Wikipedia:Oracolo/Archivio/novembre 2018

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novembre 2017 novembre 2019

Remulàz

cosa significa? --82.50.79.249 (msg) 15:25, 29 ott 2018 (CET)

Raphanus sativus#Varietà niger, oppure un amministratore di Wikipedia in Italiano ;-) --Nungalpiriggal (msg) 15:49, 29 ott 2018 (CET)
E le barbabietol e spinazz dove le metti? Ma attento a certi transilvani... --79.20.38.88 (msg) 09:22, 1 nov 2018 (CET)

Cos'è questo sito?

Sono finito per sbaglio qui. Il sito si chiama EverybodyWiki, e ci vedo voci che sono state o stanno per essere cancellate? Cos'è esattamente e a cosa serve?--Gybo 95 (msg) 23:40, 29 ott 2018 (CET)

Nella versione in lingua inglese spiegano che il loro scopo è quello di "cercare di salvare le voci che sono attualmente contrassegnate per la cancellazione su Wikipedia" (sic). Tecnicamente, hanno un bot che importa automaticamente le pagine appartenenti alle categorie di cancellazione, esclusa l'immediata. --Nungalpiriggal (msg) 07:18, 30 ott 2018 (CET)
Non è l'unico sito così, c'è anche chi lo fa a mano senza bot... --79.20.38.88 (msg) 09:16, 1 nov 2018 (CET)

Mangiare miele vecchio di 4000 anni

Salve. L'altro giorno guardavo in televisione un documentario che faceva vedere un uomo americano che mangiava una galletta confezionata dei tempi della guerra di secessione americana che è commestibile perché è privo di acqua e quindi non si sviluppavano microorganismi eccetera eccetera eccetera.

Questo stramboide mi ha fatto venire in mente una cosa che avevamo fatto in scienze in terza elementare (nel lontano A.S. 2006-2007) sul fatto che qualcuno aveva mangiato miele di 4000 anni nelle tombe egizie. Ricordavo giusto, infatti sono andato in soffitta, ho ritrovato il mio quaderno e ho trovato la pagina, dove c'è una scheda incollata che recita testualmente la seguente frase:

«...Gli Egizi apprezzavano moltissimo il miele tanto da depositarlo anche nelle tombe dei Faraoni e, quando, dopo ben 4000 anni, i vasi di miele chiusi furono aperti, si scoprì che il loro contenuto era ancora perfetto, che era commestibile e che aveva conservato nei millenni le sue caratteristiche.»

Può un alimento come il miele essere mangiato dopo 4000 anni senza causare problemi a chi lo mangia? Eventualmente si sa quale sia l'alimento più vecchio mai mangiato da un essere umano?

Grazie

--95.249.56.218 (msg) 13:56, 1 nov 2018 (CET)

Ora che quello che dicano i documentari sia sempre vero... vanno molto di moda quelli che parlano di uomini che affrontano la natura tutti armati unicamente di un coltello fatto con una lattina di coca cola di imitazione e vivono soli nella foresta insieme al cameraman che li riprende e il camion che trasporta la benzina per alimentare i gruppi elettrogeni necessari a caricare la batteria della camera. Anche il national geographic recentemente ha lanciato dei documentari, su per esempio quelli che fanno i camionisti alle alte latitudini scegliendo accuratamente dei cameraman che portino una sfiga terrificante; infatti ai poveri camionisti vittima della nefasta influenza dei cameraman gliene succede di tutti i colori. Business is business. Ciò premesso il miele è risaputo essere un alimento stabile, e considerato che stavano in una tomba del deserto, credo priva di umidità, presumibilmente chiusi, forse è anche possibile, ma non credo siano state fatte ricerche scientifiche del genere, di norma vietate, quelle fatte sulla pelle delle persone. --Pierpao.lo (listening) 15:47, 1 nov 2018 (CET)

Richiesta OSS

(Dal WP:SI)

buongiorno sono u OSS che lavora al pronto soccorso, faccio i turni come i miei colleghi infermieri il lavoro che svolgo a me piace moltissimo ma dopo 41 anni e sei mesi incomincia a pesarmi un pò.L a mia domanda è come mai a i miei colleghi infermieri e ostetriche è stato dato i lavori gravosi mentre a noi OSS no? mi chiamo alfio e sono nato nel 1958 e faccio parte dei lavoratori precoci. Questo commento senza la firma utente è stato inserito da 159.213.43.4 (discussioni · contributi) 08:43, 1 nov 2018 in WP:SI.

Qui non diamo consulenze legali, può parlarne col dirigente oppure se vuole una consulenza la cosa più semplice mi sembra sia quella di rivolgersi ai sindacati--Pierpao.lo (listening) 11:12, 1 nov 2018 (CET)
Per una descrizione più tecnica, visionare questa e quest'altra voce. --79.49.64.8 (msg) 22:11, 3 nov 2018 (CET)

gesto di protesta

è punibile a norma di legge chi per protesta tocca i testicoli delgi animali rinchiusi in uno zoo?

--2A02:29E0:2:6:216:3EFF:FE68:C00C (msg) 14:05, 1 nov 2018 (CET)

Inutile infierire: lo ha già punito a sufficienza madre natura. -- Rojelio (dimmi tutto) 14:07, 1 nov 2018 (CET)
Non sono esperto di legge, ma credo che sarebbe multabile. Non saprei se sarebbe perseguibile anche per atti osceni in luogo pubblico, lascio la palla a chi ne sa di più. A parte, è una delle cose più stupide che io abbia mai sentito e uno che fa una cosa del genere sarebbe da portare in uno di quei luoghi che la legge Basaglia ha chiuso--87.9.38.224 (msg) 17:47, 1 nov 2018 (CET)
In questo contesto, l'espressione "lascio la palla" acquisisce tutta una sua speciale valenza. XD XD -- Rojelio (dimmi tutto) 21:49, 1 nov 2018 (CET)
Più che il reato di atti osceni in luogo pubblico (art. 527 codice penale), il quale, a quanto ho visto, si applica solo ai comportamenti della sfera sessuale umana, potrebbe trattarsi del meno grave reato di atti contrari alla pubblica decenza (art. 726 codice penale): "Vanno qualificati come atti contrari alla pubblica decenza quelli che, a differenza degli atti osceni, non toccano la sfera degli interessi sessuali ma ledono semplicemente le regole etico sociali attinenti al normale riserbo ed alla elementare costumatezza, sì da produrre, se non anche disgusto, quanto meno disagio, fastidio e riprovazione, avuto riguardo ai comuni parametri di valutazione, rapportati allo specifico contesto ed alle particolari modalità di ogni fatto" (sentenza Cassazione penale n. 3557/2000, [1]).
Perché si configuri il reato di maltrattamento di animale (art. 544 ter codice penale), invece, è necessario che dall'atto scaturisca una lesione (cioè un danno alla salute) per l'animale stesso, quindi dipende dalle circostanze del "toccamento". --Franz van Lanzee (msg) 00:10, 2 nov 2018 (CET)
C'è anche il fatto che uno che fa una roba simile si espone inevitabilmente a dei rischi, dato che gli animali non si fanno toccare i gioielli così senza reagire. E per salvare la vita all'idiota, si dovrebbero mobilitare i soccorsi, e credo che anche per questo potrebbe arrivare qualche sanzione amministrativa. --79.50.114.196 (msg) 09:06, 2 nov 2018 (CET)

Qualcuno che ricordi

Ho letto, o visto, non ricordo dove che una domenica dell'autunno 1990 Tokyo ospitò un importante evento sportivo: non so però se si trattò di uno sport di squadra oppure individuale, ad esempio un match di wrestling o boxe (non parlo di Tyson-Douglas, quello fu a febbraio). La data dovrebbe essera stata il 18 novembre o 16 dicembre, ma non riesco a fornire ulteriori dettagli. Infine, l'evento fu trasmesso in televisione.


--79.50.44.198 (msg) 19:10, 1 nov 2018 (CET)

Da una breve googlata, di eventi sportivi importanti nel novembre-dicembre 1990 a Tokyo ci sono stati i World Top Four di pallavolo maschile 1990, dove l'Italia è arrivata 2°, e la Coppa Intercontinentale 1990, che l'ha vinta il Milan. Può essere uno di questi due quello che cercavi? --Ludwig von Drake (msg) 13:51, 3 nov 2018 (CET)

Quella del Milan si avvicina, ma non corrisponde come data (la settimana dopo). A questo punto, ipotizzo potesse trattarsi di wrestling. --79.49.64.8 (msg) 22:11, 3 nov 2018 (CET)

Rapporto sportivo tra allenatore e giocatori

I giocatori di una squadra di calcio, riflettono il modo di giocare del proprio allenatore, o ciascun giocatore ha il suo carattere? Ad esempio, nella Juve è come ci fossero 11 Massimiliano Allegri che giocano, o no? E quando Allegri giocava nel Cagliari, giocava come avrebbero giocato Bruno Giorgi e Óscar Tabárez, o aveva il suo modo di giocare? --151.49.77.111 (msg) 07:00, 3 nov 2018 (CET)

Allenare una squadra di calcio è un po' come fare una torta. Ogni ingrediente ha la sua personalità e sta al cuoco saper dosare gli ingredienti, modificandone in parte anche il sapore e la consistenza con opportuni trattamenti, per amalgamarli tra loro il meglio possibile e arrivare al massimo risultato. Io ad esempio sono un pessimo cuoco, non so come mi comporterei con una squadra di calcio, ma ho un cattivo presentimento... Ah, se alla Juve giocassero 11 Allegri, adesso probabilmente la squadra giocherebbe nell'eccellenza :-) --Lepido (msg) 09:22, 3 nov 2018 (CET)

Trilogia del raffreddore: parte 1

Di solito il raffreddore viene quando si passa dal troppo caldo al troppo freddo di botto, oppure quando si prende un po di freddo quando si è sudati. Ma il corpo in teoria non dovrebbe essere resistente alla temperatura? Perché il nostro corpo è così sensibile, e reagisce proprio in questo modo? E perché non succede lo stesso anche quando uno va a farsi una sauna e poi si butta nell'acqua fredda, cosa che molti fanno in qualunque impianto termale? --79.17.156.208 (msg) 10:14, 13 ott 2018 (CEST)

Hai già letto Raffreddore comune#Agenti_atmosferici? "Se il ruolo del raffreddamento del corpo sia un fattore di rischio per il raffreddore comune è un aspetto controverso" ... --80.116.45.213 (msg) 20:00, 13 ott 2018 (CEST)
Per esperienza diretta, ho notato che le persone che vivono in climi più rigidi vanno incontro molto meno spesso a raffreddore e influenza rispetto a chi abita in zone temperate. Suppongo perché alle basse temperature i virus dell'influenza sono meno attivi, oppure è solo una questione di anticorpi... boh. Comunque gli sbalzi di temperatura penso che facciano male a prescindere. --Daniele Pugliesi (msg) 19:05, 6 nov 2018 (CET)

Caldo, Freddo e Temperatura: Soggettiva o Oggettiva?

