Helichrysum italicum
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Elicriso italiano | |
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Helichrysum italicum | |
Classificazione APG IV | |
Dominio | Eukaryota |
Regno | Plantae |
(clade) | Angiosperme |
(clade) | Mesangiosperme |
(clade) | Eudicotiledoni |
(clade) | Eudicotiledoni centrali |
(clade) | Asteridi |
(clade) | Euasteridi II |
Ordine | Asterales |
Famiglia | Asteraceae |
Sottofamiglia | Asteroideae |
Sottotribù | Gnaphaliinae |
Classificazione Cronquist | |
Dominio | Eukaryota |
Regno | Plantae |
Superdivisione | Spermatophyta |
Divisione | Magnoliophyta |
Classe | Magnoliopsida |
Sottoclasse | Asteridae |
Ordine | Asterales |
Famiglia | Asteraceae |
Sottofamiglia | Asteroideae |
Tribù | Gnaphalieae |
Sottotribù | Gnaphaliinae |
Genere | Helichrysum |
Specie | H. italicum |
Nomenclatura binomiale | |
Helichrysum italicum (Roth) G. Don, 1830 | |
Sinonimi | |
Gnaphalium italicum | |
Nomi comuni | |
Perpetuino, semprevivo |
L'elicriso italiano (Helichrysum italicum (Roth) G. Don, 1830) è una pianta della famiglia delle Asteraceae.
Etimologia[modifica | modifica wikitesto]
Helichrysum deriva dal greco helios (sole) e chrysos (oro), per il colore giallo lucente dei capolini. Il nome volgare, Perpetuini, deriva proprio dai capolini di queste piante, che hanno una parte delle squame involucrali secche e scariose che persistono a lungo inalterate.
Descrizione[modifica | modifica wikitesto]
È una pianta perenne con portamento cespuglioso, alta 30–40 cm, di colore grigio-biancastro, tomentosa.
Le foglie sono alterne, lineari, lunghe 20–40 mm e larghe 1 mm, ricoperte da fine peluria biancastra; sono molli e hanno i margini piegati verso il basso (convolute).
L'infiorescenza è un corimbo composto da numerosi capolini conici (ognuno avente 12-15 fiori, raggruppati a 20-30), dalle squame giallo-brunastre, posti all'apice del fusto, con fiori tubulosi, ermafroditi, di colore giallo-oro, che emanano un odore intenso, aromatico gradevole, agrodolce, inconfondibile.
Il frutto è un achenio oblungo, dotato di un pappo.
Distribuzione e habitat[modifica | modifica wikitesto]
È diffuso in gran parte dell'Europa meridionale mediterranea. In Italia è comune al centro, al sud e nelle isole.
Vegeta nelle garighe costiere, in luoghi rocciosi e suoli poco evoluti, fino a 800 m di altitudine (1400m secondo Galetti).
Pianta molto comune, fiorisce da luglio ad agosto.
Tassonomia[modifica | modifica wikitesto]
Sono state descritte le seguenti sottospecie:[1]
- Helichrysum italicum subsp. italicum (Roth) G.Don
- Helichrysum italicum subsp. microphyllum (Willd.) Nyman
- Helichrysum italicum subsp. picardii Franco
- Helichrysum italicum subsp. pseudolitoreum (Fiori) Bacch. & al.
- Helichrysum italicum subsp. serotinum (Boiss.) P.Fourn.
- Helichrysum italicum subsp. siculum (Jord. & Fourr.) Galbany & al.
Usi[modifica | modifica wikitesto]
La pianta intera veniva utilizzata per bruciare le setole dei maiali macellati, per l'aroma particolare che conferiva al lardo[2]. Le parti fiorite, che mantengono il loro vivido colore anche essiccate, vengono utilizzate per profumare la biancheria e gli ambienti. In cosmetica l'elicriso è impiegato come fissante nei profumi.
Fitoterapia[modifica | modifica wikitesto]
L'elicriso come pianta officinale era già conosciuta e apprezzata in epoca greco-romana e nel medioevo. In epoca recente non solo sono state confermate le virtù già note ma se ne sono scoperte altre, per merito inizialmente di un medico condotto toscano, Leonardo Santini.[3] La droga è costituita dalla pianta fiorita, che ha odore caratteristico molto aromatico. Essa contiene un olio essenziale, acido caffeico, acido ursolico, resine, mucillagini e sostanze coloranti che nell'insieme prendono il nome di elicrisina. I diversi preparati a base di elicriso (estratto fluido, sciroppo, areosol, tisane) possono trovare impiego nelle malattie dell'apparato respiratorio, nelle malattie reumatiche e allergiche, nelle malattie epatiche, nelle flebiti, nelle cefalee e perfino nelle ustioni e per curare i geloni[4].
Giardinaggio[modifica | modifica wikitesto]
Pianta rustica, tollera una temperatura minima di -5/-10 °C, sole e terreno ben drenato. Si moltiplica per talea basale o delle parti semilegnose in estate o da seme in primavera.
Note[modifica | modifica wikitesto]
- ^ Helichrysum italicum, su Global Compositae Checklist, Flann C.(ed), 2009. URL consultato il 19 luglio 2012.
- ^ F.Mearelli e C.Tardelli, Maremma mediterranea in "Erboristeria domani", luglio-agosto 1995.
- ^ http://www.verdeazzurronotizie.it/lingegno-della-gente-della-valle-del-serchio-lelicriso-ed-il-medico-condotto-leonardo-santini/
- ^ Francesco Bianchini, Francesco Corbetta, Le piante della salute. Atlante delle piante medicinali, illustrazioni di Marilena Pistoia, Milano, Arnoldo Mondadori, 1975, p. 140, SBN IT\ICCU\UM1\0023788.
Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]
- Sandro Pignatti, Flora d'Italia, Bologna, Edagricole, 1982, ISBN 88-506-2449-2.
- T. G. Tutin et al., Flora Europaea, Volume 2, 1968, ISBN 0-521-06662-X
- (EN) David Burnie: Wild Flowers of the Mediterranean, 1995, ISBN 0-7513-2761-1
- (EN) V.A. Funk, Susanna A., T.F. Stuessy and H. Robinson, Classification of Compositae (PDF), in Systematics, Evolution, and Biogeography of Compositae, Vienna, International Association for Plant Taxonomy (IAPT), 2009. URL consultato il 7 dicembre 2010 (archiviato dall'url originale il 14 aprile 2016).
- (EN) Michael O. Dillon: Classification and Phylogeny of the South American Gnaphalieae (Asteraceae), in Arnaldoa, 10(1), 2003, S. 45-60: Gnaphalieae und Neues zu Luciliocline - Online.
- (EN) J. Mastelić, Olivera P. and I. Jerković: Contribution to the Analysis of the Essential Oil of Helichrysum italicum (Roth) G. Don. – Determination of Ester Bonded Acids and Phenols Molecules, 2008, 13(4), 795-803 DOI: 10.3390/molecules13040795
- Giovanni Galetti, Abruzzo in fiore, Edizioni Menabò - Cooperativa Majambiente, 2008.
Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]
Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]
Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Helichrysum italicum
Wikispecies contiene informazioni su Helichrysum italicum
Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]
- Helichrysum italicum Plants for a Future database
- Elicriso, su Alta val Trebbia - Piante ed erbe medicinali. URL consultato il 14 settembre 2017.