Batman: Amore folle

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Batman: Amore folle
fumetto
Titolo orig.The Batman Adventures: Mad Love
Lingua orig.inglese
PaeseStati Uniti
TestiPaul Dini, Bruce Timm
DisegniBruce Timm, Glen Murakami
EditoreDC Comics
1ª edizionefebbraio 1994
Albiunico
Editore it.Play Press
Albi it.unico
Generesupereroi

Batman: Amore folle (The Batman Adventures: Mad Love), noto anche come Amore folle, è un fumetto scritto da Paul Dini e Bruce Timm (co-creatori della serie del 1992 Batman e produttori esecutivi di Batman - Cavaliere della notte) che fa parte della serie Le avventure di Batman. Pubblicata dalla DC Comics, la prima edizione risale al febbraio 1994.

Il fumetto racconta le origini della supercriminale Harley Quinn, e del suo interesse amoroso per il Joker. Harley era nata proprio dalla penna di Dini e Timm nella serie animata, esordendo nell'episodio Un piccolo favore (Joker's Favor) dell'11 settembre 1992.[1]

Ambientato nella continuity del DC Animated Universe, è stata la prima storia supereroistica a vincere sia un Eisner Award[2] che un Harvey Award, due dei più importanti riconoscimenti per le storie a fumetti.

Trama[modifica | modifica wikitesto]

Su obbligo dell'istituzione sanitaria, James Gordon deve fare un controllo odontoiatrico dal dentista. La visita si trasforma in un incubo, quando Jim scopre che il dentista non è altri che il Joker. Sul punto di fuggire, Harley lo lega alla sedia con una pistola speciale e passa a Joker un trapano elettrico. Fortunatamente, Batman irrompe dalla finestra dicendo che il messaggio-indizio dei denti ballerini che Joker gli ha dato era troppo facile. Harley, però, rivela di essere l'autrice dell'indizio e stordisce Batman con l'azoto. I due criminali scappano, lasciandosi una granata dietro, che Batman riesce a gettare via.

Tornato alla Batcaverna, Batman parla con Alfred di come il Joker sia più sfuggevole che mai con la sua spalla. Batman, quindi, fa un resoconto della vita da civile che faceva la ragazza: Harleen Quinzel si era iscritta all'accademia di psicologia di Gotham grazie alla borsa di studio conseguita in ginnastica, ma i suoi voti erano ottimi non per lo studio, bensì per i "favoretti" che faceva ai professori.

Al covo di Joker, questi sta studiando un altro modo per eliminare Batman. Intanto, Harley tenta di sollevare il morale al pagliaccio con indosso un provocante baby-doll rosso, ma nulla smuove il Joker, che la ignora e la spinge via. Quando Harley gli chiede come mai non spari semplicemente a Batman, Joker le urla che la sua morte deve essere per forza divertente, ironica ed elegante. Proprio allora, Joker ritrova un suo vecchio progetto, "La morte dei cento sorrisi", dove Batman sarebbe precipitato in una vasca piena di cento sorridenti piranha, ma il piano era stato scartato per il fatto che i piranha sono perennemente imbroncianti. Dopo l'ennesimo tentativo di Harley di tirare su il suo morale, Joker la sbatte fuori dal covo. A questo punto, Harley ha dei ripensamenti sul perché abbia rinunciato a tutto per Joker che mai la degna di un po' di attenzione, finendo con l'incolpare Batman.

A questo punto, Harley si ricorda del primo incontro tra loro due. Appena assunta all'Arkham Asylum, Harleen spiega al suo superiore che ha scelto il manicomio poiché attratta dalla mente dei supercriminali, sorpresa anche di poter vedere il Joker di persona. La sera, nel suo ufficio, Harleen trova un fiore ed un biglietto di benvenuto del Joker. Harley scopre così che il Joker può uscire dalla sua cella, ma non dice niente, poiché Joker le dice che le piace il suo nome, vagamente simile ad una sua figura preferita, Arlecchino, e che una persona del genere è perfetta per confidare anche i più profondi segreti. Dopo tre mesi di richieste, Harley ottiene il suo primo colloquio con il Joker, il quale le racconta della sua infanzia, tormentata da un padre alcolizzato e violento, ma che una volta che sono andati al circo e si sono divertiti assieme nel vedere un clown pasticcione, Joker aveva tentato di rifar ridere il padre imitando il clown, finendo con un pugno nel naso e tre giorni in coma all'ospedale: "Si è sempre presi di mira da chi non capisce la battuta". Inoltre aggiunge che Batman gli ricorda moltissimo suo padre sotto diversi aspetti. Dispiaciuta per lui Harley inizia a provare un forte sentimento verso il criminale, tanto che lo stesso Joker, invertendo i ruoli, le fa capire che un uomo spassoso come lui le ha dato una vita meno monotona. Dopo due settimane di evasione, Joker viene riportato malmenato e sanguinante da Batman. Furiosa e triste, Harley deruba un negozio di accessori da festa, si traveste da giullaressa e dopo aver steso le guardie, libera il Joker, proclamandosi "Harley Quinn".