Esistono degli studi scientifici che dimostrino entro quali range esista una percezione soggettiva del caldo e del freddo? Premettendo che la percezione della temperatura è probabilmente per la maggiore personale (umidità, vento, fatica, seduto, stagione, terreno, indumenti, ecc...) e che ovviamente si da per scontato che non si può oggettivamente percepire freddo a 42°C o caldo a -20°C, sarebbe però interessante se in condizioni standard la percezione del caldo e del freddo siano effettivamente soggettive ed entro quali limiti, dato che specie nei periodi primaverili ed autunnali tra le persone vi sono contraddizioni e paradossi su come ad esempio si vestano e sentano o l'uno o l'altro.--Freebird73 (msg) 13:30, 15 ott 2018 (CEST)

Le storie personali e familiari sono piene di coppie in cui uno accende il termosifone e l'altro lo spenge; uno apre la finestra e l'altro la chiude; uno mette la coperta e l'altro la toglie. Direi quindi che la percezione sia obbligatoriamente soggettiva. Non esistono limiti perché i limiti sarebbero espressi in gradi che, invece, sono oggettivi. --Gac 15:55, 15 ott 2018 (CEST)
Stai dicendo che se un uomo sente caldo a -25*C è una cosa normale per il freddo è soggettivo? Ehm, qualquadra non cosa xD--Freebird73 (msg) 19:43, 15 ott 2018 (CEST)
Novosibirsk, uomo va al lavoro a torso nudo, con -30°... --Postcrosser (msg) 21:15, 15 ott 2018 (CEST)
Il fatto che UN SOLO uomo nudo vada a lavorare a -30°C non convalida NECESSARIAMENTE l'idea che la temperatura sia SOLO soggettiva.--Freebird73 (msg) 16:29, 16 ott 2018 (CEST)
Freebird73 Sicuramente superando certi valori di caldo o di freddo tutti sentirebbero caldo o freddo, ma dubito siano stati fatti studi approfonditi. Ricordo solo che su Focus diceva che 23 gradi è un po' un confine perchè alcuni hanno molto caldo, altri hanno molto freddo ma non è che ci fosse in fondo all'articolo una bibliografia a convalidarlo.--Pierpao.lo (listening) 16:44, 16 ott 2018 (CEST)
@Freebird73 Premetto che la domanda non è chiarissima, devi distinguere tra la temperatura effettiva e la temperatura percepita. Tu hai parlato di condizioni standard, quindi suppongo che intendi 25°C: a quella temperatura un cubetto di ghiaccio è oggettivamente freddo rispetto all'ambiente, perché la temperatura del ghiaccio è inferiore a 25°C, così come una stufa accesa è oggettivamente calda sempre rispetto all'ambiente. Per parlare di caldo oggettivo devi per forza avere due temperature di riferimento: non puoi bollare un cubetto di ghiaccio come caldo o freddo, perché se prendi dell'azoto liquido allora quel cubetto è oggettivamente più caldo.
Questo è il concetto di caldo|freddo oggettivo, paragonare due corpi a temperature distinte.
Poi un altra cosa è il caldo|freddo soggettivo, varia da persona a persona, e dipende anche da alcune condizioni ambientali, in primis l'umidità. Dipende anche dalla temperatura corporea, dal metabolismo, dalla funzionalità della tiroide etc. Ma non esiste la legge scientifica che regola la soggettività della percezione della temperatura, ci sono troppe variabili non quantificabili (non esiste l'unità di misura del metabolismo)
In conclusione: Caldo e freddo sono oggettivi se c'è una comparazione tra temperature misurate, soggettivi se si parla della percezione di un organismo vivente (non solo noi esseri umani: 40°C per noi è un caldo asfissiante, per un Lactobacillus bulgaricus è come il paradiso). La temperatura invece no, è solo oggettiva: il grado è un unià di misura del sistema internazionale, e se un termometro misura 20°C quella è insindacabilmente la temperatura del corpo, o dell'ambiente, che poi da me potrebbe essere percepito come caldo, da te come freddo etc.
Spero di aver chiarito il tuo dubbio--79.44.129.41 (msg) 17:47, 16 ott 2018 (CEST)
Il corpo umano non può sentire la temperatura, bensì una differenza di temperatura rispetto a quella del corpo stesso, ovvero la quantità di calore (non temperatura!) assorbita o ceduta. In altre parole, se d'estate stai un'ora in una sauna ed esci all'aperto, senti freddo, anche se normalmente sentiresti caldo. Oppure se in inverno tocchi un oggetto di acciaio pensi che sia più freddo del legno, anche se sono alla stessa temperatura, perché l'acciaio scambia più velocemente il calore, in quanto il calo di temperatura che subiscono i tuoi polpastrelli è più immediato. Siccome poi ciascuna persona ha una temperatura corporea, un senso del tatto ed un sistema di smaltimento e produzione di calore (ad esempio tramite i processi di sudorazione, respirazione, ecc.) differenti, nelle stesse condizioni una persona può sentire freddo e l'altra può sentire caldo. Viste le tantissime variabili in gioco, non penso che esistano degli studi scientifici completi su tutti questi fenomeni. Ci sarebbe da fare esperimenti per decine di anni... --Daniele Pugliesi (msg) 19:00, 6 nov 2018 (CET)

Fasce di età

Come dividete le fasce di età? A 14 anni si è ragazzi o bambini? Insulti e ironia non sono accettati! --151.49.77.111 (msg) 15:06, 4 nov 2018 (CET)

Che noia non si può neanche scherzare un po :). Ragazzi e bambini non hanno definizione precisa salvo che con bambino non si definisca chi è nell'età dell'infanzia e ragazzo chi è nell'adolescenza nel qual caso 14=ragazzo vedi Sviluppo_umano_(biologia)#Stadi dello sviluppo umano--Pierpao.lo (listening) 15:10, 4 nov 2018 (CET)
[× Conflitto di modifiche] Ho cercato qua e là e mi sono imbattuto in questo sito. Sono svizzeri, quindi sono precisini :-). Loro in parole povere dicono: bambini da 0 a 9 anni, ragazzi (e adolescenti, che sono sempre ragazzi) da 10 a 16 anni, poi ci sono i giovani e gli adulti. La voce Adolescenza fissa il termine per essere bambini a 9 anni, visto che parla di ragazzi di 10-11 anni. In pratica entrambe le pagine sono concordi che a circa 10 anni si diventa ragazzi, quindi a maggior ragione a 14 anni si è in piena "ragazzità". Il problema è quando si smette di essere ragazzi. C'è la gentile ragazza (quella sì, è una ragazza) che sta alla cassa del self service dove abitualmente ci rechiamo per la pausa pranzo che si rivolge a noi con l'appellativo di "ragazzi", anche se probabilmente potremmo essere suoi nonni :-) Ma questa è un'altra storia e poi in questa risposta non sì può fare ironia :-) --Lepido (msg) 15:19, 4 nov 2018 (CET)
Saranno anche precisini ma la documentazione sui castori latita dal 2011 e c'è un refuso. Preferisco una nota enciclopedia--Pierpao.lo (listening) 16:43, 4 nov 2018 (CET)
FYI è il solito Marce79 in evasione. --Vito (msg) 16:50, 4 nov 2018 (CET)
Al ItWikiCon 2018, quando finalmente incontrerò Vito di persona, gli chiederò come fa :-) --Lepido (msg) 17:08, 4 nov 2018 (CET)

Due domande sul meteo

Mentre serie di alluvioni stanno colpendo l'Italia da Nord a Sud, mi sono venute in mente due domande:
1) Può l'inquinamento atmosferico incidere sul clima? E in che modo? Questa domanda mi è venuta in mente guardando una vignetta in un forum, in cui si vedono un uomo e un ragazzino: sul lato sinistro, c'è il sole e l'uomo che, osservando una goccia d'acqua cadere dal cielo nonostante il sole, dice "Il clima è impazzito!". Accanto a lui, il ragazzino risponde con "...Sì...sì... Il clima!!!" mentre osserva una fabbrica che sputa del fumo nero che copre metà della vignetta, e davanti ad essa ci sono rifiuti abbandonati e ceppi d'albero tagliati. Osservando la mole del fumo, mi sono detto: "Ma non sarà che queste famose piogge torrenziali, invasioni di grandine e venti che spazzano via ogni cosa non sono causati solamente dal disboscamento e dall'erosione delle coste, ma anche da un possibile sbalzo termico causato dai fumi di scarico a contatto con l'atmosfera? Non sono uno studioso di scienze, quindi mi piacerebbe sapere a risposta a questa domanda;
2) Sappiamo tutti che gli allagamenti delle città e del riversamento dei torrenti non sono causati solo dalle piogge torrenziali, ma anche dalla scarsa pulizia dei canali di scolo, su cui di solito ci finisce di tutto e di più. Sappiamo anche che da qualche anno è diventato illegale pulire i canali di scolo senza delibere del Comune (delibere che, guarda caso, non vengono mai fatte...). Posso però sapere qual è la legge che vieta la pulizia dei canali, quando è stata firmata e da chi?--Gybo 95 (msg) 12:18, 6 nov 2018 (CET)

Eh, l'impatto dell'inquinamento umano sul clima è uno del grandi temi di discussione di scienziati e politici degli ultimi decenni! Più che lo sbalzo termico causato dalle emissioni di una singola fabbrica il problema è proprio l'emissione a livello globale dei cosiddetti Gas serra, che continuano ad accumularsi nell'atmosfera. A Kyoto nel 1997 è stato firmato un importante trattato secondo il quale quasi 200 paesi del mondo di sarebbero dovuti impegnare a ridurre le emissioni di inquinanti proprio per contrastare i cambiamenti climatici e il surriscaldamento globale (il famoso Protocollo_di_Kyoto). E negli anni successivi ci sono stati altri incontri e accordi, l'ultimo mi pare a Parigi nel 2015. Purtroppo però questi accordi non sono serviti a granchè, perchè gli obbiettivi che vengono stabiliti sono sempre laschi e lontani nel tempo, senza contare che secondo alcuni leader di paesi tra i più inquinanti il cambiamento climatico è una bufala inventata dai cinesi... --Postcrosser (msg)
Per la seconda questione, non so se è questo che intendi e non so per le altre regioni, ma ad esempio per la Liguria una legge del 1999 ha stabilito che è competenza delle province concedere le autorizzazioni per l'estrazione di materiale litoide (quindi sabbia, ghiaia, sassi...) dai corsi d'acqua pubblici
Ovviamente non esiste alcuna legge che vieta di pulire i canali di scolo (e i corsi d'acqua in generale), siamo seri.
La competenza in materia di cura dell'alveo dei corsi d'acqua (questione che, come è facile intuire, è vecchia come il cucco e su cui si legifera fin da quando esiste l'Italia unita) spetta, salvo casi marginali, alle singole Regioni (eventualmente d'intesa tra di loro, e sotto la sorveglianza dello Stato), le quali devono stabilire i piani generali d'intervento e i progetti. L'attuazione pratica di queste disposizioni è affidata o a enti della stessa Regione o, sulla base di una legge regionale, a uno o più di altri soggetti, a seconda della natura del corso d'acqua o del tipo di intervento: i comuni, le province, i loro consorzi o associazioni, le comunità montane, i consorzi di bonifica e di irrigazione, i consorzi di bacino imbrifero montano e gli altri enti pubblici e di diritto pubblico con sede nel distretto idrografico, tra cui in particolare l'Autorità di bacino (vedi art. 61, 62, 63 decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152 [2]). Il fatto poi che gli interventi non si facciano è dovuto a lungaggini burocratiche o carenza di risorse finanziarie, non al fatto che esiste una legge che vieta di pulire i corsi d'acqua (e ci mancherebbe). --Franz van Lanzee (msg) 15:11, 6 nov 2018 (CET)
Peraltro, anche gli articoli articoli 909 e seguenti del Codice Civile impongono al frontista di tenere pulito il fosso davanti alla propria casa/terreno. --Holapaco77 (msg) 18:04, 6 nov 2018 (CET)

