Insurrezione di Kościuszko: differenze tra le versioni

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{{Infobox conflitto
[[File:Rp 1794.jpg|upright=1.4|thumb|Rivolta di Kościuszko del 1794]]
|Tipo = Rivolta
[[File:Smuglewicz Kosciuszko 2.jpg|upright=1.4|thumb|[[Franciszek Smuglewicz]], il ''Giuramento di [[Tadeusz Kościuszko]] sulla [[Rynek Główny|piazza del Mercato Centrale]] di [[Cracovia]]'', 1797]]
|Nome del conflitto = Insurrezione di Kościuszko
L''''insurrezione di Kościuszko''' fu una rivolta condotta da [[Tadeusz Kościuszko]] in [[Polonia]] e [[Lituania]] nel [[1794]]. Costituì un tentativo fallito di liberare Polonia e Lituania dall'influenza dell'[[Impero russo]] dopo la [[spartizioni della Polonia|seconda spartizione della Polonia]] del [[1793]] e la creazione della [[confederazione di Targowica]].
|Parte_di =
|Immagine = Rp 1794.jpg
|Larghezzaimmagine = 280px
|Didascalia = Estensione della rivolta di Kościuszko del 1794
|Data = 24 marzo - 16 novembre 1794
|Luogo = [[Confederazione polacco-lituana]], Prussia polacca<ref group="nota" name="=Prima">I termini Prussia e Russia polacca fanno riferimenti alle sezioni della Confederazione andate a queste due potenze nel 1793: per approfondire, si vedano [[Spartizioni della Polonia#Seconda spartizione (1793)|seconda spartizione della Polonia]] e [[sollevazione della Grande Polonia (1794)]].</ref> ([[Grande Polonia]] e [[Cuiavia]]), Russia polacca<ref group="nota" name="=Prima"/>
|Casus = [[Spartizioni della Polonia#Seconda spartizione (1793)|seconda spartizione della Polonia]]
|Esito = Vittoria dell'[[Impero russo]] e del [[Regno di Prussia]]:
* [[Spartizioni della Polonia#Terza spartizione (1795)|Terza spartizione della Polonia]]: occupazione del restante territorio confederato da parte delle truppe russe;
* Sconfitta dei ribelli
|Mutamenti_territoriali = Scomparsa della Polonia e della Lituania
|Schieramento1 = Ribelli di Kościuszko
|Schieramento2 = {{simbolo|Flag of Russia.svg}} [[Impero russo]]<br/>{{simbolo|Flag of the Kingdom of Prussia (1803-1892).svg}} [[Regno di Prussia]]<br/>{{simbolo|Banner of the Holy Roman Emperor with haloes (1400-1806).svg}} [[Sacro Romano Impero]] ([[Casa d'Asburgo]])<ref group="nota">Non partecipò direttamente alle ostilità.</ref>
|Comandante1 = {{simbolo|Royal Banner of Stanisław II of Poland.svg}} '''[[Tadeusz Kościuszko]]'''<br /> <small> (fino al 12 ottobre 1794) </small><ref group="nota">Servì come capo supremo delle forze armate nazionali (dittatore della rivolta) dallo scoppio dell'insurrezione fino al 12 ottobre 1794, ''de facto'' fino al 10 ottobre 1794, quando finì catturato durante la battaglia di Maciejowice: [https://books.google.it/books?id=usHRAwAAQBAJ&pg=PA54&dq=24+marzo+1794+kosciuszko&hl=it&sa=X&ved=2ahUKEwi_7vLUu4XxAhVEP-wKHYiuBF8Q6AEwAHoECAcQAw#v=onepage&q&f=true Madonia], p. 54.</ref>
* {{simbolo|Banner of Kosciuszko Uprising flat.PNG}} Antoni Madaliński
* {{simbolo|Banner of Kosciuszko Uprising flat.PNG}} Jakub Jasiński †
* {{simbolo|Banner of Kosciuszko Uprising flat.PNG}} Tomasz Wawrzecki <br> <small> (dal 12 ottobre 1794)</small><ref group="nota">Assunse la posizione di capo supremo delle forze armate nazionali (dittatore della rivolta) dopo la cattura di Tadeusz Kościuszko dopo la battaglia di Maciejowice, quando il Consiglio Nazionale Supremo lo proclamò capo della rivolta: [https://books.google.it/books?id=g2cOEAAAQBAJ&pg=PA361&dq=Tomasz+Wawrzecki+against+poland&hl=it&sa=X&ved=2ahUKEwj--sb1y4XxAhXCzKQKHS_dDZ0Q6AEwAnoECAkQAw#v=onepage&q&f=true Butterwick], p. 361.</ref>
* {{simbolo|Banner of Kosciuszko Uprising flat.PNG}} [[Stanisław Mokronowski]]
* {{simbolo|Banner of Kosciuszko Uprising flat.PNG}} [[Józef Zajączek]]
* {{simbolo|Banner of Kosciuszko Uprising flat.PNG}} Józef Bielak †
* {{simbolo|Banner of Kosciuszko Uprising flat.PNG}} Antoni Chlewiński
* {{simbolo|Banner of Kosciuszko Uprising flat.PNG}} [[Jan Henryk Dąbrowski]]
* {{simbolo|Banner of Kosciuszko Uprising flat.PNG}} Michał Wielhorski
* {{simbolo|Banner of Kosciuszko Uprising flat.PNG}} [[Józef Poniatowski]]
* {{simbolo|Banner of Kosciuszko Uprising flat.PNG}} Stefan Grabowski 🏳️
* {{simbolo|Banner of Kosciuszko Uprising flat.PNG}} Karol Sierakowski
* {{simbolo|Banner of Kosciuszko Uprising flat.PNG}} [[Eustachy Erazm Sanguszko|Eustachy Sanguszko]]
* {{simbolo|Banner of Kosciuszko Uprising flat.PNG}} Romuald Giedroyć
|Comandante2 = {{simbolo|Flag of Russia.svg}} [[Alexander Suvorov]]
* [[Nikolai Repnin]] <small> (generale in carica delle truppe russe in [[Granducato di Lituania|Lituania]], capo di tutte le operazioni contrarie alla rivolta dal 3 maggio 1794) </small>
* [[Ivan Petrovič Saltykov|Ivan Saltykov]] <small> (generale in carica delle truppe russe in Ucraina) </small>
* [[Iosif Igelström]] <small> (generale in carica delle truppe russe della [[Corona del Regno di Polonia|Colonia]]) </small><ref>{{cita libro|autore=Stanisław Herbst|lingua=en|titolo=From the Military History of the Kościuszko Uprising of 1794|città=Varsavia|anno=1983|pagina=173}}</ref>
* Wilhelm Derfelden
* Ivan Ferzen
* Ivan German
* Boris Lassi
* Fëdor Denisov
* Bogdan Knorring
* Leonty Bennigsen
* Fedor Buksgevden
* Pavel Tsitsianov
* [[Aleksandr Petrovič Tormasov|Aleksandr Tormasov]]
* Valerian Zubov
* [[Federico Guglielmo II di Prussia|Federico Guglielmo II]]
|Effettivi1 =
|Effettivi2 =
|Perdite1 =
|Perdite2 =
|Perdite4 =
|Note =
}}


[[File:Smuglewicz Kosciuszko 2.jpg|270px|thumb|Franciszek Smuglewicz, il ''Giuramento di [[Tadeusz Kościuszko]] nella [[Rynek Główny|piazza del Mercato Centrale]] di [[Cracovia]]'', 1797]]
== Introduzione ==
La [[spartizioni della Polonia|prima spartizione]] della [[Polonia]] e la [[guerra russo-polacca del 1792|guerra in difesa della costituzione]] indebolirono gravemente i movimenti riformisti in Polonia, che sostenevano la [[Costituzione polacca di maggio]], tttavia, dopo la seconda spartizione, i magnati leali alla politica della [[Russia imperiale]] che si unirono nella [[confederazione di Targowica]] furono anch'essi indeboliti. Coloro che sostenevano la Russia come principale garante della [[libertà dorata]] dopo la seconda spartizione furono considerati traditori della nazione piuttosto che eroi e l'opposizione al loro comando conquistò la simpatia popolare, sia all'interno della ''[[szlachta]]'' (la nobiltà) sia tra i [[borghesia|borghesi]].


L''''insurrezione di Kościuszko''' ({{polacco|Insurekcja kościuszkowska}} o ''powstanie kościuszkowskie''; {{russo|Восстание Костюшко|Vosstanije Kostjuško}}; {{tedesco|Kościuszko-Aufstand}}, nota anche come '''rivolta polacca del 1794'''<ref name="car167">{{cita libro|url=https://books.google.it/books?id=gN8kAQAAMAAJ&q=rivolta+polacca+del+1794&dq=rivolta+polacca+del+1794&hl=it&sa=X&ved=2ahUKEwj_opf8jIXxAhWS26QKHee8BKQQ6AEwCHoECAUQAw|pagina=167|titolo=L'età della borghesia e delle rivoluzioni, XVIII-XIX secolo|volume=3|autore=Alberto Caracciolo|editore=Il Mulino|anno=1979}}</ref> fu una sommossa condotta contro l'[[Impero russo]] e il [[Regno di Prussia]] capeggiata da [[Tadeusz Kościuszko]] nella [[Repubblica delle Due Nazioni]] e nella Prussia polacca tra marzo e novembre del 1794.<ref name="car167"/> Le schermaglie culminarono con la repressione dei ribelli da parte delle armate straniere e si rivelò un tentativo fallito il cui scopo risultava quello di liberare la Confederazione polacco-lituana dall'influenza russa dopo la [[Spartizioni della Polonia#Seconda spartizione (1793)|seconda spartizione della Polonia]] (1793) e la costituzione della [[confederazione di Targowica]].
Per sopprimere la rivolta, i governi di [[Prussia]] e [[impero russo]] acconsentirono a smobilitare il 50% dell'esercito polacco e a lasciare gli ultimi soldati polacchi liberi di tornare nei propri eserciti. Il 12 marzo [[1794]] il generale [[Antoni Madaliński]], comandante della I grande brigata nazionale di cavalleria polacca (1.500 uomini) decise di disobbedire all'ordine della smobilitazione, facendo avanzare le truppe da [[Ostrołęka]] a [[Cracovia]]: questa azione causò lo scoppio delle insurrezioni contro le forze russe in tutta la nazione. Le guarnigioni russe a Cracovia ricevettero l'ordine di lasciare la città e di sconfiggere le truppe polacche, lasciando la città completamente indifesa.


== L'insurrezione ==
== Contesto storico ==
Il 24 marzo [[1794]] [[Tadeusz Kościuszko]], veterano della [[rivoluzione americana]], annunciò l'insurrezione generale e assunse i poteri di comandante in capo di tutte le forze polacche. Egli specificò anche: «di non usare questi poteri per opprimere nessun individuo, ma per difendere l'integrità dei confini della Polonia, riconquistare l'indipendenza della nazione e rafforzare le libertà universali».


=== Declino della Confederazione ===
[[File:Akt powstania kościuszkowskiego 24 marca 1794.PNG|thumb|left|upright=0.7|Atto della Rivolta di Kościuszko, 24 marzo [[1794]]]]
Per rafforzare le forze polacche, Kościuszko emise un atto di mobilitazione, richiedendo che ogni cinque case della [[Piccola Polonia]] fosse delegato almeno un soldato abile equipaggiato con «[[carabina]], [[lancia (arma)|lancia]], o [[ascia]]». Lo staff di Kościuszko stimò che mobilitando tutti gli uomini abili dai 18 ai 40 anni l'esercito dell'insurrezione avrebbe presto raggiunto le 10.000 unità. Le difficoltà nel fornire gli armamenti necessari per le truppe obbligò Kościuszko a formare unità composte di persone armate di [[falce (attrezzo)|falci]].


All'inizio del XVIII secolo, i [[Magnate|magnati]] della Polonia e della Lituania amministravano di fatto lo Stato, o meglio, riuscivano a garantire che non venissero attuate riforme che avrebbero potuto indebolire il loro status privilegiato durante il periodo della cosiddetta [[libertà dorata]].<ref name="Davies2005-254">{{cita libro|lingua=en|autore=[[Norman Davies]]|titolo=God's Playground: The origins to 1795|url=https://archive.org/details/godsplaygroundhi00norm_0/page/25|anno=2005|editore=Columbia University Press|isbn=978-0-231-12817-9|pagina=254}}</ref> L'abuso della regola del ''[[liberum veto]]'', attraverso cui anche un solo membro del [[Sejm]] (il parlamento) poteva bloccare l'iter legislativo di approvazione di una proposta, paralizzò inoltre vari procedimenti giudiziari, oltre a favorire la presenza di deputati corrotti da magnati o l'ingerenza di potenze straniere: la posizione dei membri di spicco della [[szlachta]], termine con cui si designava l'aristocrazia locale, gelosi dei propri privilegi e convinti di vivere in un'"[[secolo d'oro polacco|età dell'oro]]" senza precedenti, lesero l'esecutivo della Confederazione per oltre un secolo.<ref>{{cita libro|url=https://books.google.it/books?id=m0-8DQAAQBAJ&pg=PT58&dq=liberum+veto+confederazione&hl=it&sa=X&ved=2ahUKEwjUnbDj147vAhUQyaQKHSTcDBYQ6AEwA3oECAQQAg#v=onepage&q=liberum%20veto%20confederazione&f=false|pagina=58|titolo=Le guerre polacco-ottomane (1593-1699)|autore=Vincenzo Mistrini|editore=Soldiershop Publishing|anno=2016|isbn=978-88-93-27177-6}}</ref><ref>{{cita libro|url=https://books.google.it/books?id=Clx0DwAAQBAJ&pg=PT69&dq=polonia+paralisi+un+secolo+confederazione&hl=it&sa=X&ved=2ahUKEwj4tbmQy_PwAhWt_rsIHavaCrAQ6AEwAHoECAoQAw#v=onepage&q&f=true|pagine=69-70|titolo=La circolazione del sistema francese di decentramento regionale nell'Europa centro-orientale|autore=Arianna Angeli|editore=FrancoAngeli|anno=2020|isbn=978-88-91-77766-9}}</ref><ref>{{cita pubblicazione|lingua=en|titolo=Constitutional Heritage and Renewal: The Case of Poland|autore=Mark F. Brzezinski|rivista=Virginia Law Review|volume=77|numero=1|data=febbraio 1991|pagine=49-112|editore=Virginia Law Review|doi=https://doi.org/10.2307/1073115|url=https://www.jstor.org/stable/1073115}}</ref>
Per stroncare l'opposizione ancora debole, lo zar ordinò ai corpi del maggior generale [[Fëdor Denisov]] di attaccare [[Cracovia]]. Il 4 aprile entrambi gli eserciti si incontrarono presso il villaggio di [[Racławice]] e in quella che divenne nota come [[battaglia di Racławice]] le forze di Kościuszko sconfissero gli oppositori, superiori numericamente e tecnicamente; dopo una sanguinosa battaglia, le forze russe si ritirarono dal campo di battaglia. Gli uomini di Kościuszko erano troppo deboli per poter iniziare un altro incontro col nemico e per scacciare le truppe russe al di fuori della [[Piccola Polonia]]. Nonostante l'importanza strategica della vittoria fosse quasi nulla, la notizia della vittoria si diffuse rapidamente e subito si unirono alle file dei rivoluzionari uomini giunti da tutta la Polonia. All'inizio di aprile le forze polacche concentrate nelle terre di [[Lublino]] e della [[Volinia]], pronte per essere inviate in Russia, si unirono alle forze di Kościuszko.
[[File:Bitwa pod Raclawicami.jpg|upright=1.8|thumb|"[[Battaglia di Racławice]]", [[Jan Matejko]], olio su canapa, 1888, [[Museo Nazionale di Cracovia]]. 4 aprile [[1794]]]]


