Ron Paul: differenze tra le versioni

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====Super Tuesday====
====Super Tuesday====


Il [[5 febbraio]] si svolge il [[Super Tuesday]], ovvero il giorno più importante delle [[elezioni primarie]] [[Stati Uniti|americane]], dove si vota in 21 Stati contemporanemente.
Il [[5 febbraio]] si svolge il [[Super Tuesday]], ovvero il giorno più importante delle [[elezioni primarie]] [[Stati Uniti|americane]], dove si vota in 21 Stati contemporanemente. Ecco i risultati<ref>[http://edition.cnn.com/ELECTION/2008/primaries/results/candidates/#302 Risultati del Super Tuesday]</ref>.


=====Alabama=====
=====Alabama=====

Nello Stato dell'[[Alabama]] raccoglie poco più di 15.000 voti, ovvero il 3% delle preferenze, piazzandosi al quarto posto senza raccogliere delegati.


=====Alaska=====
=====Alaska=====

In [[Alaska]] arriva in terza posizione raccogliendo circa 2.000 voti, ovvero il 17% delle preferenze. I delegati dello Stato verranno assegnati successivamente in quanto [[caucus]].


=====Arizona=====
=====Arizona=====

In [[Arizona]] raccoglie poco meno di 20.000 voti piazzandosi al quarto posto con il 4% delle preferenze. Non ottiene delegati.


=====Arkansas=====
=====Arkansas=====

Nello Stato dell'[[Arkansas]] raccoglie circa 10.000 voti, ovvero il 5% delle preferenze che lo piazzano al quarto posto. Non ottiene delegati.


=====California=====
=====California=====

Al 56% dei voti scrutinati nelle primarie della [[California]] Ron Paul raccoglie il 4% delle preferenze, fermandosi in quinta posizione.


=====Colorado=====
=====Colorado=====

Nei caucus in [[Colorado]] raccoglie poco meno di 5.000 voti, ossia l'8% delle preferenze che lo piazzano in quarta posizione. I delegati dello Stato verranno assegnati successivamente in quanto [[caucus]].


=====Connecticut=====
=====Connecticut=====

Nelle primarie del [[Connecticut]] raccoglie il 4% delle preferenze con circa 6.000 voti, fermandosi alla quarta posizione. Non ottiene delegati.


=====Delaware=====
=====Delaware=====

Nelle primarie del [[Delaware]] raccoglie il 4% delle preferenze con circa 2.000 voti, fermandosi alla quarta posizione. Non ottiene delegati.


=====Georgia=====
=====Georgia=====

Nello Stato della [[Georgia]] raccoglie circa 28.000 voti, ovvero il 3% delle preferenze che lo piazzano al quarto posto. Non ottiene delegati.


=====Illinois=====
=====Illinois=====

Nelle primarie dell'[[Illinois]] raccoglie il 5% delle preferenze con circa 45.000 voti, fermandosi alla quarta posizione. Non ottiene delegati.


=====Massachusetts=====
=====Massachusetts=====

In [[Massachusetts]] raccoglie poco più di 13.000 voti piazzandosi al quarto posto con il 3% delle preferenze. Non ottiene delegati.


=====Minnesota=====
=====Minnesota=====

All'82% dei voti scrutinati nello Stato del [[Minnesota]] raccoglie circa 10.000 voti, ovvero il 15% delle preferenze che lo piazzano in quarta posizione. I delegati dello Stato verranno assegnati successivamente in quanto [[caucus]].


=====Missouri=====
=====Missouri=====

Nello Stato del [[Missouri]] raccoglie circa 26.000 voti, ovvero il 4% delle preferenze che lo piazzano al quarto posto. Non ottiene delegati.


=====Montana=====
=====Montana=====

Nei caucus in [[Montana]] ottiene il suo miglior risultato. Raccoglie 400 voti, ossia il 25% delle preferenze che lo piazzano in seconda posizione. I delegati dello Stato verranno assegnati successivamente in quanto [[caucus]].


=====New Jersey=====
=====New Jersey=====

Nelle primarie del [[New Jersey]] raccoglie il 5% delle preferenze con circa 26.000 voti, fermandosi alla quarta posizione. Non ottiene delegati.


=====New York=====
=====New York=====

Nello Stato dei [[New York]] raccoglie circa 39.000 voti, ovvero il 7% delle preferenze che lo piazzano al quarto posto. Non ottiene delegati.


=====Dakota del Nord=====
=====Dakota del Nord=====

Nei caucus nello Stato del [[Dakota del Nord]] raccoglie poco più di 2.000 voti, ossia il 21% delle preferenze che lo piazzano in terza posizione ottenendo 5 delegati nazionali.


=====Oklahoma=====
=====Oklahoma=====

Nello Stato dell'[[Oklahoma]] raccoglie circa 11.000 voti, ovvero il 3% delle preferenze che lo piazzano al quarto posto. Non ottiene delegati.


=====Tennessee=====
=====Tennessee=====

Nelle primarie del [[Tennessee]] raccoglie il 6% delle preferenze con circa 30.000 voti, fermandosi alla quarta posizione. Non ottiene delegati.


=====Utah=====
=====Utah=====

Nello Stato dello [[Utah]] raccoglie circa 8.000 voti, ovvero il 3% delle preferenze che lo piazzano al terzo posto. Non ottiene delegati.


=====Virginia Occidentale=====
=====Virginia Occidentale=====

Nei caucus della [[Virginia Occidentale]] non ottiene nessun voto piazzandosi ultimo con lo 0% delle preferenze. Secondo lo staff di Paul, in base al particolare sistema elettorale [[Stati Uniti|statunitense]], il candidato dovrebbe ricevere 3 delegati<ref>[http://ronpaul2008.typepad.com/ron_paul_2008/2008/02/ron-paul-secure.html Ron Paul ottiene tre delegati in Viegini Occidentale]</ref>.


==I commenti degli osservatori==
==I commenti degli osservatori==

Versione delle 10:52, 6 feb 2008

Template:Politico U.S.A. Ronald Ernest "Ron" Paul (Pittsburgh, 20 agosto 1935) è un politico e medico ginecologo statunitense. Membro del Partito Repubblicano e rappresentante alla Camera dei Rappresentanti per il 14° Distretto (Texas).

