Dichiarazione che riconosce il diritto di battere bandiera agli Stati sprovvisti di litorale marittimo

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La Dichiarazione che riconosce il diritto di battere bandiera agli Stati sprovvisti di litorale marittimo (in lingua francese: Déclaration portant reconnaissance du droit au pavillon des Etats dépourvus de littoral; in lingua inglese: Declaration recognising the Right to a Flag of States having no Sea-coast) è un trattato internazionale multilaterale siglato a Barcellona il 20 aprile 1921.

Creazione, ratifica ed effetto[modifica | modifica wikitesto]

Dopo la prima guerra mondiale, la creazione di diversi nuovi Stati senza sbocco al mare come la Cecoslovacchia, l'Austria e l'Ungheria, costrinse le grandi potenze a riconsiderare la questione. Il Trattato di Versailles aveva incluso disposizioni con le quali la Germania acconsentiva al libero transito di persone e beni di questi Stati senza sbocco attraverso il proprio territorio, il che suggeriva che tali Stati potessero anche avere proprie navi mercantili in tali porti.

Al 2013 tale dichiarazione è stata ratificata da più di 50 Stati e il diritto internazionale riconosce il diritto di ogni Stato di registrare navi che solchino i mari sotto la propria bandiera. Ad oggi, sono diversi tra quelli senza sbocco al mare a possedere una propria flotta di navi mercantili, tra cui Austria, Azerbaigian, Bolivia, Etiopia, Laos, Lussemburgo, Mongolia, Moldavia, Paraguay, Slovacchia, Svizzera e Ungheria.

Testo[modifica | modifica wikitesto]

(FR)

«Les soussignés, dûment autorisés à cet effet, déclarent que les Etats qu'ils représentent reconnaissent le pavillon des navires de tout Etat qui n'a pas de littoral maritime, lorsqu'ils sont enregistrés en un lieu unique déterminé, situé sur son territoire; ce lieu constituera pour ces navires le port d'enregistrement.»

(IT)

«I sottoscritti, debitamente autorizzati a questo scopo, dichiarano che gli Stati da loro rappresentati riconoscono la bandiera delle navi di qualsiasi Stato sprovvisto di litorale marittimo, quando siano registrate in un luogo unico determinato, situato sul suo territorio; questo luogo costituirà per queste navi il porto di registrazione.»

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

Riferimenti normativi internazionali[modifica | modifica wikitesto]

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]