiviato dall'url originale il 4 luglio 2018).
  9. ^ Austrian album certifications – Scorpions – Crazy World, su ifpi.at, IFPI Austria. URL consultato il 22 ottobre 2014.
  10. ^ (EN) Gold Platinum Database - Scorpions, su musiccanada.com, Music Canada. URL consultato il 22 ottobre 2014.
  11. ^ (DE) Gold/Platin Datenbank, su musikindustrie.de, Bundesverband Musikindustrie. URL consultato il 22 ottobre 2014.
  12. ^ (EN) Gold & Platinum Database – Savage Amusement, su riaa.com, Recording Industry Association of America. URL consultato il 22 ottobre 2014 (archiviato dall'url originale il 24 settembre 2015).
  13. ^ Hung Medien, The Official Swiss Charts and Music Community: Awards (Scorpions; 'Crazy World'), su swisscharts.com. URL consultato il 22 ottobre 2014.
  14. ^ Classic Rock Lifestyle, numero 10, agosto 2013, pag. 100
  15. ^ Saarbrücker Zeitung, gennaio 1991
  16. ^ Das gesamte Cover und Booklet des Scorpions-Albums Crazy World bei Cover Paradies
  17. ^ a b (EN) 1991: Billboard 200 Albums, su billboard.com, Billboard. URL consultato il 22 ottobre 2014 (archiviato dall'url originale il 6 aprile 2013).
  18. ^ a b (DE) Album – Jahrescharts 1991, su offiziellecharts.de. URL consultato il 22 ottobre 2014.
  19. ^ (DE) Single – Jahrescharts 1991, su offiziellecharts.de. URL consultato il 22 ottobre 2014.
  20. ^ a b (DE) Schweizer Jahreshitparade 1991, su Hitparade.ch, Hung Medien. URL consultato il 22 ottobre 2014.
  21. ^ (EN) Australian Charts – Scorpions – Crazy World, su australiancharts.com.
  22. ^ (DE) Austrian Charts – Scorpions – Crazy World, su austriancharts.at.
  23. ^ (EN) Top Albums/CDs - Volume 54, No. 9, August 03 1991, su Collectionscanada.gc.ca, Library and Archives Canada. URL consultato il 22 ottobre 2014 (archiviato dall'url originale il 29 novembre 2014).
  24. ^ (FI) Timo Pennanen, Sisältää hitin - levyt ja esittäjät Suomen musiikkilistoilla vuodesta 1972, 1ª ed., Helsinki, Kustannusosakeyhtiö Otava, 2006, ISBN 978-951-1-21053-5.
  25. ^ (FR) Le Détail des Albums de chaque Artiste, su infodisc.fr. URL consultato il 22 ottobre 2014 (archiviato dall'url originale il 4 giugno 2013). Selezionare SCORPIONS e premere OK.
  26. ^ (DE) German Charts – Scorpions – Crazy World, su offiziellecharts.de.
  27. ^ (JA) Japan Charts – Scorpions – Crazy World, su oricon.co.jp, Oricon Style. URL consultato il 22 ottobre 2014.
  28. ^ a b Gli album più venduti del 1991, su hitparadeitalia.it. URL consultato il 22 ottobre 2014.
  29. ^ (EN) Norwegian Charts – Scorpions – Crazy World, su norwegiancharts.com.
  30. ^ (NL) Dutch Charts – Scorpions – Crazy World, su dutchcharts.nl.
  31. ^ (EN) Chart Archive – Scorpions – Crazy World, su chartarchive.org, Chart Stats. URL consultato il 22 ottobre 2014 (archiviato dall'url originale il 3 maggio 2014).
  32. ^ (EN) Allmusic (Scorpions charts and awards), su allmusic.com, All Media Network.
  33. ^ (EN) Swedish Charts – Scorpions – Crazy World, su swedishcharts.com.
  34. ^ (DE) Swiss Charts – Scorpions – Crazy World, su hitparade.ch.
  35. ^ (HU) Top 40 album-, DVD- és válogatáslemez-lista, su slagerlistak.hu, Mahasz, 23 giugno 1991. URL consultato il 22 ottobre 2014.
  36. ^ (DE) Austriancharts – Jahreshitparade 1991, su austriancharts.at. URL consultato il 22 ottobre 2014.
  37. ^ (EN) Top Albums/CDs - Volume 55, No. 3, December 21 1991, su Collectionscanada.gc.ca, Library and Archives Canada. URL consultato il 22 ottobre 2014 (archiviato dall'url originale il 18 maggio 2015).
  38. ^ (NL) Jaaroverzichten 1991, su dutchcharts.nl. URL consultato il 22 ottobre 2014.
  39. ^ (DE) Album – Jahrescharts 1992, su offiziellecharts.de. URL consultato il 22 ottobre 2014.

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]