Fu eletto per la prima volta al Congresso nel 1976. Tornato alla pratica medica nel 1985, divenne nuovamente rappresentante solo nel 1996, ancora nelle file del Partito Repubblicano. Diventato membro del RLC, Ron Paul vinse tutte le successive elezioni.

È uno dei congressisti più attivi e con più progetti di legge, è conosciuto come "Mister No" o "Dr. No" a causa di tutti i suoi voti negativi sui progetti di legge che vadano contro i principi della costituzione.

È uno dei candidati repubblicani per le elezioni presidenziali del 2008, ed è, paradossalmente, il candidato più di successo in internet, e uno dei meno citati dai media.

Anni giovanili ed educazione

Ron Paul nacque a Green Tree, in Pennsylvania, figlio di Margaret "Peggy" Paul e Howard Caspar Paul.[1] Paul fu il terzo di cinque figli nati negli anni seguenti alla Grande depressione, e divise per anni la sua camera con i fratelli William, David, Jerrold e Wayne.

Paul iniziò a lavorare fin da giovanissimo all'Harold's Diary,[2] successivamente scrisse su un giornale, lavorò in una bottega, e vendette il latte (un suo cliente fu il famoso giocatore di baseball Honus Wagner).

Molto bravo in atletica leggera, si diplomò al Dormont High School nel 1953 con lode. Fu anche un ottimo wrestler, giocatore di football, di baseball, nonchè presidente del consiglio studentesco del suo liceo.

Dopo essersi iscritto al Gettysburg College, ricevette una borsa di studio; in quegli anni diresse il bar del college, e gareggiò nella squadra di nuoto. Entrò a far parte della Lambda Chi Alpha,[3] e nel 1957 ottenne il Bachelor in biologia.[4]

Matrimonio e famiglia

Durante la permanenza alla Dormont, Carol Wells invitò Ron Paul alla festa per il suo sedicesimo compleanno, successivamente, dopo gli anni del college, Paul chiese a Carol di sposarlo, il matrimonio si celebrò l'1 febbraio 1957 nella chiesa presbiteriana di Dormont davanti a 300 ospiti.[5][6]

Da questo matrimonio sono nati cinque figli (Ronald "Ronnie" Paul Jr., Lori Paul Pyeatt, Randall "Rand" Paul, Robert Paul, Joy Paul-LeBlanc), figli dai quali ebbero diciotto nipoti e un pronipote;[7] tre dei cinque figli di Ron, precisamente Robert, Joy e Rand, fanno a loro volta i medici.

Fu Ron Paul a sostenere interamente i costi per l'educazione dei figli, rinunciando ai finanziamenti federali perchè provenienti da tasse, lo stesso motivo che spinge Ron Paul a rinunciare annualmente alla pensione congressuale che gli spetterebbe di diritto.

Carriera militare e medica

Nel 1961 consegue la laurea in medicina alla Duke University School of Medicine, nello stesso anno inizia l'internato presso l'Henry Ford Hospital di Detroit, dove si trasferisce insieme alla moglie Carol.

La sua prima esperienza da dottore viene però bruscamente interrotta dall'aggravarsi della crisi di Cuba e dalla chiamata alle armi nei ranghi dell'aeronautica militare americana dove entra a far parte del corpo medico di stanza presso la base aerea di Kelly in San Antonio fino a raggiungere il grado di capitano medico, conseguendo nel contempo il brevetto di volo.

Successivamente viene distaccato presso ospedali militari in basi situate in Corea del sud, Iran, Etiopia e Turchia come medico otolaringoiatra. Paul rimane sotto le armi fino al 1965. La sua esperienza di medico militare, nel corso della quale sottopose ad esami di idoneità al volo numerosi aspiranti piloti di elicotteri, molti dei quali in seguito trovarono la morte in Vietnam, ebbe un'influenza rilevante sulle sue idee anti-interventiste in materia di politica estera.

Nel 1964, mentre risiede a San Antonio, appoggia la candidatura del repubblicano Barry Goldwater alla presidenza degli Stati Uniti.

Nel 1965 entra a far parte della Guardia Nazionale Aerea del Texas, dove rimane fino al 1968.

Successivamente andò a terminare il suo internato nella Università of Pittsburgh, cambiando la sua specializzazione in ostetricia e ginecologia. I risultati della sua ricerca sulle patologie ematiche delle partorienti, portata avanti durante la sua "residency", verranno pubblicati nella rivista medica Obstetrics and Gynecology. Terminata la specializzazione si trasferì a Surfside Beach, in South Carolina, per poi spostarsi a Lake Jackson, in Texas, rilevando lo studio di un dottore che andava in pensione.

Da un giorno all'altro Paul si trova ad essere l'unico ginecologo della contea di Brasoria, dove in media aiuta a nascere 40-50 bambini al mese, oltre a compiere spesso interventi chirurgici. Diventa noto per il fatto di offrire spesso la propria opera gratuitamente ai pazienti poveri, e di concordare sconti o pagamenti rateali per coloro che non potevano permettersi cure essenziali ma costose.

Posizioni politiche

Le posizioni politiche di Ron Paul si possono facilmente ritrovare nel solco della Scuola austriaca e dei grandi autori libertari, Murray N. Rothbard su tutti.

La sua candidatura del 1988 nel Libertarian Paty sta proprio a dimostrare queste sue caratteristiche tipiche del right libertarianism che certamente non rientrano nella consuetudine del Partito Repubblicano degli ultimi decenni.

Politiche economiche e sociali

Per comprendere le idee in temi economici e sociali non possiamo certo dimenticare le basi di queste idee paulista, ossia la Scuola austriaca e il libertarismo, che fanno propendere Paul su posizioni liberali estreme, quindi a favore di un totale libero mercato, di una bassa, se non nulla, tassazione, cancellazione di ogni sovvenzione e assistenzialismo.

Ron Paul parla ai suoi sostenitori al Bob Bullock Texas State History Museum, 19 maggio 2007

Propone la cancellazione di ogni tassazione sul reddito (ovvero la nostra IRPEF), da coprire attraverso un taglio radicale delle spese militari. Da questa sua posizione nasce il suo soprannome spesso citato da lui stesso, ossia Taxpayer's Best Friend (il miglior amico del contribuente).

