Jon Jones

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Jon Jones
Nazionalità Bandiera degli Stati Uniti Stati Uniti
Altezza 193 cm
Peso 113 kg
Arti marziali miste
Specialità Lotta libera, Lotta greco-romana, Submission wrestling, Muay thai, Savate, Kickboxing
Categoria Pesi mediomassimi, Pesi massimi
Squadra Bandiera degli Stati Uniti Fight Ready
Carriera
Incontri disputati

29

Soprannome Bones
Combatte da Bandiera degli Stati Uniti Albuquerque, Stati Uniti
Vittorie 27
per knockout 10
per sottomissione 7
per decisione 10
Sconfitte 1
altro 0
No contest 1
 

Jon Jones, vero nome Jonathan Dwight Jones (Rochester, 19 luglio 1987), è un artista marziale misto statunitense. Combatte nella divisione dei pesi massimi per la promozione statunitense UFC, dove è l'attuale campione di categoria.

Ha combattuto nella categoria dei pesi massimi leggeri, dove è stato campione dal 2011 al 2015, ad interim nel 2016 e dal 2018 al 2020, salvo poi rendere vacante il titolo per entrare nella categoria dei pesi massimi,della quale è diventato campione con una vittoria a UFC 285 ai danni di Ciryl Gane. Con ben tredici difese consecutive, è stato il campione più dominante della categoria nella storia della compagnia.

Dati il suo record in carriera (una sola sconfitta, per di più per squalifica) e la sua completezza sotto ogni aspetto del combattimento, viene universalmente considerato come il più grande lottatore della storia delle MMA. Jones, che è anche stato il più giovane campione della storia della UFC, è entrato nell'organizzazione dopo soli quattro mesi dall'inizio della propria carriera professionistica e ha fatto da allenatore nella diciassettesima stagione del reality show The Ultimate Fighter. Nell'ultima intervista ha ammesso che sarebbe tornato solamente se Fox avesse accettato la sua sfida a braccio di ferro.

È stato premiato come Fighter of the Year ai Fighters Only World MMA Awards nel 2011[1] e 2012[2] e come Breakthrough Fighter of the Year nel 2010[3]. Sempre nel 2010 è stato inserito al numero tre nella lista dei venticinque migliori lottatori del mondo under-25[4]. Nel 2015 è stato inserito nella lista delle trenta stelle under-30 dello sport mondiale redatta dalla rivista Forbes[5]. Per i ranking ufficiali UFC è il numero 2 nella classifica pound for pound.

I fratelli Arthur e Chandler James sono entrambi giocatori professionisti di football americano.

Carriera nelle arti marziali miste[modifica | modifica wikitesto]

Inizi[modifica | modifica wikitesto]

Prima ancora di debuttare nelle MMA, Jones è stato un ottimo wrestler: campione statale durante le scuole superiori, ha poi vinto il campionato nazionale JUCO all'Iowa Central Community College, dove studiava criminologia.

Ha debuttato nel circuito professionistico nell'aprile 2008 mettendo insieme un record di 6-0 in un periodo di tre mesi, portandolo all'attenzione della UFC che gli propose un contratto nel luglio 2008.

Ultimate Fighting Championship[modifica | modifica wikitesto]

Il debutto di Jones in UFC avviene contro Andre Gusmão il 9 agosto 2008 con un preavviso di sole due settimane in sostituzione di Tomasz Drwal: Jones si rende protagonista di una performance notevole dimostrando la sua abilità nei takedown e uno striking non ortodosso condito da gomitate rotanti e calci volanti; malgrado il pronostico sfavorevole, vince per decisione unanime.

Al suo secondo combattimento affronta il veterano Stephan Bonnar il 31 gennaio 2009 e ancora una volta la sua superiorità nella lotta e lo striking inventivo gli valgono la vittoria per decisione unanime; il terzo combattimento lo vede contrapposto a Jake O'Brien nella card preliminare di UFC 100: Bones controlla la maggior parte dell'incontro e al secondo round vince per sottomissione grazie ad una ghigliottina modificata che fa perdere i sensi al suo rivale. Grazie a queste vittorie, nel settembre 2009 firma un contratto per altri quattro combattimenti.

Il 5 dicembre 2009 affronta il giovane prospetto Matt Hamill all'evento The Ultimate Fighter: Heavyweights Finale[6]: Jones patisce quella che è ad oggi la sua unica sconfitta in quanto viene squalificato per avere utilizzato delle gomitate irregolari[7]; inizialmente fu solamente penalizzato ma in seguito, dal momento che il suo avversario non poteva continuare a causa di una spalla slogata, fu squalificato.

