Campionato del mondo rally 1991

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Campionato del mondo rally 1991
Edizione n. 19 del Campionato del mondo rally
Dati generali
Inizio24 gennaio
Termine27 novembre
Prove14
Titoli in palio
Campionato pilotiFinlandia (bandiera) Juha Kankkunen
su Lancia Delta HF Integrale 16v
Campionato costruttoriItalia (bandiera) Lancia
su Lancia Delta HF Integrale 16v
Altre edizioni
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Edizione in corso

Il Campionato del mondo rally 1991 è stata 19ª stagione del campionato del mondo rally. La stagione comprendeva 14 prove. Il campionato piloti è stato vinto da Juha Kankkunen sulla Lancia Delta HF Integrale 16v, davanti a Carlos Sainz e Didier Auriol. Il campionato costruttori è andato alla Lancia, davanti a Toyota e Mitsubishi.

La Toyota del campione del mondo uscente Sainz puntava a confermarsi tra i conduttori e a spezzare l'egemonia Lancia tra i costruttori, che perdurava ormai da un quadriennio, schierando una nutrita pattuglia di Celica GT-4 che vedeva, come principale scudiero dello spagnolo, l'eterna promessa Schwarz. La casa italiana, che con l'ormai iconica Delta HF Integrale 16v non faceva mistero di avere nel titolo marche il suo obiettivo primario,[1] rispondeva con i due volte iridati Biasion e Kankkunen del team ufficiale Martini Racing, e con il talentuoso Auriol dirottato a rinforzare la squadra satellite Jolly Club.

Tra le altre case, l'outsider Mitsubishi confermava la solida coppia formata da Eriksson su Galant VR-4. Dopo il debutto della precedente stagione, Subaru s'impegnava in maniera più continuativa nel mondiale, affidando le sorti della sua Legacy RS principalmente al confermato Alén. Anche Ford, dopo le sporadiche partecipazioni del 1990, quest'anno tornava in campo in veste ufficiale con la vecchia ma ancora competitiva Sierra RS Cosworth 4x4,[2] puntando prettamente sull'emergente Delecour.

Per quanto concerne il parco macchine, l'unica novità della stagione era rappresentata da Nissan che portava al debutto la Sunny GTi-R.

Didier Auriol vittorioso al Sanremo su Lancia Delta HF Integrale 16v del Jolly Club, davanti ai compagni di marca Biasion e Cerrato: la tripletta permette a Lancia di far suo il quinto titolo costruttori rallye consecutivo.[3]

Il campionato sembrava foriero di novità sin dal tradizionale avvio di Monte Carlo, dove il successo di Sainz interrompeva un lustro di dominio Delta sul col di Turini.[4] Con altre quattro vittorie (Portogallo, Corsica, Nuova Zelanda e Argentina) nei successivi sette appuntamenti, lo spagnolo assurgeva a mattatore assoluto della prima metà di stagione, palesando al contempo la superiorità della sua Celica nei confronti della principale rivale, Lancia;[5] la casa italiana, indiscussa protagonista delle stagioni precedenti, appariva infatti in crisi[6] dinanzi all'offensiva nipponica in classifica costruttori, dove a primeggiare era fin qui Toyota, e ancor più in quella piloti dove Sainz, dopo il successo nel round sudamericano, pareva aver già ipotecato il titolo grazie a un rassicurante +32 sul più diretto rivale, il lancista Kankkunen[5] al momento autore di due soli acuti al Safari e all'Acropoli.