Il 15 giugno 2007 ha presentato alla Camera dei Rappresentanti il H.R. n° 2755,[8] la legge "Per abolire il Consiglio dei Governatori del Sistema della Federal Reserve e della Banca della Federal Reserve, per abrogare la Legge sulla Federal Reserve e per altri scopi" perché ristabilirebbe le prerogative della politica monetaria descritte dalla Costituzione degli Stati Uniti, che stabilisce che soltanto il Congresso può coniare soldi (Articolo I, Sezione 8, Comma 5) e che i debiti degli Stati Uniti siano depositati in argento ed oro (Articolo I, Sezione 10, Comma 1).

Dal punto di vista monetario è favorevole al ritorno al sistema aurifero (gold standard).

È inoltre favorevole ad ogni cancellazione di regolamentazioni in tema di mercato, e al ritorno di un governo centrale debole, nel solco dello Stato minimo tipicamente miniarchico.

Nel gennaio 2008 Ron Paul ha realizzato l' economic revitalization plan[9] che propone una serie di riforme radicali in temi economici, dal taglio radicale della tassazione, alla diminuizione della spesa pubblica, passando per una riforma monetaria che ridia la parità aurea al dollaro, tese a rilanciare l'economia statunitense.

Nello stesso mese due importanti analisti economici statunitensi come Peter Schiff e Don Luskin sono entrati nello staff della campagna elettorale di Ron Paul.[10][11]

Politica estera

La posizione in politica estera di Ron Paul si può sintetizzare in un semplice concetto: non-interventismo.

Nel solco della tradizione libertaria Ron Paul è per un'isolazionismo in politica estera, accompagnato però, a differenza dell'isolazionismo classico, da una libera circolazione di merci, ossia globalizzazione economica.

Si è dichiarato favorevole al ritiro di tutte le truppe statunitensi di occupazione in Medio Oriente, in Europa e in ogni altra parte del mondo.

In merito ai rapporti con Israele ha dichiarato di considerarlo come un semplice partner, al pari degli altri paesi di quella regione, e ha proposto la cancellazione di ogni sovvenzione verso lo stato ebraico, come verso ogni altro paese.

È contrario al NAFTA e all'integrazione statale con il Messico poichè ciò, a suo dire, causerebbe un'inammissibile ondata migratoria e una cessione impropria di sovranità e indipendenza a favore di elites tecnocratiche non controllabili dal popolo.

È inoltre per l'uscita degli Stati Uniti da tutte le organizzazioni sovranazionali, quali ONU, NATO, WTO e FTAA.

Politica interna

Ron Paul ha criticato apertamente negli ultimi anni tutte le decisioni prese dall'amministrazione di George W. Bush lesive delle libertà individuali, in questo senso propone infatti l'abrogazone del Patriot Act, e il ripristino dell'habeas corpus conculcato dalle leggi anti-terrorismo.

Ron Paul al National Right to Life Convention, 15 giugno 2007

Sempre in difesa delle libertà individuali propone il ridimensionamento, se non la cancellazione, di apparati come FBI, CIA e Homeland Security.

Si oppone all'immigrazione clandestina ed è favorevole all'impiego del personale militare, da ritirare dai teatri di guerra, nella salvaguardia delle frontiere degli Stati Uniti.

È sempre stato oppositore dell'aborto che paragona all'omicidio e si batte per far sì che il concepimento venga riconosciuto come momento di inizio della vita umana. Ha tuttavia dichiarato che le leggi sul divieto di aborto dovrebbero essere delegate ai singoli stati e non alle istituzioni federali.

È inoltre favorevole alla legalizzazione delle droghe leggere, in questa ottica si è infatti schierato apertamente contro la War on Drugs degli ultimi decenni.

È anche contrario ad ogni restrizione sull'uso e sul porto delle armi a scopo difensivo.

Prima carriera congressuale

Fin da giovane Ron Paul fu influenzato dalle teorie economiche del Nobel Friedrich von Hayek, dagli scritti di Ayn Rand e Ludwig von Mises, e dagli studi dell'economista Murray N. Rothbard, in sintesi Ron Paul abbracciò totalmente la scuola austriaca. Il 15 agosto 1971, quando il presidente degli Stati Uniti Richard Nixon abolì il gold standard, slegando di fatto il dollaro dall'oro, Ron Paul disse che tutto ciò che la scuola austriaca aveva predetto si era realizzato e decise di entrare in politica.[12]

Campagne

Nel 1974, in piena crisi monetaria, dovuta in parte anche alle folli spese della Guerra del Vietnam, e in piena inflazione, Ron Paul divenne un delegato alla Texas Republican Convention e si candidò per la Camera dei Rappresentanti. Venne battuto dall'allora rappresentante democratico dell 22° distretto del Texas, Robert R. Casey. Successivamente Casey venne messo dal presidente Gerald Ford a capo della Federal Maritime Commission.

Nell'aprile del 1976 Paul vinse le elezioni contro il democratico Robert Gammage, vittoria che venne poi confermata nelle elezioni del 1978, 1980 e 1982.

Ron Paul fu il primo rappresentante repubblicano di quell'area,[13] e certamente fu una grande sorpresa, specialmente per i democratici locali.

File:Ron Paul and Ronald Reagan in 1976.jpg
Ronald Reagan e la delegazione texana nel 1976 a bordo dell'Air Force One. Da sinistra: Ron Paul, Jack Fields e Ronald Reagan

Paul oltre al lavoro da rappresentante, continuò a svolgere il suo ruolo di ostretico in determinati giorni della settimana. Nel 1976 Paul fu uno dei pochi rappresentanti repubblicani a sostenere la candidatura di Ronald Reagan contro il presidente Gerald Ford.

Camera dei rappresentanti

Ron Paul fu il primo negli anni '70 a proporre limiti temporali alle elezioni del congresso, e fu uno dei pochi a rinunciare fin dall'inizio all'indennità congressuale.

Quando, nel 1980, il presidente Jimmy Carter propose la restaurazione della leva obbligatoria, sostenuto anche dai vertici del Partito Repubblicano, Ron Paul si oppose fermamente, anche al suo stesso partito, definendo inconsistente e sbagliata questa proposta.