Il ritorno alla vittoria avviene contro Brandon Vera il 21 marzo grazie ad una gomitata al volto seguita da una serie di pugni nel corso del primo round, che gli valgono il premio Knockout of the Night; all'incontro successivo sconfigge l'ex campione dei mediomassimi IFL Vladimir Matyushenko per KO tecnico: il presidente UFC Dana White aveva promesso a Jones che nel caso di vittoria avrebbe ricevuto un sostanzioso avanzamento nel livello dei propri avversari[8] e così si pensò che il nuovo match di Jones si sarebbe disputato contro il vincitore dell'incontro tra Antônio Rogério Nogueira e Ryan Bader[9].

Dopo aver ricevuto conferma da White che se avesse vinto i suoi successivi due incontri avrebbe ricevuto una chance per il titolo, Jones supera l'imbattuto Bader per sottomissione il 5 febbraio 2011 vincendo anche il premio Submission of the Night; durante l'intervista post-match, Joe Rogan annuncia a Jones il forfait riguardo all'incontro per il titolo del compagno di allenamenti Rashad Evans a causa di un infortunio al ginocchio, e che quindi lui avrebbe preso il suo posto come avversario del campione Shogun Rua.

Campione dei pesi mediomassimi UFC[modifica | modifica wikitesto]

Jon Jones al fan expo dell'evento UFC 100

A UFC 128, il 19 marzo 2011, l'incontro contro Shogun si rivela a senso unico in favore di Jones, che vince per KO tecnico alla metà circa del terzo round: Jones diventa così il più giovane campione nella storia della federazione, avendo raggiunto tale risultato a soli ventitré anni.

Difesa e perdita del titolo[modifica | modifica wikitesto]

La sua prima difesa del titolo era prevista il 6 agosto 2011 contro Rashad Evans, suo ex compagno di squadra, ma Jones deve rinunciare a causa di un infortunio alla mano; inizialmente viene annunciato che tale infortunio avrebbe tenuto Jones fuori dall'ottagono fino alla fine del 2011, ma Jones riesce a difendere il suo titolo contro "Rampage" Jackson il 24 settembre 2011. Lo scontro vede vittorioso Jones per sottomissione al quarto round.

L'incontro tra i due ex compagni di squadra viene ri-programmato per il 10 dicembre, ma un nuovo infortunio al pollice costa il posto ad Evans, che viene rimpiazzato dall'ex campione Lyoto Machida. Durante l'incontro Jones, dopo aver preso le misure del brasiliano nel primo round, nel secondo va a segno con una gomitata al sopracciglio che fa sanguinare "The Dragon", che viene finito poco dopo con una ghigliottina in piedi. Jones conserva così il titolo e diventa il quarto atleta nella storia dei mediomassimi UFC a difendere la cintura per più di una volta; entrambi gli atleti vengono insigniti del riconoscimento Fight of the Night[10].

Verso la fine di gennaio 2012 Jones manifestò la volontà di lottare in un futuro nella categoria dei pesi massimi, incontrando però il parere negativo di Dana White e Lorenzo Fertitta[11].

Nell'aprile 2012 difende di nuovo il titolo con successo anche contro Evans, grazie ad una prestazione convincente che l'ha visto dominare l'avversario con la sua ottima tecnica nelle gomitate e il suo allungo nel jab. Il primo settembre 2012 avrebbe dovuto difendere il titolo contro Dan Henderson, ma un infortunio al legamento capitato a quest'ultimo giusto una settimana prima dell'incontro fece saltare il match; Dana White propose quindi l'ex contendente al titolo dei pesi medi Chael Sonnen come sostituto di Henderson, ma Jones si rifiutò di combattere contro un nuovo avversario con così poco preavviso e allora, per la prima volta nella storia della UFC, l'intera card saltò.

Al successivo evento Jones difende il titolo contro l'ex campione dei mediomassimi Vítor Belfort, dominando l'incontro e concludendolo nel quarto round per sottomissione. Successivamente venne scelto come allenatore della diciassettesima stagione del reality show The Ultimate Fighter come capitano del team contrapposto a quello di Sonnen; nell'aprile 2013 affrontò quest'ultimo per la quinta difesa del titolo, vincendo agevolmente per KO tecnico già al primo round. Nel corso dell'incontro Jones ha riportato la rottura dell'alluce sinistro.

