Tannhäuser (opera)

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Tannhäuser
Il frontespizio originale del libretto (1845)
Titolo originaleTannhäuser und der Sängerkrieg auf Wartburg
Lingua originaletedesco
MusicaRichard Wagner
LibrettoRichard Wagner
Attitre
Epoca di composizione1842-1845
Prima rappr.19 ottobre 1845
TeatroDresda, Königliches Hoftheater
Prima rappr. italiana7 novembre 1872
TeatroBologna, Teatro Comunale
Versioni successive
Personaggi

Tannhäuser (Tannhäuser und der Sängerkrieg auf Wartburg, Tannhäuser e la gara dei cantori della Wartburg) è un'opera in tre atti, composta da Richard Wagner, ispirata alle due leggende tedesche di Tannhäuser e delle gare poetiche dei cantori del Wartburg. I temi chiave sono l'opposizione fra amore sacro e profano, e la redenzione tramite l'amore (tema presente in molte opere di Wagner).

Wagner diresse la prima al Königliches Hoftheater di Dresda nel 1845; la nipote Johanna Wagner interpretava la parte di Elisabeth e Wilhelmine Schröder-Devrient era Venere.

Sinossi[modifica | modifica wikitesto]

L'opera si svolge vicino a Eisenach, all'inizio del XIII secolo.

Atto primo[modifica | modifica wikitesto]

In seguito a un litigio, il trovatore Tannhäuser si è allontanato dai suoi compagni d'arme ed è giunto presso il Venusberg (monte di Venere-Horselberg), dove è stato sedotto da Venere, che lo ha trascinato in una perpetua orgia di satiri, baccanti e amanti. Dopo un anno, egli desidera ritrovare la libertà e la penitenza cristiana: con la sua arpa intona un canto appassionato alla dea, che si conclude con una richiesta di libertà. Venere reagisce con rabbia e tenta di trattenerlo, ma egli invoca allora il nome di Maria. Questa parola rompe l'incantesimo: Venere scompare e Tannhäuser si ritrova nella fortezza del Wartburg, in primavera. Un giovane pastore è seduto su una roccia e intona un'ode alla dea pagana Holda (dea della primavera, sincretizzata con la stessa Venere).

Passano alcuni pellegrini in processione: il trovatore, colmo di rimorsi, s'inginocchia piangendo. In questo stato incontra il langravio di Turingia, accompagnato dai poeti Wolfram, Walther, Biterolf, Reimar e Heinrich, vecchi compagni d'arme di Tannhäuser. Questi gli propongono di dimenticare i dissapori e unirsi a loro: egli inizialmente rifiuta, ma poi accetta quando viene a sapere che Elisabeth, nipote del langravio, colpita dalle sue parole, è ancora afflitta dalla sua assenza.

Atto secondo[modifica | modifica wikitesto]

Castello del Wartburg. Elisabeth apprende del ritorno di Tannhäuser e quindi si mostra in pubblico alla gara canora. Wolfram conduce il trovatore da lei: egli dice di amarla, ma non ha il coraggio di rivelare dove sia stato tutto questo tempo. Entra il langravio, che annuncia una gara di canto per festeggiare il ritorno di Tannhäuser; i cantori si riuniscono per la gara, seguiti da nobili, dame e cavalieri vestiti a festa. Il langravio stabilisce che il tema della tenzone sia il risveglio dell'amore. Comincia Wolfram, che canta l'amore cortese. Tannhäuser, in un impeto di vanagloria, lo sbugiarda dicendo che l'amore sessuale è ben superiore. Gli altri cantori controbattono, ma Tannhäuser replica a ciascuno di loro, finché non finisce per cantare un'ode a Venere e raccontare la sua storia. Le donne, eccetto Elisabeth, lasciano la stanza con orrore e i cavalieri sfoderano le spade contro il trovatore. L'unica a intercedere per lui è Elisabeth, la quale ricorda ai presenti che Dio accoglie sempre un peccatore pentito. Il langravio acconsente allora a lasciarlo andare a Roma con un gruppo di pellegrini perché chieda perdono al Papa.

Atto terzo[modifica | modifica wikitesto]

Vallata del Wartburg, autunno. Elisabeth attende invano il suo amato da molti mesi; entra Wolfram che la trova assorta in preghiera. Arriva un gruppo di pellegrini che cantano la gioia del perdono: Elisabeth chiede loro se si riferiscano a Tannhäuser, ma loro negano. La donna capisce allora che l'unico modo per redimere il suo amato sia offrire la propria vita alla Madonna, così torna al Wartburg con il cuore infranto. Wolfram, che l'ama fedelmente, si offre di accompagnarla, ma lei rifiuta. Poco dopo Wolfram vede arrivare un pellegrino vestito di stracci: è Tannhäuser, che ormai fuori di sé cerca la strada per il Venusberg. Il trovatore narra a Wolfram che, udendo il suo racconto, il Papa gli ha detto che la salvezza della sua anima è ormai impossibile, come per il suo pastorale è impossibile rinverdirsi di fresche foglie. Wolfram tenta disperatamente di aiutarlo, ma l'uomo dice che ormai l'unica in grado di offrirgli la vita sia Venere. La dea appare col suo seguito di ancelle, tentando di riportare a sé Tannhäuser; poco dopo, tuttavia, viene interrotta da una processione: il funerale di Elisabeth. Tannhäuser si lancia sul corpo di lei e muore dopo averne invocato la santità e chiesto intercessione. Entrano intano dei pellegrini, annunciando che il pastorale del Pontefice è miracolosamente fiorito: Tannhäuser è stato perdonato da Dio.

Organico orchestrale[modifica | modifica wikitesto]

La partitura della prima versione dell'opera prevede l'utilizzo di:

Da suonare internamente:

Inoltre per la seconda versione: una seconda arpa, nacchere.

Discografia parziale[modifica | modifica wikitesto]

Anno Cast (Tannhäuser, Elisabeth, Venus, Wolfram, Hermann Direttore Etichetta
1968 Wolfgang Windgassen, Birgit Nilsson, Birgit Nilsson, Dietrich Fischer-Dieskau, Theo Adam Otto Gerdes Deutsche Grammophon
1970 René Kollo, Helga Dernesch, Christa Ludwig, Victor Braun, Hans Sotin Georg Solti Decca
1985 Klaus König, Lucia Popp, Waltraud Meier, Bernd Weikl, Kurt Moll Bernard Haitink EMI
1988 Plácido Domingo, Cheryl Studer, Agnes Baltsa, Andreas Schmidt, Matti Salminen Giuseppe Sinopoli Deutsche Grammophon
2001 Peter Seiffert, Jane Eaglen, Waltraud Meier, Thomas Hampson, René Pape Daniel Barenboim Teldec

DVD parziale[modifica | modifica wikitesto]

  • Tannhäuser - Levine/Cassilly/Marton/Weikl, regia Otto Schenk, 1982, Deutsche Grammophon
  • Tannhäuser - Davis/Wenkoff/Weikl/Sotin, regia Götz Friedrich, 1978, Deutsche Grammophon

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Controllo di autoritàVIAF (EN316757494 · LCCN (ENn81093415 · GND (DE300170408 · BNF (FRcb14812099p (data) · J9U (ENHE987007595287905171
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