Entrò successivamente a far parte della House Banking Committee, ovvero la commissione finanza della camera dei rappresentanti. Durante questo periodo attaccò duramente la federal Reserve denunciandola come vera causa dell'inflazione crescente negli Stati Uniti,[14] e successivamente, nel 1982, nacque su idea di Paul e di Jesse Helms la U.S. Gold Commission, le conclusioni di Ron Paul vennero pubblicate dal Cato Institute nel libro The Case for Gold, oggi scaricabile dal sito del Ludwig von Mises Institute.

Dal 1978 al 1982 il capo dello staff di Ron Paul fu Lew Rockwell, noto libertario americano.

Nel 1984 Paul decise di correre per il Senato degli Stati Uniti, ma perse le primarie repubblicane contro Phil Gramm, decise allora di tornare ad occuparsi a tempo pieno, e venne succeduto alla Camera dei Rappresentanti da Tom DeLay.

Nel suo discorso di addio alla Camera dei Rappresentanti disse:

«Interessi specifici hanno sostituito gli importanti ideali che i Padri fondatori avevano instaurato per il bene comune. Il commercio dei voti è visto come buona politica, la mentalità degli arrivisti è ordinaria e la difesa della libertà è vista in modo bizzarro. È molto difficile per una persona che ama la vera libertà e detesta completamente il potere dello Stato venire a Washington per un determinato periodo di tempo e non diventare un cinico.[15]»

Seconda carriera congressuale

Foto ufficiale di Ron Paul come membro del Congresso

Nel 1996 Paul venne rieletto alla Camera dei Rappresentanti sconfiggendo il democratico Greg Laughlin, grazie anche all'appoggio di personaggi importanti, non solo politici, statunitensi come Nolan Ryan e Steve Forbes,[16] e nonostante il contrasto di uomini politici importanti come l'allora governatore del Texas, oggi presidente degli Stati Uniti, George W. Bush, e lo speaker della camera bassa, Newt Gingrich.

Campagne successive

Nel 1998 e nel 2000 Ron Paul dovette lottare per il mantenimento del ruolo congressuale con il democratico Loy Sneary. Paul accusò Sneary di aver votato a favore dell'aumento del 5% del proprio stipendio da congressista e di aver aumentato in un anno i voli di stato del 400%: Paul vinse entrambe le campagne.

Tra il 2001 e il 2003 venne firmata una petizione online da tutti i sostenitori di Ron Paul, che chiedevano la sua candidatura per le elezioni presidenziali del 2004, stessa richiesta che venne fatta da movimenti indipendenti. L'11 dicembre 2001 Ron Paul dichiarò che non si sarebbe candidato per le presidenziali del 2004, ma che avrebbe partecipato alla nomination repubblicana nel 2008.

Paul ha continuato ad essere rieletto, è nel 2007 è iniziato il suo decimo mandato da congressista.

Affiliazioni

Ron Paul fa parte della House Foreign Affairs Committee (Commissione della Camera Affari Esteri) dove si occupa prevalentemente della zona pacifica e dell'Asia, e della Joint Economic Committee (Commissione Economia), dove tratta politica monetaria, mercato e tecnologia.[17]

Paul è un membro onorario e di punta dell'organizzazione affiliata al Partito Repubblicano denominata Republican Liberty Caucus, ovvero un'organizzazione politica di ispirazione libertaria, che persegue l'assoluta difesa dei diritti individuali, governo limitato, e libero mercato.[18]

Fa inoltre parte del Liberty Committee,[19] un'organizzazione liberale bipartisan, ed è fondatore del Congressional Rural Caucus.

Paul è rimasto in buoni rapporti con il Libertarian Party e nel 2004 partecipò alla sua convention.[20] Sempre nel 2004 sostenne il candidato del Costitution Party, Michael Peroutka.

Azioni in Congresso

Ron Paul ha fatto parte di un gruppo congressuale bipartisan che ha mosso dure accuse all'allora presidente degli Stati Uniti Bill Clinton, in merito alla sua conduzione della guerra del Kosovo. Questo gruppo accusava Clinton di non aver informato in tempo reale il Congresso sullo svolgimento degli eventi bellici, e di non aver rispettato la costituzione statunitense dove dice che ogni dichiarazione di guerra può essere fatta solo dal Congresso.

Il Congresso bocciò la dichiarazione di guerra con la Jugoslavia con 427 voti, contro 2 soli voti favorevoli, inoltre l'assemblea votò per negrae il supporto aereo per la campagna in Kosovo.

Nonostante la decisione del Congresso la guerra iniziò grazie ad una sentenza di un guidice federale che sconfessò in pratica il Congresso.

Ron Paul disse che questa decisione aggirò totalmente la costituzione, e che il presidente degli Stati Uniti ormai avesse il potere di dichiarare guerra a prescindere dal consenso del Congresso.[21]

Campagna presidenziale del 1988

Lo stesso argomento in dettaglio: Elezioni presidenziali statunitensi del 1988.

Ron Paul si candidò alle presidenziali del 1988 nelle file del Partito Libertario, dopo aver vinto le primarie del partito. Fortemente critico nei confronti del presidente Ronald Reagan e del suo vice George H. W. Bush per via del deficit enorme accumulato durante quella presidenza, arriva terzo accumulando 431.750 voti (0,47%), dietro il vincitore repubblicano George H. W. Bush (53,4%) e il democratico Michael Dukakis (45,6%).

Come maggiore rappresentante del Libertarian Party, Ron Paul riuscì ad aumentare molto i consensi intorno alle posizioni da lui prese su vari argomenti, come tassazione, aborto e politica estera. Molti dei sostenitori del 1988 hanno poi sostenuto di nuovo Paul nella campagna presidenziale del 2008.

Il segretario della campagna elettorale paulista, Kent Snyder, è lo stesso che seguì la campagna del 1988, quando si sentì dire dal senatore John McCain "Tu stai lavorando per l'uomo più onesto del Congresso"[22].

Dopo le elezioni Ron Paul fondò il think tank FREE (Foundation for Rational Economics and Education)[23], pubblicò diversi saggi e continuò la sua attività medica fino al ritorno in Congresso del 1996.

Campagna presidenziale del 2008

Lo stesso argomento in dettaglio: Elezioni presidenziali statunitensi del 2008.

