Sapporo Dome

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Sapporo Dome
Vista dello stadio in configurazione baseball con il campo di calcio trasferito all'esterno
Informazioni generali
StatoBandiera del Giappone Giappone
Ubicazione1 Hitsujigaoka, Toyohira-ku, Sapporo
Inizio lavorigiugno 1998
Inaugurazione2 giugno 2001
Costo42200000000 ¥
ProprietarioSapporo
ProgettoHiroshi Hara
CostruttoreTaisei Corporation
Takenaka Corporation
Informazioni tecniche
Posti a sedere40 178
StrutturaStadio coperto, campo di gioco semovente
Mat. del terreno
Dim. del terreno
  • Lati sx e dx 100 m; centro 122 m; retro-spalti 25 m (baseball)
  • 120 × 85 m (calcio, rugby)
Area dell’edificio53 800 m²
Uso e beneficiari
BaseballNippon-Ham Fighters
CalcioConsadole Sapporo
Mappa di localizzazione
Map
Coordinate: 43°00′54.62″N 141°24′35.16″E / 43.015172°N 141.409767°E43.015172; 141.409767

Sapporo Dome (札幌ドーム?, Sapporo dōmu) è un impianto sportivo multifunzione di Sapporo, capoluogo della prefettura giapponese di Hokkaidō, nel territorio dell'isola omonima.

Edificato a partire dal 1998 e inaugurato il 2 giugno 2001, dispone di due terreni separati di gioco, uno per il baseball in erba ibrida, fisso, e uno mobile per calcio e rugby che viene trasferito all'interno dello stadio quando utilizzato. Impianto interno della formazione di baseball del Nippon-Ham Fighters e di calcio del Consadole Sapporo, ha capacità massima di 40178 spettatori per gare di quest'ultima disciplina, mentre invece per il baseball si limita a 38794.

Ideato nel 1996 in previsione del campionato mondiale di calcio 2002 su progetto di Hiroshi Hara, è completamente coperto per via degli inverni rigidi e nevosi che caratterizzano la provincia più settentrionale del Giappone; fu utilizzato anche come sede della cerimonia d'apertura e di alcune gare dei campionati mondiali di sci nordico 2007 e, più recentemente, della Coppa del Mondo di rugby 2019 nonché delle gare della fase a gironi del torneo calcistico dei XXXII Giochi olimpici ospitati da Tokyo nel 2021.

La cupola ospita inoltre una piattaforma panoramica a 53 m dal piano di gioco che permette la visione sulla città di Sapporo e la baia di Ishikari, nel Mar del Giappone.

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Facendo seguito alla designazione ufficiale del Giappone come Paese co-organizzatore del mondiale di calcio 2002, nel 1996 la città di Sapporo bandì un concorso per la realizzazione di uno stadio coperto[1]; nel 1997 fu approvato il progetto presentato da Hiroshi Hara[1] e nel giugno 1998 iniziarono i lavori di costruzione dello stadio[1].

La terrazza panoramica in vetro e acciaio sporgente dalla cupola

Inaugurato il 2 giugno 2001 e costato circa 42 miliardi di yen (equivalenti a circa 323 milioni di euro o 384 milioni di dollari dell'epoca[2]), fu concepito come impianto idoneo sia a ospitare gare di calcio che di baseball. Costruito sulla cima di una collina in un'area di circa 30 ettari[2] è compleamente coperto in ragione delle abbondanti nevicate che d'inverno colpiscono l'isola di Hokkaidō[2]. La copertura appoggia su una serie di pilastri intorno al perimetro dello stadio, i quali reggono tutto il carico del tetto.

Il campo da baseball è realizzato in erba sintetica ed è fisso: un sistema idraulico trasferisce il sovrastante campo di calcio, in erba naturale, all'esterno dell'edificio. Quest'ultimo scorre su un cuscino d'aria e può essere spostato in entrambe le direzioni in 5 ore. All'interno dello stadio esso è ruotato di 90 gradi rispetto alla sua posizione esterna, longitudinale al campo di baseball[2]. Il prato da calcio è normalmente tenuto all'esterno affinché esso riceva la luce e l'aria necessaria alla corretta crescita dell'erba di gioco; in configurazione da baseball le gradinate laterali, motorizzate, sono ritratte all'indietro onde aumentare l'ampiezza disponibile di campo[2]. All'interno dello stadio una scala mobile conduce a un tunnel di vetro e acciaio che aggetta dalla copertura e funge da terrazza panoramica coperta[2]; esso, dalla collina su cui sorge l'impianto, permette la visione della città di Sapporo e, nelle giornate di buona visibilità, anche della baia di Ishikari nel mar del Giappone, che si trova a circa 20 km di distanza[2]. Il Dome ospitò, nel corso del campionato mondiale di calcio 2002, tre incontri, tutti della fase a gironi: in ordine di calendario, GermaniaArabia Saudita, ItaliaEcuador e ArgentinaInghilterra[3].

Il finlandese Toni Gardemeister al Rally del Giappone 2008

Dopo il campionato mondiale lo stadio divenne l'impianto interno del club calcistico Consadole Sapporo e, nel 2004, a seguito dello spostamento da Tokyo, anche della compagine di baseball del Nippon-Ham Fighters[4].

In occasione dei campionati mondiali di sci nordico 2007 il Dome ospitò le cerimonie d'apertura e di chiusura della manifestazione nonché le gare di sci nordico sprint e le frazioni sprint della combinata nordica[5]; al fine di rendere lo stadio idoneo a tali gare, il campo di calcio fu lasciato fuori dall'impianto sotto la neve e successivamente trasferito all'interno[5].