L'idea di riformare la Repubblica delle Due Nazioni si fece strada a partire dalla metà del XVII secolo, in quanto rimaneva pur sempre una grande potenza europea solo cent'anni prima e figurava ancora tra le nazioni più vaste del continente.<ref>{{cita libro|url=https://books.google.it/books?id=3uskAQAAMAAJ&q=La+Polonia+,+allora+il+più+importante+Stato+dell%27Europa+nord-+Polonia+.+orientale+,+era+una+vasta+federazione+che+comprendeva+,+oltre+il+regno+di+Polonia+propriamente+detto+,+il+granducato+di+Lituania+,+il+ducato+di+Masovia+,+una+parte+della+Prussia&dq=La+Polonia+,+allora+il+più+importante+Stato+dell%27Europa+nord-+Polonia+.+orientale+,+era+una+vasta+federazione+che+comprendeva+,+oltre+il+regno+di+Polonia+propriamente+detto+,+il+granducato+di+Lituania+,+il+ducato+di+Masovia+,+una+parte+della+Prussia&hl=it&sa=X&ved=2ahUKEwiLgorBxPPwAhXZ_rsIHRqhAToQ6AEwAHoECAgQAw|pagina=271|titolo=Formazione del mondo moderno dal XIII al XVII secolo|volume=1|autore=Rosario Villari|editore=Editori Laterza|anno=1971|isbn=978-88-42-10007-2}}</ref><ref>{{cita libro|lingua=en|url=https://books.google.it/books?id=m5plR3x6jLAC&pg=PA66&redir_esc=y#v=onepage&q&f=false|pagina=66|titolo=The Price of Freedom: A History of East Central Europe from the Middle Ages to the Present|autore=Piotr Stefan Wandycz|editore=Psychology Press|anno=2001|isbn=978-0-415-25491-5}}</ref> I magnati della Confederazione guardavano alle novità con sospetto e le potenze contigue, specie la Russia, soddisfatte del deterioramento interno, aborrivano il pensiero di un potere democratico e in ripresa ai loro confini.<ref>{{cita libro|url=https://books.google.it/books?id=Huc5qQTkJ0EC&q=scriveva+l%27ambasciatore+russo+in+Polonia+al+principe+Repnin+,+spaventato+dal+progresso+delle+riforme+propugnate+dalla+Polonia+negli+ultimi+anni+della+sua+vita+politica&dq=scriveva+l%27ambasciatore+russo+in+Polonia+al+principe+Repnin+,+spaventato+dal+progresso+delle+riforme+propugnate+dalla+Polonia+negli+ultimi+anni+della+sua+vita+politica&hl=it&sa=X&ved=2ahUKEwiJksaFt_TwAhXvhv0HHY2MDdgQ6AEwAHoECAgQAw|pagina=42|titolo=L'eroica rassegna d'ogni poesia|autore=Ettore Cozzani|anno=2017}}</ref> Con l'[[Esercito della Confederazione polacco-lituana|esercito della Confederazione]] ridotto a circa 16.000 combattenti, fu facile per i suoi vicini intervenire direttamente: i russi contavano 300.000 unità, i prussiani e gli austriaci 200.000 uomini ciascuno.<ref>{{cita libro|url=https://books.google.it/books?id=j_KzUJyR0BcC&pg=PA112&dq=16000+commonwealth+poland+army&hl=it&sa=X&ved=2ahUKEwjZ9M6rt_TwAhVzgP0HHRWmAywQ6AEwAnoECAcQAw#v=onepage&q&f=true|pagina=112|titolo=Libertys Folly:Polish Lithuan|autore=Jerzy Tadeusz Lukavski|lingua=en|editore=Routledge|anno=2013|isbn=978-11-36-10364-3}}</ref>
Il 17 aprile a [[Varsavia]] il tentativo russo di arrestare i sospetti rivoltosi<ref name="Williams">{{en}} Henry Smith Williams, ''The Historians' History of the World'', The Outlook Company, 1904, [http://books.google.com/books?ie=UTF-8&vid=LCCN05017306&id=nPqWfzFFScYC&pg=PA418&lpg=PA418&dq=IGELSTR%C3%96M Google Print, p.418]</ref> e di disarmare le deboli guarnigioni polacche di Varsavia del generale [[Stanisław Mokronowski]] impadronendosi dell'arsenale in via [[Miodowa]]<ref name="Reszka">{{Cita web | autore=Grzegorz Reszka | titolo=Insurekcja kościuszkowska | anno=2005 | opera=polskiedzieje.pl | url=http://www.polskiedzieje.pl/artykul,idart-139,t-Insurekcja-kosciuszkowska |lingua=pl| meseaccesso=29 marzo | annoaccesso=2006 | urlmorto=sì | urlarchivio=https://web.archive.org/web/20070926220627/http://www.polskiedzieje.pl/artykul%2Cidart-139%2Ct-Insurekcja-kosciuszkowska | dataarchivio=26 settembre 2007 }}</ref> causò la [[rivolta di Varsavia (1794)|rivolta contro i russi]], condotta da [[Jan Kiliński]], avvenuta nell'indecisione del [[re di Polonia]] [[Stanislao II Augusto Poniatowski|Stanislao Augusto]]. Gli insorgenti furono aiutati dall'incompetenza dell'ambasciatore e comandante russo [[Iosif Igelström]] e dal fatto che il giorno scelto era il [[martedì grasso]] della [[settimana santa]], durante la quale molti soldati russi erano in chiesa per la messa, senza armi; infine, all'inizio dell'insurrezione le forze polacche furono aiutate dalla popolazione civile e poterono contare sul fattore sorpresa nell'attacco dei diversi gruppi dei soldati russi. Dopo due giorni di pesanti combattimenti, i russi dovettero sopportare il peso di 2.000-4.000 morti e furono obbligati a lasciare la città. A [[Vilnius]] fu dato inizio a una rivolta simile, condotta da [[Jakub Jasiński]] il 22 aprile, e subito dopo insorsero anche altre città.


=== Tentativi di riforma ===
Il 7 maggio [[1794]] Kościuszko emise un'ordinanza che divenne nota come "manifesto di Połaniec", con il quale abolì parzialmente la servitù della gleba in [[Polonia]], concesse i diritti civili a tutti i contadini e fornì loro l'aiuto statale contro gli abusi dei nobili. Nonostante la legge non sia divenuta mai pienamente operativa e sia stata boicottata da gran parte della nobiltà, attrasse tuttavia molti contadini alla rivoluzione: fu la prima volta nella storia polacca che i contadini furono considerati ufficialmente parte della ''nazione'', parola che prima di allora era legata solo alla ''[[szlachta]]''.


{{vedi anche|Grande Sejm|Costituzione polacca di maggio}}
[[File:Banner of Kościuszko Uprising.PNG|thumb|upright=0.7|left|Bandiera dei soldati polacchi a Cracovia]]
Nonostante le promesse di riforme e reclutamento di nuove forze, la situazione strategica delle forze polacche era ancora critica. Il 10 maggio i soldati della [[Prussia]] attraversarono i confini polacchi e si unirono agli eserciti russi che operavano nella Polonia settentrionale. Il 6 giugno Kościuszko fu sconfitto nella [[battaglia di Szczekociny]] dall'unione delle forze russo-prussiane e l'8 giugno il generale [[Józef Zajączek]] fu sconfitto nella [[battaglia di Chełm]]. I soldati polacchi si ritirarono verso [[Varsavia]] e iniziarono a fortificare la città. Il 15 giugno l'esercito russo conquistò [[Cracovia]] senza sollevare opposizioni, ma i soldati russi furono sconfitti in una serie di confronti a Varsavia e i difensori riuscirono a terminare gli sforzi per la fortificazione. L'assedio di Varsavia, avvenuto il 22 luglio, non ottenne il risultato sperato. Il 20 agosto ebbe inizio una rivolta nella [[Grande Polonia]] e i prussiani furono obbligati al ritiro da Varsavia. L'assedio ebbe fine il 5 settembre; le forze russe dirette da [[Ivan Fersen]] furono ritirate verso il [[Pilica (fiume)|fiume Pilica]].


Un'opportunità di rinnovamento si verificò durante il "[[Grande Sejm]]", chiamato anche Sejm dei quattro anni, del 1788-1792, iniziato il 6 ottobre 1788 con 181 deputati.<ref name="but206">{{cita libro|url=https://books.google.it/books?id=g2cOEAAAQBAJ&pg=PA206&dq=6+october+1788+sejm&hl=it&sa=X&ved=2ahUKEwiX_YvI8_TwAhXsgP0HHf3hCroQ6AEwBXoECAwQAw#v=onepage&q&f=false|pagina=206|lingua=en|titolo=The Polish-Lithuanian Commonwealth, 1733-1795|autore=Richard Butterwick|editore=Yale University Press|anno=2021|isbn=978-03-00-25220-0}}</ref> Le nazioni contigue alla Polonia-Lituania, occupate da altri conflitti, apparivano in quel momento non concentrate né capaci di intervenire con la forza negli affari polacchi: la Russia e l'Austria erano infatti impegnate contro l'[[Impero ottomano]] (rispettivamente nella [[Guerra russo-turca (1787-1792)|guerra russo-turca]] (1787–1792) e nella [[Guerra austro-turca (1788-1791)|guerra austro-turca]] (1787–1791); oltretutto, [[San Pietroburgo|Pietroburgo]] fu ulteriormente distratta da uno scontro [[Guerra russo-svedese (1788-1790)|scoppiato con gli svedesi]] (1788–1790).<ref name="san1112"/><ref>{{cita libro|url=https://books.google.it/books?id=64yMCwAAQBAJ&pg=PT35&dq=1788+russia+impegnata+polonia&hl=it&sa=X&ved=2ahUKEwjq6d_t0-_wAhVMhf0HHSgNDeYQ6AEwAHoECAQQAw#v=onepage&q&f=false|pagina=35|titolo=La Russia degli zar|volume=24|autore=Aldo Ferrari|editore=Corriere della Sera|isbn=978-88-61-26928-6}}</ref> Una nuova alleanza tra la Polonia-Lituania e la Prussia sembrò fornire garanzie di sicurezza contro l'intervento russo, e il 3 maggio 1791 fu letta e adottata la [[Costituzione polacca di maggio|nuova costituzione]], sulla scia di una grande euforia da parte del popolo.<ref name="san1112">{{cita libro|autore=George Sanford|anno=2002|titolo=Democratic government in Poland: constitutional politics since 1989|editore=Palgrave Macmillan|lingua=en|pagine=11–12|isbn=978-0-333-77475-5}}</ref><ref name="palhc">{{cita pubblicazione|url=http://www.historiaconstitucional.com/index.php/historiaconstitucional/article/download/82/68|pagine=286-329|titolo=La Costituzione polacca del 3 maggio 1791: tra tradizione e modernità|accesso=14 aprile 2021|autore=Beata María Palka|editore=Historia Constitucional (revista electrónica)|numero=6|anno=2005}}</ref><ref>{{cita libro|url=https://books.google.it/books?id=usHRAwAAQBAJ&pg=PA50&dq=costituzione+1791+polonia&hl=it&sa=X&ved=2ahUKEwjxt9z_l4XxAhWR7aQKHSl2CJ0Q6AEwBnoECAUQAw#v=onepage&q&f=false|pagina=50|titolo=Fra l'orso russo e l'aquila prussiana: La Polonia dalla Repubblica Nobiliare alla IV Repubblica (1506-2006)|autore=Claudio Madonia|editore=Clueb Edizioni|anno=2013|isbn=978-88-49-13800-9}}</ref>
Nonostante l'opposizione in [[Lituania]] fosse stata abbattuta dalle truppe russe ([[Wilno]] fu assediata e capitolò il 12 agosto), la [[Sollevazione della Grande Polonia (1794)|rivolta in Grande Polonia]] ottenne alcuni successi: un gruppo di soldati polacchi sotto il comando del generale [[Jan Henryk Dąbrowski]] conquistò [[Bydgoszcz]] (2 ottobre) ed entrò in [[Pomerania]] senza opposizioni; grazie alla mobilità delle forze, il generale Dąbrowski sfuggì all'accerchiamento effettuato dall'[[esercito prussiano]] e ruppe le linee nemiche, obbligando i prussiani a ritirare gran parte delle loro forze dalla [[Polonia]] centrale.
[[File:Stachowicz, Bitwa pod Szczekocinami.jpg|upright=1.4|thumb|[[Battaglia di Szczekociny]], 1794]]