Il 19 febbraio 2007, Ron Paul ha creato un comitato di esplorazione in vista di un'eventuale candidatura per le presidenziali del 2008. Il 12 marzo 2007 ha annunciato la sua candidatura alla Presidenza degli Stati Uniti e quindi la sua intenzione di competere per la nomination repubblicana.

L'avvenimento più importante della sua campagna elettorale, certamente quello che lo ha fatto conoscere al grande pubblico, è avvenuto il 9 ottobre 2007, quando, durante un dibattito tra tutti i candidati repubblicani sull'importante network americano CNBC, ha creato molto imbarazzo e disagio tra i suoi avversari su temi cruciali, soprattutto in politica estera. A seguito di questo intervento i sondaggi arrivati alla CNBC sul vincitore del dibattito davano Ron Paul come vincitore assoluto con il 75% dei voti, creando ulteriore disagio nell'establishment repubblicano.

Raccolta fondi

Ron Paul nella sua campagna elettorale punta moltissimo alla raccolta di fondi da donazioni volontarie individuali (ha raccolto dai soldati americani più donazioni lui da solo che tutti i candidati repubblicani e democratici), il suo obiettivo e del suo entourage è quota 12 milioni (obiettivo raggiunto e ampiamente superato), quota ritenuta indispensabile per cercare davvero la vittoria alla primarie del partito e alle presidenziali.

In una sola giornata, il 5 novembre 2007, è riuscito a raccogliere 4,2 milioni di dollari, record storico di donazioni giornaliere di tutti gli Stati Uniti.

Nella giornata del 30 novembre 2007 raggiunge la doppia cifra, toccando i 10 milioni di dollari, prima addirittura della tabella di marcia.

Nel solo mese di novembre, tra cui spicca certamente il moneybomb del 5 novembre,[24] è riuscito ad accumulare circa 7 milioni di dollari, primo fra tutti i candidati alle presidenziali.

Il 16 dicembre 2007, ovvero nel 234esimo anniversario del Boston Tea Party, Ron Paul è riuscito a raccogliere quasi 6,3 milioni di dollari, record assoluto di donazioni giornaliere negli Stati Uniti,[25][26] raggiungendo quota 18 milioni totali, ma soprattutto, creando molto stupore intorno a sè, in primis fra i media internazionali.

Nella giornata del 21 gennaio 2008, ovvero nel Martin Luther King Day, due settimane prima del Super Tuesday, si è svolto il terzo moneybomb della campagna elettorale di Ron Paul. in una sola giornata sono stati raccolti poco meno di 2 milioni di dollari, un risultato molto buono che permette a Paul di raccogliere fondi molto utili per il Super Tuesday che si terrà il 5 febbraio.[27]

L'1 febbraio 2008, in occasione del 51esimo anniversario di nozze di Ron e Carol Paul, si è tenuto l'ennesimo moneybomb. La somma delle donazioni di quel giorno è stata di poco superiore al milione di dollari, ossia il quarto risultato migliore della campagna fondi di Ron Paul.[28]

Sondaggi per il 2008

Il primo sondaggio dove possiamo trovare Ron Paul viene pubblicato il 17 maggio del 2007 da Zogby International, un'importante agenzia sondaggistica americana, dove il candidato si piazza al 3%. Da maggio in poi i sondaggi continuano a vedere Paul in continua ascesa, sia negli stati a lui vicini, dove tocca punte del 6-7%, che a livello nazionale, dove a novembre l'agenzia sondaggistica Rasmussen lo piazza al 6%.

Il 13 novembre un sondaggio commissionato dal New York Times da Ron all'8% nello stato del New Hampshire, sopra due candidati come Fred Thompson e Mike Huckabee.

Durante il mese di novembre la Zogby conduce un particolare sondaggio telefonico, nel quale sottopone agli intervistati le caratteristiche del candidato senza dirne il nome: Ron Paul è l'assoluto vincitore di questo sondaggio con il 33% delle preferenze.

Recenti sondaggi lo danno in terza posizione in Iowa e Delaware, ovvero negli Stati dove prenderanno il via le elezioni primarie del Partito Repubblicano.

Il 21 dicembre Zobgy International, in un resoconto della situazione dei vari candidati del Partito Repubblicano in vista del caucus in Iowa del 3 gennaio 2008, ha dato una visione molto ottimista per Ron Paul, considerandolo come la grande sorpresa di queste elezioni, sostenendo che potrebbe arrivare alla doppia cifra.

Il 5 gennaio 2008, due giorni dopo i caucus in Iowa, un sondaggio condotto da Rasmussen sulle primarie in New Hampshire mette Paul in terza posizione con il 14% dei voti, dietro solo John McCain (31%) e Mitt Romney (26%),[29] mentre altri sondaggi, sempre sul New Hampshire, danno a Paul una media del 10% di voti, in lotta quindi per il terzo posto con Mike Huckabee e Rudolph Giuliani.

Nei giorni immediatamente precedenti alle primarie in Michigan vari sondaggi danno a Ron Paul una forbice di preferenze tra il 6% e il 9%, piazzandolo in quarta posizione, davanti a Rudolph Giuliani.

Si può certamente notare da quasta escalation di sondaggi che il candidato libertario è in continua ascesa, a differenza dei suoi rivali repubblicani.

La popolarità in internet

File:800px-RPRlogo.jpg
Simbolo della Ron Paul Revolution

Ron Paul è tra i candidati dei due partiti il più seguito in internet dove molti sondaggi online lo danno come vincitore assoluto.

Secondo Google Zeitgeist 2007,[30] Ron Paul è il candidato più cercato sul famoso motore di ricerca fra il luglio e l'ottobre del 2007.

Risultati elezioni primarie 2008

Iowa

Nella giornata del 3 gennaio si sono svolti i caucus (assemblee) in Iowa, ossia la prima tappa della lunga corsa che porterà alle elezioni presidenziali del 2008.

Ron Paul, rispettando i pronostici, ottiene il 10% delle preferenze,[31] piazzandosi al quinto posto a soli 3 punti percentuali dal terzo posto detenuto a parimerito da John McCain e Fred Thompson.