In settembre tornò a difendere il titolo contro il coetaneo svedese Alexander Gustafsson, uno dei pochi in grado di competere con lui per quanto riguarda la statura e l'abilità nell'attacco: Jones la spuntò per decisione al termine di un match tiratissimo in cui Gustafsson fu in grado per la prima volta di portare a terra Jones, difendere quasi tutti i tentativi di takedown dello statunitense e imporgli per la prima volta un incontro per il titolo lungo cinque riprese. Entrambi gli atleti vennero premiati con il riconoscimento Fight of the Night e l'incontro venne premiato con il riconoscimento Fight of the Year ai Fighters Only World MMA Awards nel 2013[12]; Jones, con sei difese del titolo, superò il precedente record di Tito Ortiz.

Il successivo match contro Glover Teixeira fu inizialmente programmato per febbraio 2014, ma successivamente l'incontro venne prima spostato a UFC 170, poi a marzo per UFC 171 e infine venne scelto l'evento UFC 172 in aprile. Jones difese per la settima volta il suo titolo vincendo per decisione unanime.

In settembre avrebbe dovuto affrontare nuovamente Gustafsson, ma lo svedese si infortunò e venne sostituito dall'imbattuto Daniel Cormier; successivamente fu Jones a dare forfait per infortunio e l'incontro venne posticipato a gennaio 2015: Jones riuscì nuovamente a difendere il proprio titolo contro un avversario che si dimostrò ostico ma che riuscì anche a portare a terra nonostante l'alto livello nella lotta di Cormier; entrambi gli atleti ricevettero il premio Fight of the Night.

Inizio dei problemi[modifica | modifica wikitesto]

Subito dopo la vittoria su Cormier venne reso noto che Jones era risultato positivo alla cocaina nei giorni precedenti al match[13] e pertanto venne multato di 25.000 dollari dalla UFC per aver violato il codice di condotta[14].

Il 27 aprile 2015 la polizia di Albuquerque conferma che Jones, il mattino precedente, è passato con il rosso ad un semaforo con un'auto a noleggio urtando un'altra macchina con a bordo una donna incinta, che si è fratturata un braccio[15]; testimoni affermano di aver visto Jones scappare a piedi dall'incidente e nell'auto vengono anche ritrovate tracce di consumo di marijuana e una pipa per fumarla: Jones resta latitante per circa un giorno e poi si consegna alla polizia, venendo arrestato e poi rilasciato su cauzione. Successivamente la UFC comunica di avergli ufficialmente tolto il titolo e di averlo sospeso a tempo indeterminato; la cintura andrà al vincitore dell'incontro tra Cormier e Anthony Johnson il 23 maggio 2015.[16]

Il 30 settembre Jones si dichiarò colpevole di aver abbandonato la scena del crimine in cui era presente un ferito, ma nonostante ciò riuscì ad evitare la galera e ad ottenere la libertà vigilata per diciotto mesi con l'obbligo di compiere settantadue apparizioni, dove dovrà tenere dei discorsi pubblici.

Ritorno dalla sospensione e riconquista del titolo[modifica | modifica wikitesto]

Il 23 ottobre 2015 la UFC annunciò che Jones sarebbe stato reintegrato nel roster della federazione dopo solo sei mesi dalla sua sospensione. Ad aprile 2016 avrebbe dovuto affrontare nuovamente Cormier per il titolo, ma quest'ultimo dovette rinunciare per un infortunio al piede. Al suo posto venne inserito Ovince Saint Preux in un incontro valido per il titolo ad interim: dopo ben cinque round, Jones uscì vincitore per decisione unanime.

Il rematch contro Cormier per l'unificazione del titolo avrebbe dovuto tenersi a UFC 200, ma il 6 luglio venne annunciata la cancellazione dell'incontro a causa della positività di Jones ad un test anti-doping della USADA; dopo aver scontato la sospensione di un anno da parte dell'agenzia, Jones torna a combattere all'evento UFC 214 contro il suo acerrimo rivale Cormier: dopo tre round molto combattuti, Jones colpisce Cormier con un potente calcio alla tempia che lo stordisce e gli consente di colpirlo ulteriormente e riconquistare il titolo. Nell'intervista dall'ottagono subito dopo la consegna della cintura, Jones sembra mettere da parte l'astio nei confronti di Cormier e lancia il guanto di sfida all'ex campione dei pesi massimi Brock Lesnar.