Una volta archiviate le guerre con la Turchia e la Svezia, l'[[Caterina II di Russia|imperatrice Caterina]] era furiosa per l'adozione del documento, che, a suo giudizio, minacciava l'influenza russa in Polonia.<ref>{{cita libro|lingua=en|p=14|url=https://books.google.it/books?id=0hAoAAAAMAAJ&q=The+Polish+Constitution+of+1791+did+give+Catherine+the+Great+the+opportunity+of+at+least+appearing+to+combat+the+%27+Jacobinism+%27+when+the+Russian+armies+invaded+Poland+in+1792&dq=The+Polish+Constitution+of+1791+did+give+Catherine+the+Great+the+opportunity+of+at+least+appearing+to+combat+the+%27+Jacobinism+%27+when+the+Russian+armies+invaded+Poland+in+1792&hl=it&sa=X&ved=2ahUKEwilnJCV4O_wAhUNhf0HHey0DUIQ6AEwAHoECAEQAw|titolo=The Revolutionary and Napoleonic Period|autore=Open University|editore=Open University Press|anno=1973|isbn=978-03-35-00732-5}}</ref><ref>{{cita libro|lingua=en|url=https://books.google.it/books?id=tlSgAAAAMAAJ&q=Catherine+II+had+not+the+slightest+intention+of+tolerating+a+united+and+independent+Poland&dq=Catherine+II+had+not+the+slightest+intention+of+tolerating+a+united+and+independent+Poland&hl=it&sa=X&ved=2ahUKEwj7y7P73u_wAhWEhf0HHY7VB5YQ6AEwAHoECAoQAw|p=199|titolo=A History of Europe, 1648-1815|autore=Maurice Ashley|editore=Prentice-Hall|anno=1973|isbn=978-01-33-90070-5}}</ref> Dalla Russia, che vedeva la Polonia come un protettorato ''de facto'', uno dei principali autori di politica estera nazionale, Aleksandr Bezborodko scriveva a seguito della stesura della carta costituzionale: "Da Varsavia sono arrivate le peggiori notizie: il re polacco è diventato quasi un sovrano".<ref>{{cita libro|lingua=en|url=https://books.google.it/books?id=sG3XAwAAQBAJ&pg=PT165&dq=Alexander+Bezborodko+constitution+poland&hl=it&sa=X&ved=2ahUKEwjVxt_VqffwAhUEgf0HHeJFDfsQ6AEwBHoECAMQAw#v=onepage&q&f=false|pagina=165|titolo=The Partitions of Poland 1772, 1793, 1795|autore=Jerzy Lukowski|editore=Routledge|anno=2014|isbn=978-13-17-88693-8}}</ref> Anche la Prussia era fortemente contraria alla nuova costituzione, e i diplomatici polacchi ricevettero una nota in cui si riferiva che la nuova costituzione aveva cambiato lo Stato polacco così tanto che la Prussia non considerava più vincolanti i suoi precedenti obblighi.<ref name="wag383395">{{cita pubblicazione|lingua=en|titolo=May 3, 1791, and the Polish constitutional tradition|autore=W.J. Wagner|rivista=The Polish Review|volume=36|numero=4|anno=1991|pagine=383-395|editore=University of Illinois Press|url=https://www.jstor.org/stable/25778591}}</ref> Proprio come la Russia, la Prussia era preoccupata che lo stato polacco appena rafforzato potesse diventare una minaccia e il ministro degli esteri prussiano, Friedrich Wilhelm von Schulenburg-Kehnert, chiaramente e con raro candore disse ai polacchi che la Prussia non sosteneva la costituzione e si rifiutava di assistere la Confederazione in qualsiasi forma, anche come mediatore, poiché non era nell'interesse dello stato della Prussia vedere la Polonia-Lituania rafforzata, in quanto avrebbe potuto nuocere alla Prussia in futuro.<ref name="wag383395"/> Lo statista prussiano [[Ewald Friedrich von Hertzberg|Ewald von Hertzberg]] espresse lucidamente i timori dei conservatori europei: "I polacchi hanno dato il ''colpo di grazia'' alla monarchia prussiana votando una costituzione", realizzando che una Confederazione forte avrebbe potuto probabilmente richiedere la restituzione delle terre che la Prussia aveva acquisito nella prima spartizione.<ref>{{cita web|url=https://web.archive.org/web/20081205130036/http://info-poland.buffalo.edu/classroom/constitution.html|autore=Carl L. Bucki|data=3 maggio 1996|titolo=Constitution Day: 3 May 1791|sito=Polish Academic Information Center|accesso=1 giugno 2021}}</ref>
Nel frattempo i russi prepararono un nuovo gruppo diretto dal generale [[Aleksandr Vasil'evič Suvorov|Aleksandr Suvorov]], cui fu ordinato di unirsi al gruppo di [[Ivan Fersen]] presso [[Varsavia]]. Dopo le battaglie di [[battaglia di Krupczyce|Krupczyce]] (17 settembre) e [[battaglia di Terespol|Terespol]] (19 settembre), il nuovo esercito iniziò la sua marcia verso la capitale polacca. Per impedire agli eserciti russi di unirsi, Kościuszko mobilitò le proprie forze a Varsavia e il 10 ottobre diede inizio alla [[battaglia di Maciejowice]], ma nonostante i suoi piani, le unità russe combatterono insieme e vinsero la battaglia, Kościuszko stesso fu ferito durante i combattimenti e fatto prigioniero dai russi, che lo inviarono a [[San Pietroburgo]].


=== Seconda spartizione della Polonia ===
Il nuovo comandante dell'insurrezione, [[Tomasz Wawrzecki]], non fu in grado di controllare le lotte interne per il potere e divenne infine il comandante di una forza militare molto indebolita, mentre il potere politico fu gestito dal generale [[Józef Zajączek]], che dovette combattere contro i liberali di sinistra, di destra e la nobiltà monarchica.


[[File:Second Partition of Poland 1793.PNG|350px|thumb|Mutamenti territoriali derivanti dalla seconda spartizione della Polonia]]
Il 4 settembre le forze unite della Russia iniziarono l'[[Battaglia di Praga (1794)|assalto di Praga]], quartiere di [[Varsavia]]. Dopo quattro ore di battaglia, i 24.000 uomini russi ruppero le difese polacche e iniziarono a incendiare la zona; l'intero distretto fu completamente distrutto e circa 20.000 abitanti furono assassinati: l'evento divenne noto come "massacro di [[Praga (Varsavia)|Praga]]". Wawrzecki decise di ritirare le truppe rimanenti e il 5 novembre Varsavia fu conquistata.


Non si deve credere che la Costituzione fosse stata adottata senza dissenso interno alcuno, essendo stata anzi essa stessa promulgata in un contesto di semi-irregolarità procedurale a livello legislativo (ovvero con l'assenza di un numero consistente di partecipanti alle sedute del Sejm). I magnati che si erano opposti alla bozza di costituzione fin dall'inizio, tra cui [[Franciszek Ksawery Branicki]], [[Stanisław Szczęsny Potocki]], Seweryn Rzewuski, e [[Szymon Kossakowski|Szymon]] e Józef Kossakowski, chiesero alla zarina Caterina di intervenire e ripristinare i loro privilegi (le Leggi Cardinali, provvedimenti che garantivano una serie di vantaggi inequivocabili per i più abbienti, vennero abolite nel maggio del 1791).<ref>{{cita libro|lingua=en|url=https://books.google.it/books?id=D2gpDwAAQBAJ&pg=PA46&dq=cardinal+laws+abolished+1791+poland&hl=it&sa=X&ved=2ahUKEwiUxuHktPfwAhUyhv0HHSshCeAQ6AEwA3oECAMQAw#v=onepage&q&f=false|pagina=46|titolo=The Catholic Church in Polish History: From 966 to the Present|autore=Sabrina P. Ramet|editore=Springer|anno=2017|isbn=978-11-37-40281-3}}</ref> A tal fine formarono questi magnati la [[confederazione di Targowica]]: il proclama dei membri, redatto a Pietroburgo nel gennaio 1792, criticava la costituzione per aver contribuito al "contagio delle idee democratiche" a seguito degli "esempi fatali fissati a [[Rivoluzione francese|Parigi]]".<ref>{{cita libro|lingua=en|url=|autore=Robert Howard Lord|anno=1915|titolo=The second partition of Poland: a study in diplomatic history|editore=Harvard University Press|pagina=275}}</ref><ref name="kop282284">{{cita libro|lingua=en|url=https://books.google.it/books?id=k5Vsjg508EYC&pg=PA282&redir_esc=y#v=onepage&q&f=false|pagine=282-284|autore=Michal Kopeček|anno=2006|titolo=Discourses of collective identity in Central and Southeast Europe (1770–1945): texts and commentaries|editore=Central European University Press|isbn=978-963-7326-52-3}}</ref> Si affermava inoltre che "Il parlamento [...] ha infranto tutte le leggi fondamentali, ha spazzato via tutte le libertà della nobiltà e il 3 maggio 1791 si è trasformato in una rivoluzione e in una cospirazione".<ref name="kop282284"/> I confederati dichiararono l'intenzione di superare questa rivoluzione, asserendo: "Non possiamo fare altro che rivolgerci con fiducia alla zarina Caterina, un'imperatrice distinta e giusta, nostra vicina amica e alleata", che "rispetta il bisogno di benessere della nazione e offre sempre una mano".<ref name="kop282284"/>
Il 16 novembre, presso [[Radoszyce]], Wawrzecki si arrese: segnò la fine della rivolta. Il potere della [[Polonia]] fu distrutto e l'anno successivo si verificò la [[spartizioni della Polonia|terza spartizione della Polonia]], in seguito alla quale l'[[Austria]], la [[Russia]] e la [[Prussia]] si annessero la parte restante della nazione.
[[File:Norblin_Hanging_of_traitors_in_effigie.jpg|upright=1.4|thumb|Impiccagione dei traditori, dipinto da [[Jean Pierre Norblin de la Gourdaine]]]]
[[File:Maciejowice.JPG|upright=1.4|thumb|[[Tadeusz Kościuszko|Kościuszko]] durante [[battaglia di Maciejowice]] nel 1794; autore [[Jan Bogumił Plersch]] (Kościuszko venne ferito e fatto prigioniero)]]


Il 18 maggio 1792 l'ambasciatore russo in Polonia, Yakov Bulgakov, consegnò una dichiarazione di guerra al ministro degli Esteri polacco Joachim Chreptowicz.<ref>{{cita libro|url=https://books.google.it/books?id=usHRAwAAQBAJ&pg=PA51&dq=18+maggio+1792+polonia&hl=it&sa=X&ved=2ahUKEwjGy6T8o4XxAhXMwAIHHfepCV4Q6AEwAXoECAwQAw#v=onepage&q&f=false|pagina=51|titolo=Fra l'orso russo e l'aquila prussiana: La Polonia dalla Repubblica Nobiliare alla IV Repubblica (1506-2006)|autore=Claudio Madonia|editore=Clueb Edizioni|anno=2013|isbn=978-88-49-13800-9}}</ref> Quando i russi entrarono con la forza in Polonia e Lituania, innescando la [[guerra russo-polacca del 1792]], il Sejm votò per aumentare l'esercito confederato a 100.000 uomini, ma a causa di tempo e fondi insufficienti il numero non fu mai raggiunto e andò presto abbandonato anche come obiettivo.<ref>{{cita libro|url=https://books.google.it/books?id=ET_UAAAAMAAJ&q=At+the+beginning+of+1788+the+Four+-+Year+Sejm+resolved+to+raise+the+troops+to+100,000&dq=At+the+beginning+of+1788+the+Four+-+Year+Sejm+resolved+to+raise+the+troops+to+100,000&hl=it&sa=X&ved=2ahUKEwiS4oCup_fwAhXe_7sIHVzxCBYQ6AEwAHoECAoQAw|pagina=20|lingua=en|titolo=The Polish Spirit of Freedom|autore=Ministerstwo Informacji|editore=Polish Ministry of Information|anno=1942}}</ref><ref name="ssb62">{{cita libro|url=https://books.google.it/books?hl=it&id=3-cvAQAAMAAJ&dq=E+nel+1792+è+la+guerra+%2C+che+si+combatte+in+terra+polacca+fra+un+fortissimo+esercito+russo+e+l%27esercito+polacco+ancora+in+fase+di&focus=searchwithinvolume&q=E+nel+1792+è+la+guerra+%2C+che+si+combatte+in+terra+polacca+fra+un+fortissimo+esercito+russo+e+l%27esercito+polacco+ancora+in+fase+di+organizzazione+%2C+che+si+batte+con+energia+agli+ordini+del+principe+Giuseppe+Poniatowski+%2C+nipote+del+re+Stanislao|pagina=65|titolo=Strenna storica bolognese|anno=2002|isbn=978-88-55-52618-0}}</ref> La guerra si concluse senza schermaglie eclatanti, con una capitolazione firmata dal monarca polacco [[Stanislao II Augusto Poniatowski]], che si augurava si potesse approdare a un compromesso diplomatico.<ref name="dav801"/>
==Conseguenze==
===Conseguenze in Polonia===
L'esito dell'insurerzione di Kościuszko fu un disastro per la Polonia: la nazione cessò di esistere nei successivi 123 anni e tutte le sue istituzioni furono smantellate dalle potenze occupanti. Tuttavia, la rivolta segnò anche la nascita del moderno pensiero politico in Polonia e in [[Europa centrale]]: la proclamazione di Połaniec di Kościuszko e i [[giacobini]] di sinistra diedero inizio ai movimenti di sinistra polacchi e molti politici polacchi che erano stati attivi durante la rivolta divennero gli artefici della politica polacca, sia in patria che all'estero, del [[XIX secolo]].


Le speranze di Poniatowski e dei riformisti che lo sostenevano andarono presto deluse: con loro grande sorpresa, il Sejm di Grodno, indirizzato o comunque condizionato dalle truppe russe, diede il via a quella che sarebbe divenuta nota come seconda spartizione della Polonia.<ref>{{cita libro|url=https://books.google.it/books?id=m9c-AQAAIAAJ&q=seconda+spartizione+della+Polonia+.+Il+22+allo+stesso+tempo+,+contraddittoriamente+,+si+stabiliva+l%27egua-+luglio+,+a+Grodno+,+il+Sejm+dovette+ratificare+la+spartizione&dq=seconda+spartizione+della+Polonia+.+Il+22+allo+stesso+tempo+,+contraddittoriamente+,+si+stabiliva+l%27egua-+luglio+,+a+Grodno+,+il+Sejm+dovette+ratificare+la+spartizione&hl=it&sa=X&ved=2ahUKEwiZ65WzwPjwAhWL2qQKHQp2ADEQ6AEwAHoECAIQAw|pagina=298|titolo=Europe 1700-1992: L'eta delle rivoluzioni|volume=4|autore=Marco Guidi|autore2=Nanda Torcellan|editore=Electa|anno=1991}}</ref><ref name="dav801">{{cita libro|url=https://books.google.it/books?id=E0ONuXE-rI8C&pg=PA801&dq=seconda+spartizione+polonia+sejm+grodno&hl=it&sa=X&ved=2ahUKEwjdksenwPjwAhUCNuwKHf90D6oQ6AEwA3oECAsQAw#v=onepage&q&f=false|pagina=801|titolo=Storia d'Europa|volume=2|autore=Norman Davies|editore=Pearson Italia S.p.a.|anno=1993}}</ref> Il 23 novembre 1793 concluse le sue deliberazioni sotto costrizione, annullando la costituzione approvata due anni prima e accettando le decisioni politiche imposte da Pietroburgo.<ref name="dav801"/> La seconda frammentazione fu così acuta da impedire la prosecuzione dell'esistenza della Repubblica: la Polonia perse infatti 300.000 km² di territorio, l'80% dei quali andò alla Russia e il resto alla Prussia, mentre nulla all'Austria, non avendovi partecipato: in più la popolazione si ridusse di circa un terzo.<ref>{{cita libro|url=https://books.google.it/books?id=QDgaX6q9tycC&pg=PA18&dq=territorial+losses+poland+partitioned&hl=it&sa=X&ved=2ahUKEwiplYjx8vDwAhVaPuwKHTBoDHEQ6AEwA3oECAQQAw#v=onepage&q&f=false|pp=18-19|titolo=The History of Poland|autore=Mieczysław B. Biskupski|lingua=en|editore=Greenwood Publishing Group|anno=2000|isbn=978-03-13-30571-9}}</ref> Ciò che restava della Repubblica delle Due Nazioni era semplicemente un piccolo [[stato cuscinetto]] con un fantoccio al comando e delle guarnigioni russe che tenevano d'occhio il ridotto esercito polacco.<ref>{{cita libro|url=https://books.google.it/books?id=lVBB1a0rC70C&pg=PA16&redir_esc=y#v=onepage&q&f=false|autore=Richard C. Frucht|anno=2005|titolo=Eastern Europe: an introduction to the people, lands, and culture|editore=ABC-CLIO|pagina=16|isbn=978-1-57607-800-6|lingua=en}}</ref><ref>{{cita libro|url=https://archive.org/details/questionofhonort00olso/page/20/mode/2up|lingua=en|autore=Lynne Olson|autore2=Stanley Cloud|anno=2003|titolo=A question of honor: the Kościuszko Squadron: the forgotten heroes of World War II|editore=Knopf|pagina=20|isbn=978-0-375-41197-7}}</ref> Un tale risultato si rivelò un duro colpo per i membri della [[confederazione di Targowica]], che vedevano le loro azioni come una difesa dei privilegi secolari dei magnati, ma che da allora furono bollati dalla maggioranza dei polacchi popolazione come [[alto tradimento|traditori]].<ref>{{cita libro|url=https://books.google.it/books?id=wVqnlTbsdXcC&pg=PA157&dq=magnates+traitors+1792+targowica&hl=it&sa=X&ved=2ahUKEwj1mcSupIXxAhWPG-wKHcexAGkQ6AEwAnoECAsQAw#v=onepage&q&f=false|pagina=157|lingua=en|titolo=The Peasant Prince: Thaddeus Kosciuszko and the Age of Revolution|autore=Alex Storozynski|editore=Macmillan|anno=2009|isbn=978-14-29-96607-8}}</ref>
Nelle terre della Polonia spartita il fallimento dell'insurrezione causò una catastrofe economica, poiché i mercati economici vecchi di secoli furono divisi gli uni dagli altri, spingendo verso il collasso del commercio; diverse banche chiusero, come anche alcuni dei pochi centri manifatturieri della confederazione. Le riforme effettuate da Kościuszko, orientate all'abolizione della schiavitù, furono abolite. Tutte le potenze spartitrici tassarono pesantemente le terre neo-acquisite, rimpinguando le proprie finanze a scapito della popolazione locale.