Insieme a Mike Huckabee e Mitt Romney Ron Paul è stato l'unico candidato repubblicano a vincere in una contea dell'Iowa, precisamente in Jefferson county dove ha ottenuto 298 voti, 35 in più dello sfidante Huckabee,[32] inoltre ha superato punte del 20% di consensi in altre sei contee.[33]

È un risultato abbastanza positivo per Paul, che riesce a raggiungere la doppia cifra, risultato insperato fino a qualche mese fa, e che lo proietta decisamente speranzoso alle primarie che si terranno l'8 gennaio in New Hampshire, Stato storicamente vicino alle idee del candidato libertario.

Wyoming

Il 5 gennaio si sono svolte le elezioni primarie in Wyoming, ovvero nello Stato meno popoloso e meno importante dal punto di vista elettorale degli Stati Uniti, Paul ha ottenuto lo 0% come molti altri candidati repubblicani.

La vittoria è andata a Mitt Romney che ha ottenuto il 67% delle preferenze, davanti a Fred Thompson (25%) e Duncan Hunter (8%).[34]

New Hampshire

l'8 gennaio, nonostante i sondaggi dessero Paul sopra il 10%, il candidato libertario si ferma al quinto posto raccogliendo circa l'8%, un risultato certamente negativo, in special modo in uno stato liberale come il New Hampshire.

Questa tornata è vinta da John McCain (37%), seguito da Mitt Romney (32%), in terza posizione troviamo il vincitore dei caucus in Iowa, il mormone Mike Huckabee (11%) e infine in quarta posizione Rudolph Giuliani che ha raggiunto il 9% delle preferenze.[35]

Nonostante questo risultato sembri cancellare molte possibilità di vittoria finale, Ron Paul ha immediatamente spronato i suoi sostenitori dicendo che la campagna è appena iniziata e non ci sono motivi per mollare.[36]

Ron Paul, nonostante il quinto posto, è riuscito a vincere in una contea, precisamente quella di Richmond, totalizzando il 34% delle preferenze.[37]

Michigan

Il 15 gennaio si sono svolte le primarie in Michigan.

Paul, dato dai sondaggi intorno al 6-7%, rispetta le aspettative e raccoglie più di 54.000 voti, piazzandosi al quarto posto raggiungendo il 6,3% delle preferenze, preceduto da Mitt Romney (39%), John McCain (30%) e Mike Huckabee (16%), e tenendo dietro due candidati repubblicani, il sempre più deludente Rudolph Giuliani e Fred Thompson.[38]

Nevada e Carolina del Sud

Il 19 gennaio è una giornata fondamentale per la campagna di Ron Paul. Si svolgono infatti i caucus in Nevada e in Carolina del Sud.

in linea con le altre primarie fin qui svolte abbiamo due vincitori diversi, Mitt Romney in Nevada e John McCain in Carolina del Sud, ma la notizia certamente più inaspettata è il secondo posto in Nevada di Paul, dove ottiene il 14% (il doppio in termini di preferenze rispetto a ciò che i sondaggisti li avevano dato alla vigilia), un punto percentuale in più di John McCain, risultato che gli permette di aggiungere quattro delegati ai due già raccolti in Iowa. Questo successo in Nevada è inoltre coronato dalla vittoria in una contea, quella di Nye, dove ottiene il 34% delle preferenze.[39][40][41]

In Carolina del Sud le cose per Paul vanno meno bene: ottiene il 4% delle preferenze ed arriva in quinta posizione.[42]

Il risultato del Nevada, dove Paul sale per la prima volta sul podio piazzandosi secondo, fa certamente aumentare le possibilità di vittoria finale di Paul, per quanto rimangano poche.

Louisiana

Il 22 gennaio si sono tenuti i caucus nello Stato della Louisiana.

I risultati ufficiali non sono stati pubblicati, mentre i risultati preliminari vedono Ron Paul in seconda posizione.[43]

Nei giorni immediatamente successivi al voto si sono levate voci di proteste verso il Partito Repubblicano del Louisiana, da parte sia dei sostenitori di Paul che dallo stesso staff elettorale del candidato libertario, in merito all'assegnazione dei delegati.[44][45][46][47]

Florida

Il 29 gennaio si sono svolte le primarie nello Stato della Florida.

Rispettando i sondaggi prevoto Ron Paul arriva in quinta posizione con il 3% delle preferenze, dietro a John McCain (36%), Mitt Romney (31%), Rudolph Giuliani (15%) e Mike Huckabee (13%).[48]

Maine

Il 2 febbraio si sono svolti i caucus nello Stato del Maine.

Al 75% dei voti scrutinati la vittoria è andata a Mitt Romney con il 52%, mentre per i secondo posto è lotta tra John McCain (21%) e Ron Paul (18%), con Mike Huckabee decisamente staccato al 6%[49].

Per il particolare sistema di assegnazione dei delegati nazionali Ron Paul raccoglierebbe circa il 35% dei delegati, staccando quindi nettamente John McCain e lottando per il primo posto con Mitt Romney[50].

Super Tuesday

Il 5 febbraio si svolge il Super Tuesday, ovvero il giorno più importante delle elezioni primarie americane, dove si vota in 21 Stati contemporanemente. Ecco i risultati[51].

Alabama

Nello Stato dell'Alabama raccoglie poco più di 15.000 voti, ovvero il 3% delle preferenze, piazzandosi al quarto posto senza raccogliere delegati.

Alaska

In Alaska arriva in terza posizione raccogliendo circa 2.000 voti, ovvero il 17% delle preferenze. I delegati dello Stato verranno assegnati successivamente in quanto caucus.

Arizona

In Arizona raccoglie poco meno di 20.000 voti piazzandosi al quarto posto con il 4% delle preferenze. Non ottiene delegati.

Arkansas

Nello Stato dell'Arkansas raccoglie circa 10.000 voti, ovvero il 5% delle preferenze che lo piazzano al quarto posto. Non ottiene delegati.

California

Al 56% dei voti scrutinati nelle primarie della California Ron Paul raccoglie il 4% delle preferenze, fermandosi in quinta posizione.

Colorado

Nei caucus in Colorado raccoglie poco meno di 5.000 voti, ossia l'8% delle preferenze che lo piazzano in quarta posizione. I delegati dello Stato verranno assegnati successivamente in quanto caucus.