Nella seconda parte di stagione, tuttavia, la situazione andava repentinamente a ribaltarsi. Una rediviva Delta, in primis grazie alle nuove coperture Michelin che aveva nel frattempo ridotto il gap che la separava dalle Pirelli in mano a Ford e Toyota, oltreché da un motore evoluto portato al debutto dalla tappa greca,[7] piazzava un filotto di tre vittorie tra agosto e ottobre, trionfando con Kankkunen al Mille Laghi[8] e in Australia[9] e con Auriol al Sanremo, in quest'ultimo caso monopolizzando il podio coi compagni di marca Cerrato e Biasion:[3] tale tripletta sanciva il primo verdetto stagionale, con Lancia che, anche approfittando di una Toyota improvvisamente affossata da alcune opache prove di uno "spremuto" Sainz[9] (peraltro scampato a un terribile incidente in terra australe)[10] nonché dalla mancanza di valide seconde guide,[9] si confermava per la quinta volta consecutiva campione del mondo tra i costruttori.[3]

Gli eventi di questi ultimi due mesi riaprivano a sorpresa anche i giochi per il titolo piloti. Dopo un'interlocutoria tappa in Costa d'Avorio, vinta dalla Mitsubishi dello specialista Shinozuka, in Catalogna tornava al successo una Celica, tuttavia quella "sbagliata" di Schwarz; ben più importante si rivelava il secondo posto strappato da Kankkunen il quale, giovandosi del contemporaneo ritiro di Sainz, frenato da una Toyota – squadra e macchina – dimostratasi non esente da critiche nel momento cruciale della stagione, balzava in testa al campionato.[11] Nell'ultimo e decisivo appuntamento della stagione, il RAC Rally, il finlandese s'imponeva mettendo così il sigillo al suo terzo – e per larghi tratti della stagione, insperato – titolo mondiale.[1]

Squadre e piloti

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Squadra Costruttore Auto Gomme Piloti Rally
Italia (bandiera) Jolly Club Lancia Lancia Delta HF Integrale 16v M Francia (bandiera) Didier Auriol 1–3, 5–11, 14
Italia (bandiera) Dario Cerrato 11
Italia (bandiera) Andrea Aghini 11, 13
Uruguay (bandiera) Gustavo Trelles 13
Giappone (bandiera) Toyota Team Europe Toyota Celica GT-4 P Spagna (bandiera) Carlos Sainz 1, 3–11, 13–14
Germania (bandiera) Armin Schwarz 1, 3, 5–6, 9–11, 13
Belgio (bandiera) Marc Duez 1, 3, 5, 14
Svezia (bandiera) Mats Jonsson 2, 9, 14
Svezia (bandiera) Leif Asterhag 2
Svezia (bandiera) Mikael Ericsson 4, 6, 8, 14
Svezia (bandiera) Björn Waldegård 4
Emirati Arabi Uniti (bandiera) Mohammed bin Sulayem 8
Australia (bandiera) Neal Bates 10
Italia (bandiera) Martini Lancia Lancia Lancia Delta HF Integrale 16v M Italia (bandiera) Miki Biasion 1, 3–4, 6, 8, 11, 14
Finlandia (bandiera) Juha Kankkunen 1, 3–4, 6–11, 13–14
Argentina (bandiera) Jorge Recalde 4, 8, 10
Francia (bandiera) Yves Loubet 5
Francia (bandiera) Bruno Saby 5
Giappone (bandiera) Mitsubishi Ralliart Europe Mitsubishi Galant VR-4 M Finlandia (bandiera) Timo Salonen 1–2, 6, 9–10, 14
Svezia (bandiera) Kenneth Eriksson 1–2, 6, 9–10, 14
Giappone (bandiera) Kenjirō Shinozuka 4, 12
Australia (bandiera) Ross Dunkerton 7, 10
Francia (bandiera) Patrick Tauziac 12
Stati Uniti (bandiera) Ford Motor Company Ford Sierra RS Cosworth 4x4 P Italia (bandiera) Alex Fiorio 1, 3, 6, 11
Francia (bandiera) François Delecour 1, 3, 5–6, 11, 13–14
Regno Unito (bandiera) Malcolm Wilson 1, 3, 5–6, 11, 14
Regno Unito (bandiera) Gwyndaf Evans 2, 14
Italia (bandiera) Gianfranco Cunico 5, 11
Finlandia (bandiera) Ari Vatanen 9
Spagna (bandiera) Mía Bardolet 13
Giappone (bandiera) Mazda Rally Team Europe Mazda 323 GT-X M Finlandia (bandiera) Hannu Mikkola 1–3, 6, 9, 14
Spagna (bandiera) Jesús Puras 1, 3
Svezia (bandiera) Ingvar Carlsson 2, 7, 10
Nuova Zelanda (bandiera) Rod Millen 7, 10
Finlandia (bandiera) Tommi Mäkinen 9, 14
Giappone (bandiera) Subaru Rally Team Europe Subaru Legacy RS M Finlandia (bandiera) Markku Alén 2–3, 6–7, 9, 14
Francia (bandiera) François Chatriot 2–3, 5
Kenya (bandiera) Ian Duncan 4
Kenya (bandiera) Patrick Njiru 4, 10
Nuova Zelanda (bandiera) Peter Bourne 7, 10
Finlandia (bandiera) Ari Vatanen 14
Regno Unito (bandiera) Colin McRae 14
Giappone (bandiera) Nissan Motorsports Europe Nissan Sunny GTi-R D Svezia (bandiera) Stig Blomqvist 4, 6, 9, 14
Kenya (bandiera) Mike Kirkland 4
Regno Unito (bandiera) David Llewellin 4, 6, 9, 14
Germania (bandiera) Audi Sport Audi 90 quattro M Austria (bandiera) Rudi Stohl 4, 8, 12
Francia (bandiera) Société Diac Renault Clio 16S M Francia (bandiera) Jean Ragnotti 5
Francia (bandiera) Claude Balsi 5
Francia (bandiera) Philippe Bugalski 5

