Centro direzionale di Milano
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Circoscrizione | Zona 9 |
Altri quartieri | Porta Garibaldi · Porta Nuova · Centro Direzionale · Isola · La Fontana · Montalbino · Segnano · Bicocca · Quartiere Fulvio Testi · Prato Centenaro · Niguarda · Dergano · Bovisa · Affori · Bruzzano · Comasina · Bovisasca |
Il Centro Direzionale di Milano è un quartiere a carattere terziario posto a nord del centro cittadino, fra le due importanti stazioni ferroviarie Centrale e Garibaldi. Amministrativamente è compreso nella zona di decentramento 9 (Affori, Porta Nuova, Niguarda, Bovisa, Fulvio Testi). Ricalca quasi interamente nella sua estensione il Centro Direzionale proposto ma mai completamente realizzato nel piano regolatore del 1953[Ma se quello attuale lo ricalca quasi completamente?].
Storia
![](http://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/thumb/3/3e/Milano_PRG_1953_schema_centro_direzionale.svg/220px-Milano_PRG_1953_schema_centro_direzionale.svg.png)
![](http://upload.wikimedia.org/wikipedia/it/thumb/7/77/Area_varesine.jpg/220px-Area_varesine.jpg)
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Il Centro Direzionale di Milano era previsto nel piano regolatore del 1953 come risposta alla continua terziarizzazione del centro e ai relativi problemi di congestione del traffico automobilistico. Venne localizzato fra la Stazione Centrale e la futura Stazione di Porta Garibaldi, che si sarebbe ottenuta con l'arretramento di quella delle Varesine (Stazione di Porta Nuova).[1]. Il Centro direzionale nasceva secondo gli intenti dell'epoca come il nuovo "centro" non solo di Milano o del suo hinterland, ma di tutta l'intera Regione, in quanto sarebbe sorto all'incrocio dei due assi attrezzati, vere e proprie autostrade urbane che avrebbero tagliato la città, mai realizzati, di una linea linea metropolitana (attuale M2), di una nuova stazione ferroviaria (Porta Garibaldi FS) collegata a tutte[senza fonte] le linee regionali delle Ferrovie dello Stato, e delle mai realizzate Linee celeri della Brianza. La realizzazione di queste infrastrutture avrebbe infatti reso massima l'accessibilità sia sulla scala cittadina, che su quella metropolitana e regionale.
![](http://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/thumb/8/8b/Milano%2C_Centro_Direzionale_01.jpg/220px-Milano%2C_Centro_Direzionale_01.jpg)
Il Centro Direzionale di Milano avrebbe tratto il proprio spazio vitale oltre che dall'arretramento della Stazione di Porta Nuova, anche dalla demolizione di interi isolati o pezzi di quartiere ricadenti nelle aree interessate dal piano. Contestualmente alla realizzazione del nuovo centro direzionale vennero portati avanti pesanti sventramenti nella zona della Stazione Centrale, di Porta Nuova e di Porta Garibaldi. Corso Como venne praticamente demolito per metà e analoga sorte toccò agli edifici nei dintorni di via Borsieri, all'Isola, laddove sarebbe dovuto sorgere il nuovo asse attrezzato, di cui il cavalcavia Bussa, sopra la Stazione di Porta Garibaldi costituisce uno spezzone.
