Space opera: differenze tra le versioni
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Versione delle 16:43, 26 mar 2014
La space opera, o epopea spaziale, è un sottogenere della fantascienza, nato nella letteratura ma che ha riscosso grande successo anche in televisione e al cinema. I temi principali che la caratterizzano sono l'avventura, il romanticismo, i viaggi interstellari e, non di rado, le battaglie spaziali, ambientate in immensi universi spesso dominati da imperi galattici.
Storia
Il termine space opera è stato suggerito[1] da Wilson Tucker nel 1941 come variante fantascientifica di soap opera (neologismo con cui si indicavano i radiodrammi sentimentali sponsorizzati dalle marche di detersivo) e horse opera (termine che indicava il genere più avventuroso ed escapista della narrativa western). Significa racconto di avventura spaziale orientato verso l'azione, a differenza delle storie di fantascienza "tecnologica" (fantascienza hard), che si concentrano piuttosto sugli effetti del progresso tecnologico e delle invenzioni. Tra le due cose, beninteso, non c'è una netta demarcazione, tanto che molti autori riescono a combinare l'avventura spaziale con una certa accuratezza tecnico-scientifica, facendo sì che le space opera meglio scritte facciano parte a pieno titolo della miglior fantascienza. Gli autori delle prime storie di space opera sono stati E. E. "Doc" Smith (con le sue serie dell'Allodola dello spazio e dei Lensman), Edmond Hamilton, Jack Williamson, John W. Campbell e, qualche anno più tardi, anche Leigh Brackett.
In anni recenti, una rinascita della space opera ha prodotto qualcosa che alcuni considerano un sottogenere definito "nuova space opera" (new space opera). Specificamente, essa combina le proporzioni galattiche e la grandeur della space opera tradizionale con elementi della fantascienza hard, la fantascienza a carattere più spiccatamente meccanico/tecnologico. La nuova space opera[1] è perciò rigorosa dal punto di vista scientifico e ambiziosa nei suoi obiettivi. Tra i praticanti del nuovo genere vi sono Stephen R. Donaldson, Dan Simmons, John Varley, David Brin, Iain Banks, Catherine Asaro, Orson Scott Card, John Clute, Charles Stross, Peter F. Hamilton, Lois McMaster Bujold, M. John Harrison, Donald M. Kingsbury, David Weber, Ken MacLeod, Alastair Reynolds, Mike Resnick e C. J. Cherryh.
Il mondo degli anime, i cartoni animati giapponesi, è diventato uno dei maggiori ambienti di sviluppo per la space opera: serie come Cowboy Bebop, Gundam, Dirty Pair (Original e Flash), Crest of the Stars, Legend of Galactic Heroes e Mobile Battleship Nadesico accrescono la popolarità di questo genere e in una certa misura lo influenzano (quello di Farscape è un buon esempio di come gli anime influenzino una serie tv in corso di svolgimento).
Caratteristiche
All'interno dei romanzi di space opera la verosimiglianza scientifica dei diversi scenari varia enormemente. In alcuni casi, la sola violazione delle leggi conosciute della fisica è il viaggio a velocità superiori a quella della luce. All'estremo opposto, capita che i protagonisti usino diversi poteri mistici e possano distruggere in un sol colpo interi pianeti o specie aliene. Altrettanto variabile può apparire la completezza e lo sviluppo dei personaggi descritti. Ad esempio, Lois McMaster Bujold e Iain Banks scrivono di conflitti dalle caratteristiche molto umane.
Una sottocategoria molto popolare di space opera riguarda poi la narrazione di grandi battaglie spaziali con armi avveniristiche. Alcune hanno un piglio del tutto militare, e delineano sistemi di armamento con grande precisione tecnologica (space opera militare o military science fiction)
Molti scrittori di fantascienza usano tuttavia varianti degli scenari delle space opera con minor contenuto militarista e xenofobia interplanetaria. Nei suoi esempi più alti, la space opera è infatti una riflessione sulle future guerre nello spazio o sui suoi effetti sul genere umano. Nei casi peggiori, consiste nell'uso di trame per nulla fantascientifiche all'interno di scenari che solo a prima vista possono apparire tali.
Molte serie televisive di fantascienza, da Battlestar Galactica a Star Trek, sono varianti di space opera. Harry Harrison e Douglas Adams ne hanno messo in burletta gli stereotipi più frequenti. Il romanzo Novilunio (The Wanderer) di Fritz Leiber racconta di una Terra coinvolta in un conflitto interstellare. Altri, come Samuel R. Delany in Nova, si ispirano a concezioni mitologiche. Il genere è stato anche oggetto di satira dal racconto di Jack Vance Space Opera del 1965, in cui una compagnia operistica diffonde la cultura in pianeti che ne sono privi.
Esempi di space opera
Narrativa
- Universo incostante (A Fire Upon the Deep) e Quando la luce tornerà (A Deepness in the Sky) di Vernor Vinge
- The Alliance-Union Universe di C. J. Cherryh
- Il Ciclo di Marte (Barsoom) di Edgar Rice Burroughs
- La serie dei Berserker di Fred Saberhagen
- La serie delle Città Volanti di James Blish
- Il Ciclo della Cultura (The Culture) di Iain M. Banks
- La trilogia di Dies Irae di Brian Stableford
- Il Ciclo dei Dorsai di Gordon R. Dickson
- Il Ciclo di Dune di Frank Herbert
- Il Ciclo della Fondazione di Isaac Asimov
- The Gorrideon di Barry Stephen Nieuport
- Legend of the Galactic Heroes di Tanaka Yoshiki (anche manga e anime - vedi di seguito)
- La serie di Honor Harrington di David Weber
- La serie Humanx Commonwealth di Alan Dean Foster
- Il Ciclo dei Canti di Hyperion di Dan Simmons (Hyperion e successivi)
- Il Ciclo dello Spazio conosciuto di Larry Niven e il suo spin-off Man-Kzin Wars.