[ Rientro] 1) Ero perfettamente a conoscenza del Protocollo di Kyoto e del fatto che non è stato rispettato perché hai voglia di modificare le abitudini di milioni di fabbriche nel mondo, regolarne i ritmi lavorativi, ma anche di dosare il riscaldamento all'interno degli edifici... E ho sentito spesso Trump scherzare a riguardo sul clima e il riscaldamento globale. Ho anche studiato i gas serra e so che gli stessi hanno contribuito al fenomeno noto come buco nell'ozono, che col tempo ha fatto praticamente sparire lo strato d'ozono tra il pianeta e l'atmosfera. A questo punto, mi viene in mente un'altra domanda, forse un po' stupida: Il buco nell'ozono si può riparare o ricreare in via artificiale?
2) Grazie per la risposta, non sono informato nei dettagli delle questioni burocratiche che riguardano cose del genere. A questo punto, però, mi piacerebbe sapere perché questa "competenza in materia di cura dell'alveo dei corsi d'acqua" continua ad essere un problema apparentemente irrisolvibile da un secolo e mezzo. Possibile che la questione non interessi nemmeno allo stato? Dai link alle pagine nella risposta non mi sembra di averlo capito.--Gybo 95 (msg) 19:11, 6 nov 2018 (CET)

Non è che la pulizia dei corsi d'acqua "non interessa nemmeno allo Stato": ai soggetti investiti del compito la questione interessa (o almeno si spera, visto che sono pagati per questo), ma è comunque un problema di risorse finanziarie che vanno usate per fare questo e non per fare altro. La decisione su come impiegare le risorse finanziarie pubbliche (notoriamente ridotte) è una decisione politica; e i politici tipicamente tendono a sposare le soluzioni che garantiscano tornaconti immediati (soprattuto sul piano del consenso della gente) piuttosto che soluzioni che producono risultati nel lungo periodo. Chi costruisce case abusive nel letto dei fiumi, alle elezioni vota. --Franz van Lanzee (msg) 00:00, 7 nov 2018 (CET)
Votano anche i proprietari di terreni pseudo-coltivati che ogni anno vengono allagati da torrenti non manutenuti e che ogni anno ricevono risarcimenti.[senza fonte]--Flazaza (msg) 12:09, 7 nov 2018 (CET)

Doppio avviso C?

Incappo in una pagina con un avviso di controllo già inserito da un utente con una motivazione che potrei anche condividere. Se volessi aggiungere un'altra motivazione, non in conflitto con le precedenti, cosa è più corretto fare? Aggiungere gli ulteriori dubbi nel medisimo avviso o aggiungere un altro template C? Grazie --155.185.101.51 (msg) 10:38, 7 nov 2018 (CET)

Puoi benissimo integrare la motivazione del template già esistente con i tuoi ulteriori dubbi. --Franz van Lanzee (msg) 11:29, 7 nov 2018 (CET)

Chi lo ha detto? Aforisma sulla scrittura e la pena di morte.

Gentili wikipediani, mi rivolgo all'oracolo per soddisfare una domanda che da diversi giorni non trova risposta. Sto conducendo una ricerca sullo spazio letterario nei regimi di detenzione, per questo sto cercando l'autore della frase (...)Gli unici testi degni d'interesse sono quelli dei condannati a morte. Non ricordo dove la lessi, ma sono sicuro al 90 per cento di averla letta, forse come aforisma a inizio di un capitolo, ma di quale libro? Più ci penso più la frase diventa irreale, come quando si ripete a voce alta una parola per tantissime volte. La frase originale probabilmente differisce da quella proposta qui ma il senso no, e la costruzione è all'incirca cosi,potrebbe essere anche: Trovo interessanti solo gli scritti dei condannati a morte. Insomma ci siamo capiti. Ringraziando innanzitutto l'oracolo per l'udienza, vi saluto con calore.--Stregattone (msg) 14:36, 7 nov 2018 (CET)

Gli aforismi sulla morte sono raccolti qui. E' una lista lunga, ma lo è estremamente di più quella nella versione in inglese, qui. Prova a vedere se c'è proprio quella che ti ricordi, o una che si avvicina. --Skyfall (msg) 12:25, 8 nov 2018 (CET)
Occhio, però: come usava ripetere Einstein, «l'84% degli aforismi trovati in Internet sono apocrifi». D'altra parte, Bohr sottolineava invece che «il 96.3% delle statistiche è inventato», quindi Einstein probabilmente esagerava. -- Rojelio (dimmi tutto) 14:21, 8 nov 2018 (CET)

Organizzazione di gran fondo cicloturistica con partenza alla francese non competitiva

come viene considerata una manifestazione ciclistica di gran fondo non competitiva con partenza alla francese con brevi tratti cronometrati 1-2 posti all'interno dei percorsi previsti? - cicloturistica non competitiva; per richiesta permesso basta una comunicazione; Questo commento senza la firma utente è stato inserito da 79.53.71.115 (discussioni · contributi) 00:09, 8 nov 2018 (CET). - competitiva; per richiesta di permesso bisogna fare una richiesta di autorizzazione con sospenzione provvisoria del traffico.

[@ Pierpao] spostiamo all'oracolo?--Tostapanecorrispondenze 07:42, 8 nov 2018 (CET)

✔ Fatto La differenza tra una manifestazione competitiva per la quale è necessaria la chiusura della strada è sostanzialmente che nella prima chi supera deve potersi permettere di farlo senza guardare indietro per non dovere essee falciato da una macchina. Il che implica al contrario che se non c'è la chiusura della strada è obbligatorio seguire le norme sul codice della strada. Veda lei se la cosa è compatibile con l'evento e comunque deve essere chiarissimo ai partecipanti. Oltre a ciò comunque alcuni comuni chiedono la richiesta di un nulla osta. Metta che stanno facendo dei lavori e lei non lo sa. Quindi siccome è una cosa seria, qui non diamo consulenze, e soprattutto ogni comune è autonomo, si deve per forza rivolgersi al settore sport del comune.--Pierpao.lo (listening) 09:59, 8 nov 2018 (CET)

Entropia nei legami chimici

Avrei un dubbio che non riesco a chiarirmi bene. Il professore ha introdotto il concetto di legami chimici come minimizzazione dell'energia potenziale. Dopo aver fatto molti esempi abbiamo anche trattato la formazione di composti e di esotermicita.
Tuttavia ora abbiamo introdotto il concetto di entropia il quale mi porta a confusione totale, non capisco perché valutando quelle formazioni di composti avevamo solo guardato il lato esotermico e non entropico, eppure pur avendo fatto uno studio parziale funzionava comunque. Inoltre anche i legami chimici prendendo due ioni isolati che si uniscono dovrebbero sottostare alla legge entropica, quindi il discorso dell'energia potenziale andrebbe a ramengo: potrebbero esserci ioni che si legherebbero perché c'è minimizzazione di potenziale ma non avviene il legame perché diminuirebbe l'entropia rendendolo impossibile (eppure questo caso non accade mai, perché?) --37.160.60.85 (msg) 12:54, 6 nov 2018 (CET)

Non ho capito bene la domanda, comunque detto in soldoni, i legami chimici si formano e si spezzano in modo da avere un livello di energia che sia compatibile con l'energia del sistema. Facendo un'analogia, se fornisci calore ad un gas, le molecole che contiene si muoveranno più velocemente; ciò è dovuto al fatto che l'energia termica viene immagazzinata all'interno del sistema come una sorta di energia cinetica delle molecole, in modo da seguire la legge di conservazione dell'energia e della massa (tutto si trasforma, nulla si crea e nulla si distrugge) o detto con altre parole, per assicurare il bilancio di energia, per cui la quantità di energia immessa è la stessa quantità di energia che viene immagazzinata, anche se la tipologia delle due energie è differente.
Andando alle reazioni chimiche (e quindi alla rottura o creazione di legami chimici), se una molecola riceve un certo quantitativo di energia, finché questa è bassa, la molecola si muove più velocemente e basta, ma se questa è abbastanza alta la molecola si modificherà andando ad un livello energetico più alto, cioè formando una o più nuove molecole in cui l'energia associata ai legami in totale è maggiore rispetto a quella iniziale, in modo da immagazzinare l'energia che è stata fornita alla molecola. Se le condizioni di temperatura, pressione, ecc. cambiano, cioè se si fornisce o si sottrae energia al sistema, la molecola potrà trasformarsi di nuovo, e così via. In questo senso il concetto di "stabilità" di una molecola dipende dalle particolari condizioni in cui tale molecola si trova.
Che si tratti di entalpia, entropia, energia potenziale, energia chimica, o altra forma di energia, poco importa: in ogni caso la trasformazione della molecola avviene secondo una regola abbastanza semplice. Entropia maggiore vuol dire appunto energia maggiore.
La termodinamica distingue le diverse forme di energia in maniera piuttosto arbitraria, con lo scopo di rendere (in teoria) più semplici le misurazioni e i calcoli, ma alla fine si tratta di un valore numerico riferito all'energia in entrata che deve essere uguale ad un certo valore numerico in uscita più quello che è stato assorbito. Il concetto di "minimizzazione" dell'energia secondo me confonde solo le idee. Si dovrebbe parlare invece di "bilancio" di energia. --Daniele Pugliesi (msg) 18:28, 6 nov 2018 (CET)
Siccome come mi dicevi sono stato un po' poco chiaro e mi scuso, sebbene mi pare di aver capito dalla tua risposta che l'entropia in un certo senso come concetto è correlato ad una "energia" vorrei provare a precisare il mio dubbio. Quello che non mi è chiaro è perché non venga spiegato il legame ionico sotto concetto di entropia (siccome avviene c'è aumento di essa, invece viene spiegato come energia potenziale derivante dalle cariche coulombiane), essendo una sorta di generalizzazione capace di spiegare anche reazioni esotermicbe che parrebbero andare contro la logica sentra introdurre l'entropia.
Cioè sotto la teoria dell'entropia dovrei poter spiegare un po' tutto del legame chimico, no? --37.162.60.204 (msg) 19:08, 6 nov 2018 (CET)
Il mio pensiero (che può essere più o meno diverso dagli altri) è che la fisica e la chimica spesso vengano spiegate dai professori facendo troppa attenzione alla storia della scienza e troppa poca attenzione alla pratica. In altre parole, si cerca di seguire un filo storico anziché un filo logico, discutendo preferibilmente prima le scoperte che sono state fatte nella notte dei tempi e dopo le scoperte che sono state fatte di recente. Facendo così, succede che prima si spiega nell'ottica del primo principio della termodinamica e solo dopo si "amplia" con il secondo principio della termodinamica. L'entropia ha quindi un ruolo secondario rispetto ad altre grandezze perché viene spiegata dopo, come se fosse un'"energia di classe B", quando nella realtà è forse più importante l'entropia rispetto alle altre forme di energia. Il mio consiglio è quello di seguire l'approccio del professore fintanto che il tuo obiettivo è "passare l'esame", dedicando il tuo tempo libero a qualche lettura più coerente con il tuo pensiero, da cui potere apprendere un approccio alternativo. Tieni conto che alla fine lo stesso problema può essere risolto in diversi modi. Se per te è più facile e immediato pensare la chimica come se fosse regolata dall'entropia, ben venga. L'importante è utilizzare un set di equazioni e modelli appropriato e sensato. Io ad esempio sono più amante del concetto di "forza spingente" e penso che l'entropia derivi da una forza spingente dovuta alla differenza tra quello che chiamiamo "ordine" e "disordine", che altro non sono che due condizioni differenti che per tale differenza (= forza spingente) si modificano fino al raggiungimento di un equilibrio. In fin dei conti la fisica è solo un'interpretazione dei fatti, non una fedele ricostruzione. Così capita che qualcuno preferisce descrivere l'elettrone come una particella ed altri preferiscono pensare che sia un'onda... alla fine sempre un "elettrone" rimane. --Daniele Pugliesi (msg) 16:10, 9 nov 2018 (CET)