Il piano particolareggiato venne pubblicato in due versioni nel 1955 e nel 1962, ma la sua attuazione risultò particolarmente faticosa, tanto da arrestarsi del tutto alla fine degli anni sessanta, soprattutto a causa dell'assenza di normative che limitassero l'ulteriore espansione del terziario nel centro storico, che proseguì inesorabilmente per tutti i decenni successivi. La forte ostilità al progetto degli abitanti dei vari quartieri e l'insostenibile costo degli espropri portò inoltre il Comune a bloccare ulteriori sventramenti e ad abbandonare la realizzazione degli assi attrezzati. I frutti migliori di quegli anni furono sicuramente grattacieli (come il Grattacielo Pirelli, la Torre Galfa o anche lo stesso Grattacielo del Comune). Tuttavia la qualità architettonica complessiva dei molti altri interventi portatati avanti contestualmente al piano e il disastro dal punto di vista urbanistico del tessuto in cui si inserirono fecero di tutta l'area una zona altamente disorganica, caratterizzata da ampi fuori scala, con strade relativamente strette sulle quali sorgono edificazioni assolutamente fuori contesto. A questo scenario s'aggiunge poi quello delle vaste aree vuote e degradate, che rimarranno inedificate per decenni: l'emblema di tutto ciò è l'area dell'ex-stazione di Porta Nuova, parzialmente occupata dal "Luna Park delle Varesine". Nel 1978 infatti una variante al Piano Regolatore aveva sancito il definitivo abbandono del progetto, definendo genericamente le aree "di interesse pubblico", sostanzialmente impedendo qualsiasi edificazione o sviluppo della zona. Soltanto nel 2004 l'Amministrazione Comunale approva un nuovo progetto noto come "Progetto Porta Nuova" (o Garibaldi-Repubblica), il quale prevedeva la realizzazione della cosiddetta Città della Moda (fra la stazione Garibaldi e via Melchiorre Gioia), di un complesso residenziale e terziario sull'area ex-Varesine, di un altro complesso residenziale all'interno delle aree dismesse ricavate nel quartiere Isola. Al centro di questa vasta area di progetto sarebbe sorta una vasta area verde, i Giardini di Porta Nuova. Il progetto, una volta definitosi nei suoi aspetti più pratici, comprende inoltre alcuni dei più imponenti grattacieli italiani, in concomitanza con la realizzazione nell'area adiacente (compresa fra le vie Sassetti, Pola e Melchiorre Gioia), il Palazzo Lombardia (161 metri), sede della Regione.
Trasporti
Il centro direzionale è molto ben servito da mezzi di trasporto pubblici, in particolare quelli di trasporto di massa:
- le stazioni ferroviarie di Milano Centrale e Milano Porta Garibaldi, le più importanti della città e snodi di arrivo di treni internazionali, nazionali, regionali e suburbani;
- il passante ferroviario, collettore delle linee ferroviarie suburbane, con le fermate di Porta Garibaldi e Repubblica;
- la linea MM2 della metropolitana, con le fermate di Garibaldi FS, Gioia e Centrale FS;
- la linea MM3 della metropolitana, con le fermate di Repubblica e Centrale FS;
- la linea MM5 della metropolitana, che tocca il centro direzionale con le fermate di Garibaldi FS e Isola.
Sono numerose anche le linee del trasporto locale, comprendenti un buon numero di autobus e tram.
I maggiori grattacieli del Centro Direzionale
Pos. | Nome | Altezza al tetto/Guglia (m) | Piani | Avvio - Completamento | Stato |
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1 | Torre Unicredit | 231 | 35 | 2009 - 2011 | Completato |
2 | Palazzo Lombardia | 161,3 | 39 | 2007 - 2010 | Completato |
3 | Torre Solaria | 143 | 37 | 2010 - 2013 | Completato |
4 | Torre Diamante | 140 | 30 | 2010 - 2012 | Completato |
5 | Grattacielo Pirelli | 127,1 | 31 | 1956 1960 - R2005 | Completato |
6 | Torre Breda | 117 | 30 | 1954 - R2009 | Completato |
7 | Bosco Verticale Torre E | 111,15 | 24 | 2009 - 2014 | Completato |
8 | Torre Cesar Pelli B | 110 | 23 | 2009 - 2011 | Completato |
9 | Torre Galfa | 109 | 28 | 1956 - 1959 | Completato |
10 | Torre Garibaldi A | 100 | 25 | 1984 - 1992 - R2012 | Completato |
11 | Torre Garibaldi B | 100 | 25 | 1984 - 1992 - R2012 | Completato |
12 | Torre Aria | 100 | 24 | 2010 - 2013 | Completato |
13 | Torre Servizi Tecnici Comunali | 90 | 24 | 1966 | Completato |
14 | Bosco Verticale Torre D | 78 | 17 | 2009 - 2014 | Completato |
Voci correlate
Altri progetti
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Collegamenti esterni
- Milano Porta Nuova, sito ufficiale
- Pelli Clarke Pelli architects
- Scheda "Bosco Verticale" dello Studio Stefano Boeri
Note
- ^ Alcune proposte precedenti prevedevano la costruzione di un "quartiere degli affari" nell'area della Fiera Campionaria, di cui si prevedeva lo spostamento, non attuato.
Bibliografia
- Maurizio Grandi, Attilio Pracchi, Il Centro direzionale, in Milano. Guida all'architettura moderna. Milano, Zanichelli, 1980, pp. 320–327. ISBN 8808052109
- Il Centro Direzionale, "Urbanistica", 1956, 18/19, pp. 106–111.
- Guido Amorosi, Milano. Il nuovo Centro Direzionale, "Casabella", 1962, 264, pp. 9–15.