Castel Porziano

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Z. XXIX Castel Porziano
Pineta di Castel Porziano
StatoBandiera dell'Italia Italia
Regione  Lazio
Provincia  Roma
Città Roma Capitale
CircoscrizioneMunicipio Roma IX e Municipio Roma X
Data istituzione13 settembre 1961
Codice429
Superficie71,68 km²
Abitanti348 ab.
Densità4,86 ab./km²
Mappa dei quartieri di
Mappa dei quartieri di

Coordinate: 41°44′38″N 12°24′00″E / 41.743889°N 12.4°E41.743889; 12.4
Castel Porziano
StatoBandiera dell'Italia Italia
Regione  Lazio
Provincia  Roma
Città Roma Capitale
CircoscrizioneMunicipio Roma X
Data istituzione30 luglio 1977
Codice13X
Superficie61,49 km²
Abitanti145 ab.
Densità2,36 ab./km²
Mappa dei quartieri di
Mappa dei quartieri di

Castel Porziano è la ventinovesima zona di Roma nell'Agro romano, indicata con Z. XXIX.

Il toponimo indica anche una frazione di Roma Capitale e la zona urbanistica 13X del Municipio Roma X.

Geografia fisica[modifica | modifica wikitesto]

Territorio[modifica | modifica wikitesto]

La zona è interamente adibita a riserva naturale nella quale si estende la tenuta presidenziale di Castelporziano, una delle tre residenze ufficiali del presidente della Repubblica Italiana.

Si trova nell'area sud del comune, esternamente al Grande Raccordo Anulare, separata dal complesso cittadino.

La zona confina:

La zona urbanistica confina:

Monumenti e luoghi d'interesse[modifica | modifica wikitesto]

Architetture civili[modifica | modifica wikitesto]

La struttura nasce come fortificazione attorno al X-XI secolo. Prende l'aspetto attuale nel XIX secolo (1823-72) ad opera della famiglia Grazioli.[6]

Architetture religiose[modifica | modifica wikitesto]

È compresa nel Borgo di Castelporziano.

Siti archeologici[modifica | modifica wikitesto]

Villa marittima residenziale e termale, anticamente ubicata sulla via Severiana.[7]
Villa marittima residenziale e termale, anticamente ubicata sulla via Severiana.[8]

Aree naturali[modifica | modifica wikitesto]

Musei[modifica | modifica wikitesto]

Allestito nel Castello e nel borgo di Castelporziano.[9]

Geografia antropica[modifica | modifica wikitesto]

Urbanistica[modifica | modifica wikitesto]

Nel territorio di Castel Porziano si estende l'omonima zona urbanistica 13X e la zona urbanistica 12M Castel Romano.

Cultura[modifica | modifica wikitesto]

Castel Porziano è famosa per aver ospitato, nel 1979, la prima e unica edizione del Festival Internazionale dei Poeti, che radunò circa 30mila persone.[10] Tra i presenti c'erano Dario Bellezza, William S. Burroughs, Ignazio Buttitta, Victor Cavallo, Giuseppe Conte, Gregory Corso, Corrado Costa, Maurizio Cucchi, Milo De Angelis, Diane di Prima, Evgenij Aleksandrovič Evtušenko, John Giorno, Lawrence Ferlinghetti, Allen Ginsberg, Brion Gysin, Giorgio Manacorda, Dacia Maraini, Nico Orengo, Aldo Piromalli, Fernanda Pivano, Antonio Porta, Jacqueline Risset, Amelia Rosselli, Maria Luisa Spaziani, Sebastiano Vassalli, Cesare Viviani e Valentino Zeichen.[11]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Separata dal fosso di Malafede, nel tratto da via Cristoforo Colombo a via Pontina.
  2. ^ Separata da via Pontina, nel tratto dal fosso di Malafede al confine con il comune di Pomezia (via Vaccareccia).
  3. ^ Separato da una siepe sul lato est di via del Lido di Castel Porziano, nel tratto dal Mar Tirreno al fosso del Selceto.
  4. ^ Separato da una siepe che aggira la frazione dell'Infernetto da viale della Villa di Plinio alla via Cristoforo Colombo.
  5. ^ Separato dalla via Cristoforo Colombo, fino al fosso di Malafede.
  6. ^ La Tenuta di Castelporziano - Il Castello ed il Borgo, su palazzo.quirinale.it, Presidenza della Repubblica Italiana. URL consultato il 31 gennaio 2021.
  7. ^ Marina De Franceschini, cap. 95. Villa di Grotte di Piastra, Castelporziano, pp. 265-267.
  8. ^ Marina De Franceschini, cap. 96. Villa del 'Discobolo', Castelporziano, pp. 267-268.
  9. ^ La Tenuta di Castelporziano - Il museo storico archeologico, su palazzo.quirinale.it, Presidenza della Repubblica Italiana. URL consultato il 31 gennaio 2021.
  10. ^ Silvia Morosi, Castelporziano 1979, omaggio all'estate (di lotta) dei poeti, su Corriere della Sera, 6 agosto 2019. URL consultato il 20 dicembre 2022.
  11. ^ FESTIVAL DI CASTEL PORZIANO, su Culture del Dissenso. URL consultato il 20 dicembre 2022.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Castelporziano I: Campagna di scavo e restauro 1984, Roma, Viella libreria editrice, 1985.
  • Castelporziano II: Campagna di scavo e restauro 1985-1986, Roma, Viella libreria editrice, 1988, ISBN 978-88-85669-17-8.
  • Maria Giuseppina Lauro (a cura di), Castelporziano III: campagne di scavo e restauro, 1987-1991, Roma, Viella libreria editrice, 1998, ISBN 978-88-85669-59-8.
  • Franco Borsi, Francesco Quinterio, Castel Porziano, Milano, Mondadori Electa, 1997, ISBN 978-88-435-3247-6.
  • Renato Cerisola, Minno Vicino, Il colore di un'emozione. La tenuta presidenziale di Castelporziano. Tre millenni in uno scrigno ambientale unico al mondo, Roma, Eurografica Editore, 2002.
  • Marina De Franceschini, Ville dell'Agro romano, Roma, L'Erma di Bretschneider, 2005, ISBN 978-88-8265-311-8.
  • Maria Nicoletta Pagliardi, Marina Magnani Cianetti, Il mosaico di Castel Porziano, Roma, Giorgio Bretschneider Editore, 2012, ISBN 978-88-7689-274-5.

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