Perfetto :), in realtà non ho la più pallida idea di come spiegare il legame ionico (per rispondere al "se ti viene più facile XD) con l'etropia. Ma almeno ho capito si possa fare e non sia un compartimento stagno rispetto al resto della trattazione antecedente. --37.162.121.208 (msg) 19:53, 9 nov 2018 (CET)

sottaceto ↔ all'agro

Qual è la differenza tra "sottaceto" e "all'agro"? --Edward Steintain (msg) 18:17, 11 nov 2018 (CET)

Non so dirti con certezza se effettivamente sia così visto che non sono la prima scelta nel draft dei casalinghi, però penso che un alimento sia sottaceto quando viene conservato nell'aceto e all'agro quando invece è conservato nel succo di limone --Beric Dondarrion 19:52, 11 nov 2018 (CET)

Gli opposti si attraggono per davvero?

Non chiedo, e non mi interessano, storie personali, conosco wikipedia e non voglio un blog dove ognuno spuattella i fatti suoi, chiedo solo come risposta un si o un no. Lui sovranista euroscettico salviniano, lei progressista pacifista e integrazionista: sembrerebbe che si amano, può funzionare nonostante la differente, anzi, opposta visione della società? Questo commento senza la firma utente è stato inserito da 93.36.106.79 (discussioni · contributi) 11:24, 26 ott 2018‎ (CEST).

Sì, o anche no. --Captivo (msg) 11:38, 26 ott 2018 (CEST)
[× Conflitto di modifiche] Questa è una domanda che non c'entra nulla con l'enciclopedia. "Gli opposti si attraggono" non è una regola universale, è solo un detto popolare; se funziona dipende dai singoli. --Syrio posso aiutare? 11:40, 26 ott 2018 (CEST)
IMHO non credo che le diverse opinioni politiche siano un divario così invalicabile, dipende molto dai soggetti, e comunque se si amano...--80.180.55.117 (msg) 13:18, 26 ott 2018 (CEST)
Da un punto di vista materialistico, quando due sistemi o porzioni dello stesso sistema si trovano a due condizioni differenti, si crea una cosiddetta "forza spingente" che tende a portare il sistema verso un nuovo equilibrio. Se ciò è valido anche per le relazioni umane, vuol dire che due persone che abbiano una visione totalmente opposta, se si frequentano anche per un breve periodo, vanno incontro a delle modifiche comportamentali che li porteranno ad essere più simili (ma non necessariamente uguali), fino a che non raggiungeranno un certo "equilibrio" di coppia. Potrebbe succedere ad esempio che il sovranista euroscettico salviniano diventi un sovranista euroscettico integrazionista e che la progressista pacifista integrazionista diventi una progressista pacifista salviniana oppure che entrambi diventino due untantinoscettici accomodantisti. --Daniele Pugliesi (msg) 18:44, 6 nov 2018 (CET)
Penso che le opinioni politiche, come quelle religiose, non ostacolino necessariamente la convivenza di due individui. Quindi probabilmente può funzionare, ma dipende sempre dai casi e soprattutto dipende dal tasso di tolleranza che entrambi hanno rispetto alle opinioni del partner. --Mc cogg (msg) 23:52, 12 novembre 2018 (CET)

Personalizzazione firma

Buongiorno, spero di non aver sbagliato sezione, vorrei chiedere se è possibile personalizzare la propia firma utente. --Atilaros (msg) 18:40, 12 nov 2018 (CET)

Sì, è possibile. Puoi trovare tutte le informazioni necessarie in Wikipedia:Personalizzare la firma. Buona prosecuzione! --Ιι∫gαη¡ℜυ ﴾ pergamene ﴿ 18:48, 12 nov 2018 (CET) P. S.: mi sono permesso di modificare il titolo della sezione in uno più significativo.

Bias cognitivo

Come si chiama quel bias cognitivo per cui, in presenza di un interesse specifico, si notano immediatamente persone, oggetti o situazioni che normalmente non attrarrebbero la nostra attenzione? Per esempio, se uno sta valutando di acquistare un'automobile di una certa marca, nota immediatamente e inconsciamente le auto di quella marca, oppure una donna incinta nota immediatamente e inconsciamente le altre donne in gravidanza che dovesse incrociare per strada.

--Nungalpiriggal (msg) 14:18, 12 nov 2018 (CET)

[@ Nungalpiriggal] si dovrebbe trattare di una forma di percezione selettiva: qui, al punto "Percezione selettiva", viene spiegato in parole spicciole, anche se non la distingue dalla definizione pura --Beric Dondarrion 18:04, 13 nov 2018 (CET)
Grazie! Nella pagina che hai linkato fanno proprio l'esempio delle auto :-) --Nungalpiriggal (msg) 22:46, 13 nov 2018 (CET)

Salvataggio pagina web

Buonasera. A volte capita di dover salvare una pagina web da leggere in un secondo momento. Ora, se salvo come file di testo non ci sono problemi. Ma se occorre anche visualizzare le immagini, la salvo come file unico (o come pagina completa). In questi due ultimi casi spesso accade che il testo si vede ma al posto delle immagini compare lo spazio vuoto con una piccola x nell'angolo superiore sinistro. Non so se ciò dipende da aggiornamenti non fatti o da altro. Grazie per l'eventuale risposta


--87.3.150.174 (msg) 19:25, 13 nov 2018 (CET)

Quanto combustibile esausto produce in media un reattore nucleare?

vorrei sapere anche la composizione e quanto occupa


--Fahrenheitk (msg) 19:55, 13 nov 2018 (CET)

[@ Fahrenheitk] Ovviamente dipende dal tipo di reattore e dalla sua potenza. Prendiamo un PWR (la tipologia più diffusa) da 1000 MW. Secondo la World Nuclear Association questo reattore ha un fabbisogno annuale di 27.6 tonnellate di combustibile fresco e ne scarica altrettanto; il valore è in linea col fatto che il combustibile in un nocciolo è circa 80-100 t e ne viene cambiato un terzo ogni anno. Si noti che per anno si intende un anno a piena potenza, quindi se il reattore resta spento o è acceso a potenza ridotta la durata del ciclo viene estesa.
Il combustibile esausto contiene circa l'1% di U-235 (nel combustibile fresco è attorno al 4%, a seconda del tipo di reattore), l'1% di plutonio (soprattutto Pu-239) e il 3% di prodotti di fissione e attinidi minori; il resto è U-238.
Considerando che l'ossido di uranio (sì, nel combustibile esausto hai anche altre cose, ma non facciamo i precisini) ha una densità di 10.97 g/cm3, il volume è di circa 2.5 m3: quindi una piscina olimpionica (volume minimo 2500 m3) ci basta per almeno 1000 anni :-)
Questo vale se buttiamo il combustibile usato senza più toccarlo: se invece attuiamo la strategia del riprocessamento, quello che va buttato è solo quel 3% di prodotti di fissione e attinidi minori, mentre il resto è recuperabile: quindi circa 75 litri di rifiuti, una vasca da bagno (pure piccola).
Ovviamente questi vanno poi vetrificati e racchiusi dentro contenitori appositi, quindi il volume effettivamente occupato al termine del ciclo è maggiore.--Equoreo (msg) 22:27, 13 nov 2018 (CET)

Tethering wifi a casaccio

Ho notato che quando provo a connettere il mio pc (Windows 10) a internet tramite tethering usando lo smartphone, a volte nell'elenco delle reti wifi nel mio pc non compare quella associata al telefono, per cui è impossibile connettermi, mentre altre volte tutto funziona tranquillamente. Sapete, a cosa può essere dovuto e come risolverlo?

--Daniele Pugliesi (msg) 18:10, 6 nov 2018 (CET)

Scusa la domanda forse stupida, spegnendo e riaccendento il wifi cosa succede? Oppure provando a settarlo usando netsh wlan set hostednetwork mode=allow ssid=... key=... quando non lo vedi?--Pierpao.lo (listening) 18:39, 6 nov 2018 (CET)
Riguardo alla prima domanda, non cambia nulla spegnendo, riavviando, ecc.
Riguardo alla seconda domanda, mi sembra che parli arabo.
Tra l'altro in Windows 10 non c'è neanche il pulsantino per aggiornare l'elenco delle reti. Mi sembra che a ogni nuova versione di Windows inseriscono solo peggiorie... --Daniele Pugliesi (msg) 00:58, 7 nov 2018 (CET)
Si per chi è abituato come noi al vecchio windows, Windows 10 è veramente scomodo. Quello che ho scritto è un comando dos dal lanciare dal "command prompt" però non è quello corretto, quello che ho scritto serve per creare un hotspot condiviso, studio un attimo e ti faccio sapere.--Pierpao.lo (listening) 16:05, 7 nov 2018 (CET)
Grazie. Attendo risposta. :) --Daniele Pugliesi (msg) 00:20, 14 nov 2018 (CET)

Luminosità automatica e Windows 10

Altro problemino con Windows 10 (ormai non li conto più...): anche se ho disabilitato la funzione di luminosità automatica dello schermo, vedo la luminosità cambiare in automatico... Sapete a cosa può essere dovuto e se c'è qualche rimedio? Giusto un'altra domanda per mia curiosità personale: non c'è una minima speranza che Microsoft si decida a concentrarsi a creare un sistema operativo che "funzioni davvero" anziché aggiungere funzionalità che risultano non funzionanti?