Nuova sospensione per doping e privazione del titolo[modifica | modifica wikitesto]

Il 22 agosto, poco meno di un mese dopo UFC 214, la federazione ha annunciato che Jones è stato sospeso dalle competizioni essendo risultato positivo ad un test condotto dalla USADA subito dopo il controllo del peso precedente al combattimento con Cormier: Jones avrebbe infatti assunto del Turinabol, uno steroide anabolizzante. Il 13 settembre la USADA conferma che il secondo test ha dato esito positivo riguardo all'assunzione di tale sostanza e pertanto Jones è stato privato del titolo (restituito d'ufficio a Cormier) e l'esito dell'incontro è stato convertito in No Contest.

Nuovo ritorno e vittoria del titolo[modifica | modifica wikitesto]

La squalifica di Jones scade dopo quindici mesi (a fronte di una possibile sanzione di due anni) e pertanto viene decisa una rivincita contro Alexander Gustafsson; poco prima dell'incontro, fissato per il 29 dicembre 2018 a UFC 232 con in palio il titolo dei mediomassimi (lasciato vacante da Cormier, nel frattempo diventato campione dei massimi, il 28 dicembre), un test antidoping effettuato su Jones rivela la presenza di una percentuale estremamente bassa ancora di Turinabol, pertanto la Commissione atletica del Nevada nega la licenza per combattere a Jones per effettuare ulteriori accertamenti e l'evento deve quindi spostarsi da Las Vegas a Inglewood, in California. All'evento Jones affronta Gustafsson e, dopo i primi due round, riesce a portare a terra lo svedese e a finalizzarlo col ground and pound dopo due minuti dall'inizio della terza ripresa.

Il 2 marzo 2019 mantiene il titolo difendendolo contro Anthony Smith, che batte per decisione unanime, e il 6 luglio si ripete contro Thiago Santos, vincendo per la prima volta in carriera per decisione non unanime. L'8 febbraio 2020 difende ancora il titolo contro Dominick Reyes imponendosi per decisione unanime a UFC 247, sebbene tale esito sia stato criticato da molte testate specializzate; con questa vittoria supera il record di Georges St-Pierre per il maggior numero di vittorie in incontri con in palio un titolo (14).

Assenza e ritorno nei pesi massimi[modifica | modifica wikitesto]

A causa di divergenze sulla paga col presidente della promozione Dana White, Jones rinuncia al titolo il 17 agosto del 2020.

Dopo più di tre anni e numerose indiscrezioni riguardo ad un possibile incontro con l'ex campione dei pesi massimi UFC Francis Ngannou, Jones torna nell'ottagono per affrontare il francese Ciryl Gane in un incontro valevole per il titolo di Campione dei pesi massimi UFC, titolo reso vacante da proprio da Ngannou. Dopo aver portato a terra l'avversario, Jones vince l'incontro per sottomissione e torna nuovamente campione. La vittoria contro Gane è la sua quindicesima vittoria in un incontro valevole per il titolo UFC.

L'11 novembre 2023, a UFC 295, Jon sarebbe dovuto tornare nell'ottagono per difendere il titolo, contro l'ex campione dei pesi massimi Stipe Miocic, ma un infortunio alla spalla durante uno sparring in preparazione per il match lo ha costretto a non poter prendere parte ad esso.

Risultati nelle arti marziali miste[modifica | modifica wikitesto]

