Cogan - Killing Them Softly

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Cogan - Killing Them Softly
Brad Pitt in una scena del film
Titolo originaleKilling Them Softly
Lingua originaleinglese
Paese di produzioneStati Uniti d'America
Anno2012
Durata97 min
Rapporto2,35:1
Generegangster, noir, thriller, drammatico
RegiaAndrew Dominik
Soggettodal romanzo Cogan di George V. Higgins
SceneggiaturaAndrew Dominik
ProduttoreBrad Pitt, Dede Gardner, Steve Schwartz, Paula Mae Schwartz, Anthony Katagas
Produttore esecutivoMegan Ellison, Marc Butan, Bill Johnson, Jim Seibel, Bob Weinstein, Harvey Weinstein, Adi Shankar, Spencer Silna
Casa di produzionePlan B Entertainment, Chockstone Pictures
Distribuzione in italianoEagle Pictures
FotografiaGreig Fraser
MontaggioBrian A. Kates
Effetti specialiDottie Starling
ScenografiaPatricia Norris
CostumiPatricia Norris
Interpreti e personaggi
Doppiatori italiani

Cogan - Killing Them Softly (Killing Them Softly) è un film del 2012 scritto e diretto da Andrew Dominik.

Il film, con protagonista Brad Pitt, è l'adattamento cinematografico del romanzo del 1974 Cogan, scritto da George V. Higgins. Si tratta della seconda collaborazione tra Dominik e Pitt dopo L'assassinio di Jesse James per mano del codardo Robert Ford (2007).

Trama[modifica | modifica wikitesto]

Mentre la Grande recessione colpisce l'America ed è in corso la campagna per le elezioni presidenziali del 2008, Johnny Amato, detto "lo Scoiattolo", decide di rapinare una bisca clandestina della mafia, convinto che i sospetti ricadranno sul suo gestore, Markie Trattman, dato che quest'ultimo aveva già rapinato i partecipanti alla bisca anni prima. Assolda per il colpo due sbandati bisognosi di denaro, l'ex-socio in affari Frankie e il suo amico Russell, un eroinomane che vorrebbe aprire un proprio giro di droga.

La rapina va a buon fine, causando un crollo nell'economia criminale locale e spingendo la mafia ad ingaggiare il sicario Jackie Cogan per sistemare le cose. Sebbene intuisca correttamente che Markie non sia il mandante della rapina, Jackie ritiene che debba morire comunque per scoraggiare iniziative simili in futuro; scopre poi l'identità dei rapinatori quando Russell si vanta del colpo con un altro criminale, suo informatore, mentre cerca di coinvolgerlo nel suo giro.

Ucciso Markie, Jackie ingaggia un altro sicario, l'amico di vecchia data Mickey, per occuparsi dello Scoiattolo, siccome quest'ultimo lo conosce e ciò comprometterebbe la sua politica di "uccidere dolcemente" le sue vittime, a distanza e senza preavviso, per non fargli provare paura o disperazione. Tuttavia, constata di persona che Mickey, caduto nell'alcolismo per alleviare il peso delle malefatte di una vita, non è più in grado di svolgere il lavoro e se ne assume le responsabilità.

Mentre la sconsiderazione di Russell finisce per farlo arrestare dalla DEA, Jackie rintraccia Frankie e lo convince a portarlo dallo Scoiattolo in cambio della sua vita. Dopo aver usato Frankie come autista per fuggire dalla zona dove ha freddato lo Scoiattolo, però, uccide anche lui per non lasciare tracce. Si incontra poi col contatto mafioso incaricato di pagargli il suo compenso, ma, non appena questo comincia ad accampare scuse per dargli meno di quanto stabilito, il sicario lo intimorisce esclamandogli:

«"Siamo un solo popolo": un mito creato da Thomas Jefferson [...] [che] ha scritto le parole "tutti gli uomini sono creati uguali", cosa in cui evidentemente non credeva, visto che fece vivere i suoi figli in schiavitù. Era un ricco enologo stufo di pagare agli inglesi troppe tasse; così scrisse delle belle parole e aizzò la plebaglia, che andò a morire per quelle parole, mentre lui rimaneva a casa a bere il suo vino e a scoparsi la sua schiava. E quello [rivolto a Barack Obama, che sta tenendo un discorso alla nazione dopo la vittoria elettorale] viene a dirmi che viviamo in una comunità? Ma non farmi ridere! Io vivo in America... e in America tu sei solo. L'America non è una nazione, è soltanto affari: e adesso pagami!»