--Daniele Pugliesi (msg) 00:26, 14 nov 2018 (CET)

[@ Daniele Pugliesi] Riguardo la luminosità automatica non so dirti di preciso visto che potrebbe anche trattarsi di un problema del sensore di luminosità del tuo pc (a me è già capitato); riguardo un eventuale nuovo sistema operativo: avevo letto qualche tempo fa che microsoft stava lavorando ad progetto chiamato Polaris, un eventuale sistema operativo leggero e funzionale totalmente diverso da Windows 10 e con un'interfaccia molto più simile a quelle di smartphone e tablet per una maggiore usabilità e praticità, con l'intoppo che il passaggio da Windows 10 non sarebbe eventualmente possibile con un aggiornamento poiché il nuovo sistema operativo sarebbe rilasciato per gli hardware di ultimissima generazione. Speriamo che Microsoft dia una ventata d'aria fresca e si lasci alle spalle gli innumerevoli bug che storicamente hanno afflitto i sistemi operativi --Beric Dondarrion 14:23, 14 nov 2018 (CET)

Piattaforma che precipita

Immaginiamo che una persona si trovi su una piattaforma che precipita da considerevole altezza, tale da sfracellare il malcapitato all'impatto con suolo. Immaginiamo anche che il poveretto, a pochi istanti dall'impatto, salti. Assumendo che i rottami della piattaforma non siano di ostacolo all'atterraggio..puo' salvarsi?

in altre parole, il fatto di saltare trasforma la caduta da altezza considevole in una caduta dall'altezza saltata? grazie 1000--Hal8999 (msg)

In pratica è il dilemma se ha senso saltare subito prima dell'impatto se ci si trova in un ascensore che sta precipitando... La risposta è no. Anche ipotizzando che tu riesca a saltare proprio un decimo di secondo prima dell'impatto al suolo (considera che l'accelerazione di gravità è di 9,81 m/s2, che significa, se non sbaglio, che dopo 3 secondi dal momento dell'inizio della caduta libera hai già percorso oltre 40 metri di volo e stai precipitando ad una velocità di 30 metri al secondo, velocità che aumenta di 9,81 m/s per ogni ulteriore secondo di caduta) per darti la spinta per saltare dovresti spingere verso il basso la piattaforma (cosa che non riesci a fare perchè essa non è ferma ma sta precipitando) e dovresti essere in grado di spingerti verso l'alto con una velocità confrontabile con quella con cui stai precipitando. --Postcrosser (msg) 11:31, 14 nov 2018 (CET)

Animali domestici vantaggio economico???

Vivo in un quartiere in cui, nella via dove abito, ci sono famiglie con un totale di 7-8 cani in totale (con tutti i disagi del caso), ma nonostante la presunta crisi economica del nuovo millennio, vedo sempre più gente in giro con uno o più cani (con e senza guinzaglio, con e senza castrazione, con e senza museruola). Allora il mio animo complottista si è chiesto: "Ma non sarà avere e dichiarare di avere animali domestici porti una specie di detrazione delle tasse e vantaggi economici non indifferenti?". In preda dalla curiosità, ho fatto delle ricerche e ho trovato alcuni articoli 1, 2 e 3, mentre in alcuni vecchi articoli si parlava anche di "bonus 500 euro per chi ha in casa un animale" (ovviamente poi rivelatisi falsi), che sembrano darmi ragione. Ora, non voglio commentare sul senso di questa legge e sul fatto che la completa inciviltà e mancanza di saper mantenere gli animali domestici degli italiani (e non solo) è capace di combinare qualunque tipo di disastro (senza contare l'inquinamento acustico), ma volevo sapere se negli altri paesi europei (anche nel mondo) le leggi sono pressoché le stesse e se tale detrazione esiste. Anche perché do per scontato che lì non esistono problemi di museruole, castrazione, guinzagli ed escrementi per strada...--Gybo 95 (msg) 14:41, 14 nov 2018 (CET)

Per quanto riguarda l'ultima tua frase, posso dirti che una della cattive abitudini più diffuse in Finlandia (raccontato da amici finlandesi) è nascondere la cacca del cane sotto la neve invece di raccoglierla durante l'inverno. Cosa succede al disgelo è storia. --Postcrosser (msg) 15:02, 14 nov 2018 (CET)
Tu fai il complottista e io faccio il pignolo: dici che gli articoli sembrano darti ragione, ma non vedo grandi conferme al tuo "Ma non sarà avere e dichiarare di avere animali domestici porti una specie di detrazione delle tasse e vantaggi economici non indifferenti?". Mi pare che questo bonus esista in una manciata di comuni rispetto ad un totale di quasi 8000 Comuni d'Italia, e le agevolazioni fiscali sono molto basse (o zero, se l'animale è in salute: ho un gatto e con due visite veterinarie all'anno non raggiungo la franchigia. C'è di buono che non devo portarlo in giro per la passeggiatina igienica :D ). --87.14.124.183 (msg) 20:24, 14 nov 2018 (CET)
Le detrazioni fiscali vengono applicate sulle spese veterinarie affrontate per gli animali, quindi avere animali a casa non costituisce vantaggio economico, anzi. Alcuni comuni non fanno pagare le spese veterinarie per i primi mesi ai gentii padroni adottivi di animali presi ai canili municipali, purchè si rivolgano alle strutture veterinarie pubbliche. Anche qui non si tratta di vantaggio economico, ma di uno sconto per incentivare l'adozione che, comunque, comporta grosse spese nel medio/lungo periodo. Recentemente alcuni comuni, visto il rilevante costo di mantenimnento dei canili municipali, per incentivare l'adozione, applica uno sconto sulla Tari a chi adotta (solo animali dai canili municipali). Considera che le tasse rivolte ai padroni dei cani sono l'iscrizione all'anagrafe canina (tatuaggio e/o microchip) e passaporto europeo (più bollo annuale), quest'ultimo solo in caso in caso di viaggio all'estero. Anche per furetti e gatti è obbligatorio il passaporto in caso di espatrio (ref). Nel caso di possesso di rettili, ci sono ulteriori adempimenti e tasse (ovviamente non scaricabili alla dichiarzione dei redditi) ma in questo campo non sono ferrato (ref). Insomma, possedere animali e curarli come si deve non rappresenta un vantaggio economico, anzi.--Flazaza (msg) 21:22, 14 nov 2018 (CET)
per avere una detrazione fiscale di 49 euro, devi spedere 400 euro dal veterinario! Mo pensa te che guadagno! --Holapaco77 (msg) 22:49, 14 nov 2018 (CET)

Marca che non riesco a trovare

Non riesco a trovare una marca di pelletteria, i cui prodotti (zaini, borse, ciabatte da donna) si caratterizzano per il colore nero e le borchie in argento (perline). Qualcuno saprebbe aiutarmi ? --79.50.228.228 (msg) 13:13, 20 ott 2018 (CEST)

Potresti essere più specifico a riguardo? Magari qualcuno può darti una mano. --Mc cogg (msg) 23:44, 12 nov 2018 (CET)
Da una ricerca di persona era venuta fuori l'ipotesi di Michael Kors, ma non corrisponde riguardo alle ciabatte (che - su Internet - leggo essere Keitha). Sono però ragionevolmente convinto che si tratti della stessa marca, o quantomeno che le borchie siano un tratto distintivo. --79.52.64.246 (msg) 18:24, 16 nov 2018 (CET)

Domanda sug£i indirizzi IP

Sa£ve. Innanzitutto mi vog£io scusare se uti£izzo i£ carattere £ a£ posto de££a £ettera corretta, ma i£ tasto non mi funziona. Io fino a£ 2015 £avoravo in un azienda farmaceutica, che ovviamente stava in Ita£ia. Qua£che vo£ta ho dato qua£che contributo a Wikipedia, ne££e pause, con £a wifi azienda£e. Oggi que££'azienda non c'è più. Però oggi mentre guardavo i contributi fatti con que£ IP ho vo£uto provatre a vedere cosa mi dicevano quei siti che sono scritti sotto £e pagine sui contributi, tipo i£ Whois e IP £ocation. I£ primo mi dice che è un IP appartenente a££o stato EU (che poi non è uno stato ma un organizzazione internaziona£e, ma vabbè), fornito da British te£ecomunication e con sede ad Amsterdam, mentre i£ secondo mi dice che è un IP tedesco di Francoforte sempre fornito da British te£ecomunicatons. Perchè un IP che era sicuramente di un azienda in Ita£ia oggi sembra appartenere a chissà qua£e stato e a British te£ecomunications? E perchè un IP che è di British te£ecomunications non è britannico?

Grazie, scusate se £a mancanza de££a £ettera £ corretta fa sembrare questa domanda poco seria.


--95.245.135.19 (msg) 13:49, 17 nov 2018 (CET)

Perché facevi parte di una rete locale (seppur geograficamente ampia) con un indirizzo IP privato e prendevi l'IP pubblico del gateway quando generavi del traffico verso internet. --Captivo (msg) 16:54, 17 nov 2018 (CET)

Ordinanza di Falciano del Massico

Salve a tutti, è famosa la storia dell’ordinanza ancora in vigore nel comune di Falciano del Massico che fa divieto di morire. Tuttavia su Google non riesco a trovare il testo ufficiale dell’ordinanza. Qualcuno potrebbe aiutarmi? Grazie!


