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Belone belone

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Aguglia

Belone belone
Stato di conservazione
Rischio minimo[1]
Classificazione scientifica
DominioEukaryota
RegnoAnimalia
SottoregnoEumetazoa
SuperphylumDeuterostomia
PhylumChordata
SubphylumVertebrata
InfraphylumGnathostomata
SuperclasseOsteichthyes
ClasseActinopterygii
SottoclasseNeopterygii
InfraclasseTeleostei
SuperordineAcanthopterygii
OrdineBeloniformes
SottordineBelonoidei
FamigliaBelonidae
GenereBelone
SpecieB. belone
Nomenclatura binomiale
Belone belone
(Linnaeus, 1761)
Sinonimi

Belone acus Risso, 1827
Belone bellone (Linnaeus, 1761)
(errore ortografico)
Belone belone belone (Linnaeus, 1761)
Belone belone euxini Günther, 1866
Belone belone gracilis Lowe, 1839
Belone cornidii Günther, 1866
Belone euxini Günther, 1866
Belone gracilis Lowe, 1839
Belone linnei Malm, 1877
Belone longirostris Schinz, 1822
Belone rostrata Faber, 1829
Belone undecimradiata Budge, 1848
Belone vulgaris Fleming, 1828
Belone vulgaris Valenciennes, 1846
Esox belone Linnaeus, 1761
Hemiramphus balticus
Hohnbaum-Hornschuch, 1843

Hemiramphus behnii
Hohnbaum-Hornschuch, 1843

Hemiramphus europaeus Yarrell, 1837
Hemiramphus obtusus Couch, 1848
Macrognathus scolopax Gronow, 1854
(Fonti: FishBase e WoRMS)

Areale

L'aguglia[2] (Belone belone Linnaeus, 1761) è un pesce osseo di mare appartenente alla famiglia Belonidae.

Aguglia

Questi pesci presentano una forma affusolata, quasi anguilliforme, con pinne nella parte posteriore, l'aguglia presenta un becco corneo con mandibola più lunga della mascella, molto flessibile. Lo scheletro è di colore verde-azzurro, la colorazione della lisca è dovuta a depositi di biliverdina, un prodotto della bile. La livrea è di un semplice grigio argenteo, scuro sul dorso e quasi bianco sul ventre. Raggiunge una lunghezza di 90 cm ed il peso massimo di 1,3 kg. Gli occhi sono argentati.

Il nervo olfattivo del Belone belone normalmente non è mielinizzato ed è utilizzato nella ricerca scientifica come modello di nervo non mielinizzato.[3]

Distribuzione e habitat

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Belone belone si trova comunemente nel Mar Mediterraneo e nell'Atlantico orientale, nelle zone costiere intorno alle Isole Canarie, Azzorre, Madera e Capo Verde, nonché nel Mar Nero e nel Mar d'Azov; Belone svetovidovi solamente nell'Atlantico orientale e nel Mediterraneo intorno allo Stretto di Gibilterra.

Alimentazione

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Si ciba di piccoli pesci, prevalentemente di sardine e acciughe.

Le femmine depongono numerose uova di 3 mm di diametro ricoperte di filamenti con cui si attaccano fra di loro o sulle pareti delle alghe. Le larve appena schiuse, lunghe 9 mm, non hanno il ancora il caratteristico muso allungato che acquisiranno da adulte.[4]

Nel corso del XX secolo vari studi hanno dimostrato l'esistenza di alcune sottospecie:[5]

B.b. euxini è considerata come specie valida Belone euxini da FishBase[6] mentre altre autorità considerano B.b. acus come la specie Belone acus, che è sinonimo di B.b. gracilis.[7]

Specie affini

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Belone belone

L'unica altra specie del genere Belone presente nel Mediterraneo è l'aguglia di Svetovidov (Belone svetovidovi Collette & Parin, 1970), presente in alcuni settori dell'Oceano Atlantico nordorientale e nel mar Mediterraneo. È estremamente simile a B. belone e si può distinguere solo osservando il numero di denti sulle mascelle. Viene infatti quasi sempre confusa con l'aguglia comune.

L'aguglia è ampiamente pescata sia da pescatori sportivi (soprattutto con la tecnica della traina e dello spinning) che da professionisti con reti da circuizione. Le carni sono buone, soprattutto fritte, anche se il colore verde delle ossa può impressionare qualcuno.

Aguglie sopra un banco di una pescheria

Viene altresì ampiamente utilizzata dai pescatori sportivi come esca viva per la cattura del pesce serra, principalmente nell'area che va dal nord della Toscana fino al sud del Lazio. La forma affusolata, il candore e il pregio delle carni sommate alla rapidità di movimento rende l'aguglia una delle prede preferite del predatore, al pari del muggine. L'aguglia viene pescata vicino a riva con canne da surfcasting o da spinning di ben bassa portata, atte soprattutto alla cattura delle esche vive come l'aguglia (o come la ben nota leccia stella), dopodiché viene innescata all'amo e la lenza viene portata a 30-40 metri da riva.

  1. ^ (EN) Collette, B.B.,2015, Belone belone, su IUCN Red List of Threatened Species, Versione 2020.2, IUCN, 2020.
  2. ^ Mipaaf - Decreto Ministeriale n°19105 del 22 settembre 2017 - Denominazioni in lingua italiana delle specie ittiche di interesse commerciale, su politicheagricole.it. URL consultato il 24 febbraio 2018.
  3. ^ (EN) Christian Beaulieu, The basis of anisotropic water diffusion in the nervous system – a technical review, in NMR in Biomedicine, vol. 15, n. 7-8, 1º novembre 2002, pp. 435–455, DOI:10.1002/nbm.782. URL consultato il 5 ottobre 2016.
  4. ^ Alessandro Minelli, Il grande dizionario illustrato degli animali, Firenze, Edizioni Primavera, 1992, p. 11, ISBN 8809452445.
  5. ^ (EN) belone, su FishBase.
  6. ^ Belone euxini, su fishbase.de.
  7. ^ CAS - Eschmeyer's Catalog of Fishes, su researcharchive.calacademy.org.

Voci correlate

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Altri progetti

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Collegamenti esterni

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