Produzione[modifica | modifica wikitesto]

Nell'adattare per il cinema il romanzo di George V. Higgins Cogan, pubblicato nel 1974, Andrew Dominik ha deciso di ambientarne la storia nel presente dopo aver notato dei parallelismi «impossibili da ignorare» con la crisi finanziaria del 2007, allora in corso.[1]

Il progetto è stato annunciato ufficialmente per la prima volta nel novembre del 2010, con Brad Pitt in trattative per il ruolo del protagonista.[2] Il mese seguente, l'attore si è unito al cast,[3] seguito tra il gennaio e il febbraio del 2011 da Richard Jenkins, Scoot McNairy e Ben Mendelsohn.[4][5] Sam Rockwell e Bella Heathcote sono stati considerati per dei ruoli nel film.[4][6]

Il budget del film è stato di 15 milioni di dollari, finanziati soprattutto dalla Annapurna Pictures.[7]

Le riprese del film sono cominciate nel marzo del 2011 a New Orleans, in Louisiana.[8] Il montaggio preliminare del film aveva una durata di circa due ore e mezza; tra i vari elementi tagliati dalla versione finale c'è stato un cameo di Garret Dillahunt.[9]

Promozione[modifica | modifica wikitesto]

Il primo trailer ufficiale del film è stato diffuso online il 1º agosto 2012,[10][11] mentre in italiano il 14 settembre 2012.[12]

Distribuzione[modifica | modifica wikitesto]

Il film è stato presentato in anteprima il 22 maggio 2012 alla 65ª edizione del Festival di Cannes, in cui era in concorso per la Palma d'oro.[13]

La distribuzione del film nelle sale cinematografiche statunitensi, inizialmente prevista a partire dal 21 settembre 2012,[14] è stata prima posticipata al 19 ottobre affinché non entrasse in concorrenza con quella The Master, anch'esso distribuito dalla Weinstein Company, e poi al 30 novembre dello stesso anno.[15][16] In Italia, il film è stato distribuito da Eagle Pictures a partire dal 18 ottobre 2012.[12]

Accoglienza[modifica | modifica wikitesto]

Incassi[modifica | modifica wikitesto]

Il film ha incassato 6,8 milioni di dollari nel suo weekend d'esordio al botteghino statunitense, classificandosi settimo.[17] È stato classificato come flop e definito il peggior risultato commerciale nella carriera da star di Pitt dopo L'assassinio di Jesse James per mano del codardo Robert Ford, dello stesso regista.[7][17] In totale, il film ha finito per incassare 37,9 milioni di dollari, di cui 15 in patria e 22,9 a livello internazionale.[18]

Il pubblico intervistato da CinemaScore gli ha assegnato un voto pari ad "F" su una scala da A+ a F,[17][19] rendendolo uno dei soli 19 film ad aver mai ricevuto tale punteggio.[20]

Critica[modifica | modifica wikitesto]

La critica ha accolto in maniera tiepida il film, lodando in particolar modo le interpretazioni del cast e criticandone invece il sottotesto politico sulla crisi economica.[17][21] Sul sito aggregatore di recensioni Rotten Tomatoes, il film detiene una percentuale di approvazione da parte della critica del 73%, basata su 226 recensioni, con una media del 6,8.[22] Metacritic gli assegna un punteggio dei 64 su 100, basato su 42 recensioni professionali.[23]