--2.32.23.127 (msg) 20:09, 17 nov 2018 (CET)

Qui--80.182.167.190 (msg) 20:37, 17 nov 2018 (CET)

Cacao al piombo

Gentile oracolo ti porto il mio dubbio. Ricordo una puntata di CSI Las Vegas, quando c'era ancora Grissom, in cui lui diceva a proposito di un tizio morto che si ingozzava di cioccolato e che gli hanno trovato piombo nel corpo, che il cacao proveniente da Costa d'Avorio/Ghana presenta tracce di piombo, perché lì le automobili utilizzano ancora benzina al piombo e il cacao è una pianta che tende molto ad assorbire gli inquinanti, e dunque anche il cioccolato prodotto dalle fave di cacao ivoriane/ghanesi contiene piombo. Non sono uno che crede a tutto quello che viene rifilato nei film, però una cosa del genere sarebbe una balla troppo grossa da raccontare, e mi sembra anche verosimile. Quindi, è vero che il cacao di quelle zone contiene tracce di piombo a causa della benzina usata? se si, è una quantità tale da rimanere in tracce nel corpo di chi consuma tanto cioccolato prodotto con fave di quella zona? --79.31.107.22 (msg) 10:55, 17 nov 2018 (CET)

Personalmente mi preoccuperei più delle vecchie tubature al piombo che ancora si trovano in giro... Tanto per cominciare stiamo parlando di Episodi di CSI - Scena del crimine (terza stagione), 2002-2003, sarebbe interessante cercare se la legislazione in questi paesi è cambiata nel tempo. Ma restiamo nel 2002-2003: secondo Grissom, il morto aveva mangiato circa mezzo chilo di cioccolata al giorno (per 16 anni), un quantitativo pazzesco anche per me che adoro la cioccolata. Inoltre, secondo i detective, il tizio era morto per l'effetto combinato del piombo con la en:Tetryzoline, che gli era stata somministrata di nascosto, per fargli venire la diarrea (la voce di en.wiki che ho linkato dice che è una leggenda metropolitana che quella sostanza faccia venire la diarrea, ma dice anche che è vero che in elevate concentrazioni può uccidere, pare sia stata usata come arma del delitto proprio quest'anno). Non trascurerei poi il proiettile al piombo che il tizio aveva in corpo (i nostri eroi dicono che non era sufficiente per ucciderlo, ma abbiamo solo la parola dei... nostri eroi). Il caro Snopes non ha considerato la questione così importante da dedicarle un articolo, ma c'è una discussione sul suo forum, del 2003, quindi proprio nel periodo in cui andava in onda la terza stagione. I siti linkati dagli utenti del forum non esisono più, ma sostengono che il piombo sia poco solubile nel terreno e che quindi venga assorbito poco dalle piante. Quel "poco" però non è quantificato. Un articolo del 2016 della CNN dice che un'associazione di consumatori californiana ha rilevato presenza di piombo in alcune marche di cioccolata, ma l'articolo non parla assolutamente di benzina al piombo, piuttosto di presenza naturale nel suolo, pesticidi/fertilizzanti, contaminazione durante il trasporto e la lavorazione. E poi linka questo studio del 2005 che prende sì in considerazione la benzina al piombo come potenziale fonte della contaminazione, ma la ritiene trascurabile rispetto agli altri fattori menzionati. Con buona pace di Grissom. --80.116.117.159 (msg) 09:53, 18 nov 2018 (CET)

Discussione tesi di laurea

Quanti professori di fatto sono presenti al momento della discussione di una laurea triennale?

--5.169.18.102 (msg) 19:31, 17 nov 2018 (CET)

Non esiste una norma nazionale che fissi le modalità della prova finale di una laurea triennale: non è neppure prescritto che debba consistere nella discussione di una tesi (e in effetti in alcuni Atenei non è più così). Diciamo che essendo comunque registrata come prova di esame, deve esistere una commissione, ma questa può essere formata da tre docenti. Le regole in merito (come anche i criteri di assegnazione del punteggio, se debba essere consegnata una dissertazione scritta o basti una presentazione orale, ecc.) sono stabilite autonomamente da ciascun corso di laurea. Anche dove i regolamenti avessero previsto una commissione numerosa (prima del 2000 le commissioni di laurea erano formate da undici commissari, da cui il voto in centodecimi; oggi sono generalmente meno numerose anche per le lauree magistrali), gli stessi regolamenti potrebbero consentire che si divida in sottocommissioni. Se vuoi sapere in un dato corso di laurea quanti devono essere i commissari, consulta il regolamento didattico (che dovrebbe essere accessibile online). --93.36.167.230 (msg) 20:52, 17 nov 2018 (CET)
Sul regolamento didattico non ho trovato nulla, ma spulciando vecchie convocazioni ho trovato la commissione convocata composta da un presidente, cinque professori (tutti relatori degli studenti), un segretario. Posso concludere che saranno in sette? Grazie in anticipo.--5.169.14.174 (msg) 21:17, 17 nov 2018 (CET)
Mah, diciamo che se ti preme tanto saperlo (?), e non puoi semplicemente chiedere a un docente di quel corso di laurea, puoi ragionevolmente congetturare che debbano essere sette, se così erano in sessioni passate (non troppo tempo fa). Non so a quale università tu ti riferisca, ma nella mia la composizione delle commissioni è pubblicata online parecchie settimane prima di ogni sessione di laurea (agli studenti, in genere, non preme tanto sapere quanti sono, ma piuttosto chi sono...). Posso anche dirti, però, che conosco almeno un corso di laurea in cui le commissioni di laurea triennale sono formate da (un minimo di) tre docenti e quelle di laurea magistrale da sette, ma per motivi organizzativi succede spesso che una commissione discuta nella stessa sessione sia lauree triennali che lauree magistrali, e in quel caso i membri della commissione sono sette anche per le triennali. --93.36.167.230 (msg) 22:47, 17 nov 2018 (CET)
Nel mio caso, a Bologna laurea magistrale, 6 docenti più il presidente della commissione (quindi 7). Ho qualche reminiscenza che anticamente erano perlopiù 10 commissari più il presidente (cioè 11, infatti nella stragrande parte delle università il giudizio è in centodieciesimi, tranne in diversi politecnici che avevano 9 commissari più il presidente ed infatti il giudizio è tuttora in centesimi). Ma era una usanza ottocentesca. Da allora i commissari non hanno fatto altro che diminuire, ma il voto ha continuato ad essere espresso in centodieciesimi (o in centesimi, per alcuni politecnici e facoltà di ingegneria). --Skyfall (msg) 23:08, 17 nov 2018 (CET)
[@ Skyfall] può darsi che abbiamo - per ragioni anagrafiche? - punti di vista diversi su cosa sia "antico" o "usanza ottocentesca", ma le commissioni di laurea, in Italia, erano formate per legge da 11 docenti fino all’entrata in vigore della legge 509/99 (dove "99" sta per "1999"). In effetti, poiché esistono tuttora degli studenti (molto fuoricorso) dell’ordinamento precedente, che devono ancora laurearsi, in teoria si potrebbe ancora dover fare delle commissioni "vecchia maniera" (ma credo che sia consentito, in quel caso, far discutere la tesi di fronte a una "moderna" commissione di laurea magistrale). Ah, e si scrive "centodecimi", non "centodiecesimi"... --93.36.167.230 (msg) 09:09, 18 nov 2018 (CET)

Principio di Indimostrabilità

Da un punto di vista logico, è corretto affermare che l'indimostrabilità di una teoria significa il non potere sapere se sia vera o falsa?--Freebird73 (msg) 23:25, 17 nov 2018 (CET)

Sostanzialmente sì. Una teoria indimostrata non significa che sia una teoria confutata. Se è indimostrata, potenzialmente potrebbe essere valida, ma fino a che la si conferma o la si cassa non si può sapere.
Un classico esempio che mi viene in mente è la congettura di Goldbach: al momento risulta indimostrabile, eppure funziona sempre....--95.251.194.20 (msg) 13:19, 18 nov 2018 (CET)
[@ Freebird73]: scusa ma la domanda mi risulta poco comprensibile. Che cosa intendi per "teoria"? Che cosa intendi per "indimostrabile"? Il concetto (della logica) che mi sembra più vicino a questi termini è quello di indecidibilità; ma non c'entra nulla con le proposizioni "indimostrate" a cui si riferisce la risposta data da 95.251.194.20: una proposizione non ancora dimostrata non è necessariamente una proposizione "indimostrabile" (altrimenti la ricerca matematica sarebbe finita per sempre...). Se ti riferisci alle proposizioni indecidibili, quello che non si può fare è dimostrarle entro un dato sistema assiomatico (però si è dimostrato che sono indecidibili). Su una nota enciclopedia si legge che esistono proposizioni che sono indecidibili in un sistema assiomatico ma sono dimostrabili in un altro (in quest'ultimo, quindi, risultano "vere"). --93.36.167.230 (msg) 16:56, 18 nov 2018 (CET)

Coincidenze anime giapponesi

Potrebbe più essere adatta per la discussione dedicata (progetto anime), ma ho notato varie coincidenze negli anime giapponesi (non mi spingo a parlare di plagio, ma una forte ispirazione può esserci stata). I personaggi di Beyblade (2001) sembrano ricalcare - in maniera più o meno evidente - quelli di Saint Seiya (1986), tanto per i protagonisti principali che per gli antagonisti. All'interno di Saint Seiya (da noi conosciuto come Cavalieri dello Zodiaco), in particolare nella saga delle 12 Case, ho poi riscontrato altre coincidenze legate all'oroscopo (opposizione).

  • Ariete-Bilancia (case 1-7): Mu e Dokho sono amici del gruppo, in special modo di Sirio, e consentono ai ragazzi di passare le rispettive case fornendo qualche insegnamento.
  • Toro-Scorpione (case 2-8): Aldebaran e Milo si dimostrano avversari portentosi ma, una volta instillato in loro il dubbio sulla fedeltà ad Arles, concedono ai ragazzi di passare la casa cominciando a nutrire sospetti sul gran Sacerdote.
  • Gemelli-Sagittario (case 3-9): entrambe le case, all'apparenza, sono vuote ma contengono ostacoli. Saga/Kanon e Micene sono inoltre i cavalieri che hanno dato inizio alle vicende della trama.
  • Cancro-Capricorno (case 4-10): Deathmask e Shura vengono entrambi sconfitti da Sirio, in combattimenti nel quale il cavaliere rischia la propria vita.
  • Leone-Acquario (case 5-11): Ioria e Camus si confrontano con Pegasus e Crystal, che - in via indiretta - erano stati loro discepoli ai tempi dell'addestramento.
  • Vergine-Pesci (case 6-12): Shaka e Pisces vengono battuti da Phoenix e Andromeda, fratelli con cui avevano un conto in sospeso per fatti avvenuti sulle isole.


--87.11.63.59 (msg) 16:06, 18 nov 2018 (CET)

Intervalli di confidenza

Buonasera sommo Oracolo, ti scrivo per un dubbio leggendo un paragrafo del mio libro di statistica, in particolare sul significato degli intervalli di confidenza. Dice così: "dobbiamo essere cauti nell'interpretare correttamente gli intervalli di confidenza" e fa poi l'esempio di di un intervallo di confidenza al 95% 98.1 < u < 98.2. L'interpretazione corretta è "siamo sicuri al 95% che l'intervallo 98.1 - 98.2 contenga il vero valore di mu"; poi continua "dato che mu è una costante fissa sarebbe sbagliato dire 'c'è il 95% di probabilità che mu cada tra 98.1 e 98.2". Ora, nonostante sia un po' che ci ragiono, non riesco onestamente a capire la differenza tra queste due affermazioni, che mi sembrano assolutamente identiche. Puoi aiutarmi? Grazie!