=== Inquietudine crescente ===
Anche il sistema scolastico patì, dato che nelle aree conquistate, venne data poca priorità alle scuole. La Commissione di istruzione nazionale, il primo ministero dell'istruzione del mondo, fu abolito, poiché i governi [[assolutismo politico|assolutisti]] non traevano vantaggi dall'investimento nell'istruzione nei territori abitati dalle minoranze polacche sempre in subbuglio. La creazione di istituti di istruzione durante il periodo delle spartizioni divenne molto difficoltoso: ad esempio, ci fu un tentativo di creazione di un'università a [[Varsavia]], ma fu reso vano dall'opposizione delle autorità [[prussia]]ne; inoltre, con le spartizioni tedesca e russa, tutti i restanti centri di istruzione furono soggetti alla [[germanizzazione]] e alla [[russificazione]], solo nei territori acquisiti dall'[[Austria]] ci furono piccoli interventi nel programma degli studi.<ref name="Rad">{{pl}} Anna Radziwiłł, Wojciech Roszkowski, ''Historia 1789-1871'', Varsavia, 2000</ref>


L'esercito polacco era ampiamente insoddisfatto della capitolazione, poiché il grosso dei comandanti la considerava prematura; l'influente [[Tadeusz Kościuszko]], veterano della [[guerra d'indipendenza americana]], il principe [[Józef Poniatowski]] e molti altri avrebbero criticato la decisione del re e alcuni, tra cui il primo della lista appena esposta, si dimisero dalle loro cariche poco dopo.<ref>{{cita libro|lingua=en|pagina=155|url=https://books.google.it/books?id=VkGB1CSfIlEC&pg=PA155&dq=kosciuszko+1792+surrender&hl=it&sa=X&ved=2ahUKEwj22IW3pYXxAhXR0aQKHalXDqUQ6AEwAHoECAYQAw#v=onepage&q&f=true|titolo=Historical Dictionary of Lithuania|autore=Saulius A. Suziedelis|edizione=2|editore=Scarecrow Press|anno=2011|isbn=978-08-10-87536-4}}</ref> Dopo la resa della Confederazione in quella guerra e l'abrogazione della carta costituzionale, l'esercito fu ridotto a circa 36.000 unità, ma nel 1794 i russi chiesero un ulteriore ridimensionamento a 17.800 uomini.<ref>{{cita libro|url=https://books.google.it/books?id=U4IRAQAAMAAJ&q=36000+poland+second+partition&dq=36000+poland+second+partition&hl=it&sa=X&ved=2ahUKEwji_Z-gpoXxAhXOGuwKHR9eAKUQ6AEwB3oECAsQAW|pagina=764|lingua=en|titolo=The Encyclopedia of the French Revolutionary and Napoleonic Wars: A Political, Social, and Military History|volume=1|autore=Gregory Fremont-Barnes|editore=ABC-CLIO|anno=2006|isbn=978-18-51-09646-6}}</ref> Il dissenso tra le fila dei soldati polacchi si rivelarono una delle scintille che avrebbero portato all'imminente conflitto.<ref>{{cita libro|url=https://books.google.it/books?id=2BwAruDS_ioC&pg=PA241&dq=dissent+polish+army+1792&hl=it&sa=X&ved=2ahUKEwiVh5niq4XxAhWBwQIHHYNqAqMQ6AEwAnoECAMQAw#v=onepage&q&f=false|pagina=241|lingua=en|titolo=A Companion to Eighteenth-Century Europe
Le condizioni furono particolarmente dure nei territori dominati dalla [[Russia]]: migliaia di famiglie polacche che avevano sostenuto l'insurrezione di Kościuszo furono private dei propri possedimenti e abitazioni, che furono assegnati a generali russi e alla corte di [[San Pietroburgo]] e secondi le stime circa 650.000 contadini furono ceduti come schiavi agli ufficiali russi.<ref name="Rad"/> Alcuni nobili, soprattutto nelle regioni della [[Lituania]] e della [[Rutenia]], furono espulsi nella Russia meridionale, dove furono soggetti a russificazione; ad altri venne negato il titolo nobiliare, il che comportò perdita dei privilegi legali, dello status sociale e limitazione delle possibilità di impiego nell'amministrazione o nell'esercito, i percorsi tradizionali per l'ascesa delle famiglie nobiliari. La privazione del titolo implicò anche che essi non potevano più possedere terre. Le condizioni degli schiavi, già cattive, peggiorarono ulteriormente, in quanto i servi vennero trattati come in [[Russia]]. I contadini venivano flagellati anche solo dopo aver nominato Kościuszko e le sue idee di abolizione della schiavitù. [[Platon Zubov]], a cui furono assegnate tenute in Lituania, fu particolarmente feroce, dal momento che torturò personalmente fino a morte molti contadini che protestavano per il peggioramento delle condizioni. Oltre a ciò le autorità russe arruolarono molti contadini nell'esercito, spesso in servizi militari che duravano per tutta la vita.<ref name="Rad"/>
Blackwell Companions to European History|autore=Peter H. Wilson|editore=John Wiley & Sons|anno=2009|isbn=978-14-44-30304-9}}</ref>

La capitolazione del re fu un duro colpo per Kościuszko, che non aveva perso una sola battaglia nella campagna. A metà settembre si era rassegnato a lasciare il paese e partì da Varsavia all'inizio di ottobre.<ref name="luk257">{{cita libro|url=https://books.google.it/books?id=j_KzUJyR0BcC&pg=PA257&dq=september+1793+kosciuszko&hl=it&sa=X&ved=2ahUKEwjg9b_1rIXxAhUW76QKHTGqBqMQ6AEwBHoECAQQAw#v=onepage&q&f=false|pagina=257|lingua=en|titolo=Libertys Folly:Polish Lithuan|autore=Jerzy Tadeusz Lukavski|editore=Routledge|anno=2013|isbn=978-11-36-10364-3}}</ref><ref name="sto286">{{cita libro|lingua=en|url=https://books.google.it/books?id=LFgB_l4SdHAC&pg=PA286&dq=september+1793+kosciuszko&hl=it&sa=X&ved=2ahUKEwjg9b_1rIXxAhUW76QKHTGqBqMQ6AEwBXoECAcQAw#v=onepage&q&f=false|pagina=286|titolo=The Polish-Lithuanian State, 1386-1795|autore=Daniel Stone|editore=University of Washington Press|anno=2001|isbn=978-02-95-98093-5}}</ref> Kościuszko si stabilì a [[Lipsia]], dove molti altri importanti comandanti e politici polacchi formarono una comunità di emigrati: Presto lui e alcuni altri iniziarono a preparare una rivolta contro il dominio russo in Polonia.<ref name="luk257"/><ref name="sto286"/> I politici, raggruppati intorno a [[Ignacy Potocki]] e [[Hugo Kołłątaj]], cercò contatti con gruppi di opposizione simili formati in Polonia e nella primavera del 1793 si unirono altri politici e rivoluzionari, tra cui l'ufficiale Ignacy Działyński. Mentre Kołłątaj e altri avevano iniziato a pianificare l'insurrezione prima di incontrare Kościuszko, il suo sostegno si dimostrò per loro un grande vantaggio, poiché era, a quel tempo, tra le figure più popolari in tutta la Polonia.<ref name="luk257"/><ref name="sto286"/>

Nell'agosto 1793 Kościuszko tornò a Lipsia, dove ricevette richieste per iniziare a pianificare la ribellione; tuttavia, lasciava trapelare la preoccupazione che quest'evento avrebbe scatenato la reazione delle tre potenze partitrici.<ref name="luk257"/><ref name="sto286"/> A settembre attraversò clandestinamente la demarcazione confederata per condurre osservazioni personali e incontrare alcuni ufficiali simpatizzanti di alto rango di quel che restava dell'esercito polacco, tra cui il generale Józef Wodzicki.<ref name="mcl45">{{cita libro|url=https://books.google.it/books?id=u5o3BAAAQBAJ&pg=PA45&dq=Józef+Wodzicki+kosciuszko+1793&hl=it&sa=X&ved=2ahUKEwi85bOatoXxAhVQiqQKHRp2D6MQ6AEwBnoECAsQAw#v=onepage&q&f=true|pagina=45|lingua=en|titolo=The Other East and Nineteenth-Century British Literature: Imagining Poland and the Russian Empire|autore=T. McLean|editore=Springer|anno=2011|isbn=978-02-30-35521-7}}</ref> I preparativi in ​​Polonia procedevano a rilento, spingendolo pertanto a posticipare le operazioni e a pensare di viaggiare in Italia, programmando di tornare a febbraio.<ref name="mcl45"/> Tuttavia, la situazione in Polonia stava cambiando rapidamente: i governi russo e prussiano costrinsero la Polonia-Lituania a sciogliere nuovamente la maggior parte delle sue forze armate e le unità ridotte dovevano essere arruolate tra le fila russe.<ref name="mcl45"/> Inoltre, a marzo gli agenti zaristi scoprirono il gruppo di rivoluzionari a Varsavia e iniziò ad arrestare importanti politici e comandanti militari polacchi.<ref name="mcl45"/> Kościuszko dovette dunque accelerare i progetti prima del previsto e il 15 marzo 1794 partì per [[Cracovia]].<ref name="rud5">{{cita libro|url=https://books.google.it/books?id=z3SVi5T6YXoC&pg=PA5&dq=15+march+1794+krakow&hl=it&sa=X&ved=2ahUKEwikjOGSuIXxAhWDOewKHRA0Cl4Q6AEwAHoECAwQAw#v=onepage&q&f=false|pagina=5|lingua=en|titolo=Krakow|autore=Grzegorz Rudzinski|editore=Casa Editrice Bonechi|anno=2008|isbn=978-88-47-62075-9}}</ref>

Il 12 marzo 1794, il generale Antoni Madaliński, comandante della 1ª brigata di cavalleria nazionale della Grande Polonia (1.500 uomini) decise di disobbedire all'ordine di smobilitazione, facendo avanzare le sue truppe da [[Ostrołęka]] a [[Cracovia]].<ref name="koz46">{{cita libro|url=https://books.google.it/books?id=GaYJEAAAQBAJ&pg=PA46&dq=Antoni+Madaliński+krakow+1794+march&hl=it&sa=X&ved=2ahUKEwiLhtXfuIXxAhWwwQIHHfVpDk8Q6AEwAHoECAoQAw#v=onepage&q&f=false|lingua=en|titolo=Historia Nostra: The Complete History of Poland|volume=4|autore=Thomas P. Koziara|editore=Aurifera S.A.|anno=2020}}</ref> Una simile decisione innescò lo scoppio di focolai di rivolte contro le forze russe in tutto il paese. Alla guarnigione russa di Cracovia fu ordinato di lasciare la città e affrontare Madalinski, cosa che lasciò l'antica capitale del [[Regno di Polonia (1385-1569)|Regno]] completamente indifesa, ma sventò anche il piano di Kosciuszko di impossessarsi delle loro armi.<ref name="rud5"/><ref name="koz46"/>

== Insurrezione ==

[[File:Akt powstania kościuszkowskiego 24 marca 1794.PNG|thumb|150px|left|Il manifesto della rivolta di Kościuszko, 24 marzo 1794]]

Il 24 marzo 1794 Tadeusz Kościuszko proclamò l'insurrezione generale nella [[Rynek Główny|piazza principale]] di Cracovia: dopo aver radunato una discreta folla, Kościuszko si dichiarò ''Naczelnik'' (comandante in capo) delle forze polacco-lituane che combattevano l'occupazione russa. Assunti poteri dittatoriali, nominò subito un governo provvisorio.<ref name="mad54">{{cita libro|url=https://books.google.it/books?id=usHRAwAAQBAJ&pg=PA54&dq=24+marzo+1794+kosciuszko&hl=it&sa=X&ved=2ahUKEwi_7vLUu4XxAhVEP-wKHYiuBF8Q6AEwAHoECAcQAw#v=onepage&q&f=true|pagina=54|titolo=Fra l'orso russo e l'aquila prussiana: La Polonia dalla Repubblica Nobiliare alla IV Repubblica (1506-2006)|autore=Madonia Claudio|editore=Clueb Edizioni|anno=2013|isbn=978-88-49-13800-9}}</ref>

Per rafforzare le forze polacche, Kościuszko emise un atto di mobilitazione, richiedendo che ogni cinque case della [[Piccola Polonia]] fosse delegato almeno un soldato abile equipaggiato con «[[carabina]], [[picca]], o [[ascia]]». La mobilitazione, indirizzata ad individui che avessero tra i 18 e i 40 anni, attirò presto 10.000 coscritti.<ref>{{cita libro|url=https://books.google.it/books?id=dkxpAAAAMAAJ&q=infantry+and+10,000+cavalry+,+in+order+to+counteract+the+predominance+of+cavalry+in+the+previous+structure+of+the+army+)+.+All+men+between+18+and+40+years+of+age+were+to+be+enlisted+into+the+mass+-+levy+to+undergo+military+training+and+to+cooperate+with+the+army+in+local+operations+.&dq=infantry+and+10,000+cavalry+,+in+order+to+counteract+the+predominance+of+cavalry+in+the+previous+structure+of+the+army+)+.+All+men+between+18+and+40+years+of+age+were+to+be+enlisted+into+the+mass+-+levy+to+undergo+military+training+and+to+cooperate+with+the+army+in+local+operations+.&hl=it&sa=X&ved=2ahUKEwjxx7zNvIXxAhXIu6QKHYVbAacQ6AEwAHoECAYQAw|pagina=325|lingua=en|titolo=History of Poland|autore=Aleksander Gieysztor|autore2=Stefan Kieniewicz|autore3=Emanuel Rostworowski|autore4=Zuzanna Stefaniak|edizione=2|editore=PWN, Polish Scientific Publishers|anno=1979|isbn=978-83-01-00392-0}}</ref> Le difficoltà nel fornire gli armamenti necessari per le truppe obbligò Kościuszko a formare unità composte di persone armate di [[falce (attrezzo)|falci]], divenute più famose grazie alle tele che le immortalarono.<ref name="mad54"/>