Ritornata con i piedi per terra, Harley nota una cosa interessante tra i progetti del clown e avvisa Batman, tramite videocassetta, che Joker è andato completamente fuori di testa e che ha intenzione di annientare gli abitanti di Gotham con un gas esilarante mortale, ma che è disposta a tradirlo per farlo ritornare "meno folle" come prima, dando a mezzanotte al molo i progetti al vigilante. Batman giunge in anticipo, nell'eventualità di una trappola, ma Harley sembra non mentire e dà a Batman i progetti, ma Joker spunta da una barca e inizia a mitragliare i due. Batman gli tira addosso un batarang, scoprendo che era solo un robot. Harley, approfittando di ciò, lo droga e lo porta in un club abbandonato.

Batman si risveglia a testa in giù, incatenato e senza cintura sulla vasca della morte dei cento sorrisi: Harley gli dice che vedendo il progetto al contrario, aveva notato per chi rimane a testa in giù, i piranha paiono sorridenti e non imbronciati. Felice come una pasqua, Harley rivela che ha intenzione di ucciderlo e finalmente stare con Joker per il resto della vita senza più preoccupazioni. A tali parole, Batman ride, dicendo che Joker la odierà di più se lo ucciderà senza il suo permesso e che non le ha mai voluto bene. Harley prova a controbattere dicendo che Joker le aveva raccontato il suo tanto triste quanto segreto passato, ma Batman le dice che il suo passato viene inventato all'occasione ogni volta che deve distrarre una guardia, raccontando la stessa versione raccontata ad Harley, parola per parola, ma con la pista da pattinaggio al posto del circo. Harley ci rimane malissimo, ma decide comunque di ucciderlo, ma Batman le ricorda che Joker la odierà, se gli proverà effettivamente di aver ucciso il "vero" Batman, e non un suo sosia. Preoccupata, Harley chiama Joker e gli racconta tutto. In tutta risposta Joker giunge infuriato sul posto, pensando alle ridicole critiche che gli diranno i suoi colleghi quando lo scopriranno, e schiaffeggia Harley. Harley gli dice che comunque Batman morirà con una sua trappola migliorata girandolo a testa in giù perché così veda i pesci ridere. Joker si arrabbia ancora di più, in quanto Harley ha appena infranto la regola numero uno delle barzellette: spiegarle e, conseguentemente, rovinarle. Ricordandole le parole che le disse ad Arkham, Joker la defenestra senza rimpianti. La polizia, avvistando Joker, giunge sul posto e trovano la morente Harley nel vicolo, sanguinante, che incolpa debolmente sé stessa di "non aver capito la battuta".

Intanto, Joker libera Batman, chiedendogli di far sì che questa "partita" sia annullata in quanto non valida e lo tira giù dalla vasca, ma poi ha un ripensamento e decide di sparargli raccontandogli una barzelletta, in modo da poter comunque ucciderlo come da piani, ma Batman rompe la vasca, che si riversa su Joker, permettendo al vigilante di recuperare la sua cintura e liberarsi dalle catene. Joker, vedendo Gordon e Bullock giungere da sotto, fugge sul tetto, inseguito da Batman. Il clown si getta su un treno in corsa vicino, ma viene raggiunto da Batman che gli dice che nonostante tutto, Harley è quella che ci è andata più vicina nel farlo secco. Furioso, Joker cerca di uccidere Batman a pugnalate, ma Batman gli dà un pugno che lo fa precipitare in una ciminiera attiva di una fabbrica: sembra che il clown principe del crimine sia morto, ma il suo corpo non è stato ritrovato.

Ad Arkham, Harley, sopravvissuta per miracolo grazie ai medici, viene riportata in cella, riproponendosi di non fare mai più l'errore di innamorarsi alla cieca e di chiuderla con il Joker. Ritornata in cella, Harley nota sul suo tavolino una rosa rossa e un cartellino con su scritto "guarisci presto" da parte del Joker, e la ragazza lo perdona, infrangendo i suoi propositi.