--82.61.214.174 (msg) 00:16, 19 nov 2018 (CET)

Uno dice "siamo sicuri" e l'altro che "è probabile"; in pratica essendo una costante fissa, quindi non modificabile, non può essere probabile, è sicuro (così dice lui) :-) --Tostapanecorrispondenze 00:21, 19 nov 2018 (CET)
La seconda frase sembra scritta apposta per confondere la gente... Quello che probabilmente intende è che, dato che questa non è una variabile casuale (ma una costante), non puoi associare a mu una "probabilità di cadere da qualche parte": mu è lì dalla notte dei tempi; poi arriva il tuo intervallo che ha una certa probabilità (il 95%) di piazzarsi attorno a mu. In altre parole:
  • la proposizione più corretta è: "L'evento «L'intervallo 98.1 - 98.2 contiene mu» ha una probabilità del 95% di essere vero";
  • la proposizione "L'evento «mu si trova all'interno dell'intervallo 98.1 - 98.2» ha una probabilità del 95% di essere vero" è equivalente ed è altrettanto valida (poichè non è specificato quale sia la variabile casuale fra mu e l'intervallo);
  • la proposizione "l'intervallo 98.1 - 98.2 ha il 95% di probabilità di includere mu" è anche corretta.
  • la proposizione "mu ha il 95% di probabilità di cadere fra 98.1 - 98.2", pur rendendo comunque bene l'idea, formalmente è scorretta poichè mu non può "cadere".
L'importante è chi compie l'azione di "tirare a indovinare". L'intervallo può "provare" ad includere mu, e quindi puoi associare una probabilità che ci riesca; mu, invece, non può provare ad accomodarsi dentro l'intervallo, quindi NON puoi associare una probabilità che ci riesca.
Si tratta di sfumature, per lo più formali. Statistici e matematici diranno che sono concetti basilari senza i quali non puoi vivere; un ingegnere (come me), che per definizione è un rozzo sfruttatore della matematica :-D, ti dirà che sono castelli in aria. A te la scelta! :-) --Equoreo (msg) 10:40, 19 nov 2018 (CET)

Questione di fisica che non riesco a capire

Ciao a tutti! Non ho basi di fisica nè sto studiando cose che c'entrano con la fisica, sono solo un curioso. Però se ho capito bene la derivata prima dello spostamento è la velocità, e la derivata prima della velocità (quindi la derivata seconda dello spostamento) è l'accelerazione. Però se io mi sposto di tot metri (es. 2 metri), la derivata prima e la derivata seconda viene sempre zero (derivata di 2 è 0, derivata di 0 è 0), quindi qualunque sia il mio spostamento, la velocità e l'accelerazione faranno sempre zero. Ma visto che è chiaro come il sole che sono io che ho capito male, qualcuno saprebbe aiutarmi? Grazie mille, ciao. --159.149.217.116 (msg) 08:26, 22 nov 2018 (CET)

Quello che non hai capito è la differenza fra il concetto di funzione e il valore di una funzione in un punto (nel tuo caso, in un istante di tempo). Adesso Rojelio te la spiega. --93.36.167.230 (msg) 09:36, 22 nov 2018 (CET)
Un piccolo errore sta proprio all'inizio: la funzione da cui parte tutto non è la "funzione spostamento", bensì la funzione posizione, ovvero la funzione p(t) che per ogni istante temporale t ti dice in quale posizione (su un asse mono-dimensionale, se la funzione resituisce un singolo valore reale) si trova il corpo in quel momento. Uno "spostamento" non è una posizione, bensì un cambiamento di posizione, che è parte del problema (tra un attimo vediamo come) ma non va confuso. La velocità è la derivata prima della posizione.
Quando dici "mi sposto di X metri", con estrema probabilità quello che hai in mente è qualcosa che assomiglia al grafico qui a destra: la posizione (il valore della funzione, sull'asse delle ordinate) è costante fino a un certo momento (p=0, dall'inizio dei tempi fino all'istante t=-0.5), poi inizia a cambiare e dopo un po' (t=0.5) raggiunge una nuova posizione (p=1) dove rimane per il resto dell'eternità. La parte che ci interessa è quella in mezzo: rappresenta il fatto che questo oggetto si è "spostato di 1 metro" (la posizione è cambiata da p=0 a p=1) e lo spostamento è avvenuto nel corso di 1 secondo (è iniziato a t=-0.5 ed è terminato a t=0.5). In quel tratto, la derivata è tutt'altro che nulla: la derivata esprime il rapporto tra variazione di ordinata (qui una differenza di posizione, ovvero uno spostamento) e variazione di ascissa (differenza di tempo, ovvero il tempo impiegato). In questo esempio uno spostamento di 1 metro è avvenuto nel corso di 1 secondo, e quindi la velocità (media) di quello spostamento è stata 1m / 1s = 1 metro al secondo (m/s). Se lo stesso spostamento di 1m si fosse concluso in mezzo secondo, la velocità media sarebbe stata di 1m / 0.5s = 2m/s.
Come vedi non è sufficiente sapere "di quanto" ti sposti: la velocità esprimere il rapporto tra di quanto ti sposti e quanto tempo impieghi a farlo. E per lo stesso motivo l'accelerazione (in quanto derivata seconda della posizione, ovvero derivata prima della velocità) esprime il rapporto tra un cambiamento di velocità e il tempo impiegato a farlo: un'auto accelera di più o di meno non perché va da 0 a 100Km/h, ma perché lo fa in 2 secondi (Formula 1) o in 2 minuti (la vecchia Fiat 500 di mio nonno XD ).
Quando invece dici:
la derivata di 2 è 0
senza rendertene conto stai parlando del pezzo di funzione che c'è dopo lo spostamento, quando lo spostamento si è concluso (nel grafico qui a destra è il pezzo che viene a destra di t=0.5). La tua frase è incompleta: è effettivamente il modo con cui ci si esprime normalmente per brevità, ma nasconde la fonte del tuo errore, di cui non ti accorgi per semplice poca pratica. La frase più completa e corretta recita:
la derivata di una funzione costante il cui valore è 2 è 0
Ed è questo il punto: la funzione posizione è costante prima dello spostamento (fissa a 0) e dopo lo spostamento (fissa a 2). In quelle due zone è verissimo che la derivata (velocità) è 0: il grafico è perfettamente orizzontale, a valore costante, e rappresenta un oggetto fermo. Ma tu non volevi quello: tu volevi la derivata durante lo spostamento, lì nel mezzo, proprio nel periodo in cui la posizione non è né 0 né 2, ma sta cambiando da 0 a 2, e lo scopo della derivata è proprio esprimere, attraverso il rapporto "variazione di ordinata / variazione di ascissa" con quale rapidità quel cambiamento sta avvenendo. -- Rojelio (dimmi tutto) 15:31, 22 nov 2018 (CET)

Film a tematica bondage

Buongiorno. sono un wikipediano ma per privacy scrivo in anonimato. Qualche tempo fa ho sentito parlare di un film a tema bondage non recentissimo con protagonisti un ragioniere sfigato ed una stripper (credo) con problemi economici. I due iniziavano una collaborazione in cui lei gli insegnava cose relative al sesso / bondage e lui le sistemava i conti ma non ricordo assolutamente il titolo. Vi dice niente? Sapete aiutarmi? --87.3.240.170 (msg) 10:12, 23 nov 2018 (CET)

L'unico che mi viene in mente è Secretary anche se la trama non è quella.—GJo ↜↝ Parlami 10:19, 23 nov 2018 (CET)
No, lo conosco ma non centra nulla purtroppo. --87.3.240.170 (msg) 13:54, 23 nov 2018 (CET)

Gatto del Bengala

Il gatto del Bengala è il risultato dell'incrocio tra un gatto domestico e un gatto leopardo. Questi due animali appartengono a generi e specie diverse, quindi sino due animali diversi. Detto cio:

  1. è giusto definire il gatto del Bengala una razzavdi gatto, oppure una roba simile al mulo e al bardotto?
  2. visto che è più simile al mulo e AK bardotto, ovvero il prodotto di animali diversi, anche il gatto del Bengala è sterile come mulo e bardotto?


--87.5.138.183 (msg) 10:13, 24 nov 2018 (CET)

La tua seconda domanda ha risposta nella voce Bengala (gatto) che potevi anche consultare prima di postare --79.21.123.183 (msg) 22:48, 24 nov 2018 (CET)

Girare in groppa a un cavallo è legale?

Se volessi utilizzare un cavallo come mezzo di trasporto vero e proprio nel corso della mia vita quotidiana, ci sarebbero problemi legali? Più precisamente intendo dire… rispettando tutte le leggi possibili (es. cartelli in cui esplicitamente è riportato ove non può circolare), se io girassi per la città in groppa a un cavallo per andare a lavoro, incontrare gente, fare una passeggiata… sarebbe legalmente possibile?--Freebird73 (msg) 00:48, 25 nov 2018 (CET)

Il codice della strada contiene diverse norme relative alla conduzione di animali, anche da sella. Quindi in linea di principio non è proibito: bisogna vedere se non ci sono norme su questo nel regolamento di polizia urbana della città in cui vivi. Però, a parte eventuali limitazioni sulle strade che si possono percorrere, la norma generale del codice della strada prescrive che non si debba produrre un intralcio alla circolazione. Vivendo in una grande città, mi riesce difficile immaginare come si potrebbe circolare a cavallo senza intralciare la circolazione degli autoveicoli. Nella mia città, gli unici che ho mai visto circolare in sella a un cavallo sono gli agenti della Polizia Municipale, e solo in aree pedonali o nei parchi cittadini. --93.36.167.230 (msg) 09:40, 25 nov 2018 (CET)
Premesso che non sono esperto di legge, e ci sono utenti molto più bravi di me in questa materia, non dovrebbe essere un problema. Se come hai anticipato non vai dove è vietato il loro transito, non vedo perché dovrebbe essere illegale. Se ci pensi in grandi città turistiche ci sono parecchie possibilità di fare un giro turistico del posto in calesse. L'unico aspetto che potrebbe dare problemi riguarda le feci degli animali, che se li fai scagazzare a destra e a manca sporcando la strada potresti essere multato, però esistono dei sacchettini che non so come si chiamano che si mettono proprio dietro il sedere del cavallo per raccogliere gli escrementi. Per informazioni più approfondite e corrette, lascio la parola a chi è più esperto, tipo Franz van Lanzee--95.236.76.141 (msg) 14:48, 25 nov 2018 (CET)
Di base il divieto di circolare a cavallo vale in assoluto solo per le autostrade (escluse però aree di servizio e piazzole di sosta), ma gli enti proprietari di una specifica strada (Comune, Regione o Stato) possono con ordinanza vietare o limitare il transito di alcune categorie di veicoli, cavalli compresi. Vedi anche qui (con in fondo i richiami agli articoli del codice della strada) oppure qui.
Sugli escrementi, l'art. 15 del codice della strada vieta di "depositare rifiuti o materie di qualsiasi specie, insudiciare e imbrattare comunque la strada e le sue pertinenze", norma che si applica pacificamente anche alle deiezioni dei cavalli. --Franz van Lanzee (msg) 17:56, 25 nov 2018 (CET)
Confermo: qualche anno fa giunse a Venezia una turista slovacca a cavallo, e venne multata sul ponte della Libertà per intralcio e pericolo per la circolazione (41 euro) e insudiciamento della strada con escrementi (25 euro). --Holapaco77 (msg) 15:14, 29 nov 2018 (CET)

Coni nell'oceano: 28°46'00.2"S 141°05'01.1"W

Ciao. Stavo guardando un po' l'oceano Pacifico con Google Maps, quando ho notato che su tutta la superficie oceanica appaiono dei coni. Se cercate nella barra di maps le coordinate in oggetto (in modalità satellite, non mappa, ovviamente) ne vedete uno. Cosa sarebbero questi coni presenti un po' ovunque? Non penso onde, le onde del mare non sono coniche. Grazie.