Sistema di punteggio

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10°
Campionato piloti 20 15 12 10 8 6 4 3 2 1
Campionato costruttori 20 17 14 12 10 8 6 4 2 1

Campionato piloti

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Posizione Pilota MON
Monaco (bandiera)
SWE
Svezia (bandiera)
POR
Portogallo (bandiera)
KEN
Kenya (bandiera)
FRA
Francia (bandiera)
GRE
Grecia (bandiera)
NZL
Nuova Zelanda (bandiera)
ARG
Argentina (bandiera)
FIN
Finlandia (bandiera)
AUS
Australia (bandiera)
ITA
Italia (bandiera)
CIV
Costa d'Avorio (bandiera)
ESP
Spagna (bandiera)
GBR
Regno Unito (bandiera)
 Pts 
1 Finlandia (bandiera) Juha Kankkunen (5) 4 1 1 2 4 1 1 Ret 2 1  150
2 Spagna (bandiera) Carlos Sainz 1 1 Ret 1 2 1 1 4 Ret 6 Ret 3 143
3 Francia (bandiera) Didier Auriol Ret 9 2 2 4 3 3 2 Ret 1 12 101
4 Italia (bandiera) Miki Biasion 2 3 Ret 3 2 2 Ret 69
5 Svezia (bandiera) Kenneth Eriksson 1 7 3 2 2 66
6 Germania (bandiera) Armin Schwarz 4 Ret Ret 5 9 3 8 1 55
7 Francia (bandiera) François Delecour 3 Ret Ret Ret 4 3 6 40
8 Finlandia (bandiera) Markku Alén 3 5 Ret 4 Ret 4 Ret 40
9 Argentina (bandiera) Jorge Recalde 3 Ret 5 8 6 29
10 Svezia (bandiera) Mikael Ericsson 2 6 6 27
11 Giappone (bandiera) Kenjirō Shinozuka 8 1 23
12 Svezia (bandiera) Mats Jonsson 2 6 21
13 Finlandia (bandiera) Timo Salonen 8 Ret Ret DSQ 5 4 21
14 Italia (bandiera) Andrea Aghini 5 5 16
15 Francia (bandiera) Patrick Tauziac 2 15
16 Svezia (bandiera) Ingvar Carlsson 4 8 Ret 13
17 Belgio (bandiera) Marc Duez 11 Ret 4 8 13
18 Regno Unito (bandiera) Malcolm Wilson 7 Ret 5 Ret 10 Ret 13
19 Italia (bandiera) Gianfranco Cunico 3 Ret 12
20 Italia (bandiera) Dario Cerrato 3 12
21 Austria (bandiera) Rudi Stohl Ret Ret 3 12
22 Finlandia (bandiera) Ari Vatanen 7 5 12
23 Nuova Zelanda (bandiera) Rod Millen 6 6 12
24 Svezia (bandiera) Stig Blomqvist 5 Ret 8 Ret 11
25 Finlandia (bandiera) Hannu Mikkola Ret 7 Ret 8 Ret 7 11
26 Svezia (bandiera) Björn Waldegård 4 10
27 Francia (bandiera) Patrice Servant 4 10
28 Spagna (bandiera) Mía Bardolet 4 10
29 Finlandia (bandiera) Tommi Mäkinen 13 Ret Ret 5 Ret 8
30 Finlandia (bandiera) Lasse Lampi 5 Ret Ret 8
31 Nuova Zelanda (bandiera) Neil Allport 5 8
32 Costa d'Avorio (bandiera) Adolphe Choteau 5 8
33 Francia (bandiera) François Chatriot 19 6 9 8
34 Francia (bandiera) Bruno Saby 6 Ret 9 8