Per stroncare l'opposizione ancora debole, lo zar ordinò ai corpi del maggior generale Fëdor Denisov di colpire Cracovia: il 4 aprile entrambi gli eserciti si incontrarono presso il villaggio di [[Racławice]] e diedero luogo alla [[battaglia di Racławice|battaglia omonima]], in cui le forze di Kościuszko sconfissero gli oppositori, superiori per numero e tecnica; dopo una sanguinosa lotta, i russi abbandonarono il campo di battaglia.<ref name="kia165">{{cita libro|url=https://books.google.it/books?id=psciAQAAIAAJ&q=On+April+4+,+1794+Kościuszko+defeated+the+Russians+in+battle+at+Racławice+,+and+Warsaw+rose+up+on+April+17+.+In+Lithuania+the+centre+of+the+Uprising+led+by+Jakub+Jasiński+was+Vilnius+.+On+April+16+1794+army+detachments+stationed+in+Siauliai+revolted+and+on+April+23+the+rebels+took+over+Vilnius+and+arrested+the+Russian+forces&dq=On+April+4+,+1794+Kościuszko+defeated+the+Russians+in+battle+at+Racławice+,+and+Warsaw+rose+up+on+April+17+.+In+Lithuania+the+centre+of+the+Uprising+led+by+Jakub+Jasiński+was+Vilnius+.+On+April+16+1794+army+detachments+stationed+in+Siauliai+revolted+and+on+April+23+the+rebels+took+over+Vilnius+and+arrested+the+Russian+forces&hl=it&sa=X&ved=2ahUKEwip8rjovoXxAhXR5KQKHZ1DAKEQ6AEwAHoECAMQAw|pagina=165|lingua=en|titolo=The History of Lithuania|autore=Zigmantas Kiaupa|edizione=2|editore=Baltų lankų leid.|anno=2005|isbn=978-99-55-58487-2}}</ref> Gli uomini di Kościuszko erano troppo provati per poter iniziare un altro incontro col nemico e per scacciare le truppe russe al di fuori della [[Piccola Polonia]]. Nonostante l'importanza strategica della vittoria fosse quasi nulla, la notizia delle gesta eroiche si diffuse rapidamente e subito si unirono alle file dei rivoluzionari uomini giunti da tutta la Polonia e anche da fuori. All'inizio di aprile le forze polacche concentrate nelle terre di [[Lublino]] e della [[Volinia]], pronte per essere inviate nello Zarato, si unirono alle forze di Kościuszko.<ref>{{cita libro|url=https://books.google.it/books?id=X7pACwAAQBAJ&pg=PT518&dq=volhynia+april+1794&hl=it&sa=X&ved=2ahUKEwjIkvasv4XxAhVSDuwKHbjbC6MQ6AEwA3oECAYQAw#v=onepage&q&f=false|pagina=518|lingua=en|titolo=Austria's Wars of Emergence, 1683-1797|autore=Michael Hochedlinger|editore=Routledge|anno=2015|isbn=978-13-17-88792-8}}</ref> Nel frattempo, in Lituania, Jakub Jasiński risultò il principale fautore delle proteste e le alimentò essenzialmente a [[Vilnius]].<ref name="kia165"/> Il 16 aprile 1794, un distaccamento armato di stanza a [[Šiauliai]] insorse e, il 23, i ribelli presero il controllo dell'odierna capitale lituana e arrestarono le truppe russe.<ref name="kia165"/>

[[File:Bitwa pod Raclawicami.jpg|300px|thumb|''[[Battaglia di Racławice]]'', [[Jan Matejko]], olio su canapa, 1888, [[Museo Nazionale di Cracovia]]. 4 aprile 1794]]

Il 17 aprile a [[Varsavia]] il tentativo russo di arrestare i sospetti rivoltosi e di disarmare le deboli guarnigioni polacche di Varsavia del generale [[Stanisław Mokronowski]] impadronendosi dell'arsenale in via Miodowa innescò la sommossa contro i russi, capeggiata dal comandante militare Jan Kiliński e avvenuta nell'indecisione del re Stanislao II Augusto.<ref name="koz47">{{cita libro|url=https://books.google.it/books?id=GaYJEAAAQBAJ&pg=PA47&dq=17+april+1794+warsaw&hl=it&sa=X&ved=2ahUKEwj9zOPrxIXxAhWQzKQKHZU9CaUQ6AEwAHoECAkQAw#v=onepage&q&f=false|pagina=47|lingua=en|titolo=Historia Nostra: The Complete History of Poland|volume=4|autore=Thomas P. Koziara|editore=Aurifera S.A.|anno=2020}}</ref><ref name="mad54"/> Gli insorti furono facilitati dall'incompetenza dell'ambasciatore e comandante russo [[Iosif Igelström]] e dal fatto che il giorno scelto era il [[martedì grasso]] della [[settimana santa]], durante il quale molti soldati imperiali erano in chiesa per la messa, senza armi; un terzo motivo che può essere considerato riguarda la popolazione civile, che assistette i militari polacchi e agevolò il fattore sorpresa nell'attacco dei diversi gruppi stranieri. Dopo due giorni di pesanti combattimenti, i russi dovettero sopportare il peso di almeno 2.000 morti e salutare la città.<ref>{{cita libro|url=https://books.google.it/books?id=jVqqAAAAQBAJ&pg=PA534&dq=uprising+warsaw+1794+april+2000&hl=it&sa=X&ved=2ahUKEwjNlqP-xYXxAhXJ0qQKHbWLAaQQ6AEwAHoECAMQAw#v=onepage&q&f=false|pagina=534|lingua=en|titolo=Atrocities, Massacres, and War Crimes: An Encyclopedia|autore=Alexander Mikaberidze|editore=ABC-CLIO|anno=2013|isbn=978-15-98-84926-4}}</ref>

Il 7 maggio Kościuszko emise un'ordinanza che divenne nota come "manifesto di Połaniec", con il quale abolì parzialmente la [[servitù della gleba]] in Polonia, concesse i diritti civili a tutti i contadini e si dichiarò pronto a fornire loro l'aiuto statale necessario contro gli abusi dei nobili.<ref name="asc24">{{cita libro|lingua=en|url=https://books.google.it/books?hl=it&id=djC1AAAAIAAJ&dq=manifesto+polaniec+serfdom&focus=searchwithinvolume&q=On+7+May+%2C+he+issued+the+Manifesto+of+Polaniec+%2C+abolishing+serfdom+and+promising+that+the+new+insurrectionary+government+would+defend+the+peasants+against+their+landlords+.|pagina=24|titolo=The Struggles for Poland|autore=Neal Ascherson|editore=M. Joseph|anno=1987|isbn=978-07-18-12812-8}}</ref> Nonostante la legge non sia divenuta mai pienamente operativa e sia stata boicottata da gran parte della nobiltà, attrasse tuttavia molti contadini alla rivoluzione: fu la prima volta nella storia polacca che i contadini furono considerati ufficialmente parte della ''nazione'', parola che prima di allora era legata solo alla [[szlachta]].<ref name="asc24"/>

Nonostante le promesse di riforme e reclutamento di nuove forze, la situazione strategica delle forze polacche appariva ancora critica: il 10 maggio i soldati prussiani attraversarono i confini polacchi e si unirono agli eserciti russi che operavano nella Polonia settentrionale.<ref>{{cita libro|url=https://books.google.it/books?id=DSvJDwAAQBAJ&pg=PA57&dq=10+may+1794+prussia+poland&hl=it&sa=X&ved=2ahUKEwitmPX0yIXxAhWnwAIHHZtqBFwQ6AEwA3oECAQQAw#v=onepage&q&f=false|pagina=57|lingua=en|titolo=The Napoleonic Wars: A Global History|autore=Alexander Mikaberidze|editore=Oxford University Press|anno=2020|isbn=978-01-99-39406-7}}</ref> Il 6 giugno Kościuszko fu sconfitto nella battaglia di Szczekociny dall'unione delle forze russo-prussiane e l'8 giugno il generale [[Józef Zajączek]] rimediò una battuta d'arresto nella battaglia di [[Chełm]].<ref name="koz47"/> I soldati polacchi si ritirarono verso Varsavia e cominciarono a fortificarla. Il 15 giugno l'esercito russo conquistò Cracovia senza sollevare opposizioni, ma i soldati russi persero una serie di confronti a Varsavia e i difensori riuscirono a terminare gli sforzi per la fortificazione.<ref name="koz47"/> L'assedio di Varsavia, avvenuto il 22 luglio, non ottenne il risultato sperato. Nel frattempo, il 20 agosto ebbe inizio una [[Sollevazione della Grande Polonia (1794)|sollevazione nella Grande Polonia]] e i prussiani furono obbligati al ritiro da Varsavia.<ref name="koz47"/> L'assedio ebbe fine il 5 settembre; le forze russe dirette da [[Ivan Fersen]] si ritirarono verso il [[Pilica (fiume)|fiume Pilica]].<ref>{{cita libro|url=https://books.google.it/books?hl=it&id=U4IRAQAAMAAJ&dq=pilica+russia+1794+river&focus=searchwithinvolume&q=Russian+forces+under+General+Ivan+Fersen+were+withdrawn+toward+the+Pilica+River+.+Throughout+the+summer+of+1794+Kościuszko+strengthened+the+defenses+around+the+capital+%2C+while+Russia+equipped+a+new+corps|pagina=594|lingua=en|titolo=The Encyclopedia of the French Revolutionary and Napoleonic Wars: A Political, Social, and Military History|volume=1|autore=Gregory Fremont-Barnes|editore=ABC-CLIO|anno=2006|isbn=978-18-51-09646-6}}</ref>

Benché l'opposizione in Lituania fosse stata presto stroncata dalle truppe russe (Wilno fu assediata e capitolò il 12 agosto), la sommossa in Grande Polonia ottenne alcuni successi: un gruppo di soldati polacchi sotto il comando del generale [[Jan Henryk Dąbrowski]] conquistò [[Bydgoszcz]] (2 ottobre) ed entrò in [[Pomerania]] senza opposizioni; grazie alla mobilità delle forze, il generale Dąbrowski sfuggì all'accerchiamento effettuato dall'[[esercito prussiano]] e ruppe le linee nemiche, obbligando i prussiani a ritirare gran parte delle loro forze dalla Polonia centrale.<ref name="koz47"/><ref name="sho107">{{cita libro|url=https://books.google.it/books?id=tfCxAgAAQBAJ&pg=PT107&dq=1794+october+greater+poland&hl=it&sa=X&ved=2ahUKEwiPgo_uyoXxAhVIM-wKHSAlD6MQ6AEwAHoECAkQAw#v=onepage&q&f=true|pagina=107|lingua=en|titolo=Revolutionary Wars 1775–c.1815|volume=4|autore=Dennis Showalter|editore=Amber Books Ltd|anno=2013|isbn=978-17-82-74123-7}}</ref>

[[File:Stachowicz, Bitwa pod Szczekocinami.jpg|left|upright=1.4|thumb|Battaglia di Szczekociny, 1794]]

Nel frattempo i russi allestirono un nuovo contingente diretto dal generale [[Aleksandr Vasil'evič Suvorov|Aleksandr Suvorov]], cui fu ordinato di unirsi al contingente di Ivan Fersen presso Varsavia. Dopo le battaglie di [[battaglia di Krupczyce|Krupczyce]] (17 settembre) e [[battaglia di Terespol|Terespol]] (19 settembre), il nuovo esercito iniziò la sua marcia verso la capitale polacca.<ref name="koz47"/><ref name="sho107"/> Per impedire agli eserciti russi di unirsi, Kościuszko mobilitò le proprie forze a Varsavia e il 10 ottobre diede inizio alla [[battaglia di Maciejowice]], ma nonostante i suoi piani, le unità russe combatterono insieme e vinsero la battaglia, Kościuszko stesso fu ferito durante i combattimenti e fatto prigioniero dai russi, che lo inviarono a Pietroburgo.<ref>{{cita libro|url=https://books.google.it/books?id=3FE8AAAAMAAJ&q=La+sconfitta+di+Tadeusz+Kościuszko+,+preso+prigioniero+a+Maciejowice+il+10+ottobre+1794&dq=La+sconfitta+di+Tadeusz+Kościuszko+,+preso+prigioniero+a+Maciejowice+il+10+ottobre+1794&hl=it&sa=X&ved=2ahUKEwi8-9jBy4XxAhXG-6QKHaV-CpwQ6AEwAHoECAkQAw|pagina=25|titolo=Storia universale: pt. 1, 3, 6, 9, 10, 11|autore=Ernesto Pontieri|editore=Casa editrice Dr. Francesco Vallardi|anno=1973}}</ref>

Il nuovo comandante dell'insurrezione, Tomasz Wawrzecki, non risultò in grado di controllare le lotte interne per il potere e divenne infine il comandante di una forza militare molto indebolita, mentre il potere politico fu gestito dal generale [[Józef Zajączek]], che dovette combattere contro i liberali di sinistra, di destra e la nobiltà monarchica.<ref name="but361">{{cita libro|url=https://books.google.it/books?id=g2cOEAAAQBAJ&pg=PA361&dq=Tomasz+Wawrzecki+against+poland&hl=it&sa=X&ved=2ahUKEwj--sb1y4XxAhXCzKQKHS_dDZ0Q6AEwAnoECAkQAw#v=onepage&q&f=true|pagina=361|lingua=en|titolo=The Polish-Lithuanian Commonwealth, 1733-1795|autore=Richard Butterwick|editore=Yale University Press|anno=2021|isbn=978-03-00-25220-0}}</ref>

Il 4 settembre le forze unite della Russia iniziarono l'[[Battaglia di Praga (1794)|assalto di Praga]], quartiere di Varsavia. Dopo quattro ore di battaglia, i 24.000 uomini russi ruppero le difese polacche e iniziarono a incendiare la zona; l'intero distretto ne uscì completamente distrutto e circa 20.000 abitanti furono assassinati: l'evento divenne noto come "massacro di [[Praga (Varsavia)|Praga]]". Wawrzecki decise di ritirare le truppe rimanenti e il 5 novembre Varsavia infine cadde.<ref name="but361"/><ref name="koz47"/>

