Ducato di Syrmia

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Ducato di Syrmia
Ducato di Syrmia - Localizzazione
Ducato di Syrmia - Localizzazione
Dati amministrativi
Nome completoРадослав Челник
Lingue ufficialiserbo
Lingue parlateserbo, turco ottomano
CapitaleSrem
Dipendente daImpero ottomano
Politica
Forma di StatoStato vassallo dell'Impero ottomano
Forma di governoMonarchia
Nascita1527
Fine1530
Territorio e popolazione
Economia
Commerci conImpero ottomano
Religione e società
Religioni preminentiCristianesimo ortodosso
Religione di StatoCristianesimo ortodosso
Religioni minoritarieIslam, Ebraismo
Evoluzione storica
Preceduto da Secondo Impero serbo
Succeduto daBandiera dell'Impero austriaco Territori degli Asburgo

Il Ducato di Syrmia (in serbo: Радослав Челник), detto anche Voivodato di Syrmia, Domini di Radoslav Čelnik o Ducato di Srem, era uno stato vassallo dell'Impero ottomano, nell'area dell'attuale Serbia, poi passato entro i confini dei territori degli Asburgo.

Storia[modifica | modifica wikitesto]

I resti della fortezza medievale di Slankamen

Il ducato di Syrmia venne a formarsi grazie all'intraprendenza di un personaggio chiave della storia serba del XVI secolo: Radoslav Čelnik. Questi era un comandante generale dell'esercito dell'imperatore Jovan Nenad. Nel 1527, quando Nenad venne ucciso ed il suo esercito si trovò disperso, Radoslav Čelnik, assieme a gran parte dell'ex esercito imperiale, si spostò da Bačka a Srem[non chiaro] e si pose al servizio dell'Impero ottomano. Čelnik ebbe quindi il permesso di governare Srem come vassallo ottomano e si autoproclamò duca di Srem, ponendo però la propria residenza a Slankamen.

Pur essendo un vassallo ottomano, Radoslav Čelnik mantenne anche delle relazioni segrete con gli Asburgo. Quando le armate ottomane si trovarono ad attraversare i territori del suo ducato, egli temendo ritorsioni da parte degli ottomani presso i quali si sentiva in difetto e sospettato, decise di schierarsi dalla parte degli Asburgo. A quel punto gli ottomani tornarono nei territori convinti di conquistare i territori al loro traditore, ma anche Radoslav Čelnik fece ritorno a Srem, per poi venire costretto a spostare la propria residenza da Slankamen a Nebojc, presso il fiume Vuka e non lontano da Vukovar. Nel 1530 egli firmò un accordo con gli Asburgo e si spostò da Srem direttamente nei territori austriaci, concludendo pubblicamente la sua alleanza con gli ottomani e ponendosi definitivamente al servizio degli Asburgo. In cambio il suo territorio venne annesso pacificamente ai domini asburgici dell'area balcanica.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Dr Aleksa Ivić, Istorija Srba u Vojvodini, Novi Sad, 1929.
  • Milan Tutorov, Mala Raška a u Banatu, Zrenjanin, 1991.
  • Drago Njegovan, Prisajedinjenje Vojvodine Srbiji, Novi Sad, 2004.
  • Dr. Dušan J. Popović, Srbi u Vojvodini, knjiga 1, Novi Sad, 1990.
  • Peter Rokai, Zoltan Đere, Tibor Pal, Aleksandar Kasaš, Istorija Mađara, Belgrade, 2002.
  • Petar Pekić, povijest Hrvata u Vojvodini. Od najstarijih vremena do 1929. godine, Misl, Zagreb, 2009 (reprint), p. 31-33, ISBN 978-953-6306-61-9