I Don't Want to Miss a Thing: differenze tra le versioni

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Versione delle 11:51, 6 mag 2020

I Don't Want to Miss a Thing
singolo discografico
Screenshot del video
ArtistaAerosmith
Pubblicazione13 giugno 1998
Durata4:56
Album di provenienzaArmageddon:The Album
Dischi1
Tracce2
GenerePop rock
Soft rock
Power ballad
EtichettaColumbia Records
FormatiMusicassetta
CD
Certificazioni originali
Dischi d'argentoBandiera della Francia Francia[1]
Dischi d'oroBandiera dell'Austria Austria[2]
(Vendite: 15.000+)
Bandiera del Regno Unito Regno Unito[3]

Bandiera della Danimarca Danimarca[4]
(vendite: 15 000+)
Bandiera del Messico Messico[5]
(vendite: 60 000+)
Bandiera dei Paesi Bassi Paesi Bassi[6]
(vendite: 50 000+)

Dischi di platinoBandiera dell'Australia Australia (2)[7]
(vendite: 140 000+)

Bandiera del Belgio Belgio (1)[8]
(vendite: 50 000+)
Bandiera della Germania Germania[9] Bandiera della Norvegia Norvegia[11]
(vendite: 50 000+)
Bandiera degli Stati Uniti Stati Uniti[12]
Bandiera della Svizzera Svizzera[13]
Bandiera della Svezia Svezia (2)[14]

Certificazioni FIMI (dal 2009)
Dischi di platinoBandiera dell'Italia Italia[15]
(vendite: 50 000+)
Aerosmith - cronologia
Singolo precedente
(1998)

I Don't Want to Miss a Thing è un brano musicale scritto da Diane Warren e registrato dagli Aerosmith, pubblicato originariamente come traccia bonus delle edizioni argentine e brasiliane del dodicesimo album in studio del gruppo Nine Lives e poi come colonna sonora del film Armageddon - Giudizio finale, di Michael Bay.

Quando la Warren scrisse il brano, fu originariamente pensato per Céline Dion. Il singolo debuttò alla prima posizione della Billboard Hot 100, divenendo il primo fra quelli del gruppo a riuscirvi dopo 28 anni di carriera. Al primo posto, il brano rimase per ben quattro settimane, introducendo gli Aerosmith a una nuova generazione di fan. Nel Regno Unito, invece, raggiunse la posizione numero 4 della Official Singles Chart, diventando la hit del gruppo dal miglior piazzamento in tale classifica.

I Don't Want to Miss a Thing ricevette una candidatura come migliore canzone agli Oscar del 1999, piazzandosi secondo nella graduatoria generale dietro solo a When You Believe di Hans Zimmer e di Stephen Schwartz (prodotta per il lungometraggio Il principe d'Egitto[16]). Inoltre, fu anche nominato come peggior canzone ai Razzie Awards del 1998, suscitando non poche polemiche per questa scelta, dal momento che la canzone aveva ottenuto un ottimo successo[17].

Nel 2006 il cantante dei Toto Joseph Williams ha reinterpretato il brano per l'album Two of Us.

La canzone è stata inserita da VH1 al secondo posto nella classifica delle "25 più grandi power ballad"[18] e al decimo posto nella classifica delle "100 più grandi canzoni d'amore".[19]

Videoclip

Il videoclip di I Don't Want to Miss a Thing, diretto da Francis Lawrence, è stato girato nel Minneapolis Armory[20]. Il video intreccia scene in cui si vede il gruppo suonare la canzone con altre di Armageddon. È presente un cameo di Liv Tyler, figlia del cantante Steven Tyler, che nel film interpreta il personaggio di Grace Stamper. Liv precedentemente era già apparsa in un clip degli Aerosmith, Crazy del 1994.

Il video inizia con alcuni colpi di luna e meteoriti, per poi dare una visione della terra, prima di ingrandirla e mostrare il gruppo esibirsi. In seguito viene rivelato come la band stia suonando di fronte a quello che sembra essere la base di un immaginario Space Shuttle. Insieme agli Aerosmith c'è anche una grande orchestra che si esibisce in sincronia con la melodia, fino a quando questi non vengono avvolti dal fumo che sancisce il decollo dalla rampa di lancio della navicella spaziale (lo Space Shuttle). Il video si conclude mostrando una lacrimosa Grace Stamper che tocca un monitor nel tentativo di raggiungere il padre (il vero padre Steven Tyler nel video; on-screen il padre Harry Stamper, interpretato da Bruce Willis nel film).

Durante le riprese del clip di I Don't Wanna Miss a Thing, Steven Tyler si stava ancora riprendendo da un infortunio alla gamba subito nel corso del Nine Lives Tour, e quindi non si muove molto nel video.

Posizioni in classifica

I Don't Want to Miss a Thing è stata la canzone di maggior successo nella carriera degli Aerosmith, debuttando al primo posto della Billboard Hot 100, dove è rimasta per quattro settimane dal 5 al 26 settembre 1998. Il singolo ottenne grandi riscontri anche a livello internazionale, raggiungendo la prima posizione in diversi paesi del mondo, tra cui Australia, Germania, Irlanda, Austria, Norvegia, Italia, Paesi Bassi, e Svizzera. I Don't Wanna Miss a Thing rimane ancora oggi l'unica canzone di un gruppo rock ad aver debuttato alla prima posizione della Billboard Hot 100.