Il 16 novembre, presso [[Radoszyce]], Wawrzecki si arrese: questo evento segnò la fine della rivolta. La sovranità della Polonia-Lituania poteva dirsi scomparsa e, l'anno successivo, si verificò la [[spartizioni della Polonia#Terza spartizione (1795)|terza spartizione della Polonia]], in seguito alla quale l'Austria, la Russia e la Prussia annessero ai propri domini la fetta restante della nazione, facendola scomparire dalle mappe europee.<ref>{{cita libro|url=https://books.google.it/books?hl=it&id=iTHjAAAAMAAJ&dq=16+november+1794+poland&focus=searchwithinvolume&q=The+insurrection+fell+month+later+%2C+on+November+16+%2C+1794+.+Its+defeat+sealed+the+fate+of+the+Republic+.+The+remaining+territories+were+divided+by+Russia+%2C+Prussia+and+Austria+%28+the+third+partition+of+Poland+in+1795+%29+|pagina=61|lingua=en|titolo=Poland, Edizioni 333-340|editore=Polish Interpress Agency|anno=1983}}</ref>

== Conseguenze ==
=== In Polonia ===

[[File:Norblin_Hanging_of_traitors_in_effigie.jpg|300px|thumb|Impiccagione dei traditori affiliati alla confederazione di Targowica, dipinto da Jean Pierre Norblin de la Gourdaine]]

[[File:Maciejowice.JPG|300px|thumb|[[Tadeusz Kościuszko|Kościuszko]] durante [[battaglia di Maciejowice]] nel 1794; autore Jan Bogumił Plersch (Kościuszko venne ferito e fatto prigioniero)]]

L'esito dell'insurrezione di Kościuszko si trasformò in una severa sentenza per la Polonia: la nazione cessò di esistere nei successivi 123 anni e tutte le sue istituzioni andarono smantellate dalle potenze occupanti. Tuttavia, la sommossa segnò anche la nascita del moderno pensiero politico in Polonia e in [[Europa centrale]]: il manifesto di Połaniec di Kościuszko e i [[giacobini]] di sinistra diedero il via ai movimenti di sinistra polacchi e molti politici polacchi che erano stati attivi durante la rivolta divennero gli artefici della politica polacca, sia in patria che all'estero, del XIX secolo.<ref name="asc24"/>

Nelle terre della Polonia spartita il fallimento dell'insurrezione causò una catastrofe economica, poiché i mercati economici vecchi di secoli furono divisi gli uni dagli altri, spingendo verso il collasso del commercio; diverse banche chiusero, come anche alcuni dei pochi centri manifatturieri della confederazione. Le riforme effettuate da Kościuszko, orientate all'abolizione della servitù della gleba, si risolsero in un nulla di fatto.<ref name="asc24"/> Tutte le potenze spartitrici tassarono pesantemente le terre neo-acquisite, rimpinguando le proprie finanze a scapito della popolazione locale.

Anche il sistema scolastico patì, dato che nelle aree conquistate venne data poca priorità alle scuole. La Commissione di istruzione nazionale (''Komisja Edukacji Narodowej''), il primo ministero dell'istruzione al mondo, fu abolita, poiché i governi [[assolutismo politico|assolutisti]] non traevano vantaggi dall'investimento nell'istruzione nei territori abitati dalle minoranze polacche sempre in subbuglio.<ref name="san1112"/><ref name="sto274">{{cita libro|url=https://books.google.it/books?id=LFgB_l4SdHAC&pg=PA274&redir_esc=y#v=onepage&q&f=false|pagina=274|lingua=en|titolo=The Polish-Lithuanian State, 1386-1795|autore=Daniel Stone|editore=University of Washington Press|anno=2001|isbn=978-02-95-98093-5}}</ref><ref>{{cita libro|url=https://books.google.it/books?id=IauyEd8rIcAC&pg=PA680&dq=commissione+dell%27educazione+polonia+primo&hl=it&sa=X&ved=2ahUKEwjCiorq6_TwAhXdhf0HHfItDigQ6AEwAnoECAoQAw#v=onepage&q&f=false|pagina=680|titolo=Storia d'Europa|volume=1-2|autore=Norman Davies|editore=Pearson Italia S.p.a.|anno=2006|isbn=978-88-42-49964-0}}</ref><ref>{{cita libro|url=https://books.google.it/books?id=soHiAAAAMAAJ&q=Nel+1777+prese+parte+ai+lavori+della+Commissione+dell+%27+Educazione+che+in+realtà+fu+un+primo+Ministero+dell+%27+Istruzione+Pubblica+in+Europa&dq=Nel+1777+prese+parte+ai+lavori+della+Commissione+dell+%27+Educazione+che+in+realtà+fu+un+primo+Ministero+dell+%27+Istruzione+Pubblica+in+Europa&hl=it&sa=X&ved=2ahUKEwj9i_bS6_TwAhWYhv0HHYnaCKwQ6AEwAHoECAQQAw|pagina=210|titolo=Figure e momenti polacchi a Roma|autore=Bronisław Biliński|editore=Accademia Polacca delle Scienze Biblioteca e Centro di Studi a Roma|anno=1992|isbn=978-83-04-03749-6}}</ref> La strada per la creazione di istituti di istruzione durante il periodo delle spartizioni divenne molto difficoltosa: quando ad esempio si tentò di far aprire i battenti a una nuova università a Varsavia, le autorità prussiane si opposero. Inoltre, in vari insediamenti importanti della Confederazione si verificarono processi di [[germanizzazione]] e di [[russificazione]]; solo nei territori acquisiti dall'Austria ebbero luogo piccoli interventi nel programma degli studi.<ref name="kam146">{{cita libro|titolo=Germanization, Polonization and Russification in the Partitioned Lands of Poland-Lithuania: Myths and Reality|pagine=1-46|url=https://research-repository.st-andrews.ac.uk/bitstream/handle/10023/4055/Krzysztof_Germanization.pdf;jsessionid=5E4DD70244D90135E9775FB224AB9940?sequence=1|autore=Tomasz Kamusella|accesso=7 giugno 2021|lingua=en|editore=Trinity College Dublin}}</ref><ref name="hag115128">{{cita pubblicazione|titolo=The Partitions of Poland and the Crisis of the Old Regime in Prussia 1772-1806|lingua=en|autore=William W. Hagen|rivista=Central European History|volume=9|numero=2|data=gennaio 1976|pagine=115-128|editore=Cambridge University Press|url=https://www.jstor.org/stable/4545765}}</ref>

Le condizioni di vita divennero particolarmente dure nei territori dominati dalla Russia: migliaia di famiglie polacche simpatizzanti dell'insurrezione di Kościuszo furono private dei propri possedimenti e abitazioni, andati assegnati a generali russi e alla corte di [[San Pietroburgo]] e, secondo le stime storiografiche, circa 650.000 contadini furono ceduti agli ufficiali russi.<ref name="kam146"/><ref name="gli">{{cita web|lingua=en|url=https://culture.pl/en/article/when-poland-was-nowhere-foreigners-reflect-on-the-partitions-a-stateless-nation|titolo=When Poland Was Nowhere: Foreigners Reflect on the Partitions & a Stateless Nation|autore=Mikołaj Gliński|data=3 agosto 2017|accesso=6 giugno 2021}}</ref> Alcuni nobili, soprattutto nelle regioni della [[Lituania]] e della [[Rutenia]], furono espulsi nella Russia meridionale, dove sperimentarono da vicino le politiche di russificazione; a vari esponenti della szlachta venne negato il titolo nobiliare, circostanza che comportò la perdita dei privilegi legali e dello status sociale, oltre che la preclusione alla maggioranza delle cariche amministrative o militare, che solitamente permettevano di intraprendere percorsi finalizzati ad aspirare ad incarichi di prestigio. La privazione del titolo implicò anche che essi non potevano più possedere terre.<ref name="gli"/> I servi della gleba, invero già abbastanza vessati in passato, peggiorarono ulteriormente, in quanto le condizioni vennero assimilate a quelle della Russia. I contadini venivano flagellati pure nel caso in cui avessero solamente nominato Kościuszko e sui suoi ideali rivoluzionari.<ref name="kam146"/> [[Platon Zubov]], a cui furono assegnate tenute in Lituania, si comportò in modo particolarmente feroce, dal momento che torturò personalmente fino alla morte molti contadini che protestavano per il peggioramento delle condizioni. Col tempo, invalse la pratica delle autorità russe di arruolare gli agricoltori nell'esercito, incaricandoli di ricoprire compiti a cui spesso venivano legati vita natural durante.<ref name="kam146"/><ref name="gli"/>

=== Nel resto del mondo ===


===Conseguenze internazionali===
{{vedi anche|Effetti della rivolta polacca del 1794}}
{{vedi anche|Effetti della rivolta polacca del 1794}}


[[File:Banner of Kościuszko Uprising.PNG|thumb|upright=0.7|left|Bandiera dei soldati polacchi a Cracovia]]
Al momento dello scoppio della rivolta polacca, era in corso da circa due anni la guerra fra la [[Rivoluzione francese|Francia rivoluzionaria]] e tutti gli stati che la circondavano, complessivamente definiti l'"Europa dei tiranni". Nel corso del [[1793]] con una grande controffensiva i [[Prima coalizione|coalizzati]] avevano rioccupato i [[Paesi Bassi del Sud|Paesi Bassi austriaci]] e la [[Renania|Cisrenania]] e potevano contare su un formidabile apparato militare e passarono la consueta pausa invernale delle operazioni militari, certi dei propri mezzi per la nuova offensiva di primavera. <br>
Proprio al momento della ripresa delle operazioni tutti i piani vennero sconvolti dalla inattesa insurrezione polacca: ciò non tanto per l'entità della minaccia militare [[Polonia|polacca]], quanto semmai per la debolezza della ribellione: [[Berlino]] non desiderava concedere a [[San Pietroburgo]] l'occasione di agire sola su un teatro assai più facile del [[Belgio]], mentre a [[Vienna]] il cancelliere [[Giovanni Amadeo Francesco di Paola Thugut|Thugut]] non poteva correre il rischio di restare escluso, come era già accaduto, solo all'inizio del [[1793]], con la [[Spartizioni della Polonia|seconda spartizione]].


Al momento dello scoppio della rivolta polacca, era in corso da circa due anni la guerra fra la [[Rivoluzione francese|Francia rivoluzionaria]] e tutti gli Stati che la circondavano, complessivamente definiti l'"Europa dei tiranni". Nel corso del 1793, con una grande controffensiva i [[Prima coalizione|coalizzati]] avevano rioccupato i [[Paesi Bassi del Sud|Paesi Bassi austriaci]] e la [[Renania|Cisrenania]] e, potendo contare su un formidabile apparato militare, trascorsero la consueta pausa invernale delle operazioni militari, certi dei propri mezzi per la nuova offensiva di primavera.
Complessivamente l'intervento delle due potenze nella repressione dell'insurrezione del [[Tadeusz Kościuszko|Kosciusko]] non risultò decisivo, mentre assai lo furono i danni: mentre il grosso dell'[[esercito prussiano]] e parte di quello [[Sacro Romano Impero Germanico|imperiale]] erano impegnati in [[Polonia]], nei [[Paesi Bassi del Sud|Paesi Bassi austriaci]] i [[Francia|francesi]] poterono passare all'offensiva, costringendo gli imperiali a sgomberare i Paesi Bassi austriaci, lasciando ai francesi libera la strada della [[Renania]] e delle [[Repubblica delle Sette Province Unite|Province Unite]], che vennero entrambe conquistate.


Proprio al momento della ripresa delle operazioni, tutti i piani vennero sconvolti dalla inattesa insurrezione polacca: ciò non tanto per l'entità della minaccia militare polacca, quanto semmai per la debolezza della ribellione: [[Berlino]] non desiderava concedere a San Pietroburgo l'occasione di agire sola su un teatro invero più facile del [[Belgio]], mentre a [[Vienna]] il cancelliere [[Giovanni Amadeo Francesco di Paola Thugut|Thugut]] non poteva correre il rischio di restare escluso, come era già accaduto, solo all'inizio del 1793, con la seconda spartizione.<ref name="hag115128"/>
Ma ancor più grave furono le conseguenze nel medio termine:

*[[Berlino]] non solo dovette ammettere la preponderanza [[Impero russo|russa]], rinunciando a [[Varsavia]], ma si vide altresì costretta a concludere con la Francia, il 1º aprile [[1795]], la [[Pace di Basilea (5 aprile 1795)|pace di Basilea]]: ciò che segnò una profonda frattura con gli ex alleati, tanto che di lì a due anni [[Federico Guglielmo III di Prussia|Federico Guglielmo III]], nel frattempo succeduto al [[Federico Guglielmo II di Prussia|padre]], si sarebbe rifiutato di partecipare alla [[Seconda coalizione|seconda coalizione anti-francese]], del [[1798]].
Nel complesso, l'intervento delle due potenze nella repressione dell'insurrezione di Kościuszko non risultò decisiva, essendoci invece al compenso assai danni: mentre il grosso dell'esercito prussiano e parte di quello [[Sacro Romano Impero Germanico|imperiale]] erano impegnati in Polonia, nei [[Paesi Bassi del Sud|Paesi Bassi austriaci]] i francesi poterono passare all'offensiva, costringendo gli imperiali a sgomberarli e lasciando ai francesi libera la strada della [[Renania]] e delle [[Repubblica delle Sette Province Unite|Province Unite]], che vennero entrambe conquistate.<ref name="gra95125">{{cita pubblicazione|lingua=en|url=https://dspace.uni.lodz.pl/xmlui/bitstream/handle/11089/16589/095_125_grajewski.pdf?sequence=1&isAllowed=y|autore=Radosław Żurawski vel Grajewski|editore=Istituto della storia dell'Università di Łódź|titolo=Poland in the Period of Partitions 1795–1914|pagine=95-125}}</ref>
*[[Vienna]], che pure aveva ottenuto la Polonia meridionale fino quasi a [[Varsavia]], con [[Cracovia]] e [[Lublino]], si trovò sola, insieme al [[Regno di Sardegna]] e la lontana [[Inghilterra]] a fronteggiare la prossima offensiva francese.