Connecticut

Nelle primarie del Connecticut raccoglie il 4% delle preferenze con circa 6.000 voti, fermandosi alla quarta posizione. Non ottiene delegati.

Delaware

Nelle primarie del Delaware raccoglie il 4% delle preferenze con circa 2.000 voti, fermandosi alla quarta posizione. Non ottiene delegati.

Georgia

Nello Stato della Georgia raccoglie circa 28.000 voti, ovvero il 3% delle preferenze che lo piazzano al quarto posto. Non ottiene delegati.

Illinois

Nelle primarie dell'Illinois raccoglie il 5% delle preferenze con circa 45.000 voti, fermandosi alla quarta posizione. Non ottiene delegati.

Massachusetts

In Massachusetts raccoglie poco più di 13.000 voti piazzandosi al quarto posto con il 3% delle preferenze. Non ottiene delegati.

Minnesota

All'82% dei voti scrutinati nello Stato del Minnesota raccoglie circa 10.000 voti, ovvero il 15% delle preferenze che lo piazzano in quarta posizione. I delegati dello Stato verranno assegnati successivamente in quanto caucus.

Missouri

Nello Stato del Missouri raccoglie circa 26.000 voti, ovvero il 4% delle preferenze che lo piazzano al quarto posto. Non ottiene delegati.

Montana

Nei caucus in Montana ottiene il suo miglior risultato. Raccoglie 400 voti, ossia il 25% delle preferenze che lo piazzano in seconda posizione. I delegati dello Stato verranno assegnati successivamente in quanto caucus.

New Jersey

Nelle primarie del New Jersey raccoglie il 5% delle preferenze con circa 26.000 voti, fermandosi alla quarta posizione. Non ottiene delegati.

New York

Nello Stato dei New York raccoglie circa 39.000 voti, ovvero il 7% delle preferenze che lo piazzano al quarto posto. Non ottiene delegati.

Dakota del Nord

Nei caucus nello Stato del Dakota del Nord raccoglie poco più di 2.000 voti, ossia il 21% delle preferenze che lo piazzano in terza posizione ottenendo 5 delegati nazionali.

Oklahoma

Nello Stato dell'Oklahoma raccoglie circa 11.000 voti, ovvero il 3% delle preferenze che lo piazzano al quarto posto. Non ottiene delegati.

Tennessee

Nelle primarie del Tennessee raccoglie il 6% delle preferenze con circa 30.000 voti, fermandosi alla quarta posizione. Non ottiene delegati.

Utah

Nello Stato dello Utah raccoglie circa 8.000 voti, ovvero il 3% delle preferenze che lo piazzano al terzo posto. Non ottiene delegati.

Virginia Occidentale

Nei caucus della Virginia Occidentale non ottiene nessun voto piazzandosi ultimo con lo 0% delle preferenze. Secondo lo staff di Paul, in base al particolare sistema elettorale statunitense, il candidato dovrebbe ricevere 3 delegati[52].

I commenti degli osservatori

  • Nel novembre 2007 Glenn Beck, importante show man a autore conservatore statunitense, ha definito una parte dei sostenitori di Ron Paul come terroristi.[53]
  • Il 16 maggio 2007 in una trasmissione del network americano ABC, Rosie O'Donnell, importante opinionista americana, ha lodato la politica estera di Ron Paul.[54]
  • Bill Maher, scrittore e attore americano, ha definito Ron Paul come il suo nuovo eroe.
  • Andrew Napolitano, importante analista del famoso network Fox News, ha definito Ron Paul come il Thomas Jefferson dei nostri giorni.
  • Il 5 ottobre 2007 Kinky Friedman, famoso politico indipendente statunitense, ha detto di Ron Paul: "Io penso che Ron Paul dica la verità, quindi nessuno lo ascolterà".[55]
  • Il 7 ottobre 2007, l'importante giornalista americano George Will, ha detto di Ron Paul: "Chi è Ron Paul?...un uomo sincero e di principi che piace alla gente".[56]
  • Jim Rogers, importante professore e commentatore economico, ha detto di Ron: "È l'unico politico americano che ho visto che mi sembra abbia un'idea di come gira il mondo".[57]

Ombre su Ron Paul

La censura

Da molte parti si sono levate in questi ultimi mesi forti accuse di censura nei confronti di Ron Paul da parte dei mass media americani.

A conferma di ci sembrerebbe proprio l'esclusione da parte di Fox News nei confronti di Paul al dibattito tra i candidati repubblicani del 6 gennaio 2008, nonostante Paul sia dato da tutti i sondaggi come uno dei protagonisti certi delle primarie in New Hampshire, che si svolgeranno due gorni dopo. Proprio questa scelta del network ha scatenato le ire dei supporter di Paul, che hanno subissato di mail la sede della Fox. [58]

È stato inoltre messo sul famoso sito YouTube un video dove si vede chiaramente l'impossibilità di discutere del candidato libertario nella famosa comunità virtuale MySpace.[59]

Inoltre, nel dibattito in Florida del 28 novembre 2007, molti sostenitori del candidato libertario hanno sottolineato il fatto che, a loro modo di vedere, Paul sarebbe stato poco inquadrato e totalmente, o quasi, escluso dal dibattito.

Il 19 gennaio durante gli scrutini dei caucus in Nevada, caucus dove Paul è arrivato sorprendentemente secondo con il 14% dei voti, la Fox, uno dei maggiori network statunitensi, nella grafica riassuntiva delle posizioni ha tralasciato di inserire il candidato libertario che in quel momento era terzo a parimerito con John McCain, inserendo invece Mike Huckabee che era all'8% e in quarta posizione.[60]

Minacce alla sua vita

Il 23 dicembre 2007 il giornalista investigativo Daniel Estulin ha dichiarato che, da fonti abbastanza sicure, sarebbe venuto a conoscenza di un presunto progetto teso all'uccisione di Ron Paul, per via dei temi e del programma portato dal candidato repubblicano alle elezioni, che se attuati, cambierebbero radicalmente l'assetto economico e geopolitico statunitense e non solo, intaccando inevitabilmente gruppi di potere molto forti.[61]

Dubbi sulle elezioni

Nei giorni successivi al caucus in Iowa tenutosi il 3 gennaio 2008, che ha visto Paul piazzarsi al quinto posto con il 10%, sono apparsi, su molti siti di sostegno per il candidato repubblicano, delle notizie riguardo possibili sabotaggi che avrebbero fatto perdere molti voti a Paul in Iowa.[62]