35 Francia (bandiera) Yves Loubet 9 6 8
36 Svezia (bandiera) Björn Johansson 6 6
37 Kenya (bandiera) Ian Duncan 6 6
38 Francia (bandiera) Philippe Doue 6 6
39 Belgio (bandiera) Grégoire de Mevius Ret 8 9 22 5
40 Spagna (bandiera) Jesús Puras Ret 7 Ret 4
41 Kenya (bandiera) Mike Kirkland 7 4
42 Francia (bandiera) Patrick Bernardini 7 4
43 Nuova Zelanda (bandiera) Brian Stokes 7 4
44 Emirati Arabi Uniti (bandiera) Mohammed bin Sulayem 7 4
45 Australia (bandiera) Ross Dunkerton Ret 7 4
46 Italia (bandiera) Piero Liatti 7 4
47 Belgio (bandiera) Damien Chaballe 7 4
48 Spagna (bandiera) Luis Monzon 7 4
49 Svezia (bandiera) Per Eklund 8 Ret 3
50 Francia (bandiera) Philippe Bugalski 8 3
51 Uruguay (bandiera) Gustavo Trelles 8 Ret Ret 3
52 Belgio (bandiera) Nicolas Min 8 3
53 Spagna (bandiera) Fernando Capdevila 13 Ret Ret 26 8 Ret 3
54 Regno Unito (bandiera) David Llewellin Ret 9 10 3
55 Italia (bandiera) Alex Fiorio 10 Ret Ret 9 3
56 Austria (bandiera) Ernst Harrach 9 2
57 Kenya (bandiera) Guy Jack 9 2
58 Nuova Zelanda (bandiera) Ross Meekings 9 2
59 Australia (bandiera) Neal Bates 9 2
60 Svizzera (bandiera) Jean-Claude Dupuis 9 2
61 Spagna (bandiera) Joaquim Casasayas 9 2
62 Finlandia (bandiera) Minna Sillankorva 18 Ret 10 22 1
63 Svezia (bandiera) Leif Asterhag 10 1
64 Portogallo (bandiera) Carlos Bica 10 1
65 Kenya (bandiera) Steve Anthony 10 1
66 Francia (bandiera) Jean-Pierre Manzagol 10 1
67 Grecia (bandiera) Giannis Vardinogiannis 10 1
68 Nuova Zelanda (bandiera) Brian Watkin 10 1
69 Australia (bandiera) Ed Ordynski Ret 25 10 1
70 Spagna (bandiera) Jose-Maria Ponce 10 1
71 Regno Unito (bandiera) Louise Aitken-Walker 10 1
Pos Costruttore MON
Monaco (bandiera)
POR
Portogallo (bandiera)
KEN
Kenya (bandiera)
FRA
Francia (bandiera)
GRE
Grecia (bandiera)
ARG
Argentina (bandiera)
FIN
Finlandia (bandiera)
AUS
Australia (bandiera)
ITA
Italia (bandiera)
GBR
Regno Unito (bandiera)
 Pts 
1 Italia (bandiera) Lancia 1 1 2 1 1 1 1 137
2 Giappone (bandiera) Toyota 1 1 2 1 2 1 3 128
3 Giappone (bandiera) Mitsubishi 8 8 7 3 2 2 62
4 Stati Uniti (bandiera) Ford 3 3 7 4 6 54
5 Giappone (bandiera) Mazda 7 8 9 5 6 7 44
6 Giappone (bandiera) Subaru 5 6 9 4 5 42
7 Giappone (bandiera) Nissan 5 9 8 16
8 Germania (bandiera) BMW 7 6
9 Francia (bandiera) Renault 8 4