Ristampe[modifica | modifica wikitesto]

Amore folle è stato ristampato come una graphic novel nel 1998 (ISBN 1563892448), e nel 2009 è la storia è stata inserita in un volume dal titolo Batman: Amore folle e altre storie (in inglese Batman: Mad Love and Other Stories) (ISBN 9781401222451).[3]

Accoglienza[modifica | modifica wikitesto]

Critiche[modifica | modifica wikitesto]

IGN Comics ha detto che "Amore folle è tutto quello che un fumetto dovrebbe essere" e lo ha definito "un fumetto di Batman che tutti dovrebbero leggere".[4] Il sito ha classificato Amore folle al 12º posto nella lista delle 25 più grandi graphic novel di Batman.[5]

Altri media[modifica | modifica wikitesto]

Adattamento animato[modifica | modifica wikitesto]

Lo stesso argomento in dettaglio: Batman - Cavaliere della notte.

Durante la realizzazione del fumetto, due episodi di Batman, realizzato dagli autori della storia e creatori di Harley, rivelarono due elementi delle origini della spalla del Joker, rivelando il suo precedente lavoro di psichiatra del manicomio nell'episodio "Il processo" e di come Joker si fosse preso la briga di ascoltare i suoi di problemi in "Arlecchinata".

Nella seconda stagione della serie Batman - Cavaliere della notte, quando il fumetto fu ormai pubblicato, fu realizzato un adattamento animato del fumetto dal titolo omonimo (intitolato Un Grande Amore nell'edizione italiana), trasmesso per la prima volta sul canale The WB il 16 gennaio 1999. La sceneggiatura è stata scritta da Paul Dini, mentre l'episodio è stato diretto da Butch Lukic. Le uniche differenze dal fumetto sono stati i design dei personaggi rinnovati e la rimozione di scene minori a causa del poco tempo a disposizione.

Altre versioni[modifica | modifica wikitesto]

  • Nella serie animata Harley Quinn, in un episodio della seconda stagione, Harley rammenta il suo primo incontro con Joker, molto simile a come narrato nel fumetto: dovendo la dottoressa scoprire dove Joker avesse nascosto una bomba, Harley domanda agli altri internati del manicomio se sanno qualcosa sul clown. Poison Ivy le rivela che ad una terapia di gruppo fece menzione di un padre violento e, partendo da ciò, Harley conversa con il clown fino a farli rivelare il suo passato, caratterizzato da un padre violento che uccise il furetto del piccolo Joker dopo che scoprì del suo adulterio, citando pure una simile frase sul "non comprendere la battuta". Più tardi, mentre Harley racconta la storia a Ivy, questa rivela che la storia di Joker se l'è inventata basandosi sulla sua, semplicemente scambiando la sua adorata pianta per un furetto.

Videogiochi[modifica | modifica wikitesto]

Lo stesso argomento in dettaglio: Batman: Arkham Asylum e Batman: Arkham Origins.

Nel videogioco Batman: Arkham Asylum, primo capitolo della saga Batman: Arkham scritto sempre da Dini, si sentono delle registrazioni di Harleen Quinzel a colloquio con Joker con dei passaggi del tutto simili a quelli di Amore folle.[6] In Batman: Arkham Origins, prequel di Asylum, si possono vedere delle cutscene del primo incontro tra Harleen e Joker con alcune differenze dal fumetto però: in questa versione la futura Harley Quinn è una psichiatra del penitenziario di Blackgate e non dell'Arkham Asylum, mentre Joker in Arkham Origins le racconta del suo primo incontro con Batman (basandosi su The Killing Joke), cosa che invece non avviene nel fumetto.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ (EN) Batman (serie animata 1992): episodio 1x22, Un piccolo favore (Joker's Favor), 11/9/1992.
  2. ^ (EN) 1994 Will Eisner Comic Industry Award Nominees and Winners, su Comic Book Awards Almanac.
  3. ^ (EN) BATMAN: MAD LOVE AND OTHER STORIES, su DC Comics. URL consultato il 30 maggio 2010 (archiviato dall'url originale l'11 agosto 2010).
  4. ^ The Batman Adventures: Mad Love Review Archiviato il 15 giugno 2011 in Internet Archive., Hilary Goldstein, IGN, May 24, 2005
  5. ^ The 25 Greatest Batman Graphic Novels, Hilary Goldstein, IGN, June 13, 2005
  6. ^ (EN) Batman: Arham Asylum, su Internet Movie Database.

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

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