Micromesistius australis

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Micromesistius australis
Stato di conservazione
Specie non valutata
Classificazione scientifica
Dominio Eukaryota
Regno Animalia
Sottoregno Eumetazoa
Ramo Bilateria
Phylum Chordata
Subphylum Vertebrata
Superclasse Gnathostomata
Classe Actinopterygii
Sottoclasse Neopterygii
Infraclasse Teleostei
Superordine Paracanthopterygii
Ordine Gadiformes
Famiglia Gadidae
Genere Micromesistius
Specie M. australis
Nomenclatura binomiale
Micromesistius australis
Norman, 1937
Sottospecie
  • Micromesistius australis australis
  • Micromesistius australis pallidus

Micromesistius australis (Norman, 1937), conosciuto comunemente come melù australe [1], è un pesce osseo marino appartenente alla famiglia Gadidae.

Descrizione[modifica | modifica wikitesto]

Questa specie ha un aspetto molto simile a quello di Micromesistius poutassou comune nel mar Mediterraneo e negli altri mari europei. Le pinne dorsali sono tre, separate da uno spazio, le prime due brevi e abbastanza alte, l'ultima più lunga e bassa. Le pinne anali sono due di cui la prima lunga fin oltre l'origine della prima dorsale e la seconda opposta e identica alla terza dorsale. Le due pinne anali sono staccate da uno spazio[2].

La taglia massima nota è di 85 cm mentre la taglia media è di 60 cm. Il peso massimo noto è di 850 grammi[2].

Distribuzione e habitat[modifica | modifica wikitesto]

M. australis vive nei mari temperato freddi dell'emisfero australe, si tratta dell'unico Gadidae presente nei mari dell'emisfero meridionale[3]. Le due sottospecie occupano areali disgiunti: M. a. australis popola i mari circostanti l'estremo sud dell'America meridionale, sia sul versante atlantico che pacifico, comprese le isole Falkland, la Georgia del Sud, le Shetland Meridionali e le Orcadi Australi (occasionalmente, nelle estati più calde, può spingersi a sud fino alla Penisola Antartica); M. a. pallidus è invece presente lungo le coste dell'Isola del Sud neozelandese. Ha abitudini pelagiche ma spesso si mantiene in prossimità del fondale. Catturato a profondità tra 50 e 900 metri, di solito staziona tra i 200 e i 400 metri. La sottospecie neozelandese frequenta acque mediamente più profonde. In estate si avvicina alle coste mentre in inverno staziona di solito oltre la scarpata continentale[2][4].

Biologia[modifica | modifica wikitesto]

Gregario, forma banchi[2].

Alimentazione[modifica | modifica wikitesto]

I giovanili catturano prevalentemente eufausiacei e anfipodi, occasionalmente anche copepodi, cefalopodi e pesciolini[2].

Riproduzione[modifica | modifica wikitesto]

È un animale ermafrodita proterandrico, i giovani sono tutti maschi e verso i 50 cm di lunghezza si ha la trasformazione in femmine di circa il 90% degli individui. La riproduzione avviene in periodi diversi nelle varie aree[4].

Predatori[modifica | modifica wikitesto]

Viene predato da Cottoperca gobio, Lampris immaculatus, Merluccius australis, Salilota australis, Genypterus blacodes, Bathyraja brachyurops e Bathyraja griseocauda[5].

Pesca[modifica | modifica wikitesto]

Ha una notevole importanza per la pesca commerciale dell'emisfero sud. Viene catturato prevalentemente con reti a strascico. I paesi che catturano le maggiori quantità sono Argentina e Nuova Zelanda. Viene consumato in Giappone sotto forma di pasta di pesce (simile al surimi). Altrove viene consumato fresco, congelato o utilizzato per la preparazione di farina di pesce[2][4].

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Denominazione obbligatoria in Italia ai sensi del DM 31 gennaio 2008
  2. ^ a b c d e f (EN) Micromesistius australis, su FishBase. URL consultato l'08/05/2015.
  3. ^ (EN) Areale dei Gadidae da Fishbase
  4. ^ a b c (EN) Scheda sul sito della FAO
  5. ^ (EN) Lista dei predatori noti da Fishbase

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Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

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