L'interno dello stadio fu utilizzato due volte per ospitare la prova speciale del rally del Giappone: una prima volta nel 2008[6][7] e una seconda due anni più tardi, allo stato la più recente[7]. Uno studio del 2014[7] rilevò come il Sapporo Dome fosse il più efficiente tra gli impianti costruiti per il mondiale di calcio di 12 anni prima: grazie infatti alla locazione concessa a due club sportivi e ai numerosi eventi ivi ospitati, il suo indice d'utilizzo (un coefficiente pari al numero di eventi per l'affluenza media di ciascuno di essi diviso la capacità dell'impianto) risultava di circa 47 a fronte di una media di 82 eventi l'anno, più del triplo del Saitama Stadium, stadio con il secondo miglior indice d'utilizzo[7].

Nel 2015 il Sapporo Dome fu scelto tra gli impianti destinati a ospitare incontri della fase a gironi della Coppa del Mondo di rugby 2019[8]; in esso si tennero gli incontri tra Inghilterra e Tonga e tra Australia e Figi. Ancora, servì come sede ausiliaria di Tokyo nell'organizzazione del torneo maschile e femminile di calcio dei Giochi Olimpici tenutisi nel 2021, della cui fase a gironi ospitò diverse partite[9].

A livello internazionale, a parte gli incontri di Coppa del Mondo e quelli di calcio olimpico, ha ospitato la nazionale di calcio giapponese in due edizioni della Coppa Kirin: la prima di esse, il 1º luglio 2001, una vittoria 2-0 sul Paraguay, fu in assoluto il primo incontro di calcio tenutosi nel nuovo stadio, inaugurato meno di un mese addietro; Atsushi Yanagisawa, autore di una doppietta, fu il primo marcatore, internazionale e assoluto, della storia dell'impianto[10].

Incontri internazionali di rilievo[modifica | modifica wikitesto]

Calcio[modifica | modifica wikitesto]

Sapporo
7 giugno 2002, ore 20:30 UTC+9
Campionato mondiale 2002, girone F
Argentina Bandiera dell'Argentina0 – 1
referto
Bandiera dell'Inghilterra InghilterraSapporo Dome (35927 spett.)
Arbitro: Bandiera dell'Italia Pierluigi Collina

Sapporo
24 luglio 2021, ore 19:30 UTC+9
Torneo olimpico femminile, girone E
Giappone Bandiera del Giappone0 – 1
referto
referto 2
Bandiera della Gran Bretagna Gran BretagnaSapporo Dome (0 spett.)
Arbitro: Bandiera del ROC Anastasija Pustovojtova

Rugby a 15[modifica | modifica wikitesto]

Sapporo
21 settembre 2019, ore 13:45 UTC+9
Coppa del Mondo 2019, girone D
Australia Bandiera dell'Australia39 – 21
referto
Bandiera delle Figi FigiSapporo Dome (36482 spett.)
Arbitro: Bandiera della Nuova Zelanda Ben O'Keeffe

Sapporo
22 settembre 2019, ore 19:15 UTC+9
Coppa del Mondo 2019, girone C
Inghilterra Bandiera dell'Inghilterra35 – 3
referto
Bandiera delle Tonga TongaSapporo Dome (35923 spett.)
Arbitro: Bandiera della Nuova Zelanda Paul Williams

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b c (JA) 札幌ドームのあゆみ [Storia del Sapporo Dome], su sapporo-dome.co.jp, Sapporo Dome Co. Ltd. URL consultato il 31 agosto 2021 (archiviato dall'url originale il 19 agosto 2021).
  2. ^ a b c d e f g Roberto De Santis, Il Sapporo Dome di Hiroshi Hara: lo stadio mondiale, su archimagazine.com, Archimagazine, 4 giugno 2002. URL consultato il 31 agosto 2021 (archiviato dall'url originale il 13 giugno 2002).
  3. ^ Sapporo Dome, su gazzetta.it, la Gazzetta dello Sport. URL consultato il 31 agosto 2021.
  4. ^ (EN) Wayne Graczyk, Fighters' proposed move to Sapporo makes sense, in The Japan Times, 17 aprile 2002. URL consultato il 31 agosto 2021 (archiviato dall'url originale il 31 agosto 2021).
  5. ^ a b (EN) First Nordic worlds in Asia to feature new look, in Taiwan News, 20 febbraio 2007. URL consultato il 1º settembre 2021 (archiviato dall'url originale il 31 agosto 2021).
  6. ^ (EN) New Name for the Rally: PIONEER Carrozzeria Rally Japan, su rallyjapan.jp, Rally Japan, 28 luglio 2008. URL consultato il 1º settembre 2021 (archiviato dall'url originale il 26 ottobre 2008).
  7. ^ a b c d Horne: 2014, p. 199.
  8. ^ (EN) World Rugby approves revised Japan 2019 hosting roadmap, su rugbyworldcup.com, World Rugby, 27 settembre 2015. URL consultato il 17 agosto 2021 (archiviato dall'url originale il 14 aprile 2021).
  9. ^ (EN) Sapporo Dome, su fifa.com, FIFA. URL consultato il 1º settembre 2021 (archiviato dall'url originale il 29 agosto 2021).
  10. ^ (EN) Fred Varcoe, Yanagisawa fires Japan past Paraguay, in The Japan Times, 2 luglio 2001. URL consultato il 1º settembre 2021 (archiviato dall'url originale il 7 gennaio 2019).

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]