Classifiche annuali

Paese (1998) Posizione
Australia[24] 4
Belgio Fiandre[25] 13
Belgio Vallonia[26] 27
Italia[27] 1
Paesi Bassi[28] 23
Svizzera[29] 5
Stati Uniti[30] 23

Classifiche decennali

Classifica (1990–1999) Posizione
Stati Uniti[31] 73

Predecessore Primo posto nella Billboard Hot 100 Bandiera degli Stati Uniti Successore
The Boy Is Mine - Brandy e Monica 5 settembre 1998 - 26 settembre 1998 The First Night - Monica

Predecessore Singolo di maggior successo dell'anno in Italia Successore
I'll Be Missing You - Puff Daddy, Faith Evans e 112 1998 Il mio nome è mai più - Ligabue, Jovanotti e Piero Pelù

Note

  1. ^ InfoDisc : Les Certifications (Albums) du SNEP (Bilan par Artiste)
  2. ^ IFPI Austria - Verband der österreichischen Musikwirtschaft
  3. ^ BRIT Certified
  4. ^ (DA) Certificeringer, su ifpi.dk, International Federation of the Phonographic Industry. URL consultato l'11 novembre 2015.
  5. ^ (ES) Certificaciones – Aerosmith, su amprofon.com.mx, Asociación Mexicana de Productores de Fonogramas y Videogramas. URL consultato il 21 ottobre 2016 (archiviato dall'url originale il 18 maggio 2015).
  6. ^ Dutch album certifications – Aerosmtih – I Don't Want to Miss a Thing, su nvpi.nl, Nederlandse Vereniging van Producenten en Importeurs van beeld- en geluidsdragers. URL consultato il 15 ottobre 2019.
  7. ^ (EN) ARIA Accreditations (1987-2010), su australianfuncountdowns.blogspot.it, ARIA Charts. URL consultato il 7 marzo 2008.
  8. ^ (DE) Ultratop 50 Albums Vlaanderen 1998, su ultratop.be.
  9. ^ Bundesverband Musikindustrie: Gold-/Platin-Datenbank
  10. ^ (NO) IFPI Norsk Platebransje, su ifpi.no, IFPI. URL consultato il 15 novembre 2014 (archiviato dall'url originale il 25 luglio 2012).
  11. ^ [10]
  12. ^ RIAA - Gold & Platinum Searchable Database - July 18, 2014
  13. ^ http://www.swisscharts.com/search_certifications.asp?search=I+Don%27t+Want+to+Miss+a+Thing
  14. ^ https://web.archive.org/web/20120519211811/http://www.ifpi.se/wp/wp-content/uploads/guld-platina-1987-1998.pdf
  15. ^ Certificazioni, su fimi.it, Federazione Industria Musicale Italiana. URL consultato il 3 gennaio 2017.
  16. ^ Academy Awards Database: Best Song Nominees for Diane Warren, su awardsdatabase.oscars.org. URL consultato il 14 giugno 2010 (archiviato dall'url originale il 29 ottobre 2013).
  17. ^ 1998 RAZZIE Nominees & "Winners" - The Official RAZZIE Forum, su razzies.com. URL consultato il 14 giugno 2010 (archiviato dall'url originale il 2 giugno 2009).
  18. ^ (EN) VH1's 25 Greatest Power Ballads [collegamento interrotto], su rateyourmusic.com. URL consultato il 29 dicembre 2014.
  19. ^ (EN) VH1 - 100 Greatest Love Songs, su cs.ubc.ca. URL consultato il 29 dicembre 2014.
  20. ^ Filming location
  21. ^ a b c d e f g Euro Peakpositions
  22. ^ ultratop.be - Aerosmith - I Don't Want To Miss A Thing
  23. ^ a b (JA) Japan #1 IMPORT DISKS by Oricon Hot Singles, su www18.ocn.ne.jp, Oricon. URL consultato il 26 maggio 2014 (archiviato dall'url originale l'11 settembre 2010).
  24. ^ ARIA Charts – End of Year Charts – Top 100 Singles 1998, su Australian Recording Industry Association. URL consultato il 15 gennaio 2013.
  25. ^ (NL) Ultratop Belgian Charts, su Ultratop, Hung Medien. URL consultato il 15 gennaio 2013.
  26. ^ (FR) Ultratop Belgian Charts, su Ultratop, Hung Medien. URL consultato il 15 gennaio 2013.
  27. ^ Hit Parade Italia - Top Annuali Single: 1998
  28. ^ (NL) Dutch Charts Portal, su GfK Dutch Charts, Hung Medien. URL consultato il 15 gennaio 2013.
  29. ^ Swiss Year-end Charts 1998, su Swiss Music Charts, Hung Medien. URL consultato il 15 gennaio 2013.
  30. ^ Billboard Top 100 - 1998 - Longbored Surfer - Charts
  31. ^ Geoff Mayfield, 1999 The Year in Music Totally 90s: Diary of a Decade - The listing of Top Pop Albums of the 90s & Hot 100 Singles of the 90s, Billboard. Nielsen Business Media, Inc, 25 dicembre 1999. URL consultato il 15 ottobre 2010.

Collegamenti esterni

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