Coordinate: 39°13′29.52″N 9°06′39.67″E

Utente:Alessandro Facen/Sandbox/ortocappuccini

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Orto dei Cappuccini
Ubicazione
StatoItalia (bandiera) Italia
IndirizzoViale Luigi Merello, 59 Cagliari, Italia
Coordinate39°13′29.52″N 9°06′39.67″E
Caratteristiche
TipoOrto botanico
Istituzione1595

L'orto dei Cappuccini a Cagliari è un giardino storico, ristrutturato e riaperto al pubblico nel maggio del 2016. E' Situato tra il Viale Luigi Merello che lo delimita ad ovest, il Vico I Merello e il colle di Buoncammino che ospita il convento dei Cappuccini e le facoltà universitarie che ne costituiscono il confine orientale e meridionale.

Cenni storici

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L'area presenta numerose testimonianze degli insediamenti umani che ricoprono un arco temporale che va dall'epoca Punico-Romana al periododell?ultima guerra mondiale.

Epoca Punico Romana

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Le principali testimonianze di questo periodo sono le cave di pietra calcarea col la quale i Romani costruirono il vicino anfiteatro e le cisterne che furono create in seguito alle attività di scavo. Attualmente queste cavità non sono visitabili ma si può osservare un piccolo esempio a cielo aperto.

A caratterizzare quest'area della città è la presenza dei diversi strati di roccia di origine calcarea (pietraforte, tramezzario e pietra cantone). Per lungo tempo sono state attribuite al periodo punico. Si tratta, invece, di cave di blocchi aperte forse nel I-II secolo d.C., per la costruzione del vicino anfiteatro romano

La scarsità di "precipitazioni" costringeva i Romani a raccogliere il più possibile l'acqua piovana. Nell'orto dei cappuccini, si aprono varie monumentali cisterne scavate nella roccia calcarea,. Come detto si tratta di cavr che furono adibite a cisterne solo in un secondo tempo, una volta impermeabilizzate con il Cocciopesto (un intonaco di calce mista a cocci triturati). La più ampia poteva contenere fino a un milione di litri d'acqua piovana, proveniente dall'anfiteatro attraverso un lungo cunicolo sotterraneo ancora percorribile.


Periodo Paleo Cristiano

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hanno consentito di appurare che la cavità subì gia in antico un ulteriore riadattamento a carcere, come testimoniano le numerose anelle osservabili lungo le pareti, destinate al fissaggio delle catene. In corrispondenza di una di queste è stato scoperto un importante graffito paleocristiano, forse risalente agli inizi del IV secolo d.C. Si tratterebbe, secondo una ipotesi, di un'immagine simbolica della "Navicula Petri", la nave della chiesa, con l'albero della vela costituito da una croce monogrammatica e sul ponte i dodici Apostoli, "pescatori di uomini", schematicamente rappresentati nel salpare la rete. L'autore andrebbe probabilmente individuato in uno sconosciuto martire cristiano, detenuto prima di essere ucciso forse nei giochi dell'anfiteatro

XVI - XVII secolo

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Il primo convento dei frati Cappuccini in Sardegna venne Realizzato nel 1591 sulla collina ad ovest dell’Anfiteatro Romano di Cagliari, in una vasta estensione di terreno all'interno del quale si trovavano alcune antiche cave e cisterne di epoca romana. Nel 1595 fu ultimata la realizzazione del dell'Hortus Simplicium, ossia l'orto adibito alla coltivazione delle piante medicinali che costituivano la maggioranza dei "semplici" medicamenti provenienti dalla natura.

Il convento crebbe rapidamente, al punto che, nel 1649, includeva ben 65 celle per i frati, oltre alle cucine e al refettorio, con la presenza di un lanificio, di un'infermeria e di un vasto orto per la coltura delle piante officinali. Tutto ciò era reso possibile solo grazie alla disponibilità di una grande quantità d’acqua, garantita soprattutto dalla presenza di un pozzo dentro al quale, grazie ad una complessa opera di canalizzazione idrica, confluiva l'acqua piovana.

Il padre cappuccino Giorgio Aleo, autore di una famosa “Storia Cronologica di Sardegna” riferisce una notizia relativa alla pestilenza cagliaritana del 1656, che probabilmente riguarda il cisternone dell’Orto dei Cappuccini. L’Aleo scrive infatti che negli ultimi giorni di maggio del 1656 la mortalità a Cagliari era diventata così elevata, che non vi erano “fossori” a sufficienza per seppellire i morti. Di fronte al crescente numero di cadaveri insepolti il magistrato di sanità decise allora di far “tumulare” i morti in pozzi e cisterne: ed i morti del quartiere di Castello finirono “in un antico cisternone vicino ai Cappuccini”.


Collezione Botanica e Flora

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L'orto attualmente ospita una piccola collezione di piante da frutto, aromatiche ed officinali. Inoltre numerose e interessanti specie spontanee sono presenti nelle aree non coltivate e nelle pareti calcaree.

La tabella che segue riporta le principali specie osservabili:

Alberi Arbusti Suffrutici Erbacee

Succulente

Palmacee

Lianose

Rampicanti

Ricadenti

Celtis australis Laurus nobilis Lavandula angustifolia Phoenix dactylifera
Ficus carica Myrtus communis Lavandula dentata Mirabilis jalapa
Prunus persica Nerium oleander Helichrysum italicum Fragaria vesca Capparis spinosa
Prunus dulcis Pistacia lentiscus Rosmarinus officinalis Opuntia ficus indica Vitis vinifera
Prunus armeniaca Rhamnus alaternus Santolina chamaecyparissus
Punica granatum Ricinus communis
Prunus domestica
Olea europaea
Cercis siiiquastrum

Gli alberi più vecchi

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Attività collaterali

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Dal 2016, all'interno

Ristrutturazione e ampliamento

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Nel maggio 2016, l'adiacente

Antico portale

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Voci correlate

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Altri progetti

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Collegamenti esterni

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[[:Categoria:Orti botanici della provincia di Padova]] [[:Categoria:Padova]] [[:Categoria:Patrimoni dell'umanità d'Italia]] [[:Categoria:Musei universitari]] [[:Categoria:Università degli Studi di Padova]]