--159.149.217.116 (msg) 08:47, 29 nov 2018 (CET)

Sono montagne sottomarine. -- Étienne 09:07, 29 nov 2018 (CET)
No, non sono necessariamente montagne sottomarine, bensì un effetto collaterale del metodo con cui quelle mappe sono ottenute. (fonte)
Innanzi tutto, dev'essere ben chiaro che quelle sugli oceani non sono foto, o "immagini satellitari" (gli oceani, ripresi da satellite, sarebbero di una noia mortale: non si vedrebbe nulla di utile a parte un'enorme distesa d'acqua): sono ricostruzioni grafiche "artificiali" ricavate a partire dai dati disponibili riguardo la sagoma e profondità del fondale.
Per questo motivo, è possibile riconoscere tre diversi "tipi" di fondale:
  1. Fondale ad alta risoluzione. Sono dati rilevati tramite scansione sonar da battelli di ricerca, facilmente riconoscibili nella mappa perché si presentano come "strisce" a maggior definizione (corrispondenti alle rotte seguite da quelle navi).
  2. Stima a bassa risoluzione del fondale medio. La sagoma generale del fondale, a più bassa risoluzione e più ampio margine d'errore, deriva da ricostruzioni dell'Istituto Oceanografico Scripps, a loro volta basate sulla misurazione delle micro-variazioni del campo gravitazionale terrestre rilevato dall'orbita.
  3. Misurazioni di profondità "puntuali". Si tratta di misurazioni fatte con sonde in un singolo punto del fondale: la profondità è molto precisa ma, ovviamente, non dà alcuna informazione riguardo la più generale "sagoma" del fondale all'intorno.
I dati 2. e 3. non sono necessariamente in accordo tra di loro, e devono quindi essere "amalgamati" per una più semplice visualizzazione: nel punto di rilevazione ti fidi completamente della profondità misurata; più ti allontani da quel punto, meno ha senso fidarsi di quel valore e più si sfrutta la stima di profondità media. Se, per esempio, il fondale medio rilevato da 2. in una certa zona ha profondità 2000m, ma un rilevamento puntuale di profondità lì nel mezzo ha misurato 1800m, il tutto finisce per venire rappresentato come una punta a 1800m che gradualmente scende tutt'attorno verso i 2000m. Assomiglia visivamente a una montagna perfettamente conica, ma in realtà è un puro artificio dovuto alla graduale transizione da "mi fido totalmente di 3." a "posso solo fidarmi di 2."
Succede anche il contrario, ovvero che la profondità misurata da 3. sia maggiore di quella media stimata da 2., e in quel caso, anziché una "montagna conica" ti ritrovi un buco conico (ne trovi un gran numero al largo delle coste coreane, sembra che l'oceano abbia l'acne). Di nuovo, anche lì in realtà non c'è alcun buco: è un puro artificio visivo. -- Rojelio (dimmi tutto) 15:21, 29 nov 2018 (CET)

controlla l'articolo

Prego, controlla l'articolo Università nazionale di Medicina Ivan Horbachevsky. Grazie. --П'явка медична (msg) 12:48, 29 nov 2018 (CET)

Ho sistemato un po'. Grazie. --Lepido (msg) 15:30, 29 nov 2018 (CET)

A chi apparterrebbe una nuova terra scoperta da una persona qualsiasi che non rappresenta né ufficialmente né ufficiosamente uno stato

Ipotesi: una persona se ne va nella Polinesia Francese per svago. Non rappresenta ufficialmente (e nemmeno ufficiosamente) nessuno stato o organizzazione. Questo tizio noleggia una barca e parte a fare un lungo viaggio in oceano aperto, ovviamente opportunamente equipaggiato perché il nostro amico non è un pistola. La motivazione del viaggio in oceano è dovuta solo al puro svago e alla passione del nostro turista.

Prima di andare avanti col nostro racconto ipotetico, piccola parentesi per parlare di due luoghi: lo Scoglio Ernest-Legouvé e lo Scoglio Maria-Theresa. Sono isole fantasma, ovvero sebbene esistano notizie di loro avvistamenti in tempi passati, non sono ancora state localizzate e la loro esistenza è dubbia. Potrebbero però esistere, e nel caso sarebbero localizzate in pieno oceano Pacifico. Negli atlanti della DeAgostini sono riportate.

Ma torniamo a noi: un bel giorno il nostro amico, nel pieno della sua attraversata incontra un isolotto sperduto che potrebbe essere una delle isole sopra citate. Lui segnala la scoperta.

Al di la della verosimilitudine di un viaggio del genere, tale isolotto (facciamo finta che si scoprirà essere l'Ernest Legouvè) per le leggi internazionali a chi dovrebbe appartenere: al nostro amico vacanziero, allo stato di cui è cittadino, alla Polinesia Francese (quindi la Francia) che è la terra più vicina, alla nazione alla quale apparteneva la nave che per prima nel 1902 dichiaró di aver avvistato l'isola (sempre la Francia) oppure resta terra di nessuno che andrà al primo paese che la "colonizza" ( per quanto possa essere colonizzabile uno scoglio)? --93.38.229.58 (msg) 18:28, 29 nov 2018 (CET)

La semplice scoperta di una nuova terra che non appartiene ad alcuno Stato (Terra nullius), anche quando è accompagnata da attività di esplorazione del nuovo territorio, non costituisce di per sé motivo per rivendicare la sovranità su di essa. Per potersi avere sovranità dello Stato sul nuovo territorio si deve avere occupazione dello stesso (l'occupazione è uno dei quattro modi con cui uno Stato può guadagnare dei territori, insieme alla conquista militare, alla cessione mediante trattato e all'accessione, cioé la creazione di nuovo territorio per effetto di eventi naturali); l'occupazione deve prevedere non solo una formale dichiarazione da parte dello Stato, ma anche l'esercizio di effettivi atti concreti di "presa di possesso": la colonizzazione vera e propria è certamente uno di questi, ma nel caso di una piccola isola possono essere sufficienti anche la costruzione di una stazione meteorologica o lo stabilirsi di un presidio militare. Si sostiene che la scoperta conferisca allo Stato che l'ha effettuata il diritto di occupare per primo la nuova terra, anche se la scoperta è stata fatta da un suo cittadino "a titolo privato" (purché quest'ultimo l'abbia notificata al suo governo); ma tale diritto deve essere esercitato entro un tempo congruo dalla scoperta altrimenti si considera perduto.
Quindi, nel caso di Ernest Legouvè di certo la rivendicazione non può venire in ragione della scoperta del 1902 (è decisamente passato troppo tempo); e di certo non vale il principio della terra più vicina, a meno che la nuova isola non si trovi all'interno delle acque territoriali della Polinesia francese. Fondamentalmente, la questione si riduce a "la Terra nullius è di chi se la prende per primo" e la cosa non deve stupire: il diritto internazionale si basa in larga parte sul principio dell'effettività ("è così perché è così"), tutto il resto sono consuetudini, accordi, promesse da marinaio e belle parole. --Franz van Lanzee (msg) 19:47, 29 nov 2018 (CET)

Profondità foruncolo

Due curiosità sui foruncoli:

  1. In quelli dove il puntino bianco è presente, non ne è possibile un'aspirazione (tramite siringa) del materiale all'interno ? Oppure inserendo nella siringa una soluzione utile per la cura ed iniettandola direttamente nel foruncolo (sempre dal punto bianco) ?
  2. Supponendo che la parte bianca scompaia lasciando un buco, sarebbe possibile inserire all'interno corpi estranei di ridottissime dimensioni (es. un semino di pomodoro) ? Al di là delle prevedibili, e dolorose, conseguenze il corpo estraneo finirebbe all'interno del corpo umano oppure in un altro strato della cute ?


--95.238.64.213 (msg) 21:00, 29 nov 2018 (CET)

Quale parte della frase domande su contenuti che normalmente potresti trovare su un'enciclopedia non hai capito? --Gac 21:16, 29 nov 2018 (CET)
Dopo una fondamentale premessa, ovvero che Wikipedia non da consigli medici, alla prima domanda si può dare la stessa risposta data a qualcun altro a settembre, sempre su questa rubrica, che puoi trovare QUI.
La seconda domanda sinceramente mi lascia un po' perplesso. Molto perplesso.--79.54.202.184 (msg) 23:02, 29 nov 2018 (CET)
Il foruncolo è il sistema che la pelle, la moglie, usa per espellere suo marito il sebo quando è eccessivo come le mogli cacciano di casa i mariti ubriachi, quindi essendo una risposta fisiologica, una difesa per quanto fastidiosa ed espressione di una patologia (il sebo eccessivo) se non si interviene è meglio ovviamente mai con corpi estranei anche perchè essendo in corso un fenomeno infiammatorio il risultato immediato di qualsiasi intervento è l'aumento dell'infiammazione e della probabilità di esiti negativi, cicatrici o granulomi. Infine come dice il detto "tra moglie e marito...". Specifico sia per l'ip sia perchè c'è qualche adolescente che frequenta questa pagina. :)--Pierpao.lo (listening) 10:35, 30 nov 2018 (CET)

Sciopero stampa marzo 1985

Non sono riuscito a trovare riscontro in rete, perciò spero che qualcuno abbia buona memoria o sia più informato. Nel marzo 1985 la stampa italiana fu soggetta ad un qualche sciopero ? Gli archivi de La Stampa e la Repubblica - per citarne due - sono "vuoti" dal 21 al 23 marzo.


--79.23.242.97 (msg) 16:36, 30 nov 2018 (CET)

Qui e qui e anche altrove. --95.249.197.230 (msg) 21:55, 30 nov 2018 (CET)
Il 14 è il 14, 18 ore sarebbero massimo il giorno dopo. Ho specificato dal 21 al 23. --151.19.178.125 (msg) 23:03, 30 nov 2018 (CET)