Storia dei Paladini di Francia

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Storia dei Paladini di Francia
AutoreGiusto Lodico, Giuseppe Leggio
1ª ed. originale1858-1860
GenereRomanzo
Sottogenereromanzo cavalleresco
Lingua originaleitaliano
ProtagonistiOrlando
Altri personaggiBradamante, Agramante, Rinaldo, Medoro, Astolfo, Carlo Magno, Angelica, Gano di Maganza, Rodomonte ecc.

La Storia dei Paladini di Francia è un lungo romanzo cavalleresco a dispense scritto da Giusto Lodico, il quale cucì insieme tra il 1858 e il 1860 i vari episodi del Ciclo carolingio dando loro una successione cronologica. Nel 1895 e 1902 l'opera fu ristampata con episodi aggiuntivi redatti dall'editore palermitano Giuseppe Leggio. Questo libro è la fonte primaria dell'Opera dei Pupi.

Origine e fortuna dell'opera

Giusto Lodico era un modesto ripetitore privato che aveva studiato da maestro elementare ma non era riuscito a conseguire il diploma[1]. Tra il 1858 e il 1860 ricucì insieme e pubblicò a dispense un gran numero di romanzi e poemi cavallereschi italiani del Ciclo carolingio, dando loro una successione cronologica tale da poter seguire le vicende dei Paladini di Carlo Magno dall'infanzia alla morte.

Questa vasta compilazione in prosa fu per tanti anni u libru per antonomasia, una Bibbia cui attinsero tutti i pupari siciliani per le loro rappresentazioni serali quotidiane[1]. Su questo libro i siciliani per molti anni impararono a leggere, desiderando conoscere le avventure dei Paladini[2]. Attraverso questo libro e attraverso la drammatizzazione che ne facevano gli operanti si cristallizzò un importantissimo mito dell'immaginario collettivo siciliano tra Ottocento e Novecento: quello dei paladini armati, che fu per le classi popolari siciliane griglia d'interpretazione della realtà, atta a conferire un senso alle immagini del mondo, della società e della storia, e modello di riferimento per le azioni e i comportamenti quotidiani[1].

L'opera del Lodico si può leggere come: un documento storico-antropologico della cultura tradizionale siciliana, cercandovi i termini di riferimento del sistema di valori condiviso dalle classi popolari dell'isola; un'indagine sui modi e le tecniche narrative attraverso cui gli "artigiani" della letteratura popolare costruirono i loro romanzi; un antecedente letterario delle serate dell'Opera dei Pupi; o più semplicemente come un romanzo, pur prolisso e dalla prosa piatta e spesso ripetitiva dell'autore[1].

L'opera, esauritasi rapidamente e continuamente richiesta, ebbe tanto successo che tra il 1895-97 e nel 1902 fu ristampata. L'editore Giuseppe Piazza si fece concedere dall'anziano Lodico il permesso di "correggere" e ampliare la sua opera, affidandone la redazione a Giuseppe Leggio[3].

Ristampe

  • Giusto Lo Dico, Storia dei Paladini di Francia, 13 volumi, a cura di Felice Cammarata, Riedizione dell'opera pubblicata a Palermo da G. Leggio nel 1902, Celebes Editore, Trapani, 1971-1972.
  • Giusto Lo Dico, Storia dei Paladini di Francia, 13 volumi, a cura di Felice Cammarata, Riedizione dell'opera pubblicata a Palermo da G. Leggio nel 1902, Clio, Catania, 1993-2000. Nel foglio volante allegato al vol. I è annunciato un XIV volume che conterrà indici ragionati, tavole genealogiche dei personaggi, indicazione delle fonti letterarie degli episodi. Detto volume non è mai uscito, oppure fu inviato esclusivamente a chi, acquistando i 13 volumi, mandava i relativi tagliandi di controllo in busta chiusa all'editore, un'operazione che soprattutto avrebbe fatto giungere agli acquirenti una cartella contenente le litografie riproducenti le copertine, numerate e firmate dall'artista Giuseppe Napoli della Marionettistica dei fratelli Napoli.

Note

  1. ^ a b c d Alessandro Napoli, Due parole di presentazione, foglio volante allegato al vol. I di: Giusto Lodico, Storia dei Paladini di Francia, Clio, 1993-2000.
  2. ^ Giuseppe Pitrè sulla rivista di filologia Romania, 1884.
  3. ^ Ettore Li Gotti, Il teatro dei pupi, Sansoni, 1957, pag. 114

Voci correlate