Voci di vere e proprie frodi si sono alzati il giorno successivo alle votazioni in New Hampshire. Secondo molte fonti in molte contee dello Stato americano sarebbero spariti voti per il candidato libertario, voti che avrebbero permesso a Paul di scalare la classifica e arrivare fino al terzo posto.[63][64][65][66]

L'11 gennaio, dopo il ricorso presentato da un candidato del Partito Repubblicano (Albert Howard) e uno del Partito Democratico (Dennis Kucinich), il Segretario di Stato del New Hampshire, William Gardner, ha annunciato in una conferenza stampa che, a partire da mercoledi 16 gennaio, inizierà il ricontaggio manuale di tutte le schede votate nelle elezioni primarie dello Stato.[67][68]

Nei giorni successivi ai caucus in Louisiana si sono levate voci di protesta in merito all'assegnazione dei delegati, sia dai sostenitori di Paul che dallo stesso staff del candidato.

Note

  1. ^ Gli antenati di Ron Paul
  2. ^ Articolo su Paul e sulla sua vita giovanile
  3. ^ Iscrizione al Lambda Chi Alpha di Ron Paul
  4. ^ Articolo su Ron Paul
  5. ^ Carol Paul parla del marito
  6. ^ Ritratto del matrimonio di Ron e Carol Paul
  7. ^ Profilo di Ron Paul
  8. ^ Il testo del progetto di legge per l'abolizione della Federal Reserve
  9. ^ L'adesione di Ron Paul all'economic revitalization plan
  10. ^ Peter Schiff entra nello staff di Ron Paul
  11. ^ Don Luskin entra nello staff di Ron Paul
  12. ^ In difesa di un nostro inalienabile diritto, Ron Paul
  13. ^ La storia di Ron Paul
  14. ^ Biografia di Ron Paul
  15. ^ Insight on the News di John Berlau, 1997
  16. ^ Articolo del New York Times su Ron Paul
  17. ^ Biografia di Ron Paul della Camera dei Rappresentanti
  18. ^ Republican Liberty Caucus of Florida
  19. ^ Liberty Committee
  20. ^ Partecipazione di Ron Paul alla convention del Libertarian Party del 2004
  21. ^ Il guidice appoggia Bill Clinton, Ron Paul
  22. ^ Intervista al fratello di Ron Paul
  23. ^ Foundation for Rational Economics and Education
  24. ^ Il moneybomb del 5 novembre 2007
  25. ^ Il moneybomb del 16 dicembre 2007
  26. ^ Il moneybomb del 16 dicembre sul New York Times
  27. ^ Il moneybomb del 21 gennaio 2008
  28. ^ Il moneybomb dell'1 febbraio 2008
  29. ^ Ron Paul terzo nei sondaggi sulle primarie del New Hampshire
  30. ^ La pagina di Google Zeitgeist con i candidati più cercati
  31. ^ Risultati dei caucus in Iowa
  32. ^ Vittoria di Ron Paul in Jefferson county, Iowa
  33. ^ Ron Paul supera il 20% in sei contee dell'Iowa
  34. ^ Risultati delle primarie in Wyoming
  35. ^ Risultati delle primarie in New Hampshire
  36. ^ Ron Paul dopo il New Hampshire: "E' solo l'inizio"
  37. ^ Vittoria nella contea di Richmond, New Hampshire
  38. ^ Risultati delle primarie in Michigan
  39. ^ Ron Paul vince in Nye County, Nevada
  40. ^ Risultati dei caucus in Nevada
  41. ^ Un articolo del Los Angeles Times sul secondo posto di Paul in Nevada
  42. ^ Risultati dei caucus in Carolina del Sud
  43. ^ I risultati preliminari dei caucus in Louisiana
  44. ^ Ron Paul contesta l'assegnazione dei delegati nei caucus in Louisiana
  45. ^ Proteste dei sostenitori di Ron Paul dopo il voto in Louisiana
  46. ^ Proteste dei sostenitori di Ron Paul dopo il voto in Louisiana
  47. ^ Proteste dei sostenitori di Ron Paul dopo il voto in Louisiana
  48. ^ Risultati delle primarie in Florida
  49. ^ Risultati dei caucus in Maine
  50. ^ Assegnazione dei delegati nei caucus in Maine
  51. ^ Risultati del Super Tuesday
  52. ^ Ron Paul ottiene tre delegati in Viegini Occidentale
  53. ^ Glenn Beck definisce terroristi alcuni sostenitori di Ron Paul
  54. ^ Rosie O'Donnell sostiene la politica estera paulista
  55. ^ Kinky Friedman su Ron Paul
  56. ^ George Will su Ron Paul
  57. ^ Jim Rogers su Ron Paul
  58. ^ L'esclusione di Ron Paul dal dibattito della Fox News e l'ira dei suoi supporter
  59. ^ La censura di MySpace su Ron Paul
  60. ^ Fox Channel non inserisce Ron Paul nella classifica dei caucus in Nevada
  61. ^ Daniel Estulin dichiara l'esistenza di un progetto per l'uccisione di Ron Paul
  62. ^ Possibili sabotaggi contro Ron Paul in Iowa
  63. ^ Possibili brogli in New Hapshire
  64. ^ Video sui possibili brogli contro Paul in New Hapshire
  65. ^ Articolo sui possibili brogli in New Hampshire
  66. ^ Articolo che sostiene che Paul in New Hapshire sarebbe al 15%, e non all'8%
  67. ^ Ufficiale: Si riconteggiano i voti in New Hampshire
  68. ^ Articolo del Corrire della Sera sul riconteggio dei voti in New Hampshire

Opere e scritti

Altri progetti

Collegamenti esterni

Predecessore Membro della Camera dei Rappresentanti per il 14° distretto del Texas Successore
Greg Laughlin 3 gennaio 1991 - in carica

Predecessore Membro della Camera dei Rappresentanti per il 22° distretto del Texas Successore
Robert R. Casey 3 aprile 1976 - 3 gennaio 1977 Robert Gammage I
Robert Gammage 3 gennaio 1979 - 3 gennaio 1985 Tom DeLay II