*[[Londra]], con la caduta di [[Amsterdam]] il 19 gennaio [[1795]], perse il proprio principale alleato e satellite sul continente europeo. e dovette dedicare grandi risorse all'occupazione delle numerose colonie olandesi in [[America]] ed [[Asia]], per evitare che cadessero sotto controllo della [[Rivoluzione francese|Francia rivoluzionaria]].
Ancor più gravi furono le conseguenze nel medio termine:

* [[Berlino]] non solo dovette ammettere la preponderanza russa, rinunciando a Varsavia, ma si vide altresì costretta a concludere con la Francia, il 1º aprile 1795, la [[Pace di Basilea (5 aprile 1795)|pace di Basilea]]: ciò che segnò una profonda frattura con gli ex alleati, tanto che di lì a due anni [[Federico Guglielmo III di Prussia|Federico Guglielmo III]], nel frattempo succeduto al [[Federico Guglielmo II di Prussia|padre]], si sarebbe rifiutato di partecipare alla [[Seconda coalizione|seconda coalizione anti-francese]], del 1798.<ref name="hag115128"/>
* Vienna, che pure aveva ottenuto la Polonia meridionale fin quasi a Varsavia, con Cracovia e Lublino, si trovò sola, insieme al [[Regno di Sardegna]] e alla lontana [[Inghilterra]] a fronteggiare la prossima offensiva francese.
* [[Londra]], con la caduta di [[Amsterdam]] il 19 gennaio 1795, perse il proprio principale alleato e satellite sul continente europeo. e dovette dedicare grandi risorse all'occupazione delle numerose colonie olandesi in [[America]] ed [[Asia]], per evitare che cadessero sotto controllo della Francia rivoluzionaria.<ref name="gra95125"/>

== Note al testo ==

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== Note bibliografiche ==


==Note==
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== Voci correlate ==

* [[Panorama di Racławice]]


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Insurrezione di Kościuszko
Estensione della rivolta di Kościuszko del 1794
Data24 marzo - 16 novembre 1794
LuogoConfederazione polacco-lituana, Prussia polacca[nota 1] (Grande Polonia e Cuiavia), Russia polacca[nota 1]
Causaseconda spartizione della Polonia
EsitoVittoria dell'Impero russo e del Regno di Prussia:
Modifiche territorialiScomparsa della Polonia e della Lituania
Schieramenti
Comandanti
Tadeusz Kościuszko
(fino al 12 ottobre 1794) [nota 3]
Alexander Suvorov
  • Nikolai Repnin (generale in carica delle truppe russe in Lituania, capo di tutte le operazioni contrarie alla rivolta dal 3 maggio 1794)
  • Ivan Saltykov (generale in carica delle truppe russe in Ucraina)
  • Iosif Igelström (generale in carica delle truppe russe della Colonia) [1]
  • Wilhelm Derfelden
  • Ivan Ferzen
  • Ivan German
  • Boris Lassi
  • Fëdor Denisov
  • Bogdan Knorring
  • Leonty Bennigsen
  • Fedor Buksgevden
  • Pavel Tsitsianov
  • Aleksandr Tormasov
  • Valerian Zubov
  • Federico Guglielmo II
  • Voci di rivolte presenti su Wikipedia
    Franciszek Smuglewicz, il Giuramento di Tadeusz Kościuszko nella piazza del Mercato Centrale di Cracovia, 1797

    L'insurrezione di Kościuszko (in polacco Insurekcja kościuszkowska o powstanie kościuszkowskie; in russo Восстание Костюшко?, Vosstanije Kostjuško; in tedesco Kościuszko-Aufstand, nota anche come rivolta polacca del 1794[2] fu una sommossa condotta contro l'Impero russo e il Regno di Prussia capeggiata da Tadeusz Kościuszko nella Repubblica delle Due Nazioni e nella Prussia polacca tra marzo e novembre del 1794.[2] Le schermaglie culminarono con la repressione dei ribelli da parte delle armate straniere e si rivelò un tentativo fallito il cui scopo risultava quello di liberare la Confederazione polacco-lituana dall'influenza russa dopo la seconda spartizione della Polonia (1793) e la costituzione della confederazione di Targowica.

    Contesto storico

    Declino della Confederazione

    All'inizio del XVIII secolo, i magnati della Polonia e della Lituania amministravano di fatto lo Stato, o meglio, riuscivano a garantire che non venissero attuate riforme che avrebbero potuto indebolire il loro status privilegiato durante il periodo della cosiddetta libertà dorata.[3] L'abuso della regola del liberum veto, attraverso cui anche un solo membro del Sejm (il parlamento) poteva bloccare l'iter legislativo di approvazione di una proposta, paralizzò inoltre vari procedimenti giudiziari, oltre a favorire la presenza di deputati corrotti da magnati o l'ingerenza di potenze straniere: la posizione dei membri di spicco della szlachta, termine con cui si designava l'aristocrazia locale, gelosi dei propri privilegi e convinti di vivere in un'"età dell'oro" senza precedenti, lesero l'esecutivo della Confederazione per oltre un secolo.[4][5][6]

    L'idea di riformare la Repubblica delle Due Nazioni si fece strada a partire dalla metà del XVII secolo, in quanto rimaneva pur sempre una grande potenza europea solo cent'anni prima e figurava ancora tra le nazioni più vaste del continente.[7][8] I magnati della Confederazione guardavano alle novità con sospetto e le potenze contigue, specie la Russia, soddisfatte del deterioramento interno, aborrivano il pensiero di un potere democratico e in ripresa ai loro confini.[9] Con l'esercito della Confederazione ridotto a circa 16.000 combattenti, fu facile per i suoi vicini intervenire direttamente: i russi contavano 300.000 unità, i prussiani e gli austriaci 200.000 uomini ciascuno.[10]

    Tentativi di riforma

    Lo stesso argomento in dettaglio: Grande Sejm e Costituzione polacca di maggio.

    Un'opportunità di rinnovamento si verificò durante il "Grande Sejm", chiamato anche Sejm dei quattro anni, del 1788-1792, iniziato il 6 ottobre 1788 con 181 deputati.[11] Le nazioni contigue alla Polonia-Lituania, occupate da altri conflitti, apparivano in quel momento non concentrate né capaci di intervenire con la forza negli affari polacchi: la Russia e l'Austria erano infatti impegnate contro l'Impero ottomano (rispettivamente nella guerra russo-turca (1787–1792) e nella guerra austro-turca (1787–1791); oltretutto, Pietroburgo fu ulteriormente distratta da uno scontro scoppiato con gli svedesi (1788–1790).[12][13] Una nuova alleanza tra la Polonia-Lituania e la Prussia sembrò fornire garanzie di sicurezza contro l'intervento russo, e il 3 maggio 1791 fu letta e adottata la nuova costituzione, sulla scia di una grande euforia da parte del popolo.[12][14][15]

    Una volta archiviate le guerre con la Turchia e la Svezia, l'imperatrice Caterina era furiosa per l'adozione del documento, che, a suo giudizio, minacciava l'influenza russa in Polonia.[16][17] Dalla Russia, che vedeva la Polonia come un protettorato de facto, uno dei principali autori di politica estera nazionale, Aleksandr Bezborodko scriveva a seguito della stesura della carta costituzionale: "Da Varsavia sono arrivate le peggiori notizie: il re polacco è diventato quasi un sovrano".[18] Anche la Prussia era fortemente contraria alla nuova costituzione, e i diplomatici polacchi ricevettero una nota in cui si riferiva che la nuova costituzione aveva cambiato lo Stato polacco così tanto che la Prussia non considerava più vincolanti i suoi precedenti obblighi.[19] Proprio come la Russia, la Prussia era preoccupata che lo stato polacco appena rafforzato potesse diventare una minaccia e il ministro degli esteri prussiano, Friedrich Wilhelm von Schulenburg-Kehnert, chiaramente e con raro candore disse ai polacchi che la Prussia non sosteneva la costituzione e si rifiutava di assistere la Confederazione in qualsiasi forma, anche come mediatore, poiché non era nell'interesse dello stato della Prussia vedere la Polonia-Lituania rafforzata, in quanto avrebbe potuto nuocere alla Prussia in futuro.[19] Lo statista prussiano Ewald von Hertzberg espresse lucidamente i timori dei conservatori europei: "I polacchi hanno dato il colpo di grazia alla monarchia prussiana votando una costituzione", realizzando che una Confederazione forte avrebbe potuto probabilmente richiedere la restituzione delle terre che la Prussia aveva acquisito nella prima spartizione.[20]

    Seconda spartizione della Polonia

    Mutamenti territoriali derivanti dalla seconda spartizione della Polonia

    Non si deve credere che la Costituzione fosse stata adottata senza dissenso interno alcuno, essendo stata anzi essa stessa promulgata in un contesto di semi-irregolarità procedurale a livello legislativo (ovvero con l'assenza di un numero consistente di partecipanti alle sedute del Sejm). I magnati che si erano opposti alla bozza di costituzione fin dall'inizio, tra cui Franciszek Ksawery Branicki, Stanisław Szczęsny Potocki, Seweryn Rzewuski, e Szymon e Józef Kossakowski, chiesero alla zarina Caterina di intervenire e ripristinare i loro privilegi (le Leggi Cardinali, provvedimenti che garantivano una serie di vantaggi inequivocabili per i più abbienti, vennero abolite nel maggio del 1791).[21] A tal fine formarono questi magnati la confederazione di Targowica: il proclama dei membri, redatto a Pietroburgo nel gennaio 1792, criticava la costituzione per aver contribuito al "contagio delle idee democratiche" a seguito degli "esempi fatali fissati a Parigi".[22][23] Si affermava inoltre che "Il parlamento [...] ha infranto tutte le leggi fondamentali, ha spazzato via tutte le libertà della nobiltà e il 3 maggio 1791 si è trasformato in una rivoluzione e in una cospirazione".[23] I confederati dichiararono l'intenzione di superare questa rivoluzione, asserendo: "Non possiamo fare altro che rivolgerci con fiducia alla zarina Caterina, un'imperatrice distinta e giusta, nostra vicina amica e alleata", che "rispetta il bisogno di benessere della nazione e offre sempre una mano".[23]

    Il 18 maggio 1792 l'ambasciatore russo in Polonia, Yakov Bulgakov, consegnò una dichiarazione di guerra al ministro degli Esteri polacco Joachim Chreptowicz.[24] Quando i russi entrarono con la forza in Polonia e Lituania, innescando la guerra russo-polacca del 1792, il Sejm votò per aumentare l'esercito confederato a 100.000 uomini, ma a causa di tempo e fondi insufficienti il numero non fu mai raggiunto e andò presto abbandonato anche come obiettivo.[25][26] La guerra si concluse senza schermaglie eclatanti, con una capitolazione firmata dal monarca polacco Stanislao II Augusto Poniatowski, che si augurava si potesse approdare a un compromesso diplomatico.[27]

    Le speranze di Poniatowski e dei riformisti che lo sostenevano andarono presto deluse: con loro grande sorpresa, il Sejm di Grodno, indirizzato o comunque condizionato dalle truppe russe, diede il via a quella che sarebbe divenuta nota come seconda spartizione della Polonia.[28][27] Il 23 novembre 1793 concluse le sue deliberazioni sotto costrizione, annullando la costituzione approvata due anni prima e accettando le decisioni politiche imposte da Pietroburgo.[27] La seconda frammentazione fu così acuta da impedire la prosecuzione dell'esistenza della Repubblica: la Polonia perse infatti 300.000 km² di territorio, l'80% dei quali andò alla Russia e il resto alla Prussia, mentre nulla all'Austria, non avendovi partecipato: in più la popolazione si ridusse di circa un terzo.[29] Ciò che restava della Repubblica delle Due Nazioni era semplicemente un piccolo stato cuscinetto con un fantoccio al comando e delle guarnigioni russe che tenevano d'occhio il ridotto esercito polacco.[30][31] Un tale risultato si rivelò un duro colpo per i membri della confederazione di Targowica, che vedevano le loro azioni come una difesa dei privilegi secolari dei magnati, ma che da allora furono bollati dalla maggioranza dei polacchi popolazione come traditori.[32]

    Inquietudine crescente

    L'esercito polacco era ampiamente insoddisfatto della capitolazione, poiché il grosso dei comandanti la considerava prematura; l'influente Tadeusz Kościuszko, veterano della guerra d'indipendenza americana, il principe Józef Poniatowski e molti altri avrebbero criticato la decisione del re e alcuni, tra cui il primo della lista appena esposta, si dimisero dalle loro cariche poco dopo.[33] Dopo la resa della Confederazione in quella guerra e l'abrogazione della carta costituzionale, l'esercito fu ridotto a circa 36.000 unità, ma nel 1794 i russi chiesero un ulteriore ridimensionamento a 17.800 uomini.[34] Il dissenso tra le fila dei soldati polacchi si rivelarono una delle scintille che avrebbero portato all'imminente conflitto.[35]

    La capitolazione del re fu un duro colpo per Kościuszko, che non aveva perso una sola battaglia nella campagna. A metà settembre si era rassegnato a lasciare il paese e partì da Varsavia all'inizio di ottobre.[36][37] Kościuszko si stabilì a Lipsia, dove molti altri importanti comandanti e politici polacchi formarono una comunità di emigrati: Presto lui e alcuni altri iniziarono a preparare una rivolta contro il dominio russo in Polonia.[36][37] I politici, raggruppati intorno a Ignacy Potocki e Hugo Kołłątaj, cercò contatti con gruppi di opposizione simili formati in Polonia e nella primavera del 1793 si unirono altri politici e rivoluzionari, tra cui l'ufficiale Ignacy Działyński. Mentre Kołłątaj e altri avevano iniziato a pianificare l'insurrezione prima di incontrare Kościuszko, il suo sostegno si dimostrò per loro un grande vantaggio, poiché era, a quel tempo, tra le figure più popolari in tutta la Polonia.[36][37]

    Nell'agosto 1793 Kościuszko tornò a Lipsia, dove ricevette richieste per iniziare a pianificare la ribellione; tuttavia, lasciava trapelare la preoccupazione che quest'evento avrebbe scatenato la reazione delle tre potenze partitrici.[36][37] A settembre attraversò clandestinamente la demarcazione confederata per condurre osservazioni personali e incontrare alcuni ufficiali simpatizzanti di alto rango di quel che restava dell'esercito polacco, tra cui il generale Józef Wodzicki.[38] I preparativi in ​​Polonia procedevano a rilento, spingendolo pertanto a posticipare le operazioni e a pensare di viaggiare in Italia, programmando di tornare a febbraio.[38] Tuttavia, la situazione in Polonia stava cambiando rapidamente: i governi russo e prussiano costrinsero la Polonia-Lituania a sciogliere nuovamente la maggior parte delle sue forze armate e le unità ridotte dovevano essere arruolate tra le fila russe.[38] Inoltre, a marzo gli agenti zaristi scoprirono il gruppo di rivoluzionari a Varsavia e iniziò ad arrestare importanti politici e comandanti militari polacchi.[38] Kościuszko dovette dunque accelerare i progetti prima del previsto e il 15 marzo 1794 partì per Cracovia.[39]

    Il 12 marzo 1794, il generale Antoni Madaliński, comandante della 1ª brigata di cavalleria nazionale della Grande Polonia (1.500 uomini) decise di disobbedire all'ordine di smobilitazione, facendo avanzare le sue truppe da Ostrołęka a Cracovia.[40] Una simile decisione innescò lo scoppio di focolai di rivolte contro le forze russe in tutto il paese. Alla guarnigione russa di Cracovia fu ordinato di lasciare la città e affrontare Madalinski, cosa che lasciò l'antica capitale del Regno completamente indifesa, ma sventò anche il piano di Kosciuszko di impossessarsi delle loro armi.[39][40]

    Insurrezione

    Il manifesto della rivolta di Kościuszko, 24 marzo 1794

    Il 24 marzo 1794 Tadeusz Kościuszko proclamò l'insurrezione generale nella piazza principale di Cracovia: dopo aver radunato una discreta folla, Kościuszko si dichiarò Naczelnik (comandante in capo) delle forze polacco-lituane che combattevano l'occupazione russa. Assunti poteri dittatoriali, nominò subito un governo provvisorio.[41]