10 Giappone (bandiera) Daihatsu 9 2
Round Nome rally Data di svolgimento Podio finale Auto
1 Rally di Monte Carlo 24-30 gennaio
  1. Spagna (bandiera) Carlos Sainz
  2. Italia (bandiera) Miki Biasion
  3. Francia (bandiera) François Delecour
  1. Toyota Celica GT-4
  2. Lancia Delta HF Integrale 16v
  3. Ford Sierra RS Cosworth
2 Rally di Svezia 16-18 febbraio
  1. Svezia (bandiera) Kenneth Eriksson
  2. Svezia (bandiera) Mats Jonsson
  3. Finlandia (bandiera) Markku Alén
  1. Mitsubishi Galant VR-4
  2. Toyota Celica GT-4
  3. Subaru Legacy RS
3 Rally del Portogallo 5-9 marzo
  1. Spagna (bandiera) Carlos Sainz
  2. Francia (bandiera) Didier Auriol
  3. Italia (bandiera) Miki Biasion
  1. Toyota Celica GT-4
  2. Lancia Delta HF Integrale 16v
  3. Lancia Delta HF Integrale 16v
4 Safari Rally 27 marzo-1º aprile
  1. Finlandia (bandiera) Juha Kankkunen
  2. Svezia (bandiera) Mikael Ericsson
  3. Argentina (bandiera) Jorge Recalde
  1. Lancia Delta HF Integrale 16v
  2. Toyota Celica GT-4
  3. Lancia Delta HF Integrale 16v
5 Tour de Corse 28 aprile-1º maggio
  1. Spagna (bandiera) Carlos Sainz
  2. Francia (bandiera) Didier Auriol
  3. Italia (bandiera) Gianfranco Cunico
  1. Toyota Celica GT-4
  2. Lancia Delta HF Integrale 16v
  3. Ford Sierra RS Cosworth
6 Acropolis Rally 2-5 giugno
  1. Finlandia (bandiera) Juha Kankkunen
  2. Spagna (bandiera) Carlos Sainz
  3. Italia (bandiera) Miki Biasion
  1. Lancia Delta HF Integrale 16v
  2. Toyota Celica GT-4
  3. Lancia Delta HF Integrale 16v
7 Rally della Nuova Zelanda 26-30 giugno
  1. Spagna (bandiera) Carlos Sainz
  2. Finlandia (bandiera) Juha Kankkunen
  3. Francia (bandiera) Didier Auriol
  1. Toyota Celica GT-4
  2. Lancia Delta HF Integrale 16v
  3. Lancia Delta HF Integrale 16v
8 Rally d'Argentina 23-27 luglio
  1. Spagna (bandiera) Carlos Sainz
  2. Italia (bandiera) Miki Biasion
  3. Francia (bandiera) Didier Auriol
  1. Toyota Celica GT-4
  2. Lancia Delta HF Integrale 16v
  3. Lancia Delta HF Integrale 16v
9 Rally di Finlandia 22-25 agosto
  1. Finlandia (bandiera) Juha Kankkunen
  2. Francia (bandiera) Didier Auriol
  3. Svezia (bandiera) Kenneth Eriksson
  1. Lancia Delta HF Integrale 16v
  2. Lancia Delta HF Integrale 16v
  3. Mitsubishi Galant VR-4
10 Rally d'Australia 20-24 settembre
  1. Finlandia (bandiera) Juha Kankkunen