Risultato Record Avversario Metodo Evento Data Round Tempo Luogo Note
Vittoria 27-1 (1) Bandiera della Francia Ciryl Gane Sottomissione (ghigliottina) UFC 285: Jones vs. Gane 4 marzo 2023 1 2:04 Bandiera degli Stati Uniti Las Vegas, Stati Uniti Debutto nei pesi massimi. Vince il titolo vacante dei pesi massimi UFC. Performance of the Night
Vittoria 26-1 (1) Bandiera degli Stati Uniti Dominick Reyes Decisione (unanime) UFC 247: Jones vs. Reyes 8 febbraio 2020 5 5:00 Bandiera degli Stati Uniti Houston, Stati Uniti Difende il titolo dei pesi massimi leggeri UFC. Successivamente rende vacante il titolo
Vittoria 25-1 (1) Bandiera del Brasile Thiago Santos Decisione (non unanime) UFC 239: Jones vs. Santos 6 luglio 2019 5 5:00 Bandiera degli Stati Uniti Las Vegas, Stati Uniti Difende il titolo dei pesi massimi leggeri UFC
Vittoria 24-1 (1) Bandiera degli Stati Uniti Anthony Smith Decisione (unanime) UFC 235: Jones vs. Smith 2 marzo 2019 5 5:00 Bandiera degli Stati Uniti Las Vegas, Stati Uniti Difende il titolo dei pesi massimi leggeri UFC
Vittoria 23-1 (1) Bandiera della Svezia Alexander Gustafsson KO (pugni) UFC 232: Jones vs. Gustafsson 2 29 dicembre 2018 3 2:02 Bandiera degli Stati Uniti Inglewood, Stati Uniti Vince il titolo vacante dei pesi massimi leggeri UFC
No Contest 22-1 (1) Bandiera degli Stati Uniti Daniel Cormier No Contest (doping) UFC 214: Cormier vs. Jones 2 29 luglio 2017 Bandiera degli Stati Uniti Anaheim, Stati Uniti Per il titolo dei pesi massimi leggeri UFC. Performance of the Night. Jones vinse per KO. Convertita in No Contest poiché risultò positivo ai test anti-doping
Vittoria 22-1 Bandiera degli Stati Uniti Ovince Saint Preux Decisione (unanime) UFC 197: Jones vs. Saint Preux 23 aprile 2016 5 5:00 Bandiera degli Stati Uniti Las Vegas, Stati Uniti Vince il titolo dei pesi massimi leggeri UFC ad interim. Successivamente privato del titolo poiché risultò positivo ai test anti-doping
Vittoria 21-1 Bandiera degli Stati Uniti Daniel Cormier Decisione (unanime) UFC 182: Jones vs. Cormier 3 gennaio 2015 5 5:00 Bandiera degli Stati Uniti Las Vegas, Stati Uniti Difende il titolo dei pesi massimi leggeri UFC. Fight of the Night. Successivamente privato del titolo per aver violato la politica di condotta degli atleti UFC
Vittoria 20-1 Bandiera del Brasile Glover Teixeira Decisione (unanime) UFC 172: Jones vs. Teixeira 26 aprile 2014 5 5:00 Bandiera degli Stati Uniti Baltimora, Stati Uniti Difende il titolo dei pesi massimi leggeri UFC
Vittoria 19-1 Bandiera della Svezia Alexander Gustafsson Decisione (unanime) UFC 165: Jones vs. Gustafsson 21 settembre 2013 5 5:00 Bandiera del Canada Toronto, Canada Difende il titolo dei pesi massimi leggeri UFC. Fight of the Night. Fight of the Year
Vittoria 18-1 Bandiera degli Stati Uniti Chael Sonnen KO tecnico (gomitate e pugni) UFC 159: Jones vs. Sonnen 27 aprile 2013 1 4:33 Bandiera degli Stati Uniti Newark, Stati Uniti Difende il titolo dei pesi massimi leggeri UFC
Vittoria 17-1 Bandiera del Brasile Vítor Belfort Sottomissione (americana) UFC 152: Jones vs. Belfort 22 settembre 2012 4 0:54 Bandiera del Canada Toronto, Canada Difende il titolo dei pesi massimi leggeri UFC. Submission of the Night
Vittoria 16-1 Bandiera degli Stati Uniti Rashad Evans Decisione (unanime) UFC 145: Jones vs. Evans 21 aprile 2012 5 5:00 Bandiera degli Stati Uniti Atlanta, Stati Uniti Difende il titolo dei pesi massimi leggeri UFC
Vittoria 15-1 Bandiera del Brasile Lyoto Machida Sottomissione tecnica (ghigliottina) UFC 140: Jones vs. Machida 10 dicembre 2011 2 4:26 Bandiera del Canada Toronto, Canada Difende il titolo dei pesi massimi leggeri UFC. Fight of the Night