- La serie di Lensman di E. E. Smith (forse uno dei prototipi per tutti gli altri)
- Light di M. John Harrison
- La trilogia de L'alba della notte (The Night's Dawn) di Peter F. Hamilton
- La serie di Perry Rhodan
- La serie de Il Ratto D'acciaio Inossidabile di Harry Harrison.
- Rim worlds di A. Bertram Chandler
- Il Ciclo dei Serrano e il Ciclo dei Mercanti Vatta di Elizabeth Moon
- L'Universo delle Cinque Galassie di David Brin
- Il Ciclo dei Vor di Lois McMaster Bujold
Televisione
- Andromeda (Gene Roddenberry's Andromeda), da un'idea di Gene Roddenberry
- Le fantastiche avventure dell'astronave Orion (Raumpatrouille - Die phantastischen Abenteuer des Raumschiffs Orion)
- Babylon 5, ideata da J. Michael Straczynski
- Blake's 7, ideata da Terry Nation
- Farscape
- Firefly, ideata da Joss Whedon
- Battlestar Galactica, ideata da Glen A. Larson
- Stargate SG-1, Stargate Atlantis e Stargate Universe
- Star Trek, ideata da Gene Roddenberry
Fumetti, anime e manga
- Banner of the Stars (Seikai no Senki) e Banner of the Stars II (Seikai no Senki II) di Morioka Hiroyuki
- Cowboy Bebop
- Crest of the Stars (Seikai no Monshou) di Morioka Hiroyuki
- Fortezza superdimensionale Macross (Macross)
- Guardians of the Galaxy della Marvel.
- Gundam di Yoshiyuki Tomino
- Saga di Capitan Harlock di Leiji Matsumoto
- Lanterna Verde della DC Comics.
- Legend of the Galactic Heroes di Yoshiki Tanaka
- Mobile Battleship Nadesico
- Outlaw Star
- Robotech
- Saga di Brian K. Vaughan.
- Silver Surfer della Marvel.
- Storie dello spazio profondo (dal 1969), ironiche opere di Bonvi (disegni) e Francesco Guccini (testi)[2]
- Valèrian di Jean-Claude Mézières e Pierre Christin
Cinema e teatro
- Cittadino dello spazio (This Island Earth, 1955), regia di Joseph Newman e Jack Arnold (non accreditato)
- La serie di Guerre stellari di George Lucas
- Kai, Death of Dreams, un'opera lirica
- Dune (1984), regia di David Lynch
- The Chronicles of Riddick (2004), regia di David Twohy
Giochi
- Traveller, primo gioco di ruolo di fantascienza, creato da Marc W. Miller[3]
- Space Opera, gioco di ruolo ideato da E. Simbalist, M. Ratner & P. Mc Gregor.[3]
- Warhammer 40,000, wargame tridimensionale
- Sins of a Solar Empire
- Starcraft, videogioco di strategia in tempo reale sviluppato dalla Blizzard Entertainment
- Halo, videogioco sparatutto sviluppato da Bungie
- Master of Orion
- Mass Effect, trilogia di videogiochi sviluppata dalla BioWare e distribuita dalla Electronic Arts, arricchita da romanzi e fumetti
- la serie di Ratchet & Clank.
- Infinite Space
- Wing Commander
Note
- ^ a b David G. Hartwell e Kathryn Cramer, Space Opera Redefined
- ^ Storie dello spazio profondo ∂ Fantascienza.com
- ^ a b (EN) Lawrence Schick, Heroic Worlds: A History and Guide to Role-Playing Games, New York, Prometheus Books, 1991, pp. 301-347, ISBN 978-0879756536.
Bibliografia
- Dave Langford: "Fun With Senseless Violence", in The Silence of the Langford (NESFA Press, 1996, ISBN 0-915368-62-5)
- Michael Levy: "Cyberpunk Versus the New Space Opera", in Voice of Youth Advocates Vol. 31, No. 2 (June 2008), p. 132-3
- Approfondimenti
- Brian W. Aldiss (a cura di), Space Opera, Enciclopedia della fantascienza, vol. 1, Roma, Fanucci, novembre 1977 [1974].
- (EN) David G. Hartwell e Kathryn Cramer, How Shit Became Shinola: Definition and Redefinition of Space Opera
- (EN) Locus, agosto 2003: sezione speciale su "La nuova Space Opera". Articoli di Russell Letson & Gary K. Wolfe, Ken MacLeod, Paul J. McAuley, Gwyneth Jones, M. John Harrison e Stephen Baxter. Intervista con Alastair Reynolds. Intervista con Charles Stross.
- (EN) (EN) John Clute, David Langford e Peter Nicholls (a cura di), Space Opera, in The Encyclopedia of Science Fiction, IV edizione online, 2021.
- (EN) Capitolo sulla Space Opera di Gary Westfahl in The Cambridge Companion to Science Fiction, ed. Farah Mendlesohn & Edward James, Cambridge University Press, 2003.
- (EN) Intervista con M. John Harrison, Locus, dicembre 2003. Harrison discute approfonditamente sulla sua visione della natura della space opera.
- (EN) Martin Griffiths, Flights of fancy - How early novelists inspired spaceflight, su lablit.com, 16 settembre 2007. URL consultato il 27 luglio 2010.