  2. Svezia (bandiera) Kenneth Eriksson
  3. Germania (bandiera) Armin Schwarz
  1. Lancia Delta HF Integrale 16v
  2. Mitsubishi Galant VR-4
  3. Toyota Celica GT-4
11 Rally di Sanremo 13-17 ottobre
  1. Francia (bandiera) Didier Auriol
  2. Italia (bandiera) Miki Biasion
  3. Italia (bandiera) Dario Cerrato
  1. Lancia Delta HF Integrale 16v
  2. Lancia Delta HF Integrale 16v
  3. Lancia Delta HF Integrale 16v
12 Rally della Costa d'Avorio 27-31 ottobre
  1. Giappone (bandiera) Kenjirō Shinozuka
  2. Francia (bandiera) Patrick Tauziac
  3. Austria (bandiera) Rudi Stohl
  1. Mitsubishi Galant VR-4
  2. Mitsubishi Galant VR-4
  3. Audi 90 quattro
13 Rally Catalunya 10-13 novembre
  1. Germania (bandiera) Armin Schwarz
  2. Finlandia (bandiera) Juha Kankkunen
  3. Francia (bandiera) François Delecour
  1. Toyota Celica GT-4
  2. Lancia Delta HF Integrale 16v
  3. Ford Sierra RS Cosworth
14 RAC Rally 24-27 novembre
  1. Finlandia (bandiera) Juha Kankkunen
  2. Svezia (bandiera) Kenneth Eriksson
  3. Spagna (bandiera) Carlos Sainz
  1. Lancia Delta HF Integrale 16v
  2. Mitsubishi Galant VR-4
  3. Toyota Celica GT-4
  1. ^ a b Enrico Biondi, Vale doppio il trionfo Lancia, in La Stampa, 28 novembre 1991, p. 33.
  2. ^ Gian dell'Erba, Un rally pieno di dubbi, in Stampa Sera, 24 gennaio 1991, p. 19.
  3. ^ a b c Enrico Biondi, Tre Delta in parata a Sanremo, Lancia campione del mondo, in La Stampa, 18 ottobre 1991, p. 31.
  4. ^ Cristiano Chiavegato, Montecarlo perso all'ultima curva, in La Stampa, 31 gennaio 1991, p. 33.
  5. ^ a b Sainz per 8 secondi vince in Argentina, in La Stampa, 28 luglio 1991, p. 31.
  6. ^ La Lancia non vuole arrendersi, in La Stampa, 29 luglio 1991, p. 8.
  7. ^ Enrico Biondi, La Delta che vince è nata nell'estate, in La Stampa, 17 ottobre 1991, p. 31.
  8. ^ Enrico Biondi, En plein della Lancia in Finlandia, in La Stampa, 26 agosto 1991, p. 11.
  9. ^ a b c La Lancia boccia ancora i samurai, in La Stampa, 25 settembre 1991, p. 33.
  10. ^ Sainz all'ospedale, Lancia in fuga, in La Stampa, 25 settembre 1991, p. 15.
  11. ^ Tutta la Lancia per Kankkunen, in Stampa Sera, 14 novembre 1991, p. 23.

Altri progetti

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Collegamenti esterni

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