Vittoria 14-1 Bandiera degli Stati Uniti Quinton Jackson Sottomissione (rear naked choke) UFC 135: Jones vs. Rampage 24 settembre 2011 4 1:14 Bandiera degli Stati Uniti Denver, Stati Uniti Difende il titolo dei pesi massimi leggeri UFC. Fight of the Night
Vittoria 13-1 Bandiera del Brasile Mauricio Rua KO tecnico (sottomissione a pugni e ginocchiate) UFC 128: Shogun vs. Jones 19 marzo 2011 3 2:37 Bandiera degli Stati Uniti Newark, Stati Uniti Vince il titolo dei pesi massimi leggeri UFC
Vittoria 12-1 Bandiera degli Stati Uniti Ryan Bader Sottomissione (ghigliottina) UFC 126: Silva vs. Belfort 5 febbraio 2011 2 4:20 Bandiera degli Stati Uniti Las Vegas, Stati Uniti Submission of the Night
Vittoria 11-1 Bandiera della Bielorussia Vladimir Matyushenko KO tecnico (gomitate) UFC Live: Jones vs. Matyushenko 1º agosto 2010 1 1:52 Bandiera degli Stati Uniti San Diego, Stati Uniti
Vittoria 10-1 Bandiera degli Stati Uniti Brandon Vera KO tecnico (pugni e gomitate) UFC Live: Vera vs. Jones 21 marzo 2010 1 3:19 Bandiera degli Stati Uniti Broomfield, Stati Uniti KO of the Night
Sconfitta 9-1 Bandiera degli Stati Uniti Matt Hamill Squalifica (gomitate illegali) The Ultimate Fighter 10 Finale 5 dicembre 2009 1 4:14 Bandiera degli Stati Uniti Las Vegas, Stati Uniti
Vittoria 9-0 Bandiera degli Stati Uniti Jake O'Brien Sottomissione (ghigliottina) UFC 100 11 luglio 2009 2 2:43 Bandiera degli Stati Uniti Las Vegas, Stati Uniti
Vittoria 8-0 Bandiera degli Stati Uniti Stephan Bonnar Decisione (unanime) UFC 94: St-Pierre vs. Penn 2 25 ottobre 2008 3 5:00 Bandiera degli Stati Uniti Las Vegas, Stati Uniti
Vittoria 7-0 Bandiera del Brasile Andre Gusmão Decisione (unanime) UFC 87: Seek and Destroy 9 agosto 2008 3 5:00 Bandiera degli Stati Uniti Minneapolis, Stati Uniti Debutto in UFC
Vittoria 6-0 Bandiera degli Stati Uniti Moyses Gabin KO tecnico (pugno) Battle Cage Xtreme 5 12 luglio 2008 2 1:58 Bandiera degli Stati Uniti Atlantic City, Stati Uniti Vince il titolo dei pesi massimi leggeri USKBA
Vittoria 5-0 Bandiera degli Stati Uniti Parker Porter KO (pugno) World Championship Fighting 3 20 giugno 2008 1 0:36 Bandiera degli Stati Uniti Wilmington, Stati Uniti
Vittoria 4-0 Bandiera degli Stati Uniti Ryan Verrett KO tecnico (pugni) USFL: War in the Woods 3 29 aprile 2008 1 0:14 Bandiera degli Stati Uniti Ledyard, Stati Uniti
Vittoria 3-0 Bandiera degli Stati Uniti Anthony Pina Sottomissione (ghigliottina) Ice Fighter 25 aprile 2008 1 1:15 Bandiera degli Stati Uniti Worcester, Stati Uniti
Vittoria 2-0 Bandiera del Brasile Carlos Eduardo KO (pugni) Battle Cage Xtreme 4 19 aprile 2008 3 0:24 Bandiera degli Stati Uniti Atlantic City, Stati Uniti Debutto nei pesi massimi leggeri
Vittoria 1-0 Bandiera degli Stati Uniti Brad Bernard KO tecnico (pugni) FFP: Untamed 20 12 aprile 2008 1 1:32 Bandiera degli Stati Uniti Foxborough, Stati Uniti Incontro catchweight (210 lb)

Risultati nel Grappling[modifica | modifica wikitesto]

Risultato Record Avversario Metodo Evento Data Luogo
Vittoria 5-0 Bandiera degli Stati Uniti Dan Henderson Sottomissione (strangolamento triangolo-braccio) Submission Underground 2 14 Dicembre 2016 Bandiera degli Stati Uniti Portland, OR, Stati Uniti
Vittoria 4-0 Bandiera degli Stati Uniti Rich O'Toole Sottomissione (ghigliottina) NAGA Phoenix 15 Ottobre 2016 Bandiera degli Stati Uniti Phoenix, Stati Uniti
Vittoria 3-0 Bandiera degli Stati Uniti Dan Daubert Sottomissione (ghigliottina)
Vittoria 2-0 Bandiera degli Stati Uniti Doug Fournet Sottomissione (kimura) Northeastern Grappler's Challenge Gennaio 2008 Bandiera degli Stati Uniti Ithaca, Stati Uniti
Vittoria 1-0 Bandiera degli Stati Uniti Doug Fournet Sottomissione (kimura)

Note[modifica | modifica wikitesto]

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