Riconoscimenti[modifica | modifica wikitesto]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ (EN) Benjamin Wright, Cannes: 'Killing Them Softly' Helmer Andrew Dominik Talks Music As Film: 'Jesse James' Was My Leonard Cohen Song, 'Killing Them Softly' Is A Pop Tune, su blogs.indiewire.com, 23 maggio 2012. URL consultato il 10 settembre 2012 (archiviato dall'url originale il 12 gennaio 2013).
  2. ^ (EN) Dave McNary, Brad Pitt in talks for 'Cogan's Trade', in Variety, 2 novembre 2010. URL consultato il 2 agosto 2012.
  3. ^ (EN) Dave McNary, Brad Pitt to star in 'Cogan's Trade', in Variety, 30 dicembre 2010. URL consultato il 2 agosto 2012 (archiviato dall'url originale il 4 gennaio 2011).
  4. ^ a b (EN) Jeff Sneider, Richard Jenkins joins Pitt starrer 'Cogan's Trade', in Variety, 8 febbraio 2011. URL consultato il 2 agosto 2012.
  5. ^ (EN) Jeff Sneider, McNairy, Mendelsohn to star in 'Cogan's Trade', in Variety, 16 febbraio 2011. URL consultato il 2 agosto 2012.
  6. ^ (EN) Dave McNary, Sam Rockwell circles 'Cogan's Trade', in Variety, 5 gennaio 2011.
  7. ^ a b (EN) Steven Zeitchik, ‘Killing Them Softly’ director: My movie isn’t for everyone, in Los Angeles Times, 30 novembre 2012. URL consultato il 9 novembre 2020.
  8. ^ (EN) Mike Scott, Brad Pitt to return to New Orleans for thriller 'Cogan's Trade', in The Times-Picayune, 3 gennaio 2011.
  9. ^ (EN) Kevin Jagernauth, Garret Dillahunt Says First Cut Of 'Killing Them Softly' Was 2.5 Hours, Not Sure If He Made The Final Edit, su blogs.indiewire.com, 15 aprile 2012. URL consultato il 13 agosto 2012 (archiviato dall'url originale il 29 giugno 2012).
  10. ^ (EN) Hot Trailer: ‘Killing Them Softly’, su Deadline Hollywood, 1º agosto 2012. URL consultato il 2 agosto 2012.
  11. ^ Andrea Francesca Berni, Ecco il trailer di Cogan - Killing them Softly, con Brad Pitt, su badtaste.it, 2 agosto 2012. URL consultato il 2 agosto 2012.
  12. ^ a b Cogan – Killing Them Softly: ecco il trailer in italiano, su cineblog.it, 14 settembre 2012. URL consultato il 9 novembre 2020.
  13. ^ Chiara Renda, Festival di Cannes 2012 - Giornata di martedì 22 maggio 2012, su MYmovies.it, 22 maggio 2012. URL consultato il 2 agosto 2012.
  14. ^ (EN) Matt Goldberg, Release Date News: COGAN’S TRADE Set for September 21st; SCARY MOVIE 5 and BUTTER Knocked Back, su collider.com, 16 febbraio 2012. URL consultato il 2 agosto 2012 (archiviato dall'url originale il 18 giugno 2012).
  15. ^ (EN) Jeff Sneider, Paul Thomas Anderson's 'Master' moved to Sept. 14, in Variety, 27 luglio 2012. URL consultato il 2 agosto 2012 (archiviato dall'url originale il 30 luglio 2012).
  16. ^ (EN) Adam Chitwood, KILLING THEM SOFTLY Pushed Back to November 30 for Awards Positioning, su collider.com, 12 settembre 2012. URL consultato il 9 novembre 2020.
  17. ^ a b c d (EN) Steven Zeitchik, ‘Killing Them Softly’ box office: What went wrong?, in Los Angeles Times, 3 dicembre 2012. URL consultato il 9 novembre 2020.
  18. ^ (EN) Cogan - Killing Them Softly, su Box Office Mojo, IMDb.com. URL consultato il 9 novembre 2020. Modifica su Wikidata
  19. ^ CinemaScore Flunkees: Brad Pitt's 'Killing Them Softly' and 7 Other Movies That Earned an F With Audiences, su The Hollywood Reporter, 4 dicembre 2012. URL consultato il 9 novembre 2020.
  20. ^ (EN) A. A. Dowd e Katie Rife, Is an "F" from CinemaScore Actually a Good Thing? Our Critics Weigh In, su film.avclub.com, 3 aprile 2020. URL consultato il 9 novembre 2020.
  21. ^ (EN) Stephanie Chan, 'Killing Them Softly': What the Critics Are Saying, in The Hollywood Reporter, 29 novembre 2012. URL consultato il 9 novembre 2020.
  22. ^ (EN) Cogan - Killing Them Softly, su Rotten Tomatoes, Fandango Media, LLC. URL consultato il 9 novembre 2020. Modifica su Wikidata
  23. ^ (EN) Cogan - Killing Them Softly, su Metacritic, Fandom, Inc. URL consultato il 9 novembre 2020. Modifica su Wikidata

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Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

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