    Per rafforzare le forze polacche, Kościuszko emise un atto di mobilitazione, richiedendo che ogni cinque case della Piccola Polonia fosse delegato almeno un soldato abile equipaggiato con «carabina, picca, o ascia». La mobilitazione, indirizzata ad individui che avessero tra i 18 e i 40 anni, attirò presto 10.000 coscritti.[42] Le difficoltà nel fornire gli armamenti necessari per le truppe obbligò Kościuszko a formare unità composte di persone armate di falci, divenute più famose grazie alle tele che le immortalarono.[41]

    Per stroncare l'opposizione ancora debole, lo zar ordinò ai corpi del maggior generale Fëdor Denisov di colpire Cracovia: il 4 aprile entrambi gli eserciti si incontrarono presso il villaggio di Racławice e diedero luogo alla battaglia omonima, in cui le forze di Kościuszko sconfissero gli oppositori, superiori per numero e tecnica; dopo una sanguinosa lotta, i russi abbandonarono il campo di battaglia.[43] Gli uomini di Kościuszko erano troppo provati per poter iniziare un altro incontro col nemico e per scacciare le truppe russe al di fuori della Piccola Polonia. Nonostante l'importanza strategica della vittoria fosse quasi nulla, la notizia delle gesta eroiche si diffuse rapidamente e subito si unirono alle file dei rivoluzionari uomini giunti da tutta la Polonia e anche da fuori. All'inizio di aprile le forze polacche concentrate nelle terre di Lublino e della Volinia, pronte per essere inviate nello Zarato, si unirono alle forze di Kościuszko.[44] Nel frattempo, in Lituania, Jakub Jasiński risultò il principale fautore delle proteste e le alimentò essenzialmente a Vilnius.[43] Il 16 aprile 1794, un distaccamento armato di stanza a Šiauliai insorse e, il 23, i ribelli presero il controllo dell'odierna capitale lituana e arrestarono le truppe russe.[43]

    Battaglia di Racławice, Jan Matejko, olio su canapa, 1888, Museo Nazionale di Cracovia. 4 aprile 1794

    Il 17 aprile a Varsavia il tentativo russo di arrestare i sospetti rivoltosi e di disarmare le deboli guarnigioni polacche di Varsavia del generale Stanisław Mokronowski impadronendosi dell'arsenale in via Miodowa innescò la sommossa contro i russi, capeggiata dal comandante militare Jan Kiliński e avvenuta nell'indecisione del re Stanislao II Augusto.[45][41] Gli insorti furono facilitati dall'incompetenza dell'ambasciatore e comandante russo Iosif Igelström e dal fatto che il giorno scelto era il martedì grasso della settimana santa, durante il quale molti soldati imperiali erano in chiesa per la messa, senza armi; un terzo motivo che può essere considerato riguarda la popolazione civile, che assistette i militari polacchi e agevolò il fattore sorpresa nell'attacco dei diversi gruppi stranieri. Dopo due giorni di pesanti combattimenti, i russi dovettero sopportare il peso di almeno 2.000 morti e salutare la città.[46]

    Il 7 maggio Kościuszko emise un'ordinanza che divenne nota come "manifesto di Połaniec", con il quale abolì parzialmente la servitù della gleba in Polonia, concesse i diritti civili a tutti i contadini e si dichiarò pronto a fornire loro l'aiuto statale necessario contro gli abusi dei nobili.[47] Nonostante la legge non sia divenuta mai pienamente operativa e sia stata boicottata da gran parte della nobiltà, attrasse tuttavia molti contadini alla rivoluzione: fu la prima volta nella storia polacca che i contadini furono considerati ufficialmente parte della nazione, parola che prima di allora era legata solo alla szlachta.[47]

    Nonostante le promesse di riforme e reclutamento di nuove forze, la situazione strategica delle forze polacche appariva ancora critica: il 10 maggio i soldati prussiani attraversarono i confini polacchi e si unirono agli eserciti russi che operavano nella Polonia settentrionale.[48] Il 6 giugno Kościuszko fu sconfitto nella battaglia di Szczekociny dall'unione delle forze russo-prussiane e l'8 giugno il generale Józef Zajączek rimediò una battuta d'arresto nella battaglia di Chełm.[45] I soldati polacchi si ritirarono verso Varsavia e cominciarono a fortificarla. Il 15 giugno l'esercito russo conquistò Cracovia senza sollevare opposizioni, ma i soldati russi persero una serie di confronti a Varsavia e i difensori riuscirono a terminare gli sforzi per la fortificazione.[45] L'assedio di Varsavia, avvenuto il 22 luglio, non ottenne il risultato sperato. Nel frattempo, il 20 agosto ebbe inizio una sollevazione nella Grande Polonia e i prussiani furono obbligati al ritiro da Varsavia.[45] L'assedio ebbe fine il 5 settembre; le forze russe dirette da Ivan Fersen si ritirarono verso il fiume Pilica.[49]

    Benché l'opposizione in Lituania fosse stata presto stroncata dalle truppe russe (Wilno fu assediata e capitolò il 12 agosto), la sommossa in Grande Polonia ottenne alcuni successi: un gruppo di soldati polacchi sotto il comando del generale Jan Henryk Dąbrowski conquistò Bydgoszcz (2 ottobre) ed entrò in Pomerania senza opposizioni; grazie alla mobilità delle forze, il generale Dąbrowski sfuggì all'accerchiamento effettuato dall'esercito prussiano e ruppe le linee nemiche, obbligando i prussiani a ritirare gran parte delle loro forze dalla Polonia centrale.[45][50]

    Battaglia di Szczekociny, 1794

    Nel frattempo i russi allestirono un nuovo contingente diretto dal generale Aleksandr Suvorov, cui fu ordinato di unirsi al contingente di Ivan Fersen presso Varsavia. Dopo le battaglie di Krupczyce (17 settembre) e Terespol (19 settembre), il nuovo esercito iniziò la sua marcia verso la capitale polacca.[45][50] Per impedire agli eserciti russi di unirsi, Kościuszko mobilitò le proprie forze a Varsavia e il 10 ottobre diede inizio alla battaglia di Maciejowice, ma nonostante i suoi piani, le unità russe combatterono insieme e vinsero la battaglia, Kościuszko stesso fu ferito durante i combattimenti e fatto prigioniero dai russi, che lo inviarono a Pietroburgo.[51]

    Il nuovo comandante dell'insurrezione, Tomasz Wawrzecki, non risultò in grado di controllare le lotte interne per il potere e divenne infine il comandante di una forza militare molto indebolita, mentre il potere politico fu gestito dal generale Józef Zajączek, che dovette combattere contro i liberali di sinistra, di destra e la nobiltà monarchica.[52]

    Il 4 settembre le forze unite della Russia iniziarono l'assalto di Praga, quartiere di Varsavia. Dopo quattro ore di battaglia, i 24.000 uomini russi ruppero le difese polacche e iniziarono a incendiare la zona; l'intero distretto ne uscì completamente distrutto e circa 20.000 abitanti furono assassinati: l'evento divenne noto come "massacro di Praga". Wawrzecki decise di ritirare le truppe rimanenti e il 5 novembre Varsavia infine cadde.[52][45]

    Il 16 novembre, presso Radoszyce, Wawrzecki si arrese: questo evento segnò la fine della rivolta. La sovranità della Polonia-Lituania poteva dirsi scomparsa e, l'anno successivo, si verificò la terza spartizione della Polonia, in seguito alla quale l'Austria, la Russia e la Prussia annessero ai propri domini la fetta restante della nazione, facendola scomparire dalle mappe europee.[53]

    Conseguenze

    In Polonia

    Impiccagione dei traditori affiliati alla confederazione di Targowica, dipinto da Jean Pierre Norblin de la Gourdaine
    Kościuszko durante battaglia di Maciejowice nel 1794; autore Jan Bogumił Plersch (Kościuszko venne ferito e fatto prigioniero)

    L'esito dell'insurrezione di Kościuszko si trasformò in una severa sentenza per la Polonia: la nazione cessò di esistere nei successivi 123 anni e tutte le sue istituzioni andarono smantellate dalle potenze occupanti. Tuttavia, la sommossa segnò anche la nascita del moderno pensiero politico in Polonia e in Europa centrale: il manifesto di Połaniec di Kościuszko e i giacobini di sinistra diedero il via ai movimenti di sinistra polacchi e molti politici polacchi che erano stati attivi durante la rivolta divennero gli artefici della politica polacca, sia in patria che all'estero, del XIX secolo.[47]

    Nelle terre della Polonia spartita il fallimento dell'insurrezione causò una catastrofe economica, poiché i mercati economici vecchi di secoli furono divisi gli uni dagli altri, spingendo verso il collasso del commercio; diverse banche chiusero, come anche alcuni dei pochi centri manifatturieri della confederazione. Le riforme effettuate da Kościuszko, orientate all'abolizione della servitù della gleba, si risolsero in un nulla di fatto.[47] Tutte le potenze spartitrici tassarono pesantemente le terre neo-acquisite, rimpinguando le proprie finanze a scapito della popolazione locale.

    Anche il sistema scolastico patì, dato che nelle aree conquistate venne data poca priorità alle scuole. La Commissione di istruzione nazionale (Komisja Edukacji Narodowej), il primo ministero dell'istruzione al mondo, fu abolita, poiché i governi assolutisti non traevano vantaggi dall'investimento nell'istruzione nei territori abitati dalle minoranze polacche sempre in subbuglio.[12][54][55][56] La strada per la creazione di istituti di istruzione durante il periodo delle spartizioni divenne molto difficoltosa: quando ad esempio si tentò di far aprire i battenti a una nuova università a Varsavia, le autorità prussiane si opposero. Inoltre, in vari insediamenti importanti della Confederazione si verificarono processi di germanizzazione e di russificazione; solo nei territori acquisiti dall'Austria ebbero luogo piccoli interventi nel programma degli studi.[57][58]

    Le condizioni di vita divennero particolarmente dure nei territori dominati dalla Russia: migliaia di famiglie polacche simpatizzanti dell'insurrezione di Kościuszo furono private dei propri possedimenti e abitazioni, andati assegnati a generali russi e alla corte di San Pietroburgo e, secondo le stime storiografiche, circa 650.000 contadini furono ceduti agli ufficiali russi.[57][59] Alcuni nobili, soprattutto nelle regioni della Lituania e della Rutenia, furono espulsi nella Russia meridionale, dove sperimentarono da vicino le politiche di russificazione; a vari esponenti della szlachta venne negato il titolo nobiliare, circostanza che comportò la perdita dei privilegi legali e dello status sociale, oltre che la preclusione alla maggioranza delle cariche amministrative o militare, che solitamente permettevano di intraprendere percorsi finalizzati ad aspirare ad incarichi di prestigio. La privazione del titolo implicò anche che essi non potevano più possedere terre.[59] I servi della gleba, invero già abbastanza vessati in passato, peggiorarono ulteriormente, in quanto le condizioni vennero assimilate a quelle della Russia. I contadini venivano flagellati pure nel caso in cui avessero solamente nominato Kościuszko e sui suoi ideali rivoluzionari.[57] Platon Zubov, a cui furono assegnate tenute in Lituania, si comportò in modo particolarmente feroce, dal momento che torturò personalmente fino alla morte molti contadini che protestavano per il peggioramento delle condizioni. Col tempo, invalse la pratica delle autorità russe di arruolare gli agricoltori nell'esercito, incaricandoli di ricoprire compiti a cui spesso venivano legati vita natural durante.[57][59]

    Nel resto del mondo

    Lo stesso argomento in dettaglio: Effetti della rivolta polacca del 1794.
    Bandiera dei soldati polacchi a Cracovia

    Al momento dello scoppio della rivolta polacca, era in corso da circa due anni la guerra fra la Francia rivoluzionaria e tutti gli Stati che la circondavano, complessivamente definiti l'"Europa dei tiranni". Nel corso del 1793, con una grande controffensiva i coalizzati avevano rioccupato i Paesi Bassi austriaci e la Cisrenania e, potendo contare su un formidabile apparato militare, trascorsero la consueta pausa invernale delle operazioni militari, certi dei propri mezzi per la nuova offensiva di primavera.

    Proprio al momento della ripresa delle operazioni, tutti i piani vennero sconvolti dalla inattesa insurrezione polacca: ciò non tanto per l'entità della minaccia militare polacca, quanto semmai per la debolezza della ribellione: Berlino non desiderava concedere a San Pietroburgo l'occasione di agire sola su un teatro invero più facile del Belgio, mentre a Vienna il cancelliere Thugut non poteva correre il rischio di restare escluso, come era già accaduto, solo all'inizio del 1793, con la seconda spartizione.[58]

    Nel complesso, l'intervento delle due potenze nella repressione dell'insurrezione di Kościuszko non risultò decisiva, essendoci invece al compenso assai danni: mentre il grosso dell'esercito prussiano e parte di quello imperiale erano impegnati in Polonia, nei Paesi Bassi austriaci i francesi poterono passare all'offensiva, costringendo gli imperiali a sgomberarli e lasciando ai francesi libera la strada della Renania e delle Province Unite, che vennero entrambe conquistate.[60]

    Ancor più gravi furono le conseguenze nel medio termine:

    • Berlino non solo dovette ammettere la preponderanza russa, rinunciando a Varsavia, ma si vide altresì costretta a concludere con la Francia, il 1º aprile 1795, la pace di Basilea: ciò che segnò una profonda frattura con gli ex alleati, tanto che di lì a due anni Federico Guglielmo III, nel frattempo succeduto al padre, si sarebbe rifiutato di partecipare alla seconda coalizione anti-francese, del 1798.[58]
    • Vienna, che pure aveva ottenuto la Polonia meridionale fin quasi a Varsavia, con Cracovia e Lublino, si trovò sola, insieme al Regno di Sardegna e alla lontana Inghilterra a fronteggiare la prossima offensiva francese.
    • Londra, con la caduta di Amsterdam il 19 gennaio 1795, perse il proprio principale alleato e satellite sul continente europeo. e dovette dedicare grandi risorse all'occupazione delle numerose colonie olandesi in America ed Asia, per evitare che cadessero sotto controllo della Francia rivoluzionaria.[60]

    Note al testo

    1. ^ a b I termini Prussia e Russia polacca fanno riferimenti alle sezioni della Confederazione andate a queste due potenze nel 1793: per approfondire, si vedano seconda spartizione della Polonia e sollevazione della Grande Polonia (1794).
    2. ^ Non partecipò direttamente alle ostilità.
    3. ^ Servì come capo supremo delle forze armate nazionali (dittatore della rivolta) dallo scoppio dell'insurrezione fino al 12 ottobre 1794, de facto fino al 10 ottobre 1794, quando finì catturato durante la battaglia di Maciejowice: Madonia, p. 54.
    4. ^ Assunse la posizione di capo supremo delle forze armate nazionali (dittatore della rivolta) dopo la cattura di Tadeusz Kościuszko dopo la battaglia di Maciejowice, quando il Consiglio Nazionale Supremo lo proclamò capo della rivolta: Butterwick, p. 361.

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