Infernetto

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Infernetto
frazione
Infernetto – Veduta
Infernetto – Veduta
Localizzazione
StatoBandiera dell'Italia Italia
Regione Lazio
Città metropolitana Roma
Comune Roma Capitale
Territorio
Coordinate41°44′08″N 12°21′38″E / 41.735556°N 12.360556°E41.735556; 12.360556 (Infernetto)
Altitudinem s.l.m.
Superficie11,38 km²
Abitanti29 838 (31-12-2019)
Densità2 621,97 ab./km²
Altre informazioni
Cod. postale00124
Prefisso06
Fuso orarioUTC+1
TargaRM
Cl. sismicazona 3A (sismicità bassa)[1]
Cartografia
Mappa di localizzazione: Italia
Infernetto
Infernetto
Infernetto – Mappa
Infernetto – Mappa

Infernetto è una frazione nonché zona urbanistica 13I di Roma. Si estende all'interno della zona Castel Fusano, nel territorio del Municipio Roma X.

Il quartiere nacque nel secondo dopoguerra quando nel 1947 il comune di Roma concesse alla cooperativa Casa Mia la lottizzazione e progressiva urbanizzazione di una vasta area a ridosso della via Cristoforo Colombo. Nel corso degli anni successivi le costruzioni si moltiplicarono, soprattutto in via abusiva, e per questa ragione fu ricompresa tra le cosiddette zone O nell'ambito del piano di riconoscimento urbanistico varato dal comune di Roma a partire dal 1976.

Il toponimo deriverebbe dalle carbonaie attive nella zona che, impegnate per produrre lentamente carbone vegetale, producevano alte colonne di fumo che rendevano, viste da lontano, l'idea dell'inferno similmente alla cosiddetta Valle dell'Inferno.

Geografia fisica[modifica | modifica wikitesto]

Si estende al di fuori del Grande Raccordo Anulare sul lato orientale di via Cristoforo Colombo, al lato opposto rispetto a Casal Palocco, tra la pineta di Castel Fusano e la Tenuta presidenziale di Castelporziano.

Amministrativamente confina con:

La spartizione del territorio, secondo il catasto Alessandrino del 1660, divideva così la zona: Tumoletto, Quarto del Casale, Spinerba, Macchia del Guerrino, Fusano.

Storia[modifica | modifica wikitesto]

L'area era già abitata in epoca Romana come testimoniano i ritrovamenti della villa della Palombara all'interno della vicina pineta di Castel Fusano e di un'altra villa romana in via Carlo Calcaterra[2] oltre che la presenza della vicina Tenuta di Castelporziano.

Nel 1947 il comune di Roma concesse alla cooperativa Casa Mia la lottizzazione della zona, che sarebbe sorta in contemporanea alle vicine aree di Casal Palocco e AXA. Nel corso degli anni successivi l'urbanizzazione del quartiere si sarebbe svolta in maniera incontrollata e al di fuori del piano regolatore generale comunale.

Per il recupero urbanistico della zona, classificata come zona O n° 51, il comune di Roma adottò un piano particolareggiato approvato definitivamente nel 1994 e poi rivisto nel 2006.[3][4][5]

Odonomastica[modifica | modifica wikitesto]

L'odonomastica della frazione si può suddividere fondamentalmente in tre ambiti: musicisti e compositori (tra cui Francesco Cilea, Antonio Lotti ed Ermanno Wolf-Ferrari), critici letterari e scrittori (tra cui Giuseppe Antonio Borgese, Carlo Calcaterra, Vincenzo Errante, Alfredo Gargiulo ed Attilio Momigliano) e comuni del Trentino-Alto Adige (tra cui Croviana, Dobbiaco, San Candido e Torcegno); a questi ambiti si aggiungono le denominazioni locali che contraddistinguono: viale di Castel Porziano, via della Cacciuta, via del Fosso del Confine, via del Lido di Castel Porziano e via del Canale della Lingua.

Monumenti e luoghi d'interesse[modifica | modifica wikitesto]

Architetture religiose[modifica | modifica wikitesto]

Luogo sussidiario di culto della parrocchia di San Tommaso apostolo.
Progetto dell'architetto Marco Petreschi. Parrocchia eretta il 19 febbraio 1964 con il decreto del cardinale vicario Clemente Micara "Cum sanctissimus dominus". La chiesa è stata consacrata dal cardinale Agostino Vallini il 13 aprile 2013.[6]

Scuole[modifica | modifica wikitesto]

  • Istituto comprensivo "Francesco Cilea" (infanzia, primaria e secondaria di I grado), organizzato in plessi distribuiti su via Francesco Cilea e Via Manuel de Falla
  • Istituto comprensivo "Wolfgang Amadeus Mozart" (infanzia, primaria e secondaria di I grado) organizzato in plessi distribuiti su viale di Castel Porziano, Via Bedollo, Via Cles e Via Salorno.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Classificazione sismica (XLS), su rischi.protezionecivile.gov.it.
  2. ^ Storie di antropologia dalla villa romana di via Calcaterra (Infernetto), su ostiaantica.beniculturali.it, Parco Archeologico di Ostia Antica. URL consultato il 7 dicembre 2023.
  3. ^ Piano particolareggiato di Zona "O" n. 51 - "Infernetto – Macchione", su urbanistica.comune.roma.it, Dipartimento programmazione e attuazione urbanistica - Roma Capitale. URL consultato il 7 dicembre 2023.
  4. ^ Nucleo di edilizia ex abusiva da recuperare n. 13.04 "Infernetto - Ponte Olivella", su Roma Capitale - Urbanistica.
  5. ^ Nucleo di edilizia ex abusiva da recuperare n. 13.08 "Infernetto - Via Lotti", su Roma Capitale - Urbanistica.
  6. ^ Antonella Pilia, La dedicazione di San Tommaso Apostolo e Michela Altoviti, L'Infernetto ha